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Talking Innovation Cosenza, costruire il futuro in un #TIC

COSENZA – Innovazione, creatività, voglia di costruire un mondo e un futuro più belli: servendosi di questi strumenti, a Cosenza si può e si deve parlare di innovazioni tecnologiche. Questo spirito ha portato all’organizzazione di T.I.C. (Talking Innovation Cosenza). L’evento, promosso dalle associazioni “L’Eco Giovanidee” ed “Evolvere”, si terrà sabato 29 settembre, dalle ore 16:00, nella splendida cornice del Castello Svevo di Cosenza.

Sarà “una giornata con e per le imprese – scrivono in una nota gli organizzatori – per mettere in contatto le aziende presenti sul territorio con i giovani ansiosi di immettersi nel mondo del lavoro”. Durante la manifestazione, le realtà in partnership potranno interfacciarsi con un pubblico eterogeneo, spiegando le proprie idee avanguardistiche e raccontando i prossimi progetti.

Sedici i grandi nomi sul territorio che hanno sposato l’iniziativa: “Molino Bruno”, “Dynematica”, “Keliweb”, “Drone Work Studio”, “360 Forma”, “Netcom”, “EWork”, “Proloco”, “Ntt Data”, “Health Center”, “Just Collection”, “Iveco”, “Caffè Aiello”, “UniCal Reparto Corse”, “Localiving” e “Amarelli”. Si tratta di imprese specializzate in settori diversi: dall’informatica, all’ingegneria meccanica, dalla consulenza professionale alla biomedicina, fino alla gastronomia. Principale sponsor della manifestazione, invece, sarà “Fineco”, eccellenza bancaria non soltanto in Calabria, ma nell’Italia intera.

Durante la giornata, saranno organizzati otto talks divisi in due sessioni, su temi come l’innovazione nei processi aziendali, l’importanza del team per raggiungere il successo e le potenzialità delle nuove tecnologie in una terra come la Calabria – che ha tanto bisogno di crescere.

Tra i relatori, personalità del calibro di Mario Caligiuri, direttore del master in Intelligence all’Univesità della Calabria, Giorgio Scarpelli, dirigente di NTT DATA Italia e Fortunato Amarelli, amministratore delegato dell’omonima azienda.

Torna attiva sul territorio la tradizione dei liutai di Bisignano

BISIGNANO (CS) – Dopo anni di silenzio, la tradizone liutaria, da secoli presente sul territorio calabrese, riparte da Bisignano (CS).

L’associazione Liutaria Bisignanese A.L.B, insieme al suo direttivo, composto dal M° Liutaio Andrea Pontedoro (Presidente), M° Liutaio Francesco Pignataro (vice Presidente), Luca Gencarelli (coordinatore progetti e responsabile ai rapporti con gli Enti), ha accolto nella prestigiosa e storica scuola di Liuteria di Bisignano, il primo incontro-convegno tra liutai professionisti e amatori che operano sul territorio calabrese. I punti salienti trattati hanno riguardato principalmente il “Saper Fare Liutario“: la tecnica costruttiva, l’approccio artistico, la conoscenza, l’etica professionale, concetti egregiamente espressi e trattati da Anna Lucia Maramotti (presidente ALI) e dal prof. Enrico Ravina del gruppo A.L.I..

Un percorso che l’associazione calabrese adotta e condivide in pieno

Il M° Andrea Pontedoro ha toccato altri punti fondamentali come: il percorso formativo, la scuola di appartenenza, la possibilità di un consorzio in futuro, di innalzare la qualità dei manufatti, di cercare la collaborazione dei liutai sul territorio, di partecipare alle più importanti fiere di Liuteria nel Mondo. Convinti che la forza degli artigiani calabresi sta nell’unicità degli strumenti, nella genuinità caratteriale, che li contraddistingue da manufatti sempre più simili tra di loro.

