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Nuova toponomastica Rende, si parte dall’area industriale

RENDE (CS) – Il sindaco di Rende Marcello Manna ha ricevuto questa mattina il presidente dell’area industriale Ferdinando Morelli.

Un incontro molto costruttivo ha posto le basi di un lavoro preparato dall’amministrazione comunale per quanto riguarda la toponomastica dell’area industriale.

All’incontro presenti anche l’assessore all’urbanistica Pasquale Costabile, il consigliere comunale Eugenio Aceto e ildirigente comunale Francesco Azzato che ha illustrato come è stata pensata quella che dovrà essere la nuova mappa dell’area industriale. Un lavoro molto importante per far orientare meglio i visitatori, infatti, il sindaco di Rende Marcello Manna, dopo vari incontri anche con gli operatori dell’area industriale, ha pensato a  di far dividere l’aria industriale in zone e ad ogni zona attribuire un colore. Si renderà cosi semplice il raggiungimento delle varie aziende.

L’individuazione dei settori per colori consentirà una migliore fruibilità della zona industriale.

Si è parlato anche di dare nuovi nomi alle vie dell’area industrialee questa è stata una richiesta esplicita dello stesso presidente dell’area industriale. Nuovi nomi, sopratutto, cercando di rendere omaggio a tutti quegli operatori commerciali rendesi che si sono distinti negli anni sul territorio e ora scomparsi.

Secondo il presidente dell’Area Industriale Ferdinando Morelli si tratta di «una proposta molto interessante. Ricordo che la nostra è la zona industriale più grande della Calabria con un insediamento di circa 300 imprese. Migliorare la viabilità oggi è l’obiettivo da raggiungere al più presto possibile». Il sindaco di Rende Manna ha espresso soddisfazione per «il lavoro svolto dagli uffici comunali. L’idea mi sembra percorribile. E sarà un piacere sicuramente non perdersi più in una zona industriale che merita tutta la nostra attenzione e con i fondi di altri progetti ci sarà modo anche di installare un nuovo impianto di illuminazione. Piccoli passi decisi per dare una svolta concreta al motore non solo di Rende, ma dell’intera area urbana»

 

Futura “Via Giorgio Almirante”, la replica dell’assessore Caruso al PD

COSENZA – L’Assessore alla Riqualificazione Urbana Francesco Caruso interviene sulle critiche sollevate dal gruppo consiliare del PD alla decisione dell’Amministrazione comunale di intitolare una strada cittadina a Giorgio Almirante.
«Non destano in me meraviglia – sottolinea Caruso – le polemiche insorte riguardo all’intitolazione di una strada cittadina alla figura di Giorgio Almirante, atto da me proposto fin dall’epoca in cui rivestivo la carica di consigliere comunale. Ancora una volta la sinistra comunista – afferma ancora l’Assessore Francesco Caruso – pretende di essere egemone sul versante della cultura e dell’innovazione politica, presentandosi come depositaria di una verità unica e incontrovertibile e stabilendo ciò che è lecito dire o fare e ciò che invece suona come esecrabile; ancora una volta mette in campo l’arma della pregiudiziale antifascista da prima repubblica, con cui era abile a demonizzare non solo ciò che è propriamente ascrivibile al fascismo e incompatibile con i principi della democrazia ma anche i valori legittimi propri di una destra democratica ed europea».

« E così – dichiara ancora Caruso –  si ostina ad ignorare volutamente che il sentimento nazionale prevalente procede verso una compiuta pacificazione attorno alla figura di Giorgio Almirante. Per affermazione di Luciano Violante, uomo di sinistra, Giorgio Almirante è colui che “seppe condurre nell’alveo della democrazia quegli italiani che, dopo la caduta del fascismo e la sconfitta della Repubblica sociale, non si riconoscevano nella Repubblica italiana del 1948”. Due Presidenti della Repubblica, Napolitano e Mattarella, hanno biasimato i giudizi ingenerosi nei confronti di Almirante, riconoscendogli un ruolo fondamentale nella storia politica dell’Italia democratica e repubblicana».

