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Paola, guasto a un locomotore. Galleria chiusa e treni soppressi

PAOLA (CS) – La circolazione è ancora sospesa.

In corso l’intervento di un locomotore di soccorso per consentire la regolare ripresa della circolazione ferroviaria.

Riprogrammazione per i passeggeri del treno FR 8509 Sibari (6:27) – Bolzano (15:48):
• i passeggeri a bordo proseguono fino a Roma Termini, dove trovano ulteriore proseguimento a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia;
• i passeggeri in partenza da Paola, Salerno e Napoli Afragola e diretti a Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella e Bologna Centrale possono utilizzare il treno FR 8418 Reggio Calabria Centrale (6:07) – Venezia Santa Lucia (15:34) fino a Bologna Centrale, dove trovano proseguimento con il treno RV 3846 Bologna Centrale (16:10) – Brennero (20:56);
• i passeggeri in partenza da Scalea possono utilizzare il treno FR 9584 Reggio Calabria Centrale (6:44) – Torino Porta Nuova (18:00) fino a Bologna Centrale, dove trovano proseguimento con il treno RV 3846 Bologna Centrale (16:10) – Brennero (20:56);
• i passeggeri in partenza da Roma Termini e dalle successive fermate possono utilizzare, come da programma, il treno FR 8509 Roma Termini (10:50) – Bolzano (15:48).

I treni Regionali subiscono limitazioni di percorso e cancellazioni.

Puoi conoscere l’andamento del tuo treno e le soluzioni di viaggio dalla stazione di tuo interesse con Cerca Treno.

Aggiornamento – ore 8:00

La circolazione è ancora sospesa.

Il treno FR 8509 Sibari (6:27) – Bolzano (15:48) è fermo dalle ore 7:03 nei pressi di Paola.

I treni Regionali subiscono limitazioni di percorso e cancellazioni.

Inizio evento – ore 6:50

La circolazione è sospesa per un inconveniente tecnico a un treno nei pressi di Paola.

In corso l’invio di un locomotore di soccorso per consentire la regolare ripresa della circolazione ferroviaria.

I treni Alta Velocità e Regionali possono registrare ritardi.

Seguono aggiornamenti.

“Ritardi, pochi treni e linee ferroviarie interrotte”. Legambiente bacchetta la Calabria

COSENZA – Nonostante dei timidi miglioramenti, in Italia la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta. A pesare soprattutto sul trasporto su ferro, con pesanti ripercussioni sul sud Italia, sono i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e poi le risorse economiche inadeguate. Dall’altra parte, il trasporto pendolare risente ancora degli effetti della pandemia: seppur cresciuto, il numero dei pendolari non raggiunge ancora i livelli del periodo pre-pandemico. 

È quanto denuncia Legambiente nel nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui fa il punto sul trasporto su ferro in Italia – indietro rispetto agli altri Paesi europei – con un’analisi sul presente e futuro di questo settore. A parlar chiaro i dati raccolti: dal 2018 al 2022 le inaugurazioni di nuovi binari in città sono state inadeguate, parliamo di un ritmo di un chilometro e mezzo all’anno di nuove metropolitane. 

Persistono le differenze nelle aree del Paese, e a pagarne lo scotto è soprattutto il Mezzogiorno, dove circolano meno treni, i convogli sono più vecchi – con un’età media di 18,5 anni, in calo rispetto a 19,2 del 2020 ma molto più elevata degli 11,9 anni di quelli del nord – e viaggiano su linee in larga parte a binario unico e non elettrificate. 

Sul fronte investimenti, negli undici anni dal 2010 al 2020, sono stati fatti più investimenti sulle infrastrutture per il trasporto su gomma che su ferro. Stando ai dati del Conto nazionale trasporti, dal 2010 al 2020 sono stati realizzati 310 km di autostrade, a cui si aggiungono migliaia di chilometri di strade nazionali, a fronte di 91 chilometri di metropolitane e 63 km di tranvie. Oltre a questi dati, Legambiente nel rapporto Pendolaria 2023 torna anche con la classifica delle 10 linee peggiori d’Italia. Nelle prime posizioni le Ex linee Circumvesuviane, la Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, la Catania-Caltagirone-Gela, a seguire Milano-Mortara, Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia, Genova-Acqui-Asti, Novara-Biella-Santhià, Trento-Bassano Del Grappa, Portomaggiore-Bologna, Bari-Bitritto.

