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Vigor, Juniores stoica: applausi a Reggio nonostante l’ennesimo K.O.

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Gli amaranto di Cozza fanno fatica contro i ragazzini di Gatto: finisce 2 a 0

Al Granillo va in scena il derby (nella speranza che a Ciccio Cozza vada bene il termine) tra le due nobili decadute del calcio calabrese: ASD Reggio Calabria e Vigor Lamezia si affrontano in condizioni di classifica pessime e con vari disagi a carico, sopratutto per quanto riguarda, ovviamente, la “disastrata” compagine lametina. Giunta in riva allo Stretto con la juniores e i soli Malerba (ritornato da capitano al capezzale della sua Vigor, dove ha militato negli ultimi anni da titolare in Lega Pro) e Fazzino (portiere classe ’95 acquistato in settimana) a “rimpolpare” la formazione titolare, i biancoverdi danno filo da torcere a Roselli e compagni: sono stati necessari quasi 80 minuti infatti perchè la squadra di casa trovasse il gol con Bramucci, prima del raddoppio firmato da Maesano in pieno recupero. Tante occasioni da gol ma pochissima incisività dunque, per gli amaranto,in imbarazzo sino ai gol vittoria, con i giovani ospiti a mettere cuore e orgoglio come anche fatto con Scordia, Palmese ed Agropoli.

Mentre in casa Reggio si lavora dunque per recuperare il terreno perduto dopo l’avvio ad handicap e per trovare i giusti equilibri in una squadra che comunque conta individualità importanti, a Lamezia ci si continua a leccare le ferite, in attesa di segnali positivi dal Coni dopo il ricorso alla sentenza di secondo grado della giustizia sportiva. L’unica speranza per i tifosi, è, ancor più del miraggio chiamato ripescaggio, un cambiamento netto e deciso nell’ambito societario: dopo il presunto interessamento dell’imprenditore Monorchio, pare che il gruppo Perri sia intenzionato a far suo l’intero pacchetto societario.

GIACINTO MORELLI

La Vigor Lamezia è sull’orlo del baratro

Vigor LameziaLAMEZIA TERME (CZ) – Doveva arrivare il 23 Settembre la sentenza definitiva circa l’eventuale riammissione in Lega Pro della società biancoverde o la condanna a rimanere nella massima serie del campionato dilettantistico ed invece Lamezia deve attendere ancora la sua risposta. Il perché sta nel fatto che dalla decisione della Corte di Appello Federale devono trascorrere 30 giorni prima della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni. Questo non giustifica assolutamente il totale immobilismo societario nel non avere effettuato neppure un acquisto per, quantomeno, giocarsela nel campionato di serie D.

Immobilismo mostrato anche verso una eventuale cessione a potenziali acquirenti della società lametina. Infatti, un imprenditore di origini calabresi, Giovanni Monorchio, aveva avanzato la possibilità di rilevare la squadra biancoverde, ma lui stesso ha annunciato in una intervista ad un quotidiano locale: «Non ci sono più le condizioni. Ormai si è perso troppo tempo, da un mese siamo in contatto con i dirigenti della Vigor Lamezia, ho personalmente incontrato a Lamezia il sindaco Mascaro che è un’ottima persona e so che è anche stato presidente, ma fino a ieri sera non mi è sembrata ci fosse la volontà di far partire il nostro progetto che non è legato solo al calcio, ma anche agli investimenti imprenditoriali che vogliamo fare a Lamezia nel settore delle Terme, turismo religioso, alberghi tenendo presente anche l’aeroporto. Ho parlato con Butera e Torcasio, così come il nostro direttore sportivo Sortino, avevano già pronto l’allenatore, Pino Tortora, tra l’altro ex giocatore della Vigor che si teneva tanto a questo nostro progetto ritenendo Lamezia una piazza importante per fare calcio. C’era tutta la nostra disponibilità anche ad entrare in maggioranza nella società lasciando in parte alcuni soci attuali. Non volevamo di certo fare i padroni a Lamezia.
Avevano pronti già 4-5 elementi validi da inserire, ma ora siamo bloccati e non possiamo più perdere tempo. Aspettare fino a dopo il 9 ottobre, quando si discuterà il ricorso, per noi è impossibile visto che ci saranno da disputare altre tre partite e questo significherebbe perdere ancora e quindi partire con cinque sconfitte significherebbe lottare per la salvezza in serie D che non era il nostro obiettivo e una grande città come Lamezia e i suoi tifosi non meritano questo».