«Molti comuni d’Italia – sottolinea inoltra Francesco Caruso – hanno deciso di celebrare la memoria di questo leader carismatico attraverso l’intitolazione di luoghi simbolo della città: al comune di Altomonte, primo ad istituire il toponimo di “Via Giorgio Almirante” per volontà di un sindaco socialdemocratico come Costantino Belluscio, hanno fatto seguito le decisioni di comuni come Agrigento, Rieti, Ragusa, Lecce, Canosa di Puglia, Putignano, Rossano, solo per citarne alcuni. Giorgio Almirante, politico di grande cultura, ha dato al paese un fondamentale contributo, soprattutto in quel processo di pacificazione che ha consentito di voltare pagina nella storia nazionale. Peraltro, ha avuto un legame forte con la città di Cosenza dove in occasione dei suoi comizi la superficie della vecchia piazza Fera era completamente gremita. Col suo modo puro e autentico d’intendere l’agire politico, è stato esempio, riferimento ed ispirazione per tanti esponenti di una destra democratica e illuminata, protagonisti delle vicende politiche della nostra amata città. Quando sento qualcuno parlare di “scelta opportunistica”, mi viene da sorridere ricordando a me stesso che a quella destra ha guardato con simpatia e rispetto anche la tradizione socialista della nostra città, arrivando con Giacomo Mancini Sindaco a stabilire intese elettorali con esponenti che si ispiravano a posizioni ben più radicali di quelle di Almirante, questo con buona pace di tanti odierni polemizzanti che all’epoca rimasero stranamente silenziosi, allineati e coperti dietro le decisioni dello storico leader socialista».

«Questa Amministrazione, per ciò che sta dimostrando con i fatti, – puntualizza ancora l’Assessore Caruso – non ha certo bisogno di certi espedienti per conquistare il favore dei cittadini e si dimostra superiore a logiche di propaganda elettoralistica che invece a mio avviso appaiono trasparire in alcune proposte di parte avversa, nel passato e nel presente, proprio in tema di toponomastica. Quelle che qualcuno vorrebbe far passare come scelte superficiali e contraddittorie, sono invece delle determinazioni ponderate di un’Amministrazione guidata da un Sindaco illuminato e lungimirante, capace di avviare fin dal suo primo insediamento una stagione di multiculturalismo che la nostra città grazie a lui sta vivendo, capace di rinsaldare legami e accogliere sotto le insegne del civismo e della partecipazione le diverse anime della comunità che amministra, continuando a coglierne il senso identitario ed esprimendo la varietà delle coscienze più profonde. Cosenza, città evoluta politicamente e culturalmente – conclude Caruso – comprenderà le scelte, nella consapevolezza che la vera offesa alle nostre tradizioni di civiltà sarebbe il pensiero unico, contro il quale proprio Giorgio Almirante si è battuto col suo eroico andare contro la corrente del tempo».

Cosenza, per il Pd nuova toponomastica «superficiale»

COSENZA – «Anche nella proposta di toponomastica la giunta Occhiuto dimostra una certa superficialità, quantomeno nell’accostamento di personalità che indicano messaggi diversi e addirittura contraddittori tra loro – E’ quanto si legge in una nota del gruppo consiliare del Pd a Palazzo dei Bruzi – Se la toponomastica, vale a dire dedicare a personalità illustri luoghi della città significa, in buona sostanza, indicare le storie di questi personaggi ad esempio per la cittadinanza, non si comprende come, accanto a proposte condivisibili, alcune avanzate anche da noi, possano trovare posto altre che lo sono assai meno e in palese contraddizione con altre. Se risulta discutibile la decisione di dedicare una strada al Jordanes confermando l’ossessione gota del sindaco per Alarico, davvero non si comprende come si possa proporre l’accostamento di una personalità legata alla storia del nostro territorio come quella di Gustav Brenner, appartenente ad una famiglia di ebrei austriaci sterminata dai nazisti che riesce fortunosamente a scappare e, arrestato in Italia, finisce a Ferramonti decidendo, alla liberazione di restare a Cosenza e aprire la ben nota casa editrice che tanto lustro ha dato alla cultura calabrese, con quella di Giorgio Almirante, personalità della politica nazionale, che nel 1938 firmò il “Manifesto della razza” e collaborò con la rivista “La difesa della razza”. Almirante, come è noto, non ha mai espresso autocritica per queste scelte di gioventù né per quella di avere aderito alla Repubblica di Salò svolgendo per essa funzioni di primo piano e fu colui che firmò l’ordine di fucilazione di tutti i partgiani fatti prigionieri. Come questo possa avvenire a Cosenza, proprio nel momento in cui in Italia ci si accinge a ricordare gli ottant’anni di una delle pagine più tristi della nostra storia, le leggi razziali del 1938, è sintomatico di quella superficialità di cui si parlava prima e dell’assoluta mancanza di senso dell’opportunità, sostituita invece con l’opportunistica volontà di strizzare l’occhio a qualche nostalgico. Tenuto conto che la toponomastica deve riflettere l’identità di una città e indirizzarla positivamente, invitiamo la Giunta ad un supplemento di riflessione su questi temi, anche per evitare di esporre Cosenza a polemiche come quella seguita alla famosa brochure su Himmler».

