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Presentazione de “La forza degli eventi” domani alla Ubik

11724846_10153477928407720_1170976270_oSarà presentato domani mercoledì 15 luglio​ alle 18,30 presso la libreria Ubik di Cosenza il romanzo di Gabriele Talarico, intitolato “La forza degli eventi” ed edito dalla casa editrice Falco. Interverranno, oltre all’autore, l’editore Michele Falco, la docente di Lettere Rosalba Granieri e la docente di Filosofia Patrizia Russo.

Il libro: Avevo sempre ammirato mio padre per la grande personalità che lo ha contraddistinto nella famiglia e nel lavoro, non avevo però mai considerato le sue intuizioni politiche… confesso che accorgermene è stata una vera sorpresa! Giorno dopo giorno, trovavo sempre più interessante dialogare con lui: capivo che dalle nostre conversazioni avrei potuto attingere fatti inediti di vita vissuta. Per assurdo, la malattia aveva creato un meraviglioso feeling fra noi: il suo bisogno di non estraniarsi dal mondo circostante e la sua grande voglia di parlare si coniugava perfettamente con il mio desiderio di ascoltarlo. Così, inaspettatamente, la sua loquacità divenne rivelatrice e, oserei dire, addirittura profetica”.

L’autore: Gabriele Talarico nasce a San Marco Argentano (Cosenza). Vicino al mondo cattolico, è da sempre impegnato a sostegno dei deboli e in attività sociali. È stato membro del Consiglio Pastorale, promotore di varie associazioni benefiche nel territorio di San Marco Argentano, quali il Movimento per la Vita, l’Associazione Fratres per la donazione del sangue e la Società Sportiva La Ginnica; consigliere FIDAS e fondatore della Fraternita di Misericordia, con l’incarico – in quest’ultima – di Governatore per circa 12 anni. Attualmente è presidente dell’ATC – Associazione Tumori Calabria – che ha fondato assieme ad alcuni medici illuminati e a un gruppo di volontari nella sua città d’origine, dove vive con la sua famiglia. Ha partecipato attivamente al dialogo politico, come esponente della Dc locale, negli anni della giovinezza, rifiutando fermamente incarichi di carattere amministrativo, forte della convinzione che la politica non sia una modalità di affermazione personale, appannaggio di poche persone che detengono il potere, bensì solo uno strumento sapiente per poter vivere meglio all’interno di una società equilibrata, giusta e solidale. Da sempre ha coltivato la passione per la narrativa, tenendo nel cassetto diversi inediti. Quarant’anni nella scuola secondaria di primo e di secondo grado lo hanno portato a conoscere i paesi dell’entroterra calabrese e le numerose famiglie contadine, da cui ha tratto ispirazione per questo romanzo.

“Fascisti di un altro millennio?” Lunedì alla Ubik

fascisti di un altro millennio libroCOSENZA – Lunedì 9 marzo alle ore 18:00, presso la Ubik di via Galliano 4 Cosenza, si terrà la presentazione del libro “Fascisti di un altro millennio? Crisi e partecipazione in CasaPound Italia” (ed. Bonanno, 2015) di Bulli Giorgia; Albanese Matteo; Castelli Gattinara Pietro; Froio Caterina.

Questo libro è un’inchiesta su CasaPound, sulla storia, le ideologie, la struttura, le pratiche e le strategie di un movimento atipico, analizzato attraverso interviste, osservazione, analisi dei documenti e della comunicazione di CPI a Roma e nel resto d’Italia.

Introduce e modera: Giulio Citroni;

Discutono:

– Claudio Dionesalvi (mediattivista)

– Francesca Veltri (Università della Calabria, dip. Scienze Politiche e

sociali)

– Giorgia Bulli (Università di Firenze, dip. Scienze Politiche e sociali)

Patrick Modiano, un uomo e la sua storia

COSENZA – Lunedì 23 febbraio alle ore 18.30 nei locali della Libreria Ubik di Cosenza (v. Galliano, 8) è in programma un incontro con Ugo G. Caruso dal titolo Patrick Modiano alla ricerca d’un tempo non suo in un labirinto di nome Parigi, dedicato allo scrittore francese recentemente insignito del Premio Nobel per la Letteratura.