Intanto, a metterci la faccia e a provare a ridare dignità alla maglia biancoverde, così spudoratamente screditata negli ultimi mesi, sono i ragazzi della Beretti che, però, nonostante l’impegno ed un buon primo tempo, deve soccombere all’Agropoli per 3 reti a zero. Contestazione da parte dei circa 250 tifosi alla società, con il presidente Torcasio che annuncia le dimissioni per poi ritirarle subito dopo.

Non resta che aspettare il 9 Ottobre, quando il Coni dovrebbe pronunciarsi sulla sentenza per lo scandalo Dirty Soccer, e sperare che da quel momento la società abbia le idee chiare sul da farsi per ridare dignità ad una società e ad una città così slealmente infangata negli ultimi mesi. La Vigor Lamezia Calcio e la città di Lamezia Terme merita molto di più.

VIGOR LAMEZIA – AGROPOLI 0-3

Marcatori: 5’st Chiariello, 11’st Scalzone, 23’st Gagliardo

Vigor Lamezia: Raffa, De Fazio (34’st Iannazzo), Lettieri, Torcasio, Anile, Esposito, Pirelli, Guttà, Calabria, Sacco (41’st Mansueto), Perri. A disp. Chieffa, Saladino, De Vito, Santo, Cristaudo, Gigliotti, Gualtieri. All. Gatto.

Agropoli: Polverino, Gagliardi, Chiarello, Cardinale, Capozzoli, Siamo, Melis (41’st Scarpato), Adiletta, Scalzone (33’st Scalzone), Puntoriere, Mounard. A disp. Novelli, Banco, Pascuccio, D’Avella G., Dell’Arciprete, Bernardini, Cascone. All. Santosuosso.

Arbitro: Clerico di Torino

 

Roberto Tarzia

Lamezia attende il Coni, Vigor umiliata a Palmi

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La Palmese gioca a tennis e vince 6 a 2 contro la Juniores. Braccia conserte ai piani alti. 

Parlare dell’immobilismo societario, in casa Vigor Lamezia, potrebbe oramai risultare scontato, noioso e ripetitivo. Si attende, quasi come manna dal cielo, la decisione definitiva del Coni in merito al ricorso partito da Via Marconi dopo la sentenza di secondo grado che ha rispedito Lamezia in D, prevista per giorno 23 Settembre. Nel frattempo, per ingannare l’attesa, la Juniores viene spedita (simil pacco postale) a prendere imbarcate un pò ovunque. In occasione della quarta giornata di Campionato è toccato alla Palmese del lametino d’adozione Rosario Salerno “divertirsi” con i malcapitati ospiti, surclassati nel risultato (per la cronaca, il match si è fermato sul 6 a 2 con il pubblico di casa che ad un certo punto ha invitato i proprio giocatori a non infierire sull’avversario) e demoliti anche sul piano psicologico, vista la normale e prevedibile inadeguatezza di una rosa composta da soli ragazzini del settore giovanile.

Il calendario prevede, in occasione della quinta giornata di campionato, lo scontro casalingo con l’Agropoli, Domenica 27. Ciò che fa riflettere è la scelta dei vertici societari di non intervenire minimamente sul mercato dopo la sentenza di secondo grado. Perchè non si è fatto nulla? Veramente la possibilità del ritorno tra i professionisti ha fatto si che la Vigor Lamezia decidesse di non mettere mano al portafogli, di non iniziare a operare in termini di campagna acquisti? Era troppo aspettarsi che ci si muovesse per portare a Lamezia un numero discreto di elementi buoni alla causa, che si trattasse di Serie D o Lega Pro? Si parte da 5 punti di penalità, ben che vada, probabilmente, anche in D. Due partite sono andate e, ovviamente, nessun punto è arrivato. Si punta per caso all’Eccellenza?