Un quadro quello di Pendolaria 2023 abbastanza preoccupante su cui, per superare ritardi e problemi, è necessario accelerare il passo avviando una vera cura del ferro. Per questo per Legambiente è fondamentale che il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi davvero una priorità per il governo Meloni, prevedendo maggiori risorse economiche pari a 500 milioni l’anno per rafforzare il servizio ferroviario regionale (per acquisto e revamping dei treni) e 1,5 miliardi l’anno per realizzare linee metropolitane, tranvie, linee suburbane. Si tratta complessivamente di 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030, recuperabili dal bilancio dello Stato specialmente all’interno del vasto elenco di sussidi alle fonti fossili. L’Italia ha bisogno di aumentare sensibilmente il numero di passeggeri che viaggiano in metro e in treno, se vuole migliorare anche la qualità dell’aria e ridurre le emissioni di CO2 come previsto dall’Accordo di Parigi. 

“Per la Calabria, le reali prospettive di sviluppo socio-economico rispettoso dell’ambiente passano necessariamente attraverso forme di mobilità eco-compatibili come il trasporto ferroviario – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. Nella nostra regione servono treni moderni, l’adeguamento delle linee, collegamenti veloci e frequenti, la razionalizzazione degli orari per facilitare le coincidenze, la creazione di sempre maggiori possibilità di portare la bici al seguito. Ad essere urgente è anche la necessità di avere stazioni nuove ed accoglienti a misura di viaggiatore, con particolare riguardo ai diversamente abili, anziani, persone con ridotta mobilità o famiglie con passeggini che spesso sono costretti ad affrontare disagi a causa del persistere di barriere architettoniche come accade a Lamezia Terme, per esempio, una delle principali stazioni calabresi dove non sono in funzione gli ascensori per accedere ai binari da cui partono i treni dell’alta velocità”. 

Cura per il sud: si traduce con più treni per il Meridione, elettrificazione e collegamenti più veloci potenziando in primis il servizio Intercity e integrando l’offerta di servizio lungo le direttrici principali, per garantire almeno un treno ogni ora, attraverso un servizio cadenzato e nuovo materiale rotabile. Per Legambiente gli assi prioritari su cui intervenire sono: Napoli-Reggio Calabria, Taranto-Reggio Calabria, Salerno-Taranto, Napoli-Bari, Palermo-Messina-Catania. Servono poi collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola e va potenziato il trasporto via nave. 

 “Il processo di riconversione dei trasporti in Italia – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente– è fondamentale. Lo è se vogliamo rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo, del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italiane che, in valore assoluto, sono addirittura cresciute rispetto al 1990. Per questo è fondamentale invertire la rotta e puntare su importanti investimenti per la “cura del ferro” del nostro Paese, smettendola di rincorrere inutili opere come il Ponte sullo Stretto di Messina. Occorre investire in servizi, treni moderni, interconnessioni tra i vari mezzi di trasporto e con la mobilità dolce, in linee ferroviarie urbane, suburbane ed extraurbane, potenziando il servizio dei treni regionali e Intercity. Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini l’associazione ambientalista chiede di dedicare ai pendolari almeno la stessa attenzione che ha messo in questi mesi per il rilancio dei cantieri delle grandi opere”.

Risorse stanziate: Un punto dolente per il trasporto ferroviario è l’inadeguata attenzione da parte delle Regioni. Nel 2021 gli stanziamenti sono stati, in media, pari allo 0,57% dei bilanci regionali, in miglioramento rispetto allo 0,34% registrato nel 2020, ma in diminuzione rispetto allo 0,65% del 2019. Dall’altro lato c’è da dire che con la legge di Bilancio 2022 è stato istituito il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile che ha una dotazione di 2 miliardi di euro per ridurre le emissioni climalteranti del settore dei trasporti con diverse azioni, tra cui il rinnovo del parco circolante dei mezzi pubblici e la realizzazione di infrastrutture digitali per la gestione e il monitoraggio del traffico ferroviario. Inoltre, sono state previste risorse per il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale, aumentato per il 2022 di 100 milioni di euro e per il 2023 di ulteriori 100 milioni, rendendo strutturali gli incrementi, costanti fino al 2026, anno in cui il valore totale arriverà a poco meno di 5,3 miliardi (è un segnale positivo, anche se saremo ancora sotto di 900 milioni rispetto al 2009). Tra le altre buone notizie del 2022 ci sono anche i nuovi finanziamenti per l’acquisto di treni regionali e l’ammodernamento delle linee locali. Tutte risorse importanti, ma per Legambiente occorre fare uno sforzo aggiuntivo stanziando 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030.  

