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Con Trawelfly nuovo volo Torino-Crotone

TORINO – Calabria e Piemonte tornano ad essere piu’ vicine grazie a Trawelfy.

L’operatore del Gruppo Trawl, a partire dal 14 giugno, servira’ la tratta con un nuovo volo bisettimanale. Il collegamento assumera’ grande rilevanza anche per i tour operator che hanno inserito nella loro programmazione estiva le strutture ricettive calabresi. Per il lancio, Trawelfly propone una tariffa a tratta di 74 euro, tasse e supplementi inclusi.

Riduzione del 15% per giovani fino a 25 anni e senior di almeno 65.

Arrestato il latitante Vincenzo Femia

TORINO – I carabinieri della Compagnia di Susa (Torino) hanno arrestato Vincenzo Femia di 40 anni, ricercato  ormai due anni per detenzione e traffico di droga. Il provvedimento rientra nella maxi-inchiesta Minotauro che aveva portato all’arresto di 149 affiliati alla ‘ndrangheta nel giugno 2011.

L’uomo si nascondeva in provincia di Torino. I militari hanno individuato l’uomo di fiducia del latitante che gli portava la spesa e gli movimentava i pizzini con cui comunicava con i familiari.

La protesta per i detenuti palestinesi si sposta a Torino

PENTONE (CZ) – Lo sciopero della fame per i detenuti palestinesi si fa itinerante e si trasferisce a Torino. Sei giorni fa Rosario Citriniti di InvictaPalestina, centro di documentazione sulla Palestina, ha avviato uno sciopero della fame sistemandosi in una tenda montata all’entrata della chiesa di Pentone, paese della presila catanzarese che ospita il centro stesso. La protesta ora si sposterà a Torino, nei pressi del Centro Studi Sereno Regis, insieme ad altre persone. Intanto, Samer Issawi, in sciopero della fame da circa 210 giorni, il 6 marzo rischia di non uscire perche’ gli si addebita una precedente condanna.

Sciopero della fame per i detenuti palestinesi a Pentone (Cz) si trasferisce

Lo sciopero della fame per i detenuti palestinesi, e in particolare per Samer Issawi, si fa itinerante e si trasferisce a Torino. Sei giorni fa Rosario Citriniti di InvictaPalestina, centro di documentazione sulla Palestina, ha avviato uno sciopero della fame sistemandosi in una tenda montata all’entrata della chiesa di Pentone, paese della presila catanzarese che ospita il centro stesso. La protesta ora proseguirà a Torino, nei pressi del Centro Studi Sereno Regis, insieme ad altre persone. Intanto, Samer Issawi, in sciopero della fame da circa 210 giorni,  il 6 marzo rischia di non uscire perché gli addebitano una precedente condanna.

Nei giorni scorsi, oltre ai messaggi di solidarietà dalla Calabria, dall’Italia e da altri paesi, Rosario Citriniti ha sentito la vicinanza e le domande di alcuni pentonesi. Chi gli ha portato latte e tè, chi dei teli per ripararsi dalla pioggia, chi ha fatto asciugare guanciali e coperte. Alcuni ragazzi gli hanno chiesto spiegazioni sulle motivazioni della sua iniziativa – « non un gesto clamoroso, ma un’azione che scuota sì» per i diritti dei prigionieri palestinesi e la scarcerazione di chi è in carcere senza accuse né processi. Un’intera classe della scuola elementare di Pentone è andata a trovarlo: i bambini hanno fatto domande e preso appunti. Faranno un elaborato e lo invieranno ad InvictaPalestina, il lavoro più completo sarà premiato. Il centro, inoltre, ha donato alla maestra dei libri sulla questione palestinese.

