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“Geografia e Legalità: Sconfiggere le mafie nella mia Regione”: Vincono le Scuole Calabresi dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Vibo

VIBO VALENTIA – Le scuole calabresi di Piscopio e di San Gregorio d’Ippona, facenti parte dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Vibo Valentia, hanno vinto – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – il primo premio del concorso nazionale “Geografia e legalità: sconfiggere le mafie nella mia regione”, consegnato a Palermo in occasione della commemorazione della strage di Capaci.

“È un attestato – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti.- alla Calabria che cambia seriamente e positivamente, nonostante le contraddizioni”.

Alla cerimonia, alla presenza delle più alte autorità dello Stato: dal  Presidente del Senato Piero Grasso al Ministro dell’istruzione Maria Chiara Carrozza, dal Presidente della Rai Anna Maria Tarantola allo scrittore Roberto Saviano, la scuola calabrese ha  ottenuto il prestigioso riconoscimento suggellato anche dal conferimento della medaglia del Presidente della Repubblica.

Grande soddisfazione per il premio è stata espressa dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, il quale ha ricordato che “la Regione sta investendo costantemente sulla legalità, anche aumentando il tempo scuola nei comuni ad alta densità criminale. Questo risultato – ha evidenziato – conferma la qualità dell’azione”.

Per il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio “la scuola calabrese è in evidenza per l’ennesima volta a livello nazionale, in una circostanza di grande importanza”.

Reperto risalente all’età del bronzo ritrovato nel vibonese

VIBO VALENTIA – Una statuetta d’avorio di figura umana, risalente all’età del bronzo, e’ stata ritrovata a Punta di Zambrone, nel vibonese, nel corso degli scavi, avviati da circa due anni, sotto la guida di due ricercatori, uno italiano l’altro austriaco. La notizia e’ stata resa nota dalla direttrice del museo cittadino, Maria Teresa Iannelli. Secondo gli esperti, si tratta di ”un oggetto assolutamente unico ed eccezionale”.

Nominata al Comune di Limbadi (Vv) la Commissione d’accesso antimafia

VIBO VALENTIA – Il Prefetto di Vibo Valentia, Michele di Bari, ha nominato la commissione d’accesso al Comune di Limbadi per verificare eventuali forme di condizionamenti della criminalità organizzata. La commissione sarà composta dal viceprefetto di Vibo Valentia Maria Rosa Luzza, dal primo dirigente della polizia di Stato, Onofrio Marcello e dal maggiore dei carabinieri Vittorio Carrara. La decisione è stata presa dopo le inchieste contro la cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso.

Azienda evade il fisco, sotto sequestro beni per un milione e mezzo di euro

evasione fiscaleVIBO VALENTIA – Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Vibo Valentia ha messo sotto sequestro i beni di una società del settore edile per un valore di un milione e mezzo di euro. Il sequestro, disposto dal Gip del tribunale, riguarda somme di denaro, terreni, fabbricati.

Durante una verifica fiscale e’ emerso che, dal 2007 al 2010, sono state evase imposte per oltre 7 milioni di euro. Il titolare dell’impresa e’ stato denunciato alla Procura della Repubblica.

Agricoltura nel vibonese messa in pericolo dai cinghiali: Coldiretti lancia l’allarme

VIBO VALENTIA –  L’agricoltura del vibonese e in modo particolare quella della zona di Maierato sta pagando un prezzo enorme per un’emergenza che al momento appare di difficile soluzione: il proliferare senza alcun controllo di orde di cinghiali.  A lanciare l’allarme i soci di ASSOLAC della Provincia di Vibo Valentia esasperati e stanchi per i danni causati da questi animali che continuano a devastare le coltivazioni, dai campi seminati ad ortaggi, agli allevamenti in cui irrompono, con conseguenti danni economici elevatissimi. Il tema della corretta gestione del territorio e del contenimento degli animali selvatici incide direttamente sulla possibilità di sopravvivenza di numerose imprese agricole e zootecniche, è proprio questa la questione all’ordine del giorno: il rischio dell’ulteriore abbandono delle attività agricole già duramente colpite dal dissesto idrogeologico e ambientale che spingono alla ulteriore marginalizzazione delle aree agricole. L’abbandono dell’agricoltura e delle attività zootecniche si ripercuoterebbe negativamente e direttamente sulle possibilità residue di tenuta del territorio e della salvaguardia del paesaggio. La presenza massiccia dei cinghiali negli ultimi anni è diventata una vera e propria calamità alla quale nessuno sembra voler porre rimedio: inascoltate fino ad ora, sono state  le iniziative intraprese da Organizzazioni quali Coldiretti  alla scopo di sensibilizzare, attraverso i numerosi incontri l’Amministrazione Provinciale e la Prefettura, alla soluzione del problema.

Secondo la Coldiretti di Vibo, occorre porre sotto controllo al più presto la presenza di questi animali selvatici e sottoporre il territorio ad una efficace pianificazione faunistica-venatoria, occorre, prima di tutto che, in sintonia con quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria, l’ISPRA (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), anche in Calabria dia delle indicazioni precise su come risolvere la questione dei danni da fauna selvatica. Serve uno sforzo congiunto di tutti i soggetti interessati: agricoltori allevatori, ambientalisti e addetti alle attività venatorie, coordinati dagli organi provinciali preposti, si impegnino per  la soluzione definitiva e duratura del problema con l’obiettivo che si restituisca tranquillità alle imprese per produrre e si salvaguardi l’ambiente e la sicurezza dei cittadini.