 

Timidi miglioramenti: Nel 2022 “ritornano” i passeggeri sui treni nazionali regionali dopo oltre due anni di calo, dovuto alle disposizioni e restrizioni in contrasto alla pandemia e alle preoccupazioni dei cittadini. Trenitalia ha dichiarato un aumento complessivo di oltre il 40% dei passeggeri rispetto al 2021, con punte del 110% per quelli ad Alta Velocità. In aumento anche il numero di treni regionali in servizio, considerando tutti i gestori, anche se con notevoli differenze tra le Regioni: 2.788 i treni regionali in circolazione in Italia nel 2021, contro i 2.666 del 2020. Tra le altre note positive, grazie alle risorse europee, nazionali, regionali e di Trenitalia, attraverso i contratti di servizio, è in corso il rinnovo del parco dei treni circolanti: nel 2021 l’età media si è attestata a 15,3 anni, in leggero calo rispetto ai 15,6 anni del 2020 (nel 2016 era 18,6 anni).  

 

Elettrificazione linee regionali: Uno degli aspetti più positivi degli ultimi anni riguarda gli interventi di elettrificazione della rete e di installazione di sistemi di controllo della sicurezza (SCMT, sistema controllo marcia treno, e SSC, sistema supporto condotta). Sono previste risorse sia nel Pnrr sia nel contratto di programma di RFI. Gli interventi interessano complessivamente oltre 1.700 km di rete, e porteranno la quota di rete elettrificata in Italia dal 70,2% del 2022 ad oltre il 78% a fine interventi. Si tratta di uno degli indicatori in cui l’Italia si mostra in vantaggio rispetto ad altri grandi Paesi europei. Ad esempio, in Spagna la rete elettrificata è circa il 63% del totale, mentre in Germania questa quota è ferma a poco più del 60%.  

Buone pratiche: Infine Pendolaria 2023 raccoglie anche una serie di buone pratiche che mostrano come sia possibile avere un trasporto ferroviario che permetta ai cittadini, che ogni giorno prendono il treno, di avere una facile connessione con gli altri mezzi di trasporto, orari cadenzati e facili da memorizzare; ma anche la possibilità di portare con sé una bici e di usufruire di stazioni rinnovate; di viaggiare su treni nuovi, moderni ed efficienti. 

 

Il report completo su https://www.legambiente.it 

Treno fermo nella galleria che collega Paola e Cosenza. Ritardi e pendolari infuriati

COSENZA – Un treno merci è rimasto bloccato prima dell’ingresso della galleria che collega Paola e Cosenza provocando la cancellazione di diversi treni, due ore di attesa e disagi per i pendolari e i viaggiatori. La circolazione è stata sospesa per dalle 5.10 alle ore 6.41 quando il treno merci è stato trasportato nella stazione di Paola (con ritardo di 54′) consentendo la ripresa della circolazione fra Bivio Pantani e Paola.

Diversi i pendolari infuriati che hanno lamentato i disagi sui social: “Nessuno che avverte l’utenza e fanno pure partire i treni da Cosenza per fermarsi tutti belli in fila a Castiglione. Ma dico, i servizi sostitutivi, le informazioni in tempo reale all’utenza sull’app di Trenitalia (utile a informare solo quando i treni sono “stranamente” in orario) dove sono? Questo è il servizio offerto da Trenitalia e strapagato dalla Regione Calabria e da noi pendolari”. E ancora: “Questo mese abbiamo pagato abbonamento maggiorato come se viaggiassimo in treno Frecciarossa da Bologna a Milano!!! E della annunciata delibera di rimborso e rimodulazione delle tariffe del Presidente Occhiuto neanche l’ombra!”.
 
