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[#NerdInterview] I Maghi Merrino si Raccontano in Esclusiva a Nerd30

RENDE (CS) – Ieri sera i Maghi Merrino hanno fatto tappa a Cosenza, esibendosi al B-Side Music Pub di Rende. L’evento, organizzato in collaborazione con B-Midgard, ha accolto la band con il frontman Marco Merrino, conosciuto su YouTube col nome di Croix 89, per una serata esplosiva. Noi di Nerd30 abbiamo incontrato il gruppo, che ci ha rilasciato un’interessante intervista pre-concerto, in cui abbiamo avuto modo di scoprire molto sul loro progetto.

Ragazzi, la prima domanda riguarda tutti voi in maniera individuale: chi siete, cosa suonate e da dove venite?
Marco: «Sono Marco Merrino, suono la mia voce e vengo da Messina!»
Vincenzo: «Sono Vincenzo Cuzzola, suono la batteria e vengo da Reggio Calabria.»
Cristian: «Sono Cristian Giarraffa, suono la chitarra e vengo da Messina, maledetto me!»
Andrea: «Sono Andrea Magrofuoco, suono il basso e vengo da Messina.»
Patrizio: «Io sono Patrizio Zurzolo, suono anch’io la chitarra e vengo da Reggio Calabria.»

Parlateci meglio di voi e della vostra formazione. Come sono nati i Maghi Merrino?
Marco: «Mi avevano invitato a una festa a Reggio Calabria e ho incontrato Patrizio, che seguiva da poco i miei video.»
Patrizio: «No, neanche li seguivo. Lo conoscevo perché avevo visto il video sui videogiochi di settima generazione e lo trovavo geniale, ma non sapevo che era Marco Merrino, non sapevo nulla. Quando mi dissero che sarebbe stato alla festa, mi informai su di lui e vidi un video in cui cantava, notando che era un potenziale cantante, ma mi aspettavo che avesse già un gruppo. Gli chiesi se avesse una band e, quando mi rispose di no gli dissi “Bene, ora hai un gruppo”. In pratica è stato un ordine.»
maghi merrino 3Il nome della band è geniale: a chi è venuto in mente e come?
Marco: «Siamo stati un bel po’ di mesi senza un nome e stavamo pensando di chiamarci I Randagi. Volevamo, però, trovare qualcosa che richiamasse il mio canale, perché queste canzoni sono dedicate ai fan, che fosse anche plurale, per non far sentire gli altri esclusi. Quindi, Maghi Merrino.»
Andrea: «Marco è arrivato in macchina e ha detto: “Dobbiamo trovare un nome, ma ci deve essere Merrino in mezzo”. C’erano idee come “Merrino Bros”.»

Passiamo alle domande un po’ più complesse: cosa volete esprimere con la vostra musica?
Marco: «Proprio come nei miei video, le canzoni possono essere viste come un qualcosa di puramente demenziale o divertimento stupido; invece basta ascoltarle per capire che sì, sono per far fare qualche risata, ma il messaggio finale c’è sempre.»
Andrea: «Le canzoni si presentano come un qualcosa di banale, poi quando conosci Marco e vedi quello che c’è dietro, capisci che quel modo di esprimere una canzone è, in realtà, il modo di esprimere un concetto alla Marco Merrino, concetto che col ca**o non ha nulla a che vedere, però si parla comunque di ca**o.»
Patrizio: «Soprattutto per le canzoni che sembrano più stupide, quello che dico sempre è di ascoltare il testo, perché dietro c’è una storia. Le canzoni esprimono esattamente quello che esprimono i video di Marco.»

Quindi, nonostante l’irriverenza delle canzoni, c’è un messaggio che volete comunicare.
Patrizio: «C’è sempre un messaggio, ed è la cosa che io, personalmente, amo tantissimo di questo gruppo.»
Andrea: «Ci sono alcuni testi che hanno un tema rintracciabile anche in altri tipi di canzoni “serie”. Il fatto è che questo tema viene trattato da noi in modo completamente differente e quando suonano e, soprattutto, quando si ascoltano questi testi, l’importante è non prendersi troppo sul serio.»

maghi merrino 2

Si è appena conclusa la vostra campagna di crowdfunding su Indiegogo. Che tipo di esperienza è stata?
Marco: «E’ stata la prima volta che ho chiesto, esplicitamente, soldi ai fans. Quindi, nonostante la paura che non arrivasse niente e il timore che qualcuno si potesse lamentare, la campagna è andata molto bene, soprattutto per quanto riguarda i commenti; avendo esperienza su YouTube, notavo che quando uno youtuber tra i più famosi proponeva l’acquisto di qualcosa, spesso ci si lamentava. Comunque, abbiamo raccolto i fondi e siamo pronti alla produzione del disco.»
Patrizio: «Oggi in macchina, venendo qua, abbiamo fatto il conto definitivo di quello che ci costa e di quello che abbiamo coperto e siamo sopra di 200 euro.»
Marco: «Ancora dobbiamo decidere la data, ma è certo che il cd uscirà a Luglio.»

Avete già parlato molto del vostro album ma, esattamente, com’è nato Album Dark? Prima di chiudervi in sala avevate già in mente qualcosa del genere?
Marco: «Assolutamente no. In realtà c’era un’idea di base, ovvero, come diceva Andrea, ogni canzone tratta determinati argomenti secondo il messaggio che noi vogliamo dare.»
Andrea: «Volevamo creare un contrasto fra il testo e la musica, con testi che andassero a bilanciare in senso opposto il metal.»
Marco: «Diciamo che questo si riverbera anche nel nome dell’album, perché vogliamo fare un certo sarcasmo verso i metallari, però facendolo anche noi.»
Andrea: «Inoltre c’è da dire che siamo uno dei pochi gruppi metal italiani che canta in italiano. Diamo l’opportunità di ascoltare e capire i nostri testi.»

album dark maghi merrino

Credo che questa sia la domanda più importante: chi è l’artista o la band che vi ha maggiormente influenzato?
E’ una domanda molto interessante, ma bisogna rispondere uno a uno:
Marco: «Io penso che come utilizzo della voce sia stato importante Ville Valo degli HIM e Serj Tankian dei System of a Down.»
Vincenzo: «Sono indeciso, ho studiato molti generi, però direi che sono stato influenzato maggiormente dal genere metalcore e punk rock.»
Cristian: «Io sono un classicista dell’heavy metal, di forte matrice maideniana, e poi mi sono lasciato influenzare molto dai Trivium.»
Andrea: «Io ho una base melodic death-metal, ma poi, quando ho iniziato a suonare il basso con loro, perché nasco come chitarrista, mi sono avvicinato molto al fusion.»
Patrizio: «Io suono molto ambient, ma nei Maghi mi sono lasciato influenzare dagli “As I Lie Dying” e un bel po’ dai Metallica dell’era “… And Justice for All”.»

Siamo alla fine. L’ultima domanda riguarda il vostro futuro: come credete che si evolverà la vostra musica? Avete progetti futuri?
Marco: «Maghi Merrino digievolveeee… Angemon! Non si sa, in realtà viviamo in un periodo in cui quel che succede, succede. Si vivrà al momento.»
Andrea: «Per le basi alcune idee ci sono, però andiamo ad agganciarci a quella che è la realtà, perché il primo album deve ancora uscire. Fatto questo, si deciderà. Siamo molto genuini, nel senso che quello che comporremo in futuro lo potremo sapere solo in quel futuro e, soprattutto, il risultato lo capiremo solo riascoltando quello che abbiamo suonato.»

                                                                                                     Paolo Gabriele De Luca