«Il prodotto calabrese – afferma il M° Pontedoro – è sicuramente molto diverso dal resto delle altre scuole di liuteria italiane. Ciò rende speciale il metodo costruttivo, l’aspetto e il suono dei nostri strumenti, concepiti con spirito di appartenenza imprescindibile»

 

Pasqua e Pasquetta fra tradizione e maltempo

COSENZA – Nel giorno di Pasqua, con cielo coperto e piogge sparse, i calabresi hanno rispettato le tradizioni con il pranzo in famiglia incentrato sui prodotti tipici con pasta fatta in casa ed agnello a farla da padrone tra i classici mostaccioli, la cuzzupa e le nepitelle tra i dolci.

Massiccia la partecipazione ai tradizionali riti di Pasqua e alle rappresentazioni religiose che simboleggiano l’incontro tra Maria e Gesù dopo la resurrezione. Sfortunata l'”Affruntata” di Pizzoni, nel vibonese, dove la statua della Madonna si è rotta, probabilmente per le sollecitazioni del trasporto.
Affollate le strutture della ristorazione, con gli agriturismi che hanno fatto registrare il tutto esaurito sia in termini di camere che di posti a tavola.
Ieri aperto, per gli amanti dell’arte, il Museo archeologico di Reggio Calabria che ospita i Bronzi di Riace e molti altri reperti.
Circolazione regolare sia sulla rete stradale ordinaria che sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Oggi invece per il Lunedì dell’Angelo preoccupazione per l’intensificarsi dei rovesci, anche temporaleschi, su tutta la Regione, con una buona pace di chi aveva progettato una gita fuori porta e che, forse, rimedierà per l’altrettanto tradizionale grigliata nel giardino di casa. Sempre meteo permettendo. Il maltempo si attenuerà solo nel pomeriggio, ad eccezione della Calabria tirrenica.

Tutto pronto per il Carnevale cassanese tra folklore e tradizione

CASSANO ALLO JONIO (CS) –  Le manifestazioni carnascialesche prenderanno il via sabato 25 Febbraio e si concluderanno martedì grasso 28. Le sfilate di maschere e di colori saranno, come sempre, patrocinate dal Comune di Cassano che è stato supportato dalla collaborazione dell’Associazione “L’allegra compagnia” presieduta da Giuseppe Fasanella e dal Comitato Pro Carnevale Lauropolitano presieduto da Franco Filardi e Salvatore Branca. “Anche quest’anno” ha fatto sapere l’Assessore delegato allo Sport, Turismo e Spettacolo, dell’Ente coadiuvato dalla collaborazione della consigliera comunale Elisa Fasanella “siamo riusciti a realizzare un cartellone di tutto rispetto grazie alle associazioni che ci hanno supportato con la loro voglia di fare e di mettersi in gioco. Purtroppo, nostro malgrado, nemmeno quest’anno siamo riusciti ad organizzare un unico grande Carnevale, perché i centri urbani ricadenti nel territorio di Cassano (Sibari, Lauropoli, Doria e Cassano centro) non sono riusciti a trovare una quadra tra loro visto anche la distanza logistica dei centri. Però, ognuno, ha voluto partecipare al Carnevale Cassanese organizzando sfilate, giochi tradizionali del periodo carnascialesco, balli e molto altro, al fine di far divertire grandi e piccini. Si inizierà sabato 25 alle ore 15 con il raduno presso il parco Milano da cui partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Domenica 26, invece, alle ore 10 a Lauropoli si consegneranno le chiavi della città al Re Burlone che le custodirà fino al martedì, quando verrà bruciato lasciando il posto alla Quaresima. Nella stessa giornata alle 11 a Cassano centro si esibirà il gruppo dell’Allegra Compagnia nella Vila Comunale. Alle ore 15.00 in piazza Capolanza  ci si radunerà per poi iniziare la sfilata alle 17.00 arrivando in Corso Laura Serra alle ore 20.30 dove si continuerà a ballare fino a tarda sera. Lunedì 27 alle ore 15 nuovamente a Cassano Centro con raduno a Rione Cappuccini si invaderà il territorio del Capoluogo partendo dalla Parte Nord del paese e arrivare fino al Comune.  Martedì, ultimo giorno, il tutto sarà concentrato a Lauropoli dove, dalle 15, si inizierà a ballare e divertirsi per arrivare alle ore 20.30 in Corso Laura Serra dove Re Carnevale verrà bruciato.