Questi e molti altri gli interrogativi che un’intera tifoseria si pone. C’è voglia di calcio, di partite vere, di squadre vere, di società vere, presenti, risolute. C’è voglia di Vigor Lamezia, al di là delle categorie.

MORELLI GIACINTO

 

 

Farsa in scena al D’Ippolito, la Beretti ci mette la faccia

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Vigor Lamezia “improvvisata” alla prima in casa, l’agonia continua.

Probabilmente, anche a Palmi, Domenica, succederà qualcosa di simile: Beretti sul rettangolo di gioco, a prendere l’imbarcata, a metterci la faccia (oltre che il cuore, senza dubbio, motivo per cui va un enorme plauso a dei ragazzini buttati nella mischia da una società silente e assente), a farsi carico, sul campo, (perchè non sembrerebbe, di questi tempi, ma il campo ancora conta qualcosa) di responsabilità che gravano, in realtà, su spalle altrui.

Oggi probabilmente la Vigor Lamezia ha toccato il fondo, magari lo ha anche raschiato, perdendo malamente e senza segnare contro lo Scordia una partita che all’ora di pranzo si sperava potesse essere ancora rinviata, nell’attesa che il Coni si pronunciasse definitivamente sul ricorso alla sentenza di secondo grado della giustizia sportiva che ha ammesso il Messina in D e catapultato la società di Torcasio e Butera nell’inferno della D.

5 reti per gli ospiti guidati dal “mito” Giorgio Corona contro una Vigor scesa in campo da vittima sacrificale. Cronaca di poco conto, dunque, relativamente a quanto riguarda un match che, anche se con un risultato differente, ha fatto ricordare la clamorosa sconfitta che i giovani biancoverdi hanno dovuto subire con l’Akragas in Coppa, ancora prima della sentenza di primo grado che aveva “graziato” la Vigor Lamezia.

Nel frattempo il Coni prenderà una decisione definitiva sull’eventuale riammissione della società di Via Marconi in Lega Pro il prossimo 23 Settembre.

Prima, però, ci sarà la partita contro la Palmese. La società continuerà a far silenzio e a buttare in campo la Beretti o proverà a riabilitarsi in quanto a dignità, uscendo dall’imbarazzante tunnel dell’apatia che la caratterizza? Non che Lega e istituzioni sportive stiano facendo bella figura, sia chiaro, ma una società così assente è una pugnalata ben più dolorosa di una sconfitta casalinga contro il “Città di Scordia”. E il che, con tutto il rispetto per i siciliani, è tutto dire.

In un modo o nell’altro, il 23 Settembre l’agonia finirà.

MORELLI GIACINTO

Vigor, si inizia o no?

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Che sia D o Lega Pro, a Lamezia la questione ha del grottesco: si ride per non piangere.

Sono da poco passate le 14:30 del 16 Settembre del 2015, alle ore 15:00 la Vigor Lamezia dovrebbe scendere in campo nel match casalingo contro il “Città di Scordia” per la terza giornata del campionato di Serie D.

Dovrebbe, perchè in effetti la società di Via Marconi non ha affatto avviato la macchina organizzativa in vista dell’evento (biglietti, accrediti, gestione delle questioni logistiche legate all’incontro) e perchè ad oggi, a pochi minuti dalla partita  d’esordio (rinviate le prime due giornate in attesa di notizie sul ricorso alla sentenza di secondo grado che ha retrocesso i biancoverdi in D) la Vigor Lamezia non esiste. Non esiste un undici titolare, non esiste una squadra, non esiste un mister che possa decidere chi schierare e chi portare in panca. Non ci sarà nessuno ai botteghini, non ci saranno steward ai cancelli, non è sicuro neanche si giochi la partita stessa anche se, si suppone, sia stata allertata la Beretti.

Ridicolo parlare di “supposizione” in questi casi, ma tra il silenzio inqualificabile della “società” e la gestione paradossale della Lega (il ricorso è stato presentato ieri e pubblicato dal Coni in serata, e si è deciso di non rinviare quanto in programma oggi al D’Ippolito) è difficile fare qualsiasi tipo di previsione.