Un paio di giorni fa, il parroco Don Gaetano Rocca, vista la pioggia abbondante, ha permesso a Rosario Citriniti di dormire in sacrestia. La Via Crucis di ieri, inoltre, ha toccato uno dei calvari dei nostri giorni: quello dei palestinesi. «Le Vie Crucis che celebriamo – ha detto il parroco –  sono scritte, ancora oggi, con il sangue di migliaia di oppressi che lottano per la loro liberazione. Tra questi ci sono i palestinesi che sono ogni giorno costretti in interminabili checkpoint, in uno stato di umiliazione continua e terribile». Rosario Citriniti ha raccontato di Samer Issawi e per la decima stazione ha letto un brano di Don Nandino Capovilla: «Sette famiglie su 10 piangono i loro parenti senza sapere dove sono, ignorando le torture che subiscono, le volte in cui verrà rinnovata “la detenzione amministrativa”, quella forma di arresto senza accusa su cui nemmeno gli avvocati potranno indagare».

La lettera scritta a Samer Issawi – Rosario Citriniti ha scritto una lettera a Samer Issawi, il prigioniero palestinese scambiato con il caporale israeliano Shalit nell’ottobre 2011. Per protesta, da circa 210 giorni è in sciopero della fame: rischia di morire.

«Caro fratello, Caro Sami – comincia la lettera – l’eco della tua lotta è arrivata in Calabria (ITALIA). In un piccolo paese di questa regione abbiamo montato una tenda della speranza nella quale da quattro giorni anch’io faccio lo sciopero della fame in solidarietà con la tua lotta che poi è quella di tanti fratelli e sorelle palestinesi che ogni giorno s’impegnano per la fine dell’occupazione sionista».

La missiva prosegue con una proposta: «caro Sami,  ti propongo di scegliere la vita al martirio, scegliendo di comune accordo di sospendere il nostro sciopero per camminare insieme nella lotta di liberazione del popolo palestinese, t’invito a sospendere insieme,  io in Italia  tu nelle carceri israeliane,  lo sciopero in corso e sostituirlo con la lotta collettiva, quotidiana, che un giorno, insieme a tutti le persone che resistono e solidarizzano col tuo popolo, porterà sicuramente alla  liberazione della tua terra».

Le condizioni dei detenuti palestinesi – 4520 detenuti nelle carceri israeliane di cui 10 donne, 164 bambini (16 hanno meno di 21 anni) e 8 parlamentari palestinesi. Dal 67 ad oggi più di 800mila palestinesi sono stati arrestati: il 20 % della popolazione palestinese –  il 40% della sola popolazione maschile –  è stato in carcere. Ogni anno 700 bambini vengono arrestati. Sono i dati, aggiornati a novembre 2012, presentati da Grazia Careccia, capo dipartimento di Ricerca Legale e Advocacy internazionale Al-Haq-Ramallah, a Padova alla giornata ONU per i diritti del popolo palestinese. Restituiscono il dominio di Israele nei territori occupati della Palestina e l’oppressione subita dai palestinesi.

Arrestati nel cuore della notte, sottoposti a umiliazioni e misure degradanti, tenuti in custodia (quindi «senza che si sappia perché una persona sia in carcere») fino a un anno, i palestinesi vivono assoggettati dal regime militare di Israele e sono sottoposti alle regole di Israele. Che sono, però, diverse per i palestinesi e per gli israeliani. Ad esempio, se un processo per un israeliano dura 9 mesi, per un palestinese si protrae per 18 mesi. Se i palestinesi sono trattenuti senza accuse per interrogatori fino a 90 giorni, gli israeliani lo sono per 64 giorni.

Grazia Careccia, lo scorso dicembre, si è soffermata sulla pratica dell’internamento o – come viene chiamata dagli israeliani – “detenzione amministrativa”: «è un caso di privazione della libertà degli individui molto particolare perché avviene in mancanza di accuse e di un vero e proprio processo – ha spiegato – la potenza occupante dice: c’è un pericolo di sicurezza, però questa persona non ha commesso nessun reato, tuttavia l’unico modo che ho per proteggere la mia sicurezza è internare questa persona». Secondo il diritto internazionale, l’internamento è un provvedimento di carattere eccezionale e deve essere limitato nel tempo. Ma Grazia Careccia precisa che Israele ricorre costantemente all’internamento e lo reitera in modo illimitato. Inoltre viola i diritti alla presunzione di innocenza, alla difesa e a un equo processo.

