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Mensilità arretrate, domani sit-in di protesta della vigilanza aeroporto Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – È in programma per domani mattina, dalle ore 10 alle 14, nei pressi del tunnel “arrivi” dell’aeroporto di Lamezia Terme, il nuovo sit-in di protesta organizzato dall’Unione Italiana lavoratori turismo commercio e servizi per il quale si prevede la partecipazione di circa 40 persone.

Le ragioni della protesta

«Tale sit-in – fanno sapere i promotori – è organizzato al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni in merito alle diverse problematiche che riguardano i dipendenti dell’Istituto vigilanza Privata Nottura e diurna», che da mesi non percepiscono lo stipendio di due due mensilità arretrate, oltre al monte ore di straordinario non retribuito che va da 100 a 800 euro circa. 

(Foto: lametino.it)

Da mesi senza stipendio, protestano i lavoratori della vigilanza

CATANZARO – E’ ancora in corso la manifestazione dei lavoratori della Vigilanza Diurna e notturna di Catanzaro aderenti al sindacato USB. Dalle 10,00 di questa mattina, infatti, un nutrito gruppo di lavoratori si trova davanti la sede dell’azienda, in via Molè, per protestare contro i mancati pagamenti, contro le vessazioni nei confronti dei lavoratori che hanno aderito alla USB, contro i continui sopruso messi in atto dall’azienda. In questo momento, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta in Prefettura dal Capo di Gabinetto, al quale stanno esponendo le criticità e chiedendo interventi a garanzia del loro futuro e di quello delle loro famiglie.

Audizione di Viscomi oggi in Commissione Vigilanza

CATANZARO – Si è svolta oggi, dinanzi alla Commissione Vigilanza del Consiglio Regionale, l’audizione del Vicepresidente Antonio Viscomi con riguardo alle società partecipate, al bilancio consolidato ed agli enti strumentali. Il prof. Viscomi-si legge in una nota-  ha preliminarmente inteso ringraziare la Commissione per l’attenzione dedicata ai temi in esame, già in parte trattati in una precedente audizione che ha avuto luogo non più tardi dello scorso mese di gennaio, ed ha poi evidenziato che, proprio in considerazione di tale attenzione e per il rispetto dovuto alla Commissione, non ha inteso chiedere il differimento dell’audizione pur in presenza di una contestuale convocazione di Giunta. Il Vicepresidente ha poi fornito una dettagliata informazione, consegnando anche le relazioni elaborate allo scopo dai dirigenti competenti, sulla situazione delle società, delle fondazioni e degli enti strumentali, sia per quanto riguarda i profili di bilancio, sia per quanto riguarda gli aspetti relativi alla governance. In particolare, ha ricordato che l’attività di redazione del bilancio consolidato non si identifica nella mera sommatoria di valori contabili di amministrazioni diverse dal momento che, come ha dichiarato il Vicepresidente, «la riforma dei sistemi di contabilità impone una radicale riforma della cultura di governo degli apparati amministrativi che ruotano nell’orbita della Regione, anche perché questa non può più essere considerata come una grande mamma che interviene sempre a pagare il conto delle spese scriteriate e senza giudizio dei figli». In questa prospettiva, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge nazionale e in coerenza con essa, è stata avviata una radicale azione sugli strumenti per rafforzare e garantire le procedure di coordinamento e di controllo da parte della Regione Calabria (come amministrazione capogruppo), sia con gli atti di indirizzo adottati dalla Vicepresidenza con note circolari del 19 e del 29 settembre 2016, sia poi con la DGR n. 442 del 10 novembre 2016 (che ha dettato linee guida e definito modalità e tempistiche per l’approvazione e la trasmissione dei documenti contabili e per il rafforzamento del ruolo dei dipartimenti che esercitano la vigilanza sulle attività rispetto all’operato dei soggetti controllati, soprattutto per ciò che concerne il contenimento delle spese) e la DGR n. 559 del 28 dicembre 2016 che ha definito l’insieme della amministrazioni da considerare ai fini del consolidato. A queste due DGR sta per seguire una specifica DGR, già definita dai Dipartimenti competenti, per meglio distribuire e definire competenze e responsabilità all’interno dei dipartimenti: «sapere prima chi fa cosa e perché è condizione necessaria per far funzionare il sistema, evitando la ben nota melassa del rimpallo di responsabilità».

Usb: «Vigilanza. Anno nuovo, problemi vecchi»

CATANZARO – I lavoratori della  vigilanza diurna e notturna di Catanzaro hanno trascorso le loro festività senza stipendio; ad oggi in busta paga ci risulta sia stato accreditato solo lo stipendio di novembre, ma non a tutti (in pochi evidenziano le prevaricazioni subite, mentre molti preferiscono tacere per paura delle ripercussioni). È quanto denuncia l’Unione Sindacale di Base di Catanzaro che ha intrapreso colloqui con la locale prefettura la quale, in quanto titolare della concessione all’istituto di vigilanza, «come primo presupposto dovrebbe verificare la regolarizzazione sia normativa che economica dei dipendenti, per cui attendiamo le indagini in corso intraprese dalla stessa e dall’ispettorato del lavoro».

«Nelle more dobbiamo però registrare – si dice nella nota – che i pagamenti continuano ad avvenire a «macchia di leopardo»: a qualcuno è capitato di vedersi pagata una quota relativa a ottobre, ma non novembre, ad altri sono toccati pagamenti diversi, per non parlare dello stipendio di dicembre e della tredicesima mai vista; in azienda “si dice” che per un accordo, che nessuno ha letto, la tredicesima e la quattordicesima sono spalmate!?!?!? Come lavoratori vorremmo capire dove e come sono state spalmate e chi ha deciso che i lavoratori a dicembre non devono festeggiare o pagare la rate di un debito, posticipato proprio perché in questo periodo si dovrebbe ricevere la tredicesima? Sappiamo di colleghi che, dopo un lavoro estenuante di notte, di giorno, di festa, come la vigilanza richiede, devono fare affidamento ai genitori, ai nonni, per farsi anticipare dei soldi perché non riescono ad arrivare a fine mese. C’è gente che, addirittura!, si rivolge alle organizzazioni che distribuiscono alimenti! E non sono i lavoratori a doversi vergognare per questo, bensì coloro che dovrebbero garantire loro uno stipendio in cambio dei servizi effettuati.

«Anno nuovo, problemi vecchi, quindi, perché, nonostante tutti i migliori auspici verbali, la storia continua a ripetersi e così anche quest’anno, all’istituto di vigilanza di Catanzaro, il Natale è trascorso senza stipendio, malgrado si sia lavorato senza sosta per assicurare la qualità delle prestazione ed ottemperare alle commesse stipulate. Da oggi a fianco dei lavoratori, saremo in piazza per gridare le nostre rivendicazioni, perché non si può più sopportare che, dopo tanti anni, non ci si sia ancora preoccupati di dare soluzione ad un problema annoso e ripetuto nel tempo. Noi, tuttavia, non vogliamo allontanarci dall’idea che le soluzioni ai problemi possano trovarsi attraverso il dialogo: vogliamo, perciò, sperare che i contenziosi non diventino la prassi corrente per l’affermazione dei diritti, ma che i diritti d’ora in poi trovino, invece, un naturale riconoscimento. In caso contrario, la USB sta organizzandosi per portare anche al tavolo del  governo quanto accade in questa azienda».

 

Encomi solenni agli Agenti della Polizia Provinciale e della Vigilanza Ambientale

COSENZA – Una cerimonia emozionante, quella che si è svolta oggi nella Sala degli Specchi del Palazzo del Governo in Piazza XV Marzo, per la consegna  agli uomini della Polizia Provinciale di Cosenza – distaccamento di San Giovanni in Fiore – e del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) – Nucleo Operativo di Cosenza, degli Encomi Solenni per l’attività svolta in materia di antibracconaggio e tutela degli animali. Alla presenza del Presidente Nazionale della LIPU, Fulvio Mamone Capria e del Presidente della Provincia Graziano Di Natale, sono stati cinque gli Encomi consegnati, tre per la Polizia Provinciale e due per il Servizio Nazionale di Vigilanza ambientale. Per la Polizia Provinciale, i tre Encomi sono andati all’Assistente Capo Giovanni Mancina e agli Agenti Gianluca Congi ed Emanuele Scalzo, “per le innumerevoli e articolate operazioni antibracconaggio, di tutela dell’ambiente e degli animali, portate avanti su tutto il territorio provinciale di Cosenza con spirito di abnegazione non comune, elevata professionalità e sprezzo del pericolo”Per la LIPU, hanno ricevuto l’Encomio il Coordinatore del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale dott. Domenico Laratta e l’Agente Francesco Curia, “per aver partecipato attivamente e con spiccata preparazione operativa a due distinte e brillanti operazioni antibracconaggioall’interno del Parco Nazionale della Sila”. Sono stati tre, inoltre, gli Attestati di Apprezzamento  consegnati da Fulvio Mamone Capria: all’Avv. Graziano Di Natale, Presidente f.f. della Provincia di Cosenza, “per aver saputo interpretare la necessità di legalità sul vasto e articolato territorio cosentino, predisponendo, tramite il Corpo di Polizia Provinciale Distacc. Di San Giov. In Fiore dei mirati servizi antibracconaggio e per la tutela degli animali” ,  all’Avv. Antonella Gentile, Dirigente del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza, alla dott.ssa Maria Antonietta Pignataro, Sostituto Commissario del Corpo di Polizia Provinciale di Cosenza.  Il Presidente Graziano di Natale si è detto orgoglioso, onorato e gratificato del lavoro che quotidianamente, con passione, sentimento e professionalità, il Corpo della Polizia Provinciale svolge in attività di tutela ambientale e antibracconaggio. «La Cerimonia odierna è anche un modo per parlare di ambiente e Polizia Provinciale, cosa non facile nell’attuale momento storico», ha dichiarato il Presidente Nazionale della LIPU Fulvio Mamone Capria, affermando di apprezzare moltissimo il ruolo delle Province la cui cancellazione sarebbe stata un grave errore; e dicendosi molto felice del fatto che il Presidente Di Natale abbia messo tutto se stesso per far comprendere che sono Enti importanti, di servizio e di prossimità sul territorio.

 

 

Lamezia, potenziata la vigilanza all’ospedale con i volontari dell’Associazione Polizia di Stato

LAMEZIA TERME (CZ) – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, diretta dal dottor Giuseppe Perri, ha stipulato una convenzione con l’Associazione Nazionale Polizia di Stato con sede a Catanzaro, cui è stato affidato il servizio di vigilanza in via provvisoria per un semestre all’interno dell’area di pertinenza del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme, garantendo la presenza di volontari del Centro Operativo della città. Un accordo, questo, che sta già dando i suoi risultati sperati, dal momento che da quando sono presenti i volontari nell’area del nosocomio, sono stati risolti i problemi relativi al parcheggio per i disabili, i dializzati e i pazienti oncologici, così come sono diminuiti gli episodi di aggressione e danneggiamento.

La convenzione, in particolare, prevede che l’Associazione Nazionale Polizia di Stato con i suoi volontari presti un servizio sperimentale per la prevenzione e il controllo delle aree di ingresso principale del POLT, dell’area di ingresso del Pronto Soccorso e del Centro di riabilitazione. Tali volontari sono anche Ausiliari del Traffico regolarmente autorizzati dalla Polizia Municipale di Lamezia Terme, pertanto sono abilitati a intervenire e sanzionare eventuali cittadini che non rispettino le norme del codice della strada. Un sistema di vigilanza, questo, che si è reso necessario per la tutela e la sicurezza di utenti e operatori a seguito dei numerosi episodi di furti, scippi e danneggiamenti.

Il servizio sarà garantino nella fascia oraria dalle 6,30 alle 18,30 dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, mentre il sabato nella fascia oraria dalle 6,30 alle 12,30 secondo modalità coordinate tra il Direttore sanitario del POLT e il Presidente dell’Associazione. Frattanto, l’Ufficio Tecnico, diretto dall’architetto Carlo Nisticò, sta predisponendo il potenziamento del sistema di videosorveglianza e la bitumazione delle aree adibite a parcheggio.

Barbanti, a Cosenza logiche staliniste e naziste tra i Cinque Stelle

di SALVATORE BRUNO

 

COSENZA – Dialoga con Magorno perché l’interlocuzione con il governo regionale passa necessariamente dal Partito Democratico e sulle vicende amministrative di Cosenza annuncia un progetto comune con il senatore Molinari e l’Associazione Calabria Terra Libera. E sui travagli vissuti all’ombra di Palazzo dei Bruzi dal Movimento Cinque Stelle, lascia in cantina il fioretto, sferzando i suoi ex compagni a colpi di sciabola.