Castrovillari, verso il Carnevale. Tante iniziative per promuovere la tradizione

CASTROVILLARI (CS) – Si avvicina il Carnevale e, come da tradizione, Castrovillari si prepara a festeggiare la nuova edizione della festività. Obiettivo di quest’anno è ampliare maggiormente il coinvolgimento delle maestranze artigianali. Per tale motivo  l’Amministrazione comunale intende puntare fortemente, in occasione del prossimo appuntamento carnascialesco, sulle sfilate e partecipazione della città. E, sebbene, ancora si aspetti l’edizione 2017 già si pensa alla edizione numero 60, quella del prossimo anno: il Comune, infatti, intende rilanciare le iniziative legate alla formazione di artigiani in grado di lavorare la cartapesta con lo scopo di mantenere viva la tradizione dei carri allegorici, ancora presente nella memoria di tanti concittadini. Pertanto, già da questa edizione, l’Amministrazione metterà a disposizione di coloro che  si vorranno cimentare nella realizzazione  dei “Carri” un importo, a titolo di rimborso spese, fino a 3mila euro per ciascuno. Inoltre l’Amministrazione municipale  sosterrà, con premi in danaro, i primi tre gruppi mascherati spontanei che si piazzeranno tra quelli che parteciperanno all’apposito concorso in programma. Successivamente saranno resi noti i regolamenti per l’erogazione  delle suddette somme. «L’idea – fanno sapere dal Comune – è di rendere questa manifestazione cittadina, ormai ben salda,  sempre più legata alla gente, alla tradizione, a ciò per cui ancora vive, si sviluppa e permane nella identità popolare».

Al M.A.M la Mostra dei Presepi, tra arte e tradizione

COSENZA – Anche quest’anno l’AIAP – Associazione Italiana Amici del Presepio – organizza la Mostra dei Presepi presso i locali del M.A.M. – Museo Arti e Mestieri – generosamente messo a disposizione dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza. La Mostra, dal titolo “Il Presepio tra arte e tradizione”, vedrà la partecipazione di 140 maestri presepisti provenienti da tutto il Sud Italia; verranno anche esposte opere realizzate dal CPIA, Centro Provinciale Istruzione Adulti – Sezioni della Scuola Zumbini e della Casa Circondariale di Paola, sensibili al tema presepistico. Saranno presenti il Presidente della Provincia Graziano Di Natale, la Direttrice del MAM Anna Cipparrone e il Presidente dell’AIAP Massimiliano Battaglia.
Saranno anche esposte opere inerenti i miracoli e la vita di San Francesco di Paola, in occasione del seicentenario della nascita del Santo. Espone in mostra l‘ artista bagherese Carmelo Maria Carollo che reinterpreta le opere di cinque grandi maestri dell’ arte internazionale in cinque presepi gioiello realizzati in metallo traforato a mano, cesellato ed inciso a bulino. L’inaugurazione della Mostra, che si protrarrà fino all’8 gennaio 2017, è prevista alle ore 16:30 del prossimo 8 dicembre; allieterà la serata il Gruppo musicale Soul Sighs Gospel Choir con la partecipazione straordinaria del soprano Patrizia Gitto. Dal 10 al 22 dicembre si svolgeranno, inoltre, laboratori presepiali aperti al pubblico, in particolare agli alunni di diverse scuole della città nonché di paesi limitrofi che hanno chiesto non solo di visitare la mostra, ma anche di capire come vengono realizzati i diversi manufatti e realizzarli anch’essi. Sempre in questi giorni verranno presentate, inoltre, due relazioni sulla “Natività nell’arte” curate dalla dott.ssa Anna Cipparrone, Direttrice del Museo, che ha fornito all’Associazione un supporto organizzativo veramente encomiabile. La Mostra dei Presepi ha ormai una sua collocazione stabile ed è visitata da persone provenienti da tutta la Regione; sarebbe peraltro interessante leggere gli entusiastici giudizi raccolti giornalmente su un registro, al termine delle visite, nelle passate edizioni. Se l’anno scorso sono stati registrati circa quindicimila visitatori, quest’anno se ne aspettano ancora di più.
Al fine di creare un ideale percorso presepistico nel Centro Storico, in questa edizione della Mostra alcune opere verranno collocate nella Chiesa di San Giovanni Gerosolimitano.