Sequestro di beni per 1,5mln di euro a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Beni per 1,5 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia a Giorgio Gigantino, 44 anni, e Rosetta Lanzafame (38), marito e moglie, arrestati nel 2012 per bancarotta fraudolenta per il fallimento della loro gioielleria a Filadelfia, e a Milena Montoro (45), ritenuta una loro prestanome. Tra i beni ci sono una gioielleria, una sala giochi, 3 auto, tra le quali una Porche Cayenne, 2 autocarri, 2 moto e conti correnti.

Gdf: sequestro beni per un valore di 100 mila euro

Guardia di FinanzaVIBO VALENTIA – Beni per un valore di 100 mila euro sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza ad un quarantacinquenne di Sant’Onofrio condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa. Il provvedimento di sequestro e’ stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vibo Valentia. Al quarantacinquenne viene contestata l’omessa comunicazione del luogo di dimora abituale e le variazioni di entita’ e composizione del suo patrimonio.

Sequestrato mezzo quintale di novellame

PIZZO CALABRO (VIBO VALENTIA) – La Capitaneria di porto ha sequestrato mezzo quintale di novellame in una pescheria a Pizzo. Il prodotto era contenuto in sette cassette di polistirolo ed era pronto per essere venduto. Al termine degli accertamenti compiuti dai veterinari il novellame e’ stato ceduto in beneficienza. Il comandante della Capitaneria di porto, Paolo Marzio, ha reso noto che i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Manifestazione “No Alaco” per la salute e l’acqua pubblica

VIBO VALENTIA – Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” sostengono con forza la manifestazione “NO ALACO” che si terrà a Vibo Valentia il prossimo sabato 23 marzo dalle ore 9,30 con partenza da piazza San Leoluca.

La diga sull’Alaco ha rappresentato negli anni un caso esemplare di sprechi ed inefficienze: lavori infiniti, finanziamenti bloccati, interrogazioni parlamentari, carte sparite, costi lievitati a dismisura. Da quando poi la Sorical, società mista pubblico-privata (Regione-Veolia), ha allungato i suoi tentacoli, a circa 400.000 persone in 88 comuni di tutta la Calabria è stato negato il diritto all’acqua, perché dai loro rubinetti scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonificata.

Il numero delle persone coinvolte e la gravità della situazione dal punto di vista sanitario ed ambientale fanno sì che la questione dell’Alaco trascenda la dimensione locale, ponendosi come emergenza a livello regionale e nazionale, e come esempio estremo di dove può condurre una gestione perversa del bene comune acqua, rispetto al quale ancora, dopo quasi due anni, ci si ostina a non rispettare il chiaro risultato referendario.

Oggi ancora una volta la magistratura si sostituisce al ruolo che doveva essere della politica, di controllo e tutela della salute di centinaia di migliaia di persone. Ma il male prodotto dall’ingresso dei privati nell’acqua, dalla gestione improntata al profitto, dal mantenimento di rapporti clientelari da parte di certa politica, dall’operato della criminalità che si nutre del disagio della gente e delle omissioni delle istituzioni, non può estinguersi senza una presa di coscienza ed un’azione collettiva. Per questo i vibonesi, gli abitanti della provincia e della regione e tutti gli attivisti per l’acqua ed i beni comuni sono invitati a partecipare alla manifestazione del 23 marzo.

Oggi in molti luoghi in Italia (Napoli, Reggio Emilia, Vicenza…) si sta dimostrando che una gestione dell’acqua pubblica e partecipata è possibile. Oggi dal disastro Sorical e dalla tragedia dell’Alaco è possibile ripartire cambiando completamente rotta. La proposta di legge regionale di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento “B. Arcuri” va in questa direzione di cambiamento.

 

La Gamba e Schiavello lasciano la Giunta del Comune di Vibo

VIBO VALENTIA – Gli assessori comunali Pasquale La Gamba e Antonio Schiavello, entrambi del Pdl, hanno protocollato stamane le dimissioni dalla Giunta guidata dal sindaco Nicola D’Agostino. Le dimissioni arrivano dopo che i due amministratori avevano rimesso le rispettive deleghe al partito, entrato in rotta di collisione col sindaco dopo la sua adesione e quella di altri 7 assessori alla nuova formazione politica di ”Fratelli d’Italia”. Nel contempo, il Pdl si e’ anche chiamato fuori dalla maggioranza che sostiene D’Agostino, dopo il rifiuto del primo cittadino di azzerare la giunta rimodulando l’esecutivo comunale sulla scorta dei nuovi equilibri politici.

Il Pdl allo stesso tempo ha annunciato che non fara’, pero’, dimettere i suoi consiglieri comunali per evitare lo scioglimento del Consiglio, la caduta dell’amministrazione ed un periodo di commissariamento. In ogni caso, senza l’appoggio del Pdl, il sindaco, pur non cadendo, non avra’ piu’ la maggioranza in Consiglio comunale.