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Gli impianti sportivi di Lamezia Terme al centro del vertice dell’ufficio territoriale del governo di Catanzaro

LAMEZIA TERME (CZ) – Le problematiche afferenti agli impianti sportivi della città di Lamezia Terme sono state al centro del vertice che si è tenuto ieri nella sede dell’ufficio territoriale del governo di Catanzaro.

Il prefetto del capoluogo, Luisa Latella, alla presenza del commissario straordinario del Comune di Lamezia, prefetto Francesco Alecci, del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Maurizio Lucia e della dirigente del settore Sport del Comune di Lamezia, Alessandra Belvedere, ha ricevuto una delegazione del mondo dello sport guidata dal presidente regionale del Coni Maurizio Condipodero.

Quest’ultimo era accompagnato, tra gli altri, dal delegato provinciale del Coni, Giampaolo Latella e dai presidenti regionali della Figc Saverio Mirarchi, della Fipsas Antonio Debilio, della Fipav Carmelo Sestito e della Fip Paolo Surace, oltre a numerosi dirigenti provinciali di diverse federazioni sportive.

Nel corso dell’incontro è emersa la comune volontà di programmare la messa a norma degli undici impianti sportivi pubblici del Comune di Lamezia coniugando le fondamentali esigenze di sicurezza e legalità con il regolare svolgimento delle attività agonistiche. In questa direzione, il prefetto Latella ha richiamato l’obbligatorietà del rispetto di tutte le previsioni normative in materia di sicurezza e agibilità per le strutture destinate allo svolgimento dei pubblici spettacoli, pur sottolineando il rilevante valore sociale dello sport nel contrasto al disagio e alle devianze giovanili, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata.

Nel corso del suo intervento il prefetto Alecci, con il supporto tecnico del comandante Lucia e dell’avvocato Belvedere, ha illustrato le carenze che riguardano dieci degli undici impianti pubblici lametini. Alecci ha poi spiegato che la condizione di predissesto finanziario in cui versa l’Ente rende particolarmente complesso l’accesso a finanziamenti come quelli del credito sportivo, ricordando che il Comune ha partecipato al bando “Sport e periferie” nato dall’intesa tra Governo nazionale e Coni.

Il presidente Condipodero ha evidenziato che il Coni, le federazioni e le società stanno unanimemente dalla parte della legalità e auspicano una sempre maggiore collaborazione con le amministrazioni locali, anche e soprattutto nel caso di gestioni straordinarie come quella che riguarda attualmente il Comune di Lamezia.

Condipodero ha definito il principio di legalità e il rispetto delle norme in materia di agibilità presupposti indefettibili di ogni attività pubblica, a maggior ragione nel caso dello sport che fonda il proprio ordinamento proprio sul rispetto delle regole e sul principio di lealtà. Tuttavia, ha sollecitato il presidente del Coni, è indispensabile che le pubbliche amministrazioni garantiscano un rigoroso e quanto più possibile serrato rispetto dei tempi, soprattutto per l’agibilità di strutture per le quali ci si trova in presenza solo di carenze documentali o procedurali rapidamente colmabili.

In questo senso, la riunione si è conclusa con l’impegno del Comune di Lamezia di fornire in tempi brevissimi alla Prefettura e al Coni un dossier recante lo stato dell’arte della situazione di ogni impianto e un’indicazione di massima circa i tempi per la soluzione dei problemi.

Vertice Corigliano, chieste leggi straordinarie per minori immigrati non accompagnati

CORIGLIANO CALABRO (CS) – I delegati della Regione per l’immigrazione e i diritti umani Giovanni Manoccio e Franco Corbelli hanno partecipato al vertice operativo che si è tenuto, questa mattina, al Comune di Corigliano e che è, poi, proseguito al Palazzetto dello sport dove sono alloggiati i giovani migranti. Hanno preso parte all’incontro il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci e l’assessore alle politiche sociali e all’immigrazione Marisa Chiurco, il viceprefetto vicario Emanuela Greco insieme all’assistente sociale della prefettura Sara Ottisani.
«Occorrono leggi straordinarie per fronteggiare e gestire la drammatica emergenza umanitaria dei minori non accompagnati”: questo il grido d’allarme e il forte appello-denuncia che arriva dal vertice coriglianese. Nonostante il grande sforzo profuso, la situazione dei minori sbarcati a Corigliano (217 quelli arrivati nei giorni scorsi, 166 dei quali sono ancora alloggiati nel Palazzetto dello sport e 25 in una struttura scolastica sempre del comune ionico) resta infatti particolarmente critica “soprattutto – è stato detto durante l’incontro – per la mancata risposta di tutti i sindaci della provincia all’invito del Prefetto a dare ospitalità a questi minori». In particolare, quello che è emerso da tutti gli interventi è la enorme difficoltà a fronteggiare e gestire da parte di un solo Comune il drammatico problema dei minori non accompagnati. L’amministrazione comunale di Corigliano, per il fatto di essere luogo dello sbarco, è lasciato da solo a farsi carico di questo difficile e delicato problema. Nessun Comune della Provincia ha infatti risposto alla lettera-appello che la Prefettura aveva trasmesso in occasione di questo ultimo sbarco chiedendo la disponibilità ad accogliere alcuni di questi minori. Un fatto grave e inquietante – è stato rimarcato – che, unito a tutta una serie di ostacoli burocratici e di difficoltà per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per l’avvio dell’iter per l’assegnazione di questi minori, ha portato oggi i protagonisti dell’iniziativa a rivolgere un deciso appello alle istituzioni, Governo e Parlamento, per far fronte a questa emergenza con leggi non ordinarie ma straordinarie, che consentano di superare i diversi ostacoli burocratici e di accelerare l’iter di procedura per la ripartizione e sistemazione di questi minori nelle diverse strutture di accoglienza. Un primo importante risultato il vertice operativo di oggi lo ha comunque fatto registrare: metà dei 166 alloggiati nel Palazzetto saranno infatti trasferiti in strutture di altri comuni che sono state già individuate.
«Bisogna prendere atto – ha dichiarato Corbelli – che questo fenomeno epocale lo si può affrontare solo con leggi e provvedimenti straordinari. Le prefetture devono avere il potere di obbligare, per legge, tutti i sindaci ad accogliere questi minori. Non possono, come in questo ultimo caso, tutti i comuni far finta di niente, non rispondere all’appello del prefetto e lasciare che sia solo Corigliano a farsi carico di questa eccezionale emergenza umanitaria». Secondo Manoccio «occorre una deroga per snellire l’iter delle procedure per facilitare così l’assegnazione di questi minori». Il viceprefetto Greco ha ribadito il «grande impegno della Prefettura per fronteggiare questa difficile situazione».

FOTONOTIZIA: Legnochimica, in corso incontro alla Prefettura

COSENZA – È in corso presso la Prefettura di Cosenza la conferenza dei servizi sull’ex Legnochimica per decidere le prime misure urgenti per mettere in sicurezza l’area in attesa di una bonifica definitiva. Presenti il direttore della Protezione Civile Calabria Carlo Tansi, il prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco di Rende Marcello Manna, il sindaco di Montalto Piero Caracciolo, il consigliere provinciale con delega all’ambiente Francesco Gervasi, il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, e i referenti di Asp e Arpacal.

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