Un pasticcio all’italiana insomma. Ci sarà da divertirsi, ma per i lametini saranno risate amare.

MORELLI GIACINTO

Moi e Bonvissuto in biancoverde: a Lamezia ritorna il sereno

Improvvisa quanto indispensabile l’accelerata sul mercato: si attendono nuovi colpi a raffica.

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Sono passate poche ore dalla sentenza del Tribunale Federale che ha confermato la Vigor Lamezia tra le compagini che prenderanno parte al prossimo campionato di Lega Pro. Gli addetti ai lavori hanno dunque immediatamente provveduto a ufficializzare quei colpi rimasti in canna, in “stand by”, in attesa del fatidico giudizio.

Il primo acquisto è in attacco: lo stesso presidente Torcasio ha infatti presentato sugli spalti del D’Ippolito la punta Antonino Bonvissuto: “l’attaccante, nato a Palermo l’08/08/1985, ultima stagione ad Arezzo, in passato ha preso parte al campionato cadetto con le maglie di Vicenza, Cittadella, Crotone ed Ascoli ed ha militato in varie squadre di C1 e C2 : Olbia, Ancona, Manfredonia, Virtus Lanciano, Sorrento, Frosinone, Cremonese, Reggiana e Torres”, recita il comunicato della società.

Nel tardo pomeriggio odierno, poi, il secondo comunicato: “La Vigor Lamezia Calcio comunica di essersi assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni sportive del calciatore Davide Moi. Il difensore, nato a Cagliari il 07/06/1985, ultima stagione nell’Albinoleffe, in passato ha militato con Salernitana, Foggia, Sambenedettese, Lanciano, Siracusa e Cremonese”.

Un attaccante e un difensore per ricostruire l’ossatura di una squadra completamente da rifondare, anche letteralmente parlando. Attese nelle prossime ore ulteriori ufficializzazioni.

MORELLI GIACINTO

Vigor Lamezia, sospiro di sollievo: è ancora Lega Pro

Il Tribunale mette fine ad un incubo: niente retrocessione

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Le richieste del procuratore Palazzi, risalenti solo a qualche giorno fa, avevano trascinato nel totale sconforto società, tifosi e staff tecnico: Vigor Lamezia esclusa dalla Lega Pro e penalizzata di dieci punti, Vigor Lamezia scaraventata di sana pianta in una categoria compresa tra la D e la Terza Categoria. Per intenderci, un orribile sogno ad occhi aperti, di quelli destinati a proseguire a lungo, di quelli che lasciano il segno. Manifesti intrisi di rabbia e risentimento affissi ovunque in città, squadra piena zeppa di giovincelli travolta in quel di Agrigento in Coppa, discutibili scelte logistiche della società che porteranno Erra e giocatori a disputare la partita con la Paganese in quel di Pagani, quando il calendario prevede che la stessa si giochi al D’Ippolito: scenario quasi post apocalittico, carico di tensione e delusione assieme.

Poi, stamani, le sentenze: La Vigor Lamezia rimane dove sta, in Lega Pro, con “soli” 5 punti di penalizzazione a ricordare che comunque  non sarà una passeggiata ripetersi, che comunque sarà maledettamente complicato (ri)costruire in pochissimo tempo e con troppa fretta una squadra che, con tanto di “handicap”, dovrà conquistarsi sul campo una nuova permanenza in categoria.

Condannati a nove mesi di inibizione Arpaia e Maglia, responsabili di omessa denuncia.

Esulta il tifo biancoverde, esulta il tifoso lametino, l’unico che a conti fatti, mai e poi mai avrebbe meritato una retrocessione in D o in Eccellenza, l’unico che, senza ombra di dubbio, ha il solo difetto di amare troppo i colori della squadra della propria città. L’onta di una retrocessione sarebbe stata, per chi ama questa maglia e non ha la minima responsabilità di quanto accaduto, una cicatrice troppo grande da accettare e sopportare.

Presumibile, a questo punto, che si parta a spron battuto a setacciare il mercato per l’immediata chiusura di quelle trattative che dovranno portare la Vigor ad essere pronta, almeno numericamente parlando, per l’avvio del campionato.

MORELLI GIACINTO

 

Chiarezza, trasparenza, serenità: ecco i Concetti che Lamezia vorrebbe riscoprire

In un clima surreale parte il ritiro della Vigor Lamezia: tesserato l’ex secondo del Crotone.

Emanuele-concetti

Due soli uomini contrattualmente in rosa (Voltasio e il nuovo acquisto Emanuele Concetti, portiere di esperienza da anni secondo in B) e tante, troppe incognite a tingere di scuro l’avvio di una stagione che si preannuncia complicatissima. Intercettazioni, indagini, deferimenti, responsabilità dirette e non, “dirty soccer”: il tifoso biancoverde ne ha sentite sino alla nausea da Maggio ad oggi, il tifoso biancoverde vive un incubo che non meriterebbe di vivere dopo la prima storica stagione nella Lega Pro unica, dopo le sofferenze patite in tanti anni di battaglie su campi anonimi e in categorie che poco hanno a che vedere con ciò che la Lamezia sportiva merita. La penalizzazione sembra cosa certa, la serie  D un rischio tutt’altro che remoto, il fuggi fuggi dei componenti della vecchia rosa lametina (compresi giocatori sotto contratto come Scarsella e Rapisarda, persi in malo modo dopo una rescissione repentina quanto inevitabile) ha lasciato allibiti (e disgustati) coloro che senza alcuna colpa vedono la loro passione travolta dalle conseguenze di squallidi magheggi e ignobili “intrallazzi” che da tempo rappresentano il cancro del sistema calcio.

Voltasio e Concetti, dicevamo. E poi? E poi niente, tecnicamente parlando. Confermato Erra, è arrivato Pagni: due garanzie, certo. Due garanzie in un contesto comune, normale, non in questo. Con il tesseramento del portierone classe ’78 ex Lazio e Crotone dal passato (remoto) fatto di discrete annate tra C1 e B forse si cerca di dare un impulso, una scarica all’ambiente che tra un conato e l’altro prova ad aggrapparsi con speranza al futuro come disperatamente ci si arrampica agli specchi in situazioni di palese difficoltà.

Oggi, 7 Agosto 2015, inizia, con imbarazzante ritardo, la stagione biancoverde. I supporters vigorini continuano a crederci, continuano a sostenere i colori, l’unica cosa che, a dispetto di quanto accada con giocatori, presidenti, direttori, allenatori e scandali rimarrà saldo e incrollabile nei pensieri di chi ha la Vigor Lamezia nel cuore.

Oggi, 7 Agosto 1025, inizia la stagione biancoverde, in attesa di capire dove e come proseguirà.

MORELLI GIACINTO

Ed è bufera sul Calcio Calabrese: Nuovi avvisi di garanzia

th (11)La Polizia sta notificando nuovi avvisi di garanzia, emessi dalla Procura di Catanzaro, a 10 persone, tra cui calciatori e dirigenti, accusate di avere combinato le partite Tuttocuoio-Gubbio, Santarcangelo-Ascoli, Gubbio-Santarcangelo, L’Aquila-Grosseto e Juve Stabia-a del campionato di Lega Pro 2014/2015. Alcuni erano già indagati nell’operazione Dirty Soccer. Ai nuovi è contestata la frode in competizioni sportive aggravata dall’essere oggetto di concorsi pronostici.

Inchiesta Dirty Soccer: revocati arresti a consulente Vigor L.

imagesCATANZARO – Il consulente marketing della Vigor Lamezia, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse “Dirty Soccer”, ha ottenuto la revocata degli arresti domiciliari per Felice Bellini dal tribunale della libertà di Catanzaro.
Bellini, difeso dagli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco, sarà comunque sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
I giudici catanzaresi, inoltre, accogliendo il ricorso dei due avvocati, hanno annullato nei confronti dell’indagato l’ipotesi d’accusa di associazione per delinquere.