La circolazione ha suito fino a 45 minuti per 3 regionali, 3 convogli limitati e altrettanti cancellati.

 

Maltempo, treni in ritardo sulla tratta Reggio-Paola. Tecnici a lavoro

COSENZA – Il traffico ferroviario è rallentato in via precauzionale dalle ore 22:00 del 24 ottobre per condizioni meteo critiche e sono in corso l’intervento dei tecnici. Maggior tempo di percorrenza fino a 60 minuti per i treni in viaggio. I treni viaggiano con riduzione precauzionale della velocità nel tratto interessato.

E’ in corso la riprogrammazione del servizio commerciale:

• FR 9584/9586 Reggio Calabria Centrale (6:44) – Torino Porta Nuova (18:00)

• FA 8418 Reggio Calabria Centrale (6:12) – Venezia Santa Lucia (15:34)

• FA 8862 Reggio Calabria Centrale (9:00) – Roma Termini (14:25)

• IC 1500 Reggio Calabria Centrale (6:18) – Roma Termini (13:32)

• IC 1506 Reggio Calabria Centrale (7:56) – Roma Termini (15:34)

• ICN 795/792/793 Torino Porta Nuova (13:33) – Reggio Calabria Centrale (10:00)

• ICN 1975 Roma Termini (21:31) – Siracusa (9:36)

• ICN 1979 Roma Termini (23:00) – Siracusa (11:29)

• ICN 1976 Siracusa (19:10) – Roma Termini (7:18)

• ICN 1980 Siracusa (21:45) – Roma Termini (9:51)

• R 93869 Lamezia Terme Centrale (5:05) – Reggio Calabria Centrale (7:45)

• R 22100/22101 Reggio Calabria Centrale (5:10) – Cosenza (7:47)

• R 22000/22003 Cosenza (5:36) – Reggio Calabria Centrale (8:12)

• R 22023 Lamezia Terme Centrale (5:40) – Reggio Calabria Centrale (7:10)

• R 94940/94939 Reggio Calabria Centrale (6:00) – Cosenza (8:08)

• R 94936/94935 Cosenza (6:20) – Reggio Calabria Centrale (8:30)

• R 22107/22104/22109 Melito di Porto Salvo (6:30) – Cosenza (9:50)

• R 21917/21918 Rosarno (8:35) – Melito di Porto Salvo (10:25)

 

 

Treni Paola-Cosenza, “la linea non verrà potenziata, pronti alla protesta”

 
PAOLA (CS) –  “Atteso che, l’Assessore alle infrastrutture, della Regione Calabria, On. Catalfamo, ha specificamente richiesto al Governo Italiano di non potenziare il collegamento ferroviario della Paola-Cosenza e che, neanche a seguito di una mia interrogazione a risposta scritta, N. 134 del 30 Aprile, sono state fornite delucidazioni su tale scelta dalla giunta regionale, Sabato 22 Maggio, insieme ai cittadini, manifesteremo il nostro dissenso, chiedendo all’Assessore alle infrastrutture di rivedere le proprie priorità, probabilmente differenti da quelle reali di un territorio che ha bisogno di servizi e non di tagli”. Lo afferma il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale tra i promotori del sit-in, pacifico, di protesta che si terrà Sabato 22 Maggio, dalle ore 11:00, nel piazzale d’ingresso della Stazione Ferroviaria di Paola nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza e contrasto alla diffusione del Covid-19.
 

“Galleria Santomarco ignorata volutamente”

