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Unità di crisi, Spirlì: «Vaccinazione prende giusto ritmo»

CATANZARO – «La vaccinazione in Calabria sta prendendo il ritmo giusto. I tempi sono chiaramente quelli di una sanità che è stata indebolita nel corso degli anni ma che con grande coraggio e con grande tenacia sta lavorando in queste ore». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Nino Spirlì, al termine dell’Unità di crisi che si è svolta questa mattina nella Cittadella “Jole Santelli”. Alla riunione erano presenti anche il commissario e il subcommissario della Sanità calabrese, Guido Longo e Angelo Pellicanò, oltre ai vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria.

GLI OSPEDALI COVID

«Oggi – ha dichiarato ancora il presidente Spirlì – abbiamo fatto un’Unità di crisi sulla situazione di Cosenza e sull’aumento dei posti Covid negli ospedali della sua provincia. Nello specifico, abbiamo scelto il presidio di Rogliano come centro ospedaliero per il nord della Calabria, la struttura sanitaria “Villa Bianca” di Catanzaro nell’area centrale – anche con il supporto dei responsabili del Mater Domini e della Protezione civile – e l’ospedale di Gioia Tauro per quanto riguarda la parte sud della regione».

PERSONALE E HUB

«Oltre a questo – ha aggiunto Spirlì –, si è parlato delle necessarie assunzioni del personale medico in tutta la Calabria, ma anche di piano vaccinale e hub. Su quest’ultimo tema, abbiamo avuto la conferma che quello di Corigliano Rossano può partire già domani. Stesso discorso per Cirò Marina, mentre quello di Catanzaro è attivo da ieri. Nei prossimi giorni avvieremo gli hub di Siderno e Mesoraca». «Mi auguro – ha concluso Spirlì –che queste decisioni possano tranquillizzare i calabresi e soprattutto levarli dalla morsa dei mestatori in campagna elettorale, tra cui anche il sindaco di Napoli. A lui vogliamo ricordare che nella nostra sanità non si muore coperti dalle formiche o nei bagni degli ospedali. Visto che si sente così eccezionale nell’organizzazione sanitaria, lo invitiamo a rivedere quello della sua città». 

Vaccini, Carlo Guccione denuncia: «Assenza di anagrafe informatizzata rallenta procedure»

COSENZA – La questione vaccini non cessa di far discutere. Questa volta, un nuovo interventosulla materia che fa dibattere tutta Italia è Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico. «La sanità calabrese non smette mai di sorprendere – ha dichiarato il consigliere di opposizione della città di Cosenza -. Qualche giorno fa il dirigente regionale della Scuola e il direttore generale del dipartimento Salute hanno firmato un protocollo di intesa per aiutare le famiglie all’inserimento scolastico e fornire i dati per l’obbligo vaccinale. La verifica sul campo mi ha permesso di constatare, dopo avere accompagnato i miei figli al centro vaccinale di Rende, che è la città dove risiedo da qualche anno, che non è stato possibile effettuare le vaccinazioni e i richiami perché non esiste la informatizzazione dell’anagrafe vaccinale in Calabria. Quindi non esiste il collegamento che permette di scambiarsi le informazioni per via telematica tra il Centro vaccinale di Rende e quello di Cosenza dove le mie figlie hanno iniziato il percorso di somministrazione dei vaccini. Ancora siamo rimasti al cartaceo e per le prenotazioni vengono usati vecchi registri di carta. Tutto questo crea molteplici problematiche anche in riferimento alla tracciabilità dei lotti vaccinali e a quella del percorso vaccinale di ogni singolo bambino. Tutto questo crea problemi anche rispetto alla capacità di leggere i dati in relazione a quello che accade in Calabria sui vaccini. Mi chiedo come è possibile, vista la situazione vaccinale in Calabria, fornire i dati dalle varie Asp alle scuole calabresi – ha proseguito Guccione – così come previsto dal protocollo? In questa situazione siamo solo noi e la Sardegna a non avere un sistema di anagrafe vaccinale regionale. Eppure un software di anagrafe regionale esiste, è in possesso della Regione Calabria ma non viene utilizzato. È mai possibile che in Calabria si possa tollerare una situazione di questo tipo? Io credo che sia importante fare chiarezza da parte della giunta regionale, individuare le responsabilità e attivare con immediatezza la procedura affinché la Calabria in poche settimane abbia un’anagrafe informatizzata vaccinale».

All’ospedale di Lamezia disponibili i vaccini antirosolia per donne non immuni

CATANZARO-  Nell’Unità Operativa Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme è attiva l’offerta di vaccinazione antirosolia in donne non immuni. La disponibilità dei vaccini si è resa possibile grazie alla collaborazione del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dr. De Vito e del Dr. Raffa.
Nell’ambito del Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2014-2018, il Programma 3 – Prevenzione della Salute della Donna e del Bambino – prevede come obiettivo l’offerta della vaccinazione per la Rosolia in donne non immuni nel post-partum e post IVG (interruzione volontaria di gravidanza).
Nello stesso Programma è previsto l’obiettivo dell’allattamento al seno i cui Corsi sono già iniziati nel Reparto di Neonatologia di Lamezia. Ovviamente lo stesso obiettivo è da sempre perseguito, e continuerà ad esserlo, in tutte le Unità di Tutela donna e Infanzia del Territorio (Consultori Familiari).
Il Dipartimento Materno Infantile dell’ASP di Catanzaro, diretto dal Dott. Domenico Perri sta, inoltre, per attivare due Ambulatori a livello territoriale, uno a Lamezia e il secondo a Soverato, dedicati alla Prevenzione dell’Osteoporosi, altro obiettivo del Piano Regionale di Prevenzione.

