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Falso rappresentate capi di alta moda, scoperto truffatore seriale

CATANZARO – Un uomo di 42 anni è stato posto agli arresti domiciliari dagli agenti della squadra mobile di Catanzaro per il reato di truffa aggravata. L’uomo, spacciandosi per stilista e rappresentante di capi d’alta moda, sotto falso nome truffava i malcapitati scambiando merce di scarso valore con ingenti somme di denaro. E’ successo a Catanzaro, in seguito alla denuncia di un cittadino catanzarese, ex docente. Il truffatore lo avrebbe incontrato per strada e lo avrebbe raggirato e indotto a comprare capi d’abbigliamento d’alta moda, contenuti in tre grandi buste gialle, per una somma superiore ai mille euro. Tornato a casa, il denunciante si sarebbe accorto che il contenuto delle tre borse era invece di scarso valore. A quanto pare il truffatore era solito eseguire la stessa truffa anche in diverse città italiane, tra cui Roma, Orvieto. Napoli e molti altri comuni della fascia ionica calabrese. Considerata la pericolosità sociale e la propensione alla reiterazione del medesimo reato, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto e ottenuto dal GIP un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

 

Percepivano indebitamente assegni sociali, denunciata coppia residente in Argentina

VIBO VALENTIA – Percepivano indebitamente assegni sociali erogati dell’Inps ma erano residenti in Argentina: denunciati due coniugi. E’ quanto è emerso all’esito di indagini svolte dai Finanzieri Tenenza della Guardia di Finanza di Tropea nell’ambito dei servizi a tutela della Spesa Pubblica Nazionale e di contrasto delle frodi agli Enti Previdenziali ed Assistenziali.
Le investigazioni hanno permesso di accertare che due soggetti (marito e moglie), stabilmente
residenti in Argentina ove, tra l’altro, hanno contratto matrimonio da oltre cinquant’anni, hanno richiesto all’INPS l’erogazione della misura assistenziale dell’assegno sociale, attestando
falsamente di essere residenti in provincia di Vibo Valentia.
Dalle indagini è emerso che i due coniugi, lungi dall’essere effettivamente residenti in Italia, vi hanno fatto ritorno solo sporadicamente, permanendo sul territorio nazionale per brevi periodi di tempo e che, quindi, non erano in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’erogazione del beneficio de quo, tra i quali è indispensabile la residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale.
I due coniugi, pertanto, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per avere indebitamente percepito, a decorrere dal 2006, la somma complessiva di circa 120 mila euro erogata dall’INPS a titolo di assegno sociale.
Contestualmente sono state avviate le procedure per il recupero, a favore dell’Erario, delle
somme indebitamente percepite.
L’operazione di servizio si inquadra nell’ambito dell’attività della Guardia di Finanza a tutela
della Spesa Pubblica Nazionale e degli interessi erariali del Paese, settori nei quali il Corpo è
costantemente impegnato al fine di prevenire e reprimere illeciti, allo scopo di evitare la
sottrazione dalle casse dello Stato di risorse destinabili, invece, verso contesti effettivamente
meritevoli.

Residente in Argentina, percepiva assegni sociali ai danni dell’Inps. Deferito un uomo per truffa aggravata

VIBO VALENTIA – Le  investigazioni svolte dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno permesso di accertare che un soggetto, stabilmente residente in Argentina dall’anno 2003, nel 2005 ha fittiziamente trasferito la propria residenza in provincia col fine di richiedere, e successivamente ottenere, l’erogazione della misura assistenziale in rassegna. Dalle indagini svolte, è stato rilevato come il medesimo, stabilitosi in Argentina, abbia fatto ritorno in Italia sporadicamente, permanendo sul territorio nazionale per brevi periodi di tempo. Ciononostante, negli anni dal 2007 al 2016, in assenza dei prescritti requisiti di legge, frodando l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha indebitamente percepito la somma di circa 50.000 euro erogata dal prefato Ente a titolo di assegno sociale. Per quanto precede, le Fiamme Gialle Vibonesi hanno deferito l’autore della frode alla Procura della Repubblica per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, richiedendo l’applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite.