Archivi tag: vibovalentia

Accoltella il compagno in casa, arrestata

VIBO VALENTIA – Una donna ha accoltellato il compagno, ferendolo gravemente al fianco sinistro, al culmine di una lite pare scoppiata per futili motivi. Elena Mirabello, di 55 anni, è stata arrestata nella notte dagli agenti della Questura di Vibo Valentia con l’accusa di tentato omicidio. La vittima, un cittadino romeno di 43 anni, è attualmente ricoverata in prognosi riservata presso il nosocomio di Vibo.
I poliziotti sono intervenuti a seguito di una telefonata che segnalava la presenza di una persona ferita in un appartamento. La donna, dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, ha dichiarato di avere accoltellato il compagno: l’arma, un coltello, è stata ritrovata nell’appartamento. Elena Mirabello è la moglie di Giovanni Lo Piccolo ucciso il 25 febbraio del 2010. (foto di repertorio)

Vibo, azzerati i vertici del clan Bonavota

VIBO VALENTIA – Un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia è in corso a Vibo e Roma per l’esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di sei esponenti della cosca di ‘ndrangheta dei “Bonavota”, con conseguente azzeramento dei vertici del gruppo criminale. Si tratta di  Domenico, Pasquale e Nicola Bonavota, Onofrio Barbieri, Giuseppe Lopreiato e Domenico Febbraro. Tra le sei persone raggiunte dai provvedimenti ci sarebbero mandanti ed esecutori di due omicidi compiuti nel vibonese nel 2004. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Reparto operativo e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. I fermati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, detenzione e porto di armi, danneggiamento ed estorsione. Le indagini, secondo quanto riferito dagli investigatori, hanno permesso inoltre di fare luce sulle dinamiche criminali coincidenti con l’ascesa della famiglia dei Bonavota. Individuati anche mandanti ed esecutori, sempre riconducibili alla famiglia dei Bonavota, dei danneggiamenti portati a termine con l’esplosione di colpi di arma da fuoco avvenuti a Maierato nel 2004 contro l’azienda di conserve alimentari di Filippo Callipo, allora presidente di Confindustria Calabria, e, nel, 2016 al complesso residenziale “Popilia Country Resort”.

Vibo Valentia ultima in termini di vivibilità

CATANZARO – La provincia di Vibo Valentia è la peggiore per qualità della vita nell’intero territorio nazionale. A sostenerlo è l’indagine annuale del Sole 24Ore che mette a confronto una serie di indicatori. Essi riguardano la tematica degli affari, del lavoro e dell’innovazione; il reddito, risparmi e consumi; ambiente, servizi e welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione. La provincia vibonese perde una posizione, lo scorso anno era penultima. Alla provincia di Vibo tocca il posto numero 110: la precede Reggio Calabria che risale di una posizione. Al posto 106 si piazza Crotone, che ne perde 17 rispetto all’edizione dello scorso anno, mentre Cosenza scala di tre posizioni al numero 103. Guadagna cinque punti in classifica Catanzaro che, dalla posizione numero 100 del 2015, risale alla 95a.

Vibo, ricco calendario per gli eventi del Festival “Leggere&Scrivere”