“Quando, nei palazzi del Potere, vengono fatte valutazioni a dir poco discutibili come quelle di ignorare, volutamente, il possibile sviluppo di un collegamento ferroviario, quale la galleria Santomarco sulla Paola-Cosenza, è giusto protestare pacificamente ma in maniera convinta e passionale come accaduto in passato anche per difendere l’ospedale San Francesco”. Il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta prosegue richiamando alla partecipazione della cittadinanza: “Sebbene tutto ciò sia accaduto nel silenzio dei politici che scorrazzano dalle nostre parti, alcuni dei quali della stessa estrazione politica di questa giunta regionale di centrodestra,  avevo asserito che sulla vicenda non sarei rimasto a guardare. È mio dovere tutelare, in ogni modo, il territorio al quale sono legato. Dispiace -conclude – far venire meno il profilo istituzionale ma, mio malgrado, sono costretto ad alzare i toni lanciando una proposta pubblica, apolitica, priva di primogeniture e secondi fini. Auspico la partecipazione della cittadinanza nel rispetto delle regole. Bisogna lottare per i propri diritti perché questo territorio oltremodo vittima, in passato, di una vera e propria spoliazione dei servizi che non dovrà più restare indietro. La musica è cambiata”.

 

Due nuovi treni per la flotta calabrese, soddisfatto Oliverio

CATANZARO – «Dopo la complessa fase di programmazione delle risorse si prosegue nel percorso della realizzazione e dell’operatività. E’ di ieri la notizia dell’avvenuta formalizzazione da parte di Ferrovie della Calabria srl dell’ordinativo per la fornitura di n. 2 nuovi treni ad aderenza mista Stadler di ultimissima generazione che saranno utilizzati, a completamento dell’attuale flotta di n. 5 convogli Stadler della stessa tipologia, sulla tratta Catanzaro – Catanzaro Lido e che, a completamento dei lavori già avviati, collegheranno la città di Catanzaro ed il comprensorio del Reventino con la Cittadella Regionale ed il Polo Universitario di Germaneto».

Lo afferma in una nota dell’ufficio stampa il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. «I nuovi treni – prosegue Oliverio -, totalmente digitalizzati e a bassissimo impatto ambientale in ragione della trazione Diesel – elettrica, saranno dotati di ogni confort, dei più moderni sistemi di sicurezza, nonché di telecamere a bordo e di dispositivi conta passeggeri, per poter monitorare il servizio ai fini di renderlo sempre più affidabile e di qualità.

La scelta strategica regionale di investire nelle infrastrutture di trasporto ferroviario e tranviario e nell’acquisto di nuovo materiale rotabile, è proiettata ad un futuro di breve periodo che punta a privilegiare e favorire la mobilità collettiva disincentivando l’utilizzo dell’autovettura privata.

Enormi saranno i vantaggi in termini di qualità della vita nelle nostre città, di tutela ambientale e di mitigazione anche del rischio di incidentistica stradale. Il futuro – ribadisce il Presidente Oliverio – è nel trasporto collettivo, ed il trasporto ferroviario regionale è destinato ad assumere ruolo centrale di un più moderno sistema integrato di mobilità».

«A breve sarà completata anche la prima fase di rinnovo del parco autobus regionale extraurbano e di recente è stato avviato un piano di rinnovo del parco autobus urbano. Meno trasporto privato e più trasporto pubblico era e rimane uno dei principali obiettivi di questa Amministrazione Regionale».

Galleria del Santomarco, manifestazione di protesta a Paola. Intanto Oliverio scrive a Rfi

PAOLA (CS) – C’erano anche i sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, e di Rende, Marcello Manna, alla manifestazione di protesta organizzata dal presidente del consiglio comunale di Paola, Graziano Di Natale, che è anche consigliere provinciale, per richiamare l’attenzione di Rfi sulla necessità di riaprire il tunnel del Santomarco, investendo sulla sicurezza e sul potenziamento dell’intera tratta ferroviaria di collegamento tra il capoluogo bruzio, Castiglione Cosentino e la città del Santo. Presente anche il sindaco di Paola Roberto Perrotta e numerosi amministratori locali. E naturalmente pendolari e studenti: queste categorie, dall’incidente dello scorso 6 dicembre, sono quelle che hanno maggiormente sofferto i disagi, acuiti anche dai lavori in corso e dalle frane abbattutesi sulla statale 107. 

Dopo il dissequestro accelerare la riapertura del tunnel

Intanto il presidente della Regione Mario Oliverio ha preso carta e penna per scrivere una lettera all’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile. all’indomani del dissequestro della galleria Santomarco disposto dal magistrato. «Il dissequestro – scrive Oliverio – è un passaggio fondamentale per il superamento di una situazione che sta creando grande difficoltà alla popolazione del cosentino e non solo. L’interruzione del servizio – aggiunge Oliverio – è un danno in primo luogo per pendolari e gli altri utenti del servizio ferroviario, ma danneggia in modo serio anche tutti gli altri attori coinvolti, inclusi il gestore del servizio e la stessa Regione. L’importanza strategica di questo collegamento è stata resa ancora più evidente dai problemi degli scorsi mesi sulla strada statale 107 ».  