Ammirato e seguito oltralpe ormai da decenni da un pubblico fedele e cospicuo, Modiano è stato invece tardivamente scoperto dai lettori italiani solo quando questi hanno visto improvvisamente gli scaffali di tutte le librerie inondate dai suoi romanzi, gli stessi a lungo trascurati dagli editori italiani che solo dopo il Nobel si sono in gran fretta decisi a tradurre e pubblicare. A frequentarne invece le pagine già diversi anni prima che si creasse un fenomeno letterario è Ugo G. Caruso che non è un critico letterario ma un lettore curioso e attento a cui pare di rintracciare in una sua conversazione giovanile col grande regista francese Louis Malle, autore di Lacombe Lucien su sceneggiatura proprio di un Modiano non ancora trentenne, la prima volta in cui si imbattè nel nome dello scrittore.

“Eravamo a metà degli anni ottanta e pertanto il ricordo è vago, sfuocato – ammette Caruso – ma proprio per questo sarebbe piaciuto a Modiano, insuperabile nell’aggirarsi per le contrade della memoria più incerta”.

Nel corso della sua conversazione col pubblico Caruso tratteggerà la figura dello scrittore, la cui originalissima opera è come non mai intrisa di autobiografismo, collocandola nel ricco panorama transalpino contemporaneo ma soprattutto nella tradizione del grande romanzo francese. Nell’occasione, Caruso che era già stato ideatore e protagonista nel dicembre scorso a Roma di un appuntamento analogo, si avvarrà per la lettura di brani scelti dall’opera di Modiano dell’attore/musicista Alessandro Castriota Scanderbeg, immediatamente coinvolto proprio per la sua spiccata sensibilità nei confronti del repertorio della canzone d’autore francese. A completare le proposte di un pomeriggio già molto stimolante saranno pure riproposte alcune sequenze del film Il profumo d’Yvonne (Francia 1994) di Patrice Leconte con Hippolyte Girardot, Sandra Majani, Jean Pierre Marielle, Corinne Marchand, Paul Guers e Richard Bohringer,  tratto dal romanzo Villa triste scritto da Modiano nel ’75 e ora edito da Bompiani. Insomma non manca nulla per una serata di grande suggestione.

Presentazione al Comitato dei Lettori Ubik della “Decima” Sezione Letteratura

COSENZA – Parte ufficialmente l’edizione 2013 del Premio Sila ’49. Giovedì 18 luglio alle ore 18.30 sarà presentata al “comitato dei lettori” della libreria Ubik la “decina” delle opere della Sezione Letteratura. Ai “lettori forti” si chiederà di esprimere un giudizio sulla rosa dei dieci titoli individuati sino ad ora per aiutare la Giuria ad arrivare alla “cinquina” dei finalisti.
All’evento parteciperanno Enzo Paolini, Presidente della Fondazione Premio Sila, Raffaele Perrelli, Presidente della Giuria del Premio Sila ’49 e Gemma Cestari, Direttore del premio.

Il premio si propone di promuovere la letteratura di impegno civile, di valorizzare gli scrittori che raccontano l’italia contemporanea in modo critico e che interpretano, con le loro opere, la complessità dell’attuale fase storica.

La storia

Istituito a Cosenza nel 1949, per rispondere alla necessità di una ricostruzione culturale in un paese appena uscito dalla guerra e dal ventennio fascista, il Sila è tra più antichi premi letterari italiani (il Bagutta nasce nel ’27, il Viareggio nel ’29, lo Strega nel ‘47).

Il Premio rinasce, dunque, con il nome di “Premio Sila ’49” per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.

La nuova avventura culturale del Premio Sila riparte nel luogo in cui tutto ebbe inizio: Cosenza. In un costante e intenso impegno culturale, nell’arco di molti decenni, il Sila ha coinvolto nelle sue Giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti. Fra i tanti della sua lunga storia ricordiamo Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.

Nel maggio del 2010 è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta. Nel dicembre 2012 è avvenuta la premiazione della Prima Edizione del Premio Sila ’49.

La giuria

Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza), Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli), Francesco Maria Greco (Ambasciatore italiano presso la Santa Sede), Renato Greco (Magistrato, Presidente del Tribunale di Cosenza), Romano Luperini (Critico Letterario, Università di Siena), Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria), Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria). Presidente della giuria: Raffaele Perrelli (Latinista, Preside della Facoltà di Lettere Università della Calabria).