VIBO VALENTIA – La terza giornata del TF “Leggere&Scrivere 2016”, la kermesse letteraria ideata dal Sistema Bibliotecario Vibonese, è iniziata con paolettila presentazione della raccolta di saggi edito dalla Donzelli dal titolo “Sul buono e sul cattivo uso dei Bronzi di Riace”. Il libro, curato da Salvatore Settis e Maurizio Paoletti, raccoglie il contributo di autorevoli personalità delle istituzioni museali e del mondo della storia dell’arte e dell’archeologia. Oggi, a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia, Maurizio Paoletti, docente di Archeologia Classica all’Università della Calabria, ha parlato delle ragioni che hanno portato alla stesura del testo, fortemente voluto dall’editore Carmine Donzelli. Un libro che ripercorre la storia delle statue bronzee conservate nel Museo archeologico di Reggio Calabria. «Tante volte – afferma Paoletti – le statue sono state utilizzate impropriamente, anche dagli stessi archeologi. Infatti in 40 anni non sono riusciti a dare un nome alle due statue: chiamandole A e B». Ma il libro propone anche la congettura sui Bronzi degli studiosi tedeschi Vinzenz e Ulrike Brinkmann, presentata ufficialmente in Germania pochi mesi fa. Secondo i Brinkmann il Bronzo B indosserebbe originariamente un copricapo raro, la cosiddetta alopekis (un berretto di pelle di volpe, tipico dei Traci) e i due Bronzi sarebbero nati per stare in relazione narrativa tra di loro. La terza rinascita dei Bronzi di Riace, la definisce Settis nel libro. Paoletti evidenzia i passaggi fondamentali che hanno accompagnato la storia recente dei Bronzi: dalla scoperta nelle acque presso Riace ai tre delicati restauri, alla nuova musealizzazione a Reggio Calabria. Il docente universitario non risparmia le critiche per i cattivi usi dei Bronzi. Pubblicità per contrastare il cancro alla prostata, celebrare la festa della donna, promuovere il turismo in regione. Cita anche la polemica con Sgarbi quando ha chiesto le statue bronzee per l’Expo di Milano. «Cosa c’entrano i Bronzi con il cibo? Inoltre le statue – continua Paoletti – sono originarie della Grecia e quindi non hanno nulla a che vedere con l’identità italica. Bisogna rispettare le prerogative dei tecnici». La giornata prevista dal Festival, giunto quest’anno alla quinta edizione, continuerà nel pomeriggio con incontri e dibattiti. Alle 17 ci sarà Antonio Padellaro, il fondatore de “Il Fatto Quotidiano”; alle 18 Fausto Bertinotti presenterà il suo libro “Sempre daccapo. Conversazione con Roberto Donadoni”; si concluderà il programma giornaliero alle 21 con Irene Grandi che racconterà se stessa.

Il programma completo del Festival su www.tropeafestival.it/il-programma

Controlli estivi della guardia di finanza. Multe per 80 mila euro

VIBO VALENTIA – Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio durante il periodo estivo e nelle zone a maggior concentrazione turistica, i finanzieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno effettuato diversi controlli, soprattutto notturni, presso strutture turistiche della costa vibonese, finalizzati alla verifica dell’osservanza delle normative in materia di lavoro, sicurezza degli utenti e tutela del diritto d’autore. Lo si apprende da un comunicato diffuso dalle fiamme gialle. Dai controlli diretti a riscontrare il regolare assolvimento degli obblighi dei datori di lavoro è emerso che su 29 lavoratori dipendenti identificati ben 24 erano completamente in nero. Nel corso delle attività, inoltre, è stata sottoposta a sequestro un’area adibita a discoteca che non era dotata delle indispensabili misure di sicurezza a tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica degli avventori, quali uscite di sicurezza, apposito impianto antincendio, impianto elettrico conforme alle norme vigenti. I titolari dell’esercizio sono stati denunciati a piede libero. I finanzieri hanno inoltre proceduto, in occasione di un controllo, alla verifica della regolare applicazione della legge sul diritto d’autore. In particolare, hanno riscontrato che il deejay che animava la serata non era iscritto alla cassa inps (ex enpals) quale professionista del settore e non aveva provveduto al pagamento dei diritti d’autore alla SIAE, necessario per il legittimo utilizzo dei file musicali utilizzati per l’intrattenimento; pertanto lo hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per aver abusivamente duplicato, riprodotto, trasmesso e diffuso in pubblico opere dell’ingegno, sottoponendo anche a sequestro i supporti informatici contenenti i file musicali. A seguito delle violazioni di varia natura rilevate nel corso dei servizi della specie, sono state comminate anche sanzioni amministrative per oltre 80 mila euro.