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La Calabria al Salone del Libro di Torino con i suoi Talenti

CATANZARO – La presentazione della pubblicazione di Giuseppe FiorenzaFiele” (ed.Ferrari) ha avviato, alla presenza del Consigliere regionale Giuseppe Aieta, delegato dal Presidente Mario Oliverio, la serie di iniziative con le quali la nostra Regione sarà presente al “Salone del Libro” di Torino, che chiuderà i battenti lunedì prossimo.
Ad accogliere i visitatori allo stand anche il Dirigente regionale  del settore “Cultura” Armando Pagliaro e Salvatore Bullotta della segreteria del Vicepresidente della Giunta Viscomi. Nel corso della prima giornata, in cui lo stand calabrese è stato molto frequentato, ospiti sono stati lo studioso Salvatore Settis ed il direttore del Museo Nazionale di Reggio Carmelo Malacrino, che hanno presentato il testo edito da Donzelli “Sul buono e cattivo uso dei Bronzi di Riace”, nell’ambito del programma principale del Salone. Sono state già fatte anche le presentazioni di “Volteggia l’animo” (Albatros Edizioni) della giovane autrice Alessia   Alessia Gallello e delle letture per più piccoli  “Girasoli di Giugno” (La Rondine Edizioni) di Michela Mininno e Andrea Giuliano. Il Comune di Vallefiorita ha, poi, presentato il progetto della Biblioteca Errante. “Vogliamo promuovere la passione della lettura tra i più piccoli. Ci sono bambini di due anni – ha detto Patrizia Fulciniti – appassionati del luogo biblioteca, nello stare a guardare e ad ascoltare. Un altro valore aggiunto della Biblioteca Errante è la sinergia che si è creata con ragazzi stranieri che hanno realizzato delle illustrazioni per le nostre produzioni. Tutto ciò costituisce una una pratica da diffondere”. Oreste Kessel Pace coadiuvato dallo storico Paolo Ascagni, ha presentato il suo volume dal titolo “San Rocco” (OKP Edizioni). Successivamente è intervenuto Gaetano Allegra che ha presentato la “Il Demonio di Sant’Andrea” (edizioni d’Este). “Il libro – ha detto – racconta la storia della nostra nazione, la storia raccontata tramite documentazione fornita dai giornali dell’epoca è molto diversa da quella raccontata nei libri di scuola. Una storia adiacente, molto più vicina a quella reale”. È poi intervenuta Adriana Lopez che ha proposto il suo racconto dal titolo “La scelta” (edizione La Rondine), discutendone con lo storico Ulderico Nisticò. Nello spazio dedicato alle eccellenze calabresi è stato presentato, presente l’editore Florindo Rubbettino,  il libro “Sono nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita”,  dedicato alla figura dell’orafo Gerardo Sacco, che ha partecipato alla presentazione. “Un calabrese – si è commentato – che va in giro per il mondo a portare la positività della nostra terra”. Infine, la casa editrice Teomedia con la presentazione dell’e-book “Cronache di Devonia” di Ugo Amendola, giovane geologo cosentino.

Il Cosentino Ugo Amendola presenta a Torino le sue “Cronache di Devonia”

Oggi alle ore 20 il Salone Internazionale del Libro di Torino accoglierà la presentazione delle “Cronache di Devonia” dello scrittore cosentino Ugo Amendola. L’evento si terrà presso lo stand della regione Calabria.

“In un universo lontano nel tempo, le terre abitabili di un pianeta simile alla terra, chiamato Devonia, sono governate da una entità, la Federazione, che per mantenere l’ordine e la pace dopo secoli di guerre e divisioni, ha indotto i propri abitanti a riconoscere una sola patria e a vivere in un sistema sociale chiuso e ipersorvegliato, costituito da cinque diverse caste.

Il funzionamento della società è regolato da rigide e inamovibili leggi che, sebbene garantiscano la stabilità sociale, limitano profondamente la libertà dei singoli cittadini, le cui menti sono ottenebrate da una propaganda asfissiante, basata sul consumo di droghe e su una tecnologia avanzata e invasiva. In questo scenario surreale e distopico, si intrecciano le storie di due donne, Alexandra e Diana, appartenenti a diverse caste sociali: una è insoddisfatta della propria vita, l’altra è fiera di svolgere il proprio lavoro. Qualcosa di imprevisto e misterioso sconvolgerà le loro differenti e monotone vite e inaspettatamente si ritroveranno a condividere lo stesso destino.”

“Fascicolo 84-26” e “L’uomo venuto dal mare” sono le prime storie delle Cronache di Devonia.