I disagi non sono pochi in termini di viabilità e di supporto logistico per i pendolari. «Anche il traffico merci ha risentito e risente pesantemente dell’interruzione. Non si contano le cancellazioni e i ritardi dei treni merci a Gioia Tauro a causa del cambio del tracciato ferroviario, vista l’impossibilità di utilizzare la relazione Sibari-Paola. Consapevoli della necessità di garantire, innanzitutto, la sicurezza degli utenti e rispettosi del ruolo della magistratura, nel cui lavoro la Giunta Regionale ripone la massima fiducia – conclude Oliverio – auspichiamo vivamente che la riattivazione del servizio avvenga il più rapidamente possibile».

Francesco Farina

Wanda Ferro (Fdi) interviene su soppressione treni regionali

CATANZARO – La rimodulazione del servizio ferroviario interno regionale da parte di Trenitalia è al centro di un’interrogazione a risposta scritta immediata che il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Wanda Ferro (Gruppo misto), raccogliendo le segnalazioni di molti utenti, ha indirizzato al presidente della giunta regionale e all’assessore alle infrastrutture e ai trasporti. 

Wanda Ferro evidenzia come da una verifica effettuata sul sito di Trenitalia a partire dal primo marzo risulterebbero cancellati alcuni treni regionali  (in particolare il treno n. 3692 delle 16,22 e il n. 3694 delle 17,15 da Reggio Calabria Centrale verso Sapri). Trenitalia, negli ultimi anni, ha soppresso numerosi treni regionali e a lunga percorrenza da e per la Calabria, causando disagi nel trasporto locale addirittura nei collegamenti ferroviari Nord-Sud della regione. Inoltre Trenitalia non consente ai titolari di abbonamento su treni regionali, per la tratta oltre Rosarno, di usufruire del servizio dei treni a lunga percorrenza se non previo pagamento di una integrazione tariffaria.

«A seguito di una politica aziendale portata avanti da Trenitalia e avallata dalla Regione Calabria, è stato ulteriormente compromesso il diritto alla mobilità dei cittadini, con tagli indiscriminati delle corse ferroviarie che interessano le due dorsali tirrenica e ionica, sulle quali ogni giorno si spostano tantissimi utenti che per lavoro, studio o altro utilizzano il treno, spesso come esclusivo mezzo di trasporto. Un ulteriore taglio dei treni andrebbe ancor di più a penalizzare il collegamento ferroviario in Calabria, per il quale molti cittadini denunciano ritardi, disservizi, guasti, coincidenze quasi impossibili, nonché improvvise cancellazioni di convogli ferroviari che impediscono agli utenti di raggiungere regolarmente la loro destinazione. Se confermata, la scelta di Trenitalia di sopprimere due treni regionali che collegano la città metropolitana di Reggio Calabria alla provincia di Cosenza, privilegiando il trasporto ad alta velocità, rischia di creare gravissimi disagi ai tanti pendolari che si muovono ogni giorno lungo la dorsale tirrenica».

Wanda Ferro chiede quindi al governatore Oliverio e all’assessore al ramo quali iniziative intendono intraprendere affinché vengano scongiurati i disagi ai pendolari, mediante politiche di promozione del servizio di trasporto locale su ferro che, al di là delle specifiche competenze e responsabilità regionali, necessita di adeguate risorse e di una politica coordinata a livello nazionale. Infine il consigliere regionale chiede di vagliare la possibilità di consentire ai titolari di abbonamento sui treni regionali di usufruire del servizio dei treni a lunga percorrenza anche sulla tratta oltre Rosarno senza essere costretti a pagare un sovraprezzo. 