Cosenza, cambia la toponomastica in città, ieri l’annuncio del sindaco

COSENZA – Ancora una revisione per la toponomastica cittadina. Sul suo profilo Facebook il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto annuncia grandi cambiamenti. Nuovi nomi e alcuni ritorni per l’intitolazione di alcune importanti strade e piazze di Cosenza. Ritorna Piazza Spirito Santo, Via Roma e Corso Mazzini (alla salita di Pagliaro). Nuove strade intitolate a Giuseppe Moscati, don Pino Puglisi, Maria Montessori, don Luigi Sturzo, Antonio Meucci, Mario Stancati, Guglielmo e Annamaria Nucci, Rita Levi Montalcini, Gustav Brenner, Totonno Chiappetta, Giuseppe e Francesco Faraca, Salvo D’Acquisto, GIorgio Ambrosoli, GIorgio Almirante, Mario Ciaccio, Giuseppe Ciacco, Antonio Petrassi, don Francesco Mottola, Stefano Rodotà (la nuova piazza antistante le scuole di via Roma), Bataclan, Jordanes, Pierino Buffone, Michele Quagliata, e tanti altri.

 

 

 

Intitolazione piazza a Faustino La Verde tanto fece per la sicurezza del suolo nel dopoguerra

cosenza_ci-1_980_656_700x_0b6db7fe8c8f874b41ac62ea08ea8e60Era lo scorso 5 febbraio quando la Giunta comunale presieduta dal sindaco Mario Occhiuto deliberò la rintitolazione in piazza Faustino La Verde dell’area di circolazione già conosciuta come piazza Michele Cozza. Adesso arriva il giorno della cerimonia ufficiale: l’intitolazione, alla presenza del sindaco Mario Occhiuto e della famiglia La Verde, si svolgerà domani, sabato 23 maggio alle 11,00, precisamente alla fine di via Felice Migliori, incrocio di via Vittorio Veneto, via Sempione e via Doberdò (in fondo alla discesa dell’ospedale, di fronte la stazione di benzina). Faustino La Verde fu alto dirigente dell’Opera Valorizzazione Sila (poi Esac). Artefice di importantissimi interventi di ripresa del suolo che dal dopoguerra hanno cambiato il volto della Calabria e dato maggiore sicurezza al territorio. Mentre Michele Cozza è un socialista meridionalista la cui “Zona omogenea” è situata presso il quartiere “Massa-Casali” – si legge nella delibera di Giunta – l’ingegnere Faustino La Verde è uno dei dirigenti fondatori dell’Opera Sila, la cui Direzione Generale, presso cui operò, è sita proprio prospiciente la Piazza senza nome, ma preliminarmente intitolata al Cozza con la delibera 288/2005. -L’intitolazione della sede di camminamento, individuata dall’Ufficio Toponomastica del Settore 9° Pianificazione del Territorio per Faustino la Verde, è stata particolarmente richiesta da tutti i cittadini che risiedono in zona, allo scopo di essere più specificatamente individuabili anche dalla realtà di “piazza”, originata dall’incrocio suddetto. Per la nuova, ma decorosa localizzazione della intitolazione a Michele Cozza, si è comunque pensato di re-intitolare la piazza attualmente conosciuta come “Stazione di Casali”, praticamente senza adeguato toponimo.