Archivi tag: vibo valentia

Vibo, in 10mila alla manifestazione in occasione della Giornata in ricordo delle vittime di mafia

A Vibo l’anteprima nazionale della serie tv Rai “Lo squadrone”

VIBO VALENTIA – Lunedì 19 marzo, alle ore 18, al Cinema Moderno di Vibo Valentia si terràm l’anteprima nazionale della serie tv “Lo Squadrone. Dispacci dalla guerra di ‘ndrangheta”, serie che andrà in onda dal 21 marzo su Rai 2.

Alla proiezione parteciperanno tra gli altri: Andrea Fabiano, Direttore di Rai 2; Stefano Rizzelli, Capo Struttura Rai 2; On. Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria; Giuseppe Citrigno, Presidente Calabria Film Commission; il produttore Sandro Bartolozzi; Claudio Camarca, regista e autore della serie. Saranno, inoltre, presenti le più alte cariche delle forze dell’ordine. Un evento a cui parteciperanno anche gli studenti degli istituti superiori della città di Vibo Valentia.

Serie tv sullo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria

La serie “Lo Squadrone” andrà in onda a partire da mercoledì 21 marzo 2018 in seconda serata su RAI 2 “Lo Squadrone. Dispacci dalla guerra di ‘Ndrangheta”, serie tv di genere factual prodotta da Clipper Media in collaborazione con RAI 2, con il sostegno della Calabria Film CommissionQuattro episodi da 50 minuti, scritti e diretti da Claudio Camarca, per raccontare uno spaccato reale dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, in grado di superare l’immaginazione, ad alto tasso di azione e di suspense, in cui un manipolo di uomini coraggiosi rischia ogni giorno la vita per restituire la Calabria alla propria gente. Dal 1991, anno della composizione del Reparto, lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria ha prodotto: oltre 8000 arresti, catturato 282 latitanti di ‘ndrangheta, scovati 400 bunker. Sembra una guerra, combattuta in qualunque luogo al mondo, immagini scattate in Messico o in Colombia, non ad un’ora di aereo da Roma e a quindici chilometri da Reggio Calabria. Una guerra vicina, più di quanto si possa immaginare. Combattuta in mimetica, fucili mitragliatori, all’interno di trincee scavate nelle rocce dell’Aspromonte.

Dalla ricerca dei latitanti e al ritrovamento e alla distruzione delle piantagioni di canapa

I riflettori sono puntati sulle attività dello Squadrone ma anche sui singoli uomini, sul loro privato e le motivazioni più intime che li spingono. Due le attività principali che ne contraddistinguono l’opera quotidiana: la ricerca dei latitanti e il ritrovamento e la distruzione delle piantagioni di canapa. Gli spettatori scenderanno in bunker sotterranei che si estendono anche per trecento metri quadrati; risaliranno lungo le pendici dell’Aspromonte per individuare un posto di osservazione da cui studiare i movimenti della famiglia di un latitante, tra trappole e piantagioni di marijuana. Una continua caccia all’uomo, tra le fognature di Platì, collegate alle case attraverso intricati cunicoli; rastrellamenti a San Luca e perquisizioni nelle abitazioni dei presunti affiliati. Confische, arresti e operazioni dentro stalle e case abbandonate. Il contatto con il lato “liturgico” della ‘ndrangheta nel Santuario di Polsi, dove sono assegnate le cariche all’interno delle cosche. L’arresto di un latitante non è che un nuovo inizio, una nuova caccia, alla ricerca della rete di affari, nei cinque continenti, di una vera e propria holding globalizzata. Dalla Colombia alla Germania, passando per metropoli come Sidney, Toronto e Johannesburg.

Operazione Flash dei carabinieri contro le cosche del vibonese (VIDEO)

VIBO VALENTIA  – I carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia stanno eseguendo alcuni provvedimenti di fermo nei confronti di presunti esponenti della ‘ndrangheta, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Catanzaro. I particolari dell’operazione, denominata Flash, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata nella sede del comando provinciale di Vibo Valentia. 