Vaccinazione obbligatoria, Oliverio, “Una conquista per la tutela della salute”

CATANZARO – «L’approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge che rende obbligatoria la vaccinazione nelle scuole materne  è un risultato di civiltà e di grande importanza per la salute dei cittadini». Queste le parole del governatore della Calabria, Mario Oliverio, in merito alle vaccinazioni obbligatorie nelle scuole. Voglio rivolgere un sentito apprezzamento al consigliere Antonio Scalzo per aver proposto questa iniziativa da noi condivisa sin dall’inizio ed all’intero Consiglio Regionale  per averne colto le  finalità e contenuti. Su temi quali la tutela della salute e, in particolare, sulla necessità di un’attenta profilassi per evitare il diffondersi di patologie infettive tra i più piccoli, credo che si debba sempre operare andando oltre ogni divisione o contrasto, pur nel pieno e legittimo rispetto della dialettica e del confronto politico. Ritengo, inoltre, che sia stato assolutamente opportuno imprimere un’accelerazione ad una misura legislativa che consente ora alla nostra regione di adeguare il proprio impianto normativo su una materia così delicata, realizzando un salto di qualità nel più ampio scenario nazionale. Grazie a questa legge, infatti, la Calabria si pone all’avanguardia sul fronte dell’azione di contrasto alla diffusione di pericolose patologie».

Vaccini e infanzia, incontro pubblico a Rende

RENDE (CS) – Il prossimo sabato 17 dicembre a partire dalle 16 presso l’Hotel Europa a Rende si terrà un incontro pubblico dal titolo “Vaccinazioni. Dubbi e risposte. Un aiuto tra vere e false informazioni”. L’incontro, sempre più attuale alla luce delle problematiche recenti relative alla questione, vedrà confrontarsi Monica Zinno, presidente dell’Associazione Infanzia Adolescenza G. Rodari; Franca Aloia, medico che esercita la professione nel centro vaccinale di Castrovillari; il dottor Rodolfo Gualtieri, direttore responsabile della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Civile Annunziata di Cosenza.

«Si tratta di un tema molto delicato e al centro dell’agenda sanitaria. Non dobbiamo dimenticare il peso di certe pericolose informazioni diffuse per scongiurare l’uso dei vaccini. Una corretta informazione per i genitori serve, appunto, ad evitare di credere in teorie prive di fondamento. A pagarne le conseguenze sono, purtroppo, i nostri figli. Reagiamo alla disinformazione con una informazione consapevole e attenta».

Nuovo calendario vaccinale della Regione Calabria: più vaccinazioni e maggiore copertura

LAMEZIA TERME (CZ) – Si terrà il prossimo sabato 14 maggio dalle 8.45 nella sala convegni del T-Hotel di Lamezia Terme il convegno “Nuove acquisizioni in ambito vaccinale in Regione Calabria: le vaccinazioni nell’adulto e nell’anziano, cui prenderanno parte il Direttore Generale Prevenzione Regionale, il dottor Riccardo Fatarella, di Direttore Generale dell’Asp di Catanzaro, il dottor Giuseppe Perri, il Presidente SITI e direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catanzaro, il dottor Giuseppe De Vito. Il convegno, durante il quale saranno approfonditi alcuni aspetti legati alle vaccinazioni, sarà occasione di presentare al personale sanitario il nuovo calendario vaccinale della Regione Calabria, da poco emanato, che ha messo a disposizione della classe medica e della popolazione nuovi vaccini somministrabili in maniera gratuita ad adulti e anziani. Del resto, la regione Calabria ha abbassato l’età dalla quale la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente, riducendo la soglia ai 60 anni di età. Si tratta di una pratica particolarmente utile per i soggetti più a rischio quali possono essere coloro che sono affetti da malattie croniche (broncopatie, diabete, cardiopatie, nefropatie, epatopatie), di qualsiasi età. La raccomandazione a eseguire la vaccinazione, anche e soprattutto per gli anziani, non è casuale, considerato che in Italia l’influenza, o meglio le complicanze che da essa derivano, è la terza causa di morte per patologia infettiva, dopo AIDS e tubercolosi.

Dunque, il nuovo calendario, voluto dai Medici territoriali e sostenuto dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione traccia il percorso vaccinale di ogni individuo, dalla nascita sino all’età più avanzata, rivelandosi strumento di prevenzione. D’altra parte, è anche uno dei più completi di tutta la penisola, mettendo a disposizione talune vaccinazioni non ancora disponibili in altre regioni italiane, quali l’antipapillomavirus, il quale fino a poco tempo fa, era disponibile solo per le ragazze fino ai 12 anni e che, da ora, diviene disponibile anche per i ragazzi fino ai 12 anni e le donne fino ai 25 anni. Un vaccino, quest’ultimo, assai importante, poichè l’infezione da virus del Papilloma umano (detto anche Human Papilloma Virus o HPV) è causa del carcinoma della cervice (o collo) dell’utero, un tumore dell’apparato genitale femminile e che, in entrambi i sessi, è causa di carcinomi dell’apparato anogenitale, della lingua e della gola, nonché di lesioni cutanee come i condilomi acuminati (verruche anogenitali), che si trasmettono prevalentemente per via sessuale. L’aver messo a disposizone dei cittadini calabresi tali vaccinazioni rapppresenta, pertanto, un dato significativo in termini di prevenzione collettiva.