Legambiente boccia treni calabresi, Reggio Calabria-Taranto tra le peggiori tratte d’Italia

Legambiente nel dossier di anteprima del Rapporto Pendolaria 2016 fotografa una situazione critica per i trasporti ferroviari calabresi. Nella classifica delle 10 linee peggiori d’Italia, la Calabria si posiziona al terzo posto con la tratta Reggio Calabria-Taranto. A pesare su questa importante tratta sono i pochi collegamenti giornalieri (4) appesantiti da ben tre scambi, i lunghi tempi di percorrenza (il treno più veloce impiega 6 ore e 15 minuti) e la generale alta età media dei treni in servizio nella regione. Dall’analisi condotta si evidenzia inoltre che complessivamente, dal 2010 a oggi, a seguito dei tagli sui trasferimenti da parte dello Stato, si possono stimare tagli nel servizio ferroviario calabrese pari al -26,4%, un aumento totale di tariffe del +20%.

Roma, Oliverio ha incontrato il Ministro delle infrastrutture

ROMA – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, assieme agli assessori Francesco Russo e Roberto Musmanno, ha avuto ieri, a Roma, una serie di incontri su temi importanti relativi allo sviluppo del sistema delle infrastrutture  e delle aree di crisi della Calabria. Nel corso dell’incontro con il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, sono stati esaminati gli interventi sulla rete stradale e ferroviaria anche in relazione alla prossima sottoscrizione dei contratti di servizio con Rfi ed Anas. In particolare, il confronto si è sviluppato, per la parte stradale, sulle ipotesi in corso di studio per affrontare la criticità del tratto autostradale tra Cosenza ad Altilia e del sistema degli svincoli, sul  monitoraggio dello stato di attuazione del progetto, già deliberato dal CIPE, sul  Macrolotto 3 della sibaritide nella ex “ s.s.106”. Si è parlato anche della programmazione degli ulteriori interventi nei tratti tra Rossano e Crotone e nella locride. In riferimento alla rete ferroviaria, il Ministro Delrio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – ha concordato con il Presidente Oliverio l’immediata sottoscrizione del Protocollo per dare esecuzione allo studio di fattibilità, proposto e finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito del Patto, per la definizione degli interventi finalizzati all’alta velocità  e per dare seguito agli interventi legati alla velocizzazione del corridoio ionico.

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Su ambedue le questioni, si è concordato di convocare una riunione al MIT, nella prossima settimana, alla quale saranno invitati i vertici di RFI ed Anas, per la concreta individuazione degli interventi. Dopo quello con il Ministro, si è svolto un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, finalizzato a definire contenuti e tempi di avvio della ZES a Gioia Tauro. In tale direzione, è stato assunto l’orientamento di accelerare la definizione dei contenuti del progetto da trasmettere alla UE entro la fine dell’anno e di considerare tale procedura come un “modello gestionale” utile per la realizzazione delle ZES in Italia. Sono seguite due ulteriori riunioni tecniche, coordinate  dagli assessori Russo e Musmanno, che hanno avuto come oggetto alcuni interventi urgenti per affrontare le criticità esistenti nel trasporto passeggeri da Villa San Giovanni  a Messina e per concordare i tempi di redazione degli studi connessi alla progettazione del collegamento ferroviario tra Catanzaro Lido, Lamezia Terme, Aeroporto. Il Presidente Oliverio ha, poi,  incontrato la  Viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova  per discutere la situazione ed i provvedimenti nella aree di crisi industriale in Calabria. «Una giornata moto proficua e positiva – ha detto il  Presidente Mario Oliverio – nel corso della quale è stata data un’accelerazione ai programmi in campo infrastrutturale  ma, soprattutto, è stato confermato un clima di efficace collaborazione tra la Calabria ed il Governo nazionale. E’ questa la conseguenza di una riconquistata credibilità e di una classe dirigente che non va a Roma solo per chiedere, ma per proporre concreti e credibili progetti. Restano ovviamente gravi criticità, che hanno radici lontane, nel campo del trasporto aereo e sulle quali, a partire dai prossimi giorni e sulla base degli incontri e valutazioni svolte con il Ministro Delrio e con il  Presidente Enac Vito Riggio, dovremo ancora intervenire, sia per riattivare l’operatività dello scalo di Crotone, sia per impedire che Alitalia disattivi  i  propri voli nello scalo di Reggio Calabria».