Il Premio Sila ’49, diretto da Gemma Cestari e Luca Ardenti, è promosso dalla Fondazione Premio Sila e sostenuto da UBI Banca Carime.

I vincitori dell’Edizione 2012

Valeria Parrella Lettera di dimissioni (Einaudi)

Letteratura

Roberta Carlini L’economia del noi (Laterza)

Economia e Società

Sandro Bonvissuto Dentro (Einaudi)

Premio Speciale della giuria

Alla memoria di Mario Alcaro

Premio Speciale della giuria

Mario Campanella presenta il giallo “Modus Operandi”

Cosenza – Giallo d’Estate è  il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 9 luglio alle 18.30 presso la Libreria Ubik . Sarà presentato il giallo Modus operandi di Mario Campanella.
Interverranno: Antonietta Cozza, ufficio stampa Pellegrini Editore, Maria Lucente, psicologa, Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura.
Modus Operandi è il quarto libro pubblicato da Mario Campanella, giornalista ed editorialista , nella collana “La Ginestra” diretta da Antonietta Cozza per i tipi Pellegrini.

Risulta essete la sintesi di una nemesi che analizza la grandezza di una città conosciuta in tutto il mondo e la sua tragedia quotidiana , metaforizzata da un sangue che ne coglie le suggestioni di catarsi e la voglia di abbandonarsi a se stessa . Un giallo psicologico dunque a metà fra la rievocazione e la decadenza che mette difronte l’ambiguità dei confini divisori tra bene e male, tra devianza e “normalità”.

All’Ubik Francesco Caroleo presenta “La rosa alata”

Martedì 30 aprile alle 18.30, Francesco Caroleo presenta “La rosa alata”, edito per La Rondine. Con Francesco Caroleo dialogano Felice Izzi (storico ed esperto d’arte) e Giuseppe Tatangelo (musicista di Zora – Glacial Fear – Schizo – A buried existence – Unscriptural)

Il libro:
L’antitesi contenutistica e l’ossimoro formale sono i protagonisti di questo libro. Come la vita, anche Caroleo si prende il lusso di farci una promessa che non vuole mantenere: la leggerezza (alata) e la delicatezza sono qualità di una rosa di shakespeariana memoria. Il nome è un inganno e rappresenta l’arbitrarietà dell’intelletto umano, non è lui a fare della rosa quello che è veramente. Ma la sua fallacia contamina la rosa che, diventa metafora dell’inganno della vita, e dietro la sua grazia vuole nascondere, o meglio rivelare, il dolore dell’esistenza umana. La vita è dolorosa è un’inesorabile marcia verso la morte, ma è intensa, è appassionata, è una lotta continua sempre sostenuta dai più forti sentimenti, come l’amore, l’odio, la gioia e l’indignazione. Ecco allora che esplode di fronte ai nostri occhi la complementarità costitutiva della rosa: mezzo Dio e mezzo Diavolo. Sono le lotte fra gli opposti, e già i greci ce lo avevano insegnato col matrimonio fra il deforme Efesto e la bellissima Afrodite, che danno senso e fascino all’esistenza: nella rosa il movimento contrastivo del Caos ci preserva dalla perfetta immobilità della morte.

Il Parto delle nuvole pesanti tra i libri

COSENZA – Nessuno si salva dagli effetti nefasti di una crisi che non guarda in faccia neanche la creatività e anche il mercato discografico si trova a dover fare i conti con un calo di vendite e di profitti che sembra quasi irreversibile.

Negli ultimi anni la necessaria rivoluzione digitale, che offre l’opportunità di scaricare comodamente i file direttamente dalle rete, ha portato a una tragica decrescita delle vendite dei cd e a pagarne le conseguenze sono soprattutto le case discografiche che pur di vendere qualche disco in più scendono a qualsiasi compresso, hipoppari che anche cotto e mangiato va bene purchè si vada in televisione e rocker che diventano giudici dell’ennesimo talent ed ecco che anche quel poco di passione e di onestà intellettuale che restava se ne va a farsi fottere.