Evasione fiscale, maxi sequestro di beni ad un’impresa

VIBO VALENTIA- I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vibo Valentia, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, hanno sottoposto a sequestro i beni e disponibilità finanziarie di un’impresa, nonché dei rispettivi amministratori, operante nel settore del commercio al dettaglio di mobili. L’attività trae origine da una precedente investigazione di polizia economico-finanziaria, a conclusione della quale le fiamme gialle vibonesi hanno scoperto un’ingente evasione fiscale, individuando e recuperando oltre 6 milioni di Euro di ricavi da sottoporre a tassazione in materia di Imposte sui Redditi e 800 mila Euro in materia di I.V.A. In relazione alle vicende, i legali rappresentanti della società, accumulando un illecito profitto del reato quantificato in oltre 1,6 milioni di Euro, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria inquirente per violazione delle norme relative alla presentazione e corretta
redazione delle previste dichiarazioni fiscali obbligatorie. Il GIP competente, su richiesta della locale Procura, ha disposto il sequestro di beni immobili e valori intestati sia alla società che agli stessi indagati, per un importo equivalente all’imposta evasa, finalizzato a garantire, in caso di condanna, la confisca dei beni per un valore pari al profitto conseguito con l’evasione fiscale perpetrata ed al conseguente ristoro delle casse erariali. L’ennesima operazione conclusa valorizza e consolida ulteriormente il ruolo di polizia economico – finanziaria del Corpo della Guardia di Finanza, a garanzia di valori quali uguaglianza ed equità fiscale, contribuendo, da un lato all’effettivo recupero di risorse sottratte al bilancio nazionale e, dall’altro, a reprimere illeciti di natura fiscale, mediante il combinato esercizio dei poteri di polizia giudiziaria e di polizia tributaria.

Antimafia, i dati del rapporto della Camera di Commercio di Vibo nella relazione di Minniti

VIBO VALENTIA – Il Rapporto MonitorMonitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata della Camera di Commercio di Vibo Valentia, importante analisi sui fattori di rischio nel tessuto sociale, economico e imprenditoriale della provincia, realizzato in collaborazione con il Centro di ricerca sul crimine transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso il suo spin-off Crime&tech, è stato utilizzato come base dati informativa dell’importante relazione del Ministro dell’Interno on. Marco Minniti sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel I sem. 2017, presentata nei giorni scorsi al Parlamento.

Le parole del presidente Lico

«Dopo anni di silenzioso lavoro sui temi della legalità e dell’analisi economica la Camera di Commercio di Vibo Valentia – dice il presidente Michele Lico – ottiene un nuovo importante riconoscimento a riprova della rilevanza delle Camere di commercio, ed in particolare di quelle minori, come presidi di legalità e laboratori di innovazione e di sviluppo. E’ doveroso evidenziarlo, alla luce di una riforma del sistema camerale che penalizza gli enti minori e li obbliga ad accorparsi ad altri Enti senza considerare le peculiarità e le specificità delle singole province».

«La Camera di commercio è impegnata da anni sulla tematica della legalità, quale precondizione di sviluppo socioeconomico del territorio – evidenzia il Segretario generale Donatella Romeo – A partire da Insider, divenuto caso di eccellenza a livello internazionale, è stato sviluppato il Rapporto Monitor, oggi utilizzato addirittura nella relazione del Ministro Minniti come base informativa per la sua relazione semestrale sull’attività della DIA».

«Crediamo – prosegue il Presidente Lico – che occorra cambiare visione e avere il coraggio di sperimentare progetti innovativi di dialogo tra le istituzioni per un’azione sinergica sul fronte comune della lotta alla criminalità, in modo che ognuno, per la propria parte di competenza, possa fornire un contributo reale ed efficace».

Rivendevano carni sequestrate prive di tracciabilità, due denunce

VIBO VALENTIA – Hanno messo in vendita della carne di suino di dubbia provenienza, precedentemente posta sotto sequestro. Due persone, titolare e gestore di una macelleria di Spadola, sono state denunciate a vario titolo dai Carabinieri Forestale per macellazione clandestina, ricettazione, violazione di sigilli, commercio di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica, rimozione dei sigilli e mancata osservanza di un’ordinanza sindacale.

Carne priva di tracciabilità

I militari, nei giorni scorsi, dopo avere verificato nella macelleria la presenza di un suino sezionato ma sprovvisto della documentazione di tracciabilità, avevano sequestrato le carni e, successivamente, il sindaco aveva emanato un’ordinanza con cui ne intimava la distruzione. Malgrado i provvedimenti erano stati rimossi illegalmente i sigilli e la carne sequestrata era stata arbitrariamente messa in vendita. Il sindaco ha emesso una nuova ordinanza di rintraccio del prodotto messo in vendita perché pericoloso per la salute pubblica.

Tonno Callipo, il neo arrivato Sergio Felix: «La SuperLega è un sogno. Voglio dare il massimo»

VIBO VALENTIA – Primo giorno di scuola al PalaValentia per il nuovo martello giallorosso, il brasiliano Sergio Luiz Felix Junior. Lo schiacciatore classe 1990 ha già esordito domenica scorsa nel match del Pala Panini contro Modena realizzando anche due punti. Oggi pomeriggio, invece, il primo approccio con la sua nuova realtà pallavolistica con una doppia seduta, pesi e tecnica.