 

video completo della relazione di Grazia Careccia all’indirizzo

http://www.youtube.com/watch?v=wnYnYRM6yL4&list=UUop3V1dXcqFYbhewDp0vEEA&index=10

 

Per informazioni

http://www.invictapalestina.org/

info@invictapalestina.org

Canale youtube: https://www.youtube.com/user/invictapalestina

Smart Cities: firmato protocollo d’intesa tra Cosenza e Torino

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha perfezionato oggi con la sua firma un Protocollo d’intesa fra la città di Cosenza e la città di Torino, finalizzato ad attivare uno scambio di buone pratiche urbane in materia di governance complessiva riguardo al laboratorio Smart Cities. L’intesa fra i due Enti si estende a una condivisione tecnologica di servizi attivi e attivabili per rendere le città “intelligenti”, in grado, cioè, di produrre alta tecnologia, ridurre i consumi energetici, promuovere trasporti puliti e migliorare in generale la qualità della vita degli abitanti.

Occorre ricordare che, con l’adesione al Patto dei Sindaci, la città di Torino ha assunto il conseguente impegno a ridurre consistentemente, sulla base di uno specifico Piano d’azione per l’Energia sostenibile (approvato nel 2012), i propri consumi di energia e le proprie emissioni di CO2 entro il 2020. Tale impegno è proseguito con la candidatura dello stesso capoluogo piemontese  all’iniziativa comunitaria “Smart Cities” e con la costituzione della Fondazione e della Piattaforma “Torino Smart City” per la pianificazione strategica del modello di sviluppo sostenibile del territorio, incentrato su quattro tematiche chiave: smart economy, smart Energy, smart living e smart governance.

La città di Cosenza, da parte sua, ha posto com’è noto il tema della Smart City e della sostenibilità al centro del proprio programma di sviluppo, partecipando attivamente ai bandi promossi dal MIUR (e rivolti alle amministrazioni delle Regioni in obiettivo Convergenza) sul tema “Smart Cities and Communities”, ha aderito al Patto dei Sindaci ed al conseguente impegno di ridurre consistentemente, sulla scorta di uno specifico piano d’azione per l’Energia sostenibile, la produzione di CO2 nella Città (adesione avvenuta nel febbraio 2012) strutturando azioni mirate e promuovendo iniziative di collaborazione a livello nazionale come la partecipazione al laboratorio Smart City dell’Anci, oltre che, a livello locale, con gli attori territoriali e con altre pubbliche amministrazioni al fine di pervenire all’obiettivo ultimo di fare della sostenibilità economica e ambientale il vero motore dello sviluppo urbano.

Con queste premesse, il Comune di Cosenza e il Comune di Torino indagheranno, analizzeranno, studieranno e si confronteranno – apportando ognuno contributi, esperienze, competenze ed eventualmente sperimentazioni già in atto – le tematiche legate ai seguenti ambiti: energia, ambiente e territorio, mobilità, città digitale, innovazione e coesione sociale, più, inoltre, ICT applicata per lo sviluppo di servizi innovativi.

‘Ndrangheta, sequestri per oltre 20 milioni di euro in tutta Italia

REGGIO CALABRIA – Vasta l’operazione contro la ‘ndrangheta da parte del Centro Operativo di Torino della Direzione Investigativa Antimafia che, in collaborazione con i Centri Operativi di Milano, Roma e Reggio Calabria, sta eseguendo il sequestro di beni in Piemonte, Lombardia, Lazio e Calabria nei confronti di un’agguerrita cosca della ‘ndrangheta da anni operante in Piemonte.

Il valore di beni immobili e di società sottoposte a sequestro è di circa 20 milioni di euro.