Ma poi c’è “…In Libreria si Cambia Musica” un progetto che è più un estremo tentativo per ridare alla musica il suo valore di unicità, un’alleanza fra due case di produzione culturale, quella discografica e quella editoriale, nello specifico la MK Records e la Rubbettino Editore, che ha come obiettivo quello di portare nelle librerie calabresi i dischi degli artisti del Sud Italia e in particolar modo degli artisti calabresi.

Chi ha sposato a pieno questo progetto è la band calabrese il Parto delle nuvole pesanti che ieri sera all’Ubik di Cosenza si è esibita in un intimo showcase per presentare il nuovo album “Che aria tira”, un album socialmente utile che nei suoi dieci inediti racconta i problemi della Calabria facendoli diventare parte dell’intera identità umana.

Un album quadrato all’esterno e tondo all’interno, spiega sorridente il leader Salvatore De Siena, che fonde diversi stili da quello etno-rock a quello elettronico e che racconta con rabbia il nostro tempo, i vinti, quelli che cadono sempre lungo la strada.

Un album che vanta diverse collaborazioni, da quella con Carlo Lucarelli che recita dei versi nel pezzo “La nave dei veleni” sulla misteriosa vicenda del relitto affondato al largo delle coste calabresi, a quella con Fabrizio Moro nel pezzo “Crotone” sullo stupro ambientale di cui sono artefici le  ecomafie.

La musica e i libri si uniscono per combattere una crisi che continua a dividere, si alleano per ridare il giusto valore a quelle cose che danno forma al nostro modo di guardare al mondo, insieme per concederci un unico grande lusso quello di fermarsi, di lasciare che il tempo scorra tra le note di una canzone o tra le pagine di un libro senza stargli continuamente dietro.

Gaia Santolla

Incontri d’autore: Paolo De Chiara – Storia di Lea Garofalo‏

Cosenza – Venerdì 14 dicembre alle ore 18,00, presso la sala eventi Ubik, Paolo De Chiara presenta il libro “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘Ndrangheta”, Falco editore (prefazione di Enrico Fierro, introduzione di Giulio Cavalli).
Ne discutono con l’autore: l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia; Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria; Michele Falco, editore. Modera Emanuele Giacoia, direttore responsabile de Il Quotidiano della Calabria.
Conlude Francesca Prestia, autrice de “La ballata di Lea”.

Paolo De Chiara è nato a Isernia nel 1979. Collabora con il quotidiano L’Indro. In Molise dirige un mensile di informazione, cultura e politica occupandosi delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale della regione. Si dedica a diffondere la cultura della legalità nelle scuole molisane.

Incontri d’Autore: Wu Ming 2 e A. Mohamed Presentano “Timira. Romanzo meticcio”

Timira. Romanzo meticcioCOSENZA – Mercoledì 28, alle 18.30, in collaborazione con l’associazione Coessenza, nella sala eventi della libreria Ubik Wu Ming 2 e Antar Mohamed presentano “Timira. Romanzo meticcio”, edito per Einaudi.

Ne discuteranno con gli autori: Elisa Stefania Tropea, Elena Giorgiana Mirabelli, Manuela Perna, Maria Francesca D’Agostino, Claudia Ammendola, Domenico Bilotti.

«Siamo tutti profughi, senza fissa dimora nell’intrico del mondo. Respinti alla frontiera da un esercito di parole, cerchiamo una storia dove avere rifugio».

Dai primordi del fascismo alla fine della Guerra Fredda, settant’anni di storia visti con gli occhi di un’italiana dalla pelle scura. Un’italiana che aveva un fratello calabro-somalo, Giorgio Marincola, l’unico partigiano di colore, caduto sul campo di battaglia mentre insieme ai suoi compagni combatteva contro i nazisti.

Alessandra Key Cappa Presenta Ti Racconto Una Storia…

Alessandra Key CappaCOSENZA – Lo scorso giovedì, presso la libreria Ubik di Cosenza, Alessandra Key Cappa, giovane scrittrice Sangiovannese, ha presentato il suo libro Ti Racconto Una Storia…
L’evento, seguito con interesse da studenti di lettere e appassionati della carta stampata, ha concretizzato i personaggi del romanzo nelle parole della scrittrice, regalando al pubblico una visione d’insieme dell’opera.
La presentazione di “Ti Racconto Una Storia…” è stata introdotta da Francesco Iaquinta, garante e tramite tra la scrittrice e la casa editrice Librare, che ha spiegato al pubblico presente quanto sia importante per la nuova generazione non bloccare i propri sogni, avere la forza di reagire e creare qualcosa di bello, in questo caso un libro. Spera che l’uscita di questo romanzo possa dare una scossa alla popolazione Sangiovannese, sottolineando che anche in una piccola realtà può nascere qualcosa di bello.