“Un vino da Signore”, negli scritti del Rinascimento le ottime qualità dei vini di Calabria

Cosenza ( Cs) – Stappare una bottiglia di vino è un’esperienza sensoriale che abbraccia sapori, profumi, colori, ma anche cultura, storia, tradizione e dedizione. Ogni bicchiere di buon vino è un viaggio a ritroso nel tempo che racconta le evoluzioni del territorio, di un sapere antico e dell’amore che gli uomini, per esso, hanno tramandato. Un percorso capace di far scoprire le peculiarità dei prodotti appartenenti all’enogastronomia locale. Tra i tanti che saranno presentati, i salumi pregiati di suino nero di Calabria, delle cui carni si apprezzano i profumi e i sapori intensi del sottobosco. Animali che, grazie alla loro rusticità, possono essere allevati all’aperto per tutto il periodo dell’anno e si adattano molto bene a qualsiasi tipo di alimentazione, a partire da quella che proviene dal pascolo. Ne deriva una razza ad accrescimento lento. Un allevamento non intensivo che serve a generare prodotti trasformati di nicchia. E ancora il pane di Cuti di Rogliano, a lievitazione naturale con lievito madre, cottura in forno a legna profumata, una sapiente miscela di farine ed il sapere della tradizione che lo hanno reso negli anni, insieme al pane di Cerchiara, leader sulle tavole e base per la degustazione di piatti poveri e raffinati. La migliore tradizione agroalimentare calabrese, rivista secondo i nuovi trend del mercato sarà quindi protagonista del Vinitaly, e consentirà al grande pubblico di conoscere il meglio della produzione olivicola ed agroalimentare di qualità: tutti i migliori oli extravergine di oliva e le eccellenze gastronomiche, dai  salumi, alle specialità dolciarie, ai formaggi e le conserve della provincia cosentina. Grazie alla sinergia tra la Camera di Commercio di Cosenza e il Consorzio Terre di Cosenza Dop, saranno ulteriormente apprezzati, non solo per la qualità intrinseca che li ha promossi ad eccellenze, ma anche per il rinnovato gusto del packaging e per la capacità stessa dei produttori di informare con dovizia gli avventori. Ad ognuna delle eccellenze gastronomiche sarà abbinato un vino del Consorzio Terre di Cosenza Dop. La produzione vinicola cosentina rivela agli estimatori la storia di una curata produzione, che unisce tradizione e innovazione.  Vini prodotti in Calabria, la regione più vocata all’agricoltura in grado di offrire, già da alcuni anni, standard di qualità altamente competitivi e vini di riconosciuta eccellenza, certificata anche dall’Associazione Italiana Sommelier, proprio per la valorizzazione dell’antico vitigno calabrese Magliocco in grado di dare vini di grande colore, eleganti, con finezza gusto olfattiva costante, con un tannino ben espresso nell’equilibrio complessivo del vino e capace di proporsi con longevità. Vini con profumi molto spiccati di frutta a bacca nera ben matura, quale la ciliegia, la mora e la prugna; spezie dolci per via del passaggio in barrique e un vago finale di oliva nera secca e di corteccia di pino mediterraneo.La cultura vitivinicola cosentina vanta una storia lunghissima, che vide il suo massimo splendore nel Cinquecento, quando il vino bruzio conquistò un indiscusso prestigio presso le classi dominanti italiane ed europee, trovando sempre più spazio sulle ricche mense aristocratiche. Sante Lancerio, bottigliere di papa Paolo III Farnese, presentava i vini calabresi, decantandone le qualità e le varietà, in una lettera al cardinale Ascanio Sforza. Papa Paolo III Farnese amava bere il clarellum  (vino prodotto da uve di bacca bianca) preferibilmente in primavera e durante l’estate, “forse perché poco alcolico e idoneo a non alterare l’equilibrio termico del corpo nei giorni caldi, come prescriveva la farmacopea”.Nel 1535 l’uva e il vino delle campagne di Bisignano (Cosenza) furono serviti nei ricevimenti preparati in onore di Carlo V dal principe Pietro Antonio Sanseverino. L’Imperatore del Sacro Romano Impero, Re di Napoli e Duca di Borgogna giudicava la qualità dei vini delle “terre” di Cosenza superiore ai vini spagnoli. Notizie, aneddoti e curiosità contenute nel testo “Un vino da Signore – La viticoltura nelle “terre” di Cosenza tra Cinquecento e Settecento” di Antonello Savaglio, storico dell’antico regno di Napoli e delle famiglie egemoni. Il volume sarà pubblicato la prossima primavera, ma al Vinitaly sarà presentata una prima parte dell’interessante e minuziosa ricerca. Il prof. Savaglio sarà ospite del Consorzio Terre di Cosenza e della Camera di Commercio di Cosenza, che unitamente, hanno organizzato l’evento dal titolo “Terre di Cosenza dop, il mondo del Magliocco. Presentazione del territorio e dei suoi prodotti”. Un dibattito che coinvolgerà operatori e stampa di settore, durante il quale sarà presentato il territorio attraverso i prodotti di eccellenza della provincia cosentina: il vino di Terre di Cosenza, il caciocavallo silano Dop, l’olio bruzio Dop, il pane di Cerchiara di Calabria e di Cuti, la patata della Sila Igp, i salumi di suino nero, il fico dottato cosentino Dop, le clementine di Calabria Igp, il limone di Rocca Imperiale Igp, il cedro e la liquirizia di Calabria Dop.A guidare gli ospiti nel percorso sensoriale sarà Gennaro Convertini direttore tecnico del Consorzio Terre di Cosenza Dop. Il momento istituzionale è affidato al presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri e al presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati.  L’appuntamento è per domenica 10 aprile, ore 15, spazio istituzionale Regione Calabria, padiglione 12 Area A5.