Il Vino Cremisan a ‘Che Tempo che Fa’_INTERVISTA AUDIO

Il Vino Cremisan sarà al Salone del Gusto di Torino, presentato questa sera a ‘Che Tempo Che Fa’ da Carlo Petrini. Ad agosto, durante la due giorni  ‘I popoli che resistono’ tenutasi a Pentone (Cz), Ottoetrenta aveva sentito Patrizia Cecconi (Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese) che aveva curato la degustazione dei ‘vini di Betlemme’.

 

Il Vis (Volontariato Internazionale allo sviluppo), avvalendosi di varie collaborazioni, ha valorizzato i vini Cremisan, prodotti con manodopera palestinese, apprezzati tanto da essere presentati al Vinitaly di Verona. Le antiche cantine ‘Cremisan’, presenti nelle terre occupate della Palestina da fine ottocento, sono gestite dai Salesiani.

«Si dirà: i palestinesi non bevono vino. No: gli islamici – e non tutti – non bevono vino – spiegava Patrizia Cecconi durante la degustazione fatta a Pentone ad agosto-  essere palestinese non significa appartenere a una religione, così come essere italiano non significa essere necessariamente cattolico: si può essere palestinesi e musulmani, palestinesi e cristiani, palestinesi ed ebrei o palestinesi e laici».


La presentazione di Patrizia Cecconi

a cura di Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

CALABRIA PROTAGONISTA AL SALONE DEL GUSTO SLOW FOOD E TERRA MADRE, DAL 25 AL 28 A TORINO

Dalla cupeta di Montepaone alla nocciola di Calabria, dalla fileja condita con la salsa di pomodoro e nduja di Soverato ai funghi di Soveria Mannelli, dal miele di melata di bosco del parco regionale delle Serre Calabresi alle castagne e pistille di Serrastretta, dal bergamotto all’olivo sinopolese, dagli insaccati di suini neri al Moscato al Governo di Saracena. La CALABRIA protagonista al SALONE INTERNAZIONALE DEL GUSTO e TERRA MADRE di Torino.

Stand F101, padiglione 3. Sono, queste, le coordinate per raggiungere lo spazio riservato ai prodotti e alle iniziative culturali e d’approfondimento promosse da SLOW FOOD CALABRIA all’interno della rassegna enogastronomica internazionale dedicata al cibo “buono, pulito e giusto!”. 4 giorni all’insegna dell’AMORE PER IL TERRITORIO. È lo slogan scelto a riassumere mission e obiettivi di produttori e condotte.

Si inizia GIOVEDÌ 25 OTTOBRE, alle ore 11 con la presentazione del programma e dei delegati. All’incontro, coordinato da Vincenza USSIA e introdotto da Marisa GIGLIOTTI, consigliera nazionale Slow Food, parteciperà anche Massimo Tigani SAVA – direttore di LOCAL GENIUS. 10 SCATTI AUTENTICI NEI BORGHI, è il titolo dell’evento che dalle 16 alle 17 metterà in mostra le immagini slow dei borghi e delle campagne dei Comuni che hanno partecipato al bando promosso da Borghi autentici d’Italia. Si terrà inoltre, la degustazione dei prodotti dei borghi e della CUPETA di MONTEPAONE (Comunità di Terra Madre). Dalle ore 17 alle ore 18 focus sulla NOCCIOLA DI CALABRIA, a cura del referente Piero MARTELLI. Scorreranno le immagini dei noccioleti di Torre Ruggiero e Cardinale. Ore 18,30-19,30. Si parla di partecipazione nei processi di programmazione, adesione ai PISL (qualità della vita- attività produttive, turismo, centri storici), FORUM sul QTRP e partecipazione della condotta Slow Food Soverato versante Jonico nel territorio con Marisa GIGLIOTTI e Piero MARTELLI.