In seguito la parola è passata alla scrittrice, che ha raccontato come è nato il suo libro.
“Ti racconto una storia.. è un romanzo che si è fatto da sè, non sono stata esterna alla storia, ma ho vissuto passo passo accanto ai miei personaggi. Nasce da un sogno perché è esattamente così che è nato. In una sola notte, nella mia mente si sono delineati volti, situazioni e ambientazioni, che sono diventate le linee generali della storia”.
La protagonista della narrazione, Lea, è una giovane donna che si trova davanti al famoso bivio in cui si decide se entrare nel mondo degli adulti o tornare nella campana di vetro dei genitori, “essere l’immatura che si arrende e torna da mamma e papà o scegliere di crescere e sfidare il Destino.”
In questo percorso verrà sostenuta da Carol e Will, che impersonano la vera amicizia.
Carol, rappresentante dell’amicizia femminile, coccola e sostiene Lea affinché raggiunga il suo scopo mantenendo i piedi a terra e cercando di insegnarle ad avere abbastanza fiducia in se stessa per spiccare il volo. Fatto questo uscirà di scena, lasciandola libera di camminare con le sue gambe. Will, l’amicizia maschile, è una presenza costante durante la storia. Lui è quell’amico che non ha bisogno di parole per capire, quell’amico che ti da una mano in qualunque momento.
Il terzo personaggio, importante per la storia, è Andrew, di cui Alessandra è “orgogliosa perché è stato il più difficile da descrivere”. Andrew vive una vita che appare fuori dagli schemi, piena d’oro, di luci, di vetrine, di desideri tutti realizzabili. Ma questa apparente diversità viene meno nel rapporto che instaura con Lea, “non esistono persone diverse ma personalità diverse, di mondo ne esiste solo uno.”

Gli obiettivi focali di questo romanzo, quelli che hanno mosso la penna della scrittrice nel portare avanti il suo sogno, sono due:
“scrivere una “Bella” storia, una storia all’antica che abbia una morale e dei messaggi che il lettore non solo capisca ma che apprenda;
la reazione del lettore, legata ad un momento, un istante ben preciso del percorso di lettura: la fine del romanzo, quando si è appena chiuso il libro. In quel momento la nostra mente ci dice se abbiamo gradito o no quel tipo di esperienza. Ciò che spero che il lettore possa fare in quell’istante è un accenno di sorriso. Questo è il mio più grande obiettivo e se riuscirò a centrarlo nessuna felicità sarà mai maggiore nella mia vita.”Alessandra Key Cappa
Ciò che preme ad Alessandra è vedere un sorriso sincero, espressione visibile e diretta dell’anima. Una risata può essere falsa o addirittura denigratoria ed è spesso mossa dal ridicolo di una causa esterna. Un sorriso sincero, invece, è riconoscibile perché il volto su cui si apre non potrebbe essere più bello.
“Questa “Filosofia del sorriso” – continua Alessandra – non è mia di diritto. L’ho appresa a mia volta da una persona molto speciale: quella a cui è dedicata la mia opera. In passato scioccamente credevo che solo diventanto cinica, disillusa e arida avrei avuto buone chance di diventare adulta; questa persona è entrata nella mia vita nel momento in cui avevo deciso di possedere quelle caratteristiche e da allora la mia vita è stata stravolta. Magia, Fantasia, Sogno e Sorriso appartengono sì all’infanzia ma devono esser prerogativa dell’età adulta perché solo da adulti possiamo conoscerne il vero valore. Ecco cos’è “Ti racconto una storia..”. Potrei definirlo un insegnamento ma preferisco che sia un buon consiglio di un’amica sincera, io.”

Non mi resta che augurarvi una piacevole lettura. Il romanzo è disponibile su Byblon ed in copia cartacea contattando la scrittrice.

Miriam Caruso