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Truffa on line, denunciati due giovani reggini

MATERA – Accusati di aver truffato un uomo di Montescaglioso che pensava di aver acquistato on line, a prezzo molto vantaggioso, uno smartphone, due giovani di Reggio Calabria, uno di 26 anni e l’altra di 21, sono stati denunciati dai Carabinieri.
La truffa è stata scoperta dopo che il lucano aveva versato alcune centinaia di euro su una carta di credito ricaricabile: da quel momento in poi la giovane è diventata irreperibile e lo smartphone non è stato mai recapitato. In seguito alla denuncia dell’uomo, sono state quindi avviate le indagini dei Carabinieri che hanno scoperto e denunciato i due reggini.

Intasca l’importo spedendo solo una parte della merce, una denuncia per truffa on line

MONTALTO UFFUGO (CS) – Nella serata di ieri,  i militari della Stazione Carabinieri di Montalto Uffugo, al termine degli accertamenti, deferivano in stato di libertà un 36enne di Siracusa per truffa on-line. I militari operanti accertavano che l’uomo, dapprima pubblicava su un sito internet l’annuncio di vendita di “nr. 300 pneumatici” e successivamente, dopo aver ricevuto l’importo di 2.848€ dall’ignaro acquirente, un 35enne cosentino, spediva solamente nr. 10 pneumatici a fronte dei 300 pattuiti, facendo perdere le proprie tracce.

Truffa on line nei riguardi di una donna in stato di incapacità psichica. Artefice in custodia cautelare

questura cosenzaCOSENZA (CS) – Il personale della Questura di Cosenza, Squadra Mobile, alle direttive del Questore Luigi Liguori, nella giornata odierna ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa, dal Giudice delle Indagini Preliminari c/o il Tribunale di Roma, nei confronti di FALBO Orlando nato il 05/11/1961 a Mesoraca (KR). Il Falbo, agganciava la vittima su internet ed approfittando dello stato di incapacità psichica della donna, l’aveva indotta ad elargirgli fraudolentemente grosse somme di denaro, causandole un grave danno patrimoniale.L’uomo, non è nuovo a questo tipo di attività criminale a mezzo internet, difatti risulta già noto alla Polizia di Stato per reati penali specifici, già rinviato a giudiziario per fatti di analoga natura e in questo specifico caso non potrà più dimorare nel comune di Roma né avvicinare né comunicare in alcun modo con la malcapitata.