VENERDI 26 OTTOBRE. Dalle ore 11 alle 12,30, “DONNE IN CAMMINO” con Donatella PONTERIO che relazionerà su LA GUARIGIONE DELLA TERRA e (è) la GUARIGIONE DELLE DONNE. Dalle 13 alle 15, le “commari” di Mazzetto all’opera con pensieri, paste e pesti delle regioni d’Italia. Un contributo per il granaio della memoria. La Calabria sarà protagonista conla FILEJA, la salsa di pomodoro e NDUJA dell’azienda Migliarese di Soverato, e con i FUNGHI dell’azienda Artigiana Funghi di Luigi BELMONTE di Soveria Mannelli. Dalle ore 15,30 alle 16,30 approfondimento e degustazione del miele di melata di bosco del parco regionale delle Serre Calabresi presentata da Christian DELLISANTI. Seguono incontri con la stampa, con il presidente SF Italia Roberto BURDESE, con la comunità della nocciola di Calabria e con la comunità delle CASTAGNE E DELLE PASTILLE DI SERRASTRETTA, con gli studenti UNISG. Sarà presentato il numero speciale della rivista Local Genius. Alle ore 19,30, Identità e biodiversità reggina: il BERGAMOTTO.

Padiglione LG037. All’interno dei LABORATORI DEL GUSTO “DOLCI PRESÌDI” alle ORE 17, anche il Moscato al Governo di Saracena.

Dall’arte di conservare i prodotti di stagione alla conduzione biologica degli orti, dalle buone pratiche di governo e sul paesaggio con i sindaci che difendono il proprio territorio e la comunità locale alle eccellenze calabresi all’esame dei blogger. Sono alcuni, dei temi di SABATO 27.

DOMENICA 28, giorno conclusivo, si terrà tra gli altri, l’incontro “I dolci della tradizione italiana incontrano le materie prime del territorio Reggino, a cura della condotta slow food Reggio Grecanica, le testimonianze di prodotti in via di “valorizzazione”: la lavorazione dei caprini e gli insaccati di suini neri di Calabria e la presentazione del libro LA RIVOLUZIONE È UN PRANZO DI GALA” con Nicola FIORITA (Presidente di Slow Food Calabria).

108 immobili sequestrati alla ‘ndrangheta in Piemonte

TORINO -La Finanza ha sequestrato 108 immobili (41 abitazioni, 40 terreni e 27 autorimesse dislocati in Piemonte e in Calabria) di proprieta’ di 38 imputati dell’inchiesta ‘Minotauro’ sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in provincia di Torino. L’anno scorso l’operazione porto’ a 146 arresti, 169 le persone rinviate a giudizio. Il provvedimento di sequestro, su ordine del gip, e’ scattato per garantire la copertura delle spese del procedimento giudiziario,circa 3 mln, che si aprira’ il 18 ottobre.

Cosenza partecipa al Festival Internazionale dell’Oralità Popolare di Torino

COSENZA, 4 LUG – L’Assessorato Provinciale alle Minoranze Linguistiche di Cosenza parteciperà, da giovedì 5 fino a domenica 8 luglio, a Torino, alla VII Edizione del Festival Internazionale dell’Oralità Popolare, dedicato alla trasmissione dei saperi, con una mostra itinerante sulla storia, l’arte, la cultura e le tradizioni delle minoranze etniche arbereshe ed occitane della provincia di Cosenza.

Il Presidente della Provincia Mario Oliverio e l’Assessore Provinciale alle Minoranze Linguistiche, Maria Francesca Corigliano, hanno voluto che la Provincia fosse presente a Torino intravedendo in questa iniziativa un’occasione di incontro e dialogo in grado di favorire lo scambio di esperienze tra i protagonisti, soprattutto delle nuove generazioni, della vita sociale delle due sponde del Mediterraneo. Considerando, infatti, l’incontro e lo scambio di esperienze, progetti e prospettive politiche, i mezzi privilegiati per il superamento delle barriere culturali e per la creazione di una cittadinanza attiva, consapevole e partecipativa.

FONTE: ASCA