La Pasqua calabrese all’insegna della tradizione

Una Pasqua all’insegna della tradizione quella che si sta svolgendo quest’anno, complice la bella giornata di sole riservata alla nostra regione. Nel pieno rispetto della più antica tradizione calabrese, a farla da padrone è stato il pranzo in famiglia, in attesa, magari, della compagnia degli amici nella giornata di domani, Pasquetta, in genere riservata allo svago fuori porta. Sulla tavola, malgrado la crisi di questi tempi incerti, presenti tutte le specialità della cucina territoriale, dai primi tipici fino ai secondi di carne più popolari, senza tralasciare i dolci pasquali della tradizione, ognuno con il proprio ingrediente in più passando da provincia a provincia. La domenica di Pasqua conclude, dal punto di vista religioso, un ciclo di riti, anch’essi legati al folklore atavico. Riti, dicevamo, segnati da una numerosa partecipazione, segno del legame che unisce la popolazione calabrese alle proprie radici storico-religiose.

La Via Crucis vivente nel centro storico di Mendicino
La Via Crucis vivente nel centro storico di Mendicino

E se l’aspetto religioso della Pasqua ricopre la sua importanza consueta, non meno sentito l’aspetto godereccio della celebrazione. Buone presenze si sono fatte registrare, infatti, nelle strutture di ristorazione e negli agriturismi, rendendo regolare il traffico sia sulla rete stradaria ordinaria che sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. E per quanti sono amanti della cultura e dell’arte, per la giornata di oggi, eccezionalmente, molti sono i musei rimasti con le porte aperte, da quello reggino in cui sono esposti i Bronzi di Riace fino ai parchi archeologici di Scolacium, Locri e Sibari.

 

Davide Bruno: “La mia candidatura al servizio dei giovani, per una Cosenza all’avanguardia e innovativa”

Cosenza ( Cs) – E’ stato per quattro anni e mezzo Assessore al Comune di Cosenza ricoprendo incarichi di prestigio e detenendo deleghe importanti, Pianificazione Urbana Sostenibile, Lavoro Giovanile, Imprenditorialità, Web 2.0, Legalità e Trasparenza. Un percorso intenso e rilevante, terminato in anticipo, che ha portato Davide Bruno a confrontarsi quotidianamente con realtà significative della città e della provincia. Un giovane di appena 33 anni che l’ex sindaco Mario Occhiuto ha voluto con sé, fin da subito, nella sua squadra di governo a sostegno di quella politica dei giovani, appunto, scevra da condizionamenti e mentalità ormai sorpassate. E Davide Bruno sa bene quanto sia importante per Cosenza continuare a sostenere la candidatura di Mario Occhiuto a sindaco della città. Nei giorni scorsi, in pieno centro, su Via Caloprese, ha aperto le porte del suo “Punto d’Incontro”, un open space all’interno del quale si andranno a delineare gli argomenti salienti del suo programma amministrativo che sarà incentrato sulla politica dei giovani, sulla trasparenza, sulla legalità, sull’innovazione tecnologica. Sarà anche un luogo aperto al confronto, al dibattito, un punto di riferimento non solo per i giovani, ma per tutti coloro che intendano abbracciare quella politica leale, del fare e delle buone azioni. E lasciandosi alle spalle la brutta pagina amministrativa che ha visto Cosenza protagonista i mesi scorsi, con lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, Davide Bruno è già a lavoro in vista del prossimo appuntamento alle urne. “Cosenza – ha dichiarato – ha bisogno di gente che lavori con sacrificio e spirito di dedizione, che porti avanti i valori di una società civile libera da egoismi di parte e scelte partitiche individualistiche. I giovani sono il futuro di questa terra e rappresentano la nuova classe dirigente. Confermerò il mio impegno politico a servizio degli altri e delle classi più svantaggiate”. Davide Bruno dopo che andrà ad ufficializzare la sua candidatura, ha poi annunciato che a breve terrà delle iniziative pubbliche per incontrare i cittadini. Nel frattempo lavora alacremente per portar avanti il suo progetto, da molti sostenuto: giovane, tradizione, politica.

Jam’ A scuntrè a Marz a Villapiana centro

VILLAPIANA (CS) – Lunedì 29 febbraio alle ore 21,30 presso Piazza Dante a Villapiana centro si celebrerà la tradizionale festa di “Jam’ A scuntrè a Marz” (Andiamo a dare il benvenuto a marzo, letteralmente),con l’attenta collaborazione della pro loco, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la popolazione villapianese. Come ogni anno si rinnova una tradizione che si perde nella notte dei tempi, una storia liberamente tratta da un racconto della tradizione popolare di Villapiana, dove ci si ritrova jam' a scuntrè a marzpuntualmente l’ultima sera di febbraio. La partecipazione è libera e aperta a tutti, tra quelli che hanno voglia di passare una serata in allegria, per divertirsi e dare un metaforico calcio all’inverno che piano piano comincia a cedere il passo alla primavera.

La storia di “Marzo ù paccj” nasce proprio dal fatto che è risaputo da sempre come questo di marzo sia un mese, con i suoi repentini cambi climatici, che ha fatto da sempre impazzire le persone. Questo mese così particolare non poteva non attivare la fantasia popolare  che poi lo ha  associato ad una persona, per la precisione un giovane sempre su di giri. Anche Villapiana nella sua tradizione  ha tale antica credenza, tanto da arrivare a personificare il mese stesso. Tanto è l’attaccamento alla vetusta tradizione, infatti, da dedicargli una serata  festiva, l’ultima di febbraio. Intorno alle 22,00, tutti si ritrovano in piazza Dante, la piazza principale del paese e si arriva alla spicciolata, chi portando una vecchia pentola, chi un tegame deformato, chi barattoli e bidoni di alluminio… tutti strumenti che fanno rumore. Ma anche  suoni di organetti, tamburi arrivano dalle viuzze che portano in piazza. I suonatori poi si accordano, provano qualche attacco, una variazione, un accompagnamento  controtempo, una strofetta a doppio senso, uno stornello appassionato. Intanto il tamburello incalza con il suo ritmo forsennato, quasi a sfidare l’organetto. Poi quando tutto è  pronto, i rumori cominciano a farsi sostenuti, le persone sono tante  e si aspetta per dare l’addio a febbraio e incontrare marzo.

Anna Maria Schifino