Sebastiano Barbanti, deputato cosentino, attualmente nel Gruppo Misto, sta lavorando sotto traccia, ma non troppo, per offrire il proprio contributo alla risoluzione delle tante emergenze che attanagliano la Calabria, mettendo sul tavolo questioni e soluzioni, sottoposte al segretario regionale del Pd. I due sono colleghi tra i banchi di Montecitorio. «Ma la Camera è chiusa dall’ultima decade di dicembre. In pratica erano più di venti giorni che non vedevo Magorno. Ho approfittato della nostra contemporanea presenza a Lamezia Terme per incontrarlo. Il motivo? Da tempo lavoro su temi che stanno a cuore a me ed ai cittadini della nostra regione. La sanità, la Sorical, la questione relativa alla Fondazione Terina. Si tratta di tematiche che riguardano il governo regionale. Il mio interlocutore dunque non può che essere Mario Oliverio ed il suo partito, ovvero i rappresentanti politici ed istituzionali deputati ad affrontare e risolvere le problematiche. Inutile attardarsi a denunciare quello che non va. La diagnosi non è sufficiente. Bisogna trovare le cure e proporle agli organismi che hanno il potere e gli strumenti per operare e cambiare le cose». Una sorta di collaborazione dall’esterno? «In realtà ritengo che le cose si cambiano da dentro, perché dall’esterno si possono esercitare soltanto pressioni limitate, destinate a rimanere lettera morta».

Questa collaborazione con il Pd potrebbe essere riproposta anche a Cosenza, in vista delle amministrative? «Su Cosenza, insieme al senatore Molinari e con l’Associazione Calabria Terra Libera, stiamo predisponendo una lista aperta al contributo dei cittadini. Non abbiamo preclusioni di carattere ideologico. Noi lavoriamo e lavoreremo sui temi, sui fatti concreti e sulla progettualità. Ovviamente i nostri candidati dovranno essere persone specchiate. Quindi la nostra lista sarà off limits per condannati e persone con carichi pendenti». Presenterete un vostro candidato a sindaco? «E’ un aspetto che valuteremo in seguito. I tempi non sono ancora maturi. In questa fase siamo impegnati a chiudere la lista dei candidati al consiglio comunale. Potremo avere un candidato sindaco di Calabria Terra Libera oppure entrare a far parte di uno schieramento più ampio. Sotto questo aspetto la palla adesso è nel campo dei partiti tradizionali. Noi non siamo per alzare steccati ideologici ed anacronistici che non portano a nulla se non ad essere destinati a rimanere ai margini della vita amministrativa. Se dovessero chiederci di sostenere un candidato a sindaco a noi gradito e con le carte in regola, saremo della partita». Da osservatore esterno il deputato Barbanti commenta anche la polemica tra il sindaco Occhiuto ed il senatore Morra, sul caso luminarie e sul famigerato servizio del Tg1. «Per la verità non ho seguito la vicenda, se non in maniera superficiale. E però Occhiuto non è abituato a parlare a vanvera. Se si è esposto in maniera così netta, qualcosa sotto ci sarà. Peraltro gli elementi ci sono tutti, visto che il presidente della Commissione di vigilanza Rai è un rappresentante del Movimento Cinque Stelle. Su questo mi consenta un inciso: non ho visto né sentito dichiarazioni da parte grillina sul caos generato dalla trasmissione di Capodanno. Se a presiedere la vigilanza Rai ci fosse stato l’esponente di un altro partito, sono certo che avrebbero sollevato un polverone, chiedendone le dimissioni». La sensazione è che il divorzio dal Movimento è stato tutt’altro che indolore. Peraltro anche a Cosenza i Cinque Stelle stanno vivendo un periodo non semplice. Il caso di Mario Corbelli ne è un esempio. «Corbelli da persona intelligente, ha capito la logica stalinista, anzi nazista che vige all’interno del Movimento Cinque Stelle a Cosenza, esercitata da esponenti che non esitano a mettere sul patibolo una persona che ha avuto la sola colpa di mettere in discussione una regola che potrebbe anche essere anche cambiata. Sa cosa penso? Che con questi chiari di luna, chissà se riusciranno a mettere insieme il numero minino di candidati per formare una lista».