Felix: «Voglio dare il massimo»

Queste le sue prime parole da neo atleta della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: «La SuperLega è un sogno – ha esordito Sergio Felix – e sono veramente felice di essere approdato in una società come la Tonno Callipo. Ho tanta voglia di far bene nel Campionato più bello del mondo. Per me è una grande responsabilità far parte di un gruppo che ha annoverato grandi pallavolisti brasiliani, su tutti Murilo e Raphael. Conosco bene Deivid Junior Costa – ha proseguito lo schiacciatore giallorosso – e in passato ho lavorato con coach Fronckowiak nel Vivo Minas. Domenica scorsa a Modena ho provato una bella emozione a scendere in campo e a vedere il calore dei tifosi che saluto e che aspetto in tanti palazzetti. Abbiamo bisogno di loro per poter far bene».

Donna suicida a Vibo Valentia, rinvio a giudizio per tre medici

 

Sanremo, Vibo Valentia esulta per i suoi vincitori

VIBO VALENTIA – Con l’intensa “Non mi avete fatto niente”, inno contro il terrorismo, Ermal Meta e Fabrizio Moro conquistano la 68ª edizione del Festival della Canzone Italiana ed è festa anche per la Calabria ma soprattutto per la provincia di Vibo Valentia. Sono infatti note ai più le origini vibonesi del cantautore, nato Moro, all’anagrafe Fabrizio Mobrici, nato a Roma il 9 aprile 1975 da genitori originari dei piccoli comuni di Briatico e Cessaniti. In particolare la famiglia Mobrici viveva nelle frazioni Sciconi e San Cono.

Presto la cittadinanza onoraria di Cessaniti per Moro

Per la vittoria di Moro si è già espresso con parole di giubilo il sindaco di Cessaniti Francesco Mazzeo: «Un pezzo di Cessaniti, precisamente di San Cono – ha scritto il sindaco sul suo profilo Facebook, scala i livelli più alti della musica italiana con un brano molto impegnativo che scuote le coscienze anche dei più duri. Oggi Fabrizio Moro incarna il sogno di tanti giovani del Sud che, lavorando con serietà, umiltà e passione, dimostra che nella vita tutti gli obiettivi sono raggiungibili senza per forza dover scendere a compromessi. La CalabriaVibo Valentia, Cessaniti hanno bisogno di esempi positivi da imitare e per questo nei prossimi giorni ci attiveremo per dare la Cittadinanza Onoraria al nostro amato e stimato Concittadino».

Anche Briatico aspetta Moro

Parole di orgoglio sono state pronunciate anche dal sindaco di Briatico Andrea Niglia: «Moro è un figlio di questa terra che ha saputo farsi valere in contesti di pregio. Speriamo di poterlo ospitare presto». 

Soddisfazione anche per il maestro vibonese Ferrari

E Vibo Valentia plaude anche anche al direttore d’orchestra Clemente Ferrari, nativo della Città, che ha conquistato il premio “Giancarlo Bigazzi alla miglior composizione musicale” con la canzone “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” interpretata e scritta da Max Gazzè. 

Evasione e frode fiscale, sequestrati beni per 350 mila euro

VIBO VALENTIA – I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” nei confronti di un imprenditore locale, per un importo pari a circa 350 mila euro. La misura è stata disposta al termine di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società operante nel settore del noleggio di automezzi, mezzi d’opera e di movimento terra, nel corso della quale, all’esito di mirati accertamenti, è stato acclarato un particolare sistema di frode, messo in atto dal responsabile negli anni d’imposta dal 2012 al 2016, consistente nel fraudolento abbattimento dei redditi e dell’iva mediante il ricorso alla contabilizzazione di costi riferiti ad operazioni commerciali rivelatesi inesistenti. Tale sistema ha portato, nel corso degli anni, ad un illegittimo risparmio d’imposta, per cui il rappresentante della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica competente per il delitto di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, previsto dalla normativa penale in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Per tale fattispecie la legge consente l’applicazione di misure cautelari reali, che la D.ssa Gabriella Lupoli, G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia, ha disposto, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott.ssa Benedetta Callea, titolare delle indagini. L’operazione condotta dai militari delle Fiamme Gialle, all’esito di specifici accertamenti patrimoniali, consentirà il temporaneo ristoro delle casse erariali in attesa della confisca definitiva dell’ingente somma. L’operazione si inquadra nell’ambito della costante attività della Guardia di Finanza a presidio del sistema economico e finanziario a contrasto degli illeciti di natura tributaria e delle condotte fraudolente fiscalmente più pericolose.