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Femotet, i lavoratori protestano

femotetCASSANO ALLO IONIO (CS) – I lavoratori Femotet si sono riuniti presso l’aula consigliare del Palazzo di città per ricordare ancora una volta i loro diritti a chi di competenza e hanno indetto una riunione alla quale ha preso parte il sub commissario di turno, dott. Rubino, e il segretario della CGIL comprensoriale, Vincenzo Casciaro che nel suo dire ha dichiarato: «I  lavoratori si sono fermati non perché non vogliono lavorare, ma perché questa situazione non può più andare avanti. La ditta non dà loro nessuna sicurezza nello svolgimento del lavoro costringendoli a prendere i sacchi di spazzatura con le mani nude o lasciando gli automezzi senza revisioni o addirittura senza gasolio. Non è una situazione ammissibile se viene aggiunto il fatto che gli stipendi non vengono pagati con puntualità e si accumulano diverse mensilità». «L’azienda è allo sbaraglio- ha riferito uno dei lavoratori -e dietro il suo fallimento sta trascinando anche noi perché nessuno ci fa più credito, stiamo perdendo la credibilità e essendo famiglie monoreddito non abbiamo le condizioni per andare avanti». Altra questione è il versamento del quinto dello stipendio per cui l’azienda avrebbe trattenuto sugli stipendi dei lavoratori ma in realtà non avrebbe mai versato a chi di dovere. Per ora il dialogo è stato aperto ma oggi i lavoratori, giustamente stanchi, hanno deciso di dire basta e chiedere “semplicemente” i loro diritti sacrosanti.

Confronto tra Gianni Papasso e i rappresentanti sindacali

cassano allo ionioCassano allo Ionio(Cs)Ha avuto luogo presso il Palazzo di Città, nella stanza del sindaco, un incontro – confronto preventivo tra il primo cittadino, Gianni Papasso con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di cgil, Vincenzo Casciaro, cisl, Franco Giuseppe Pennini e uil, Rosario Milione, sul bilancio di previsione 2015, in vista del prossimo esame e approvazione in consiglio comunale del documento contabile che andrà a regolamentare la vita e le azioni amministrative dell’ente locale. Il sindaco Papasso, dopo avere indirizzato parole di ringraziamento agli intervenuti per la sensibilità e l’attenzione dimostra nel confronti dell’amministrazione locale, ha illustrato quelli che sono i capisaldi che caratterizzano l’impianto del bilancio di previsione, per la cui elaborazione, è stato tenuto in considerazione il momento di crisi che sta interessando il Paese e le famiglie e che nelle periferie risulta essere ancora più manifesta. Particolare attenzione, il sindaco ha assegnato alla questione dei tributi, con riferimento specifico alla tariffa dei rifiuti solidi urbani (Tasi), che in base al deliberato dell’ex governo regionale del presidente Scopelliti, con cui era stato quasi duplicato l’importo per gli utenti, avrebbe dovuto appllicare. A questo proposito, il capo dell’amministrazione comunale, ha tenuto a precisare che verrà confermata la medesima tariffa dello scorso anno e che della questione così come aveva già anticipato, renderà partecipe anche l’assemblea dell’Anci Calabria di cui è componente. Nel suo dire, il sindaco di Cassano, ha tenuto a sottolineare che Cassano è uno dei pochi comuni che non fa pagare la tassa sulla prima casa e che non ha applicato l’addizionale Irfef. Altri riferimenti relativi al contenuto del bilancio di previsione 2015, hanno interessato il piano delle opere pubbliche da realizzare per offrire risposte alle istanze di sviluppo del vasto territorio, con i suoi quattro centri urbani, le zone turistiche e quelle rurali, che già nella gestione ordinaria comporta gravosi oneri, finanziari e non. Il sindaco, tuttavia, ha rassicurato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che l’azione amministrativa, proseguirà sempre con grande impegno e dedizione, affrontando e superando le periodiche criticità che si presentano e le situazioni ordinarie, per elevare le condizioni di vita della comunità. I sindacalisti, Casciaro, Pennini e Milione, dal canto loro, hanno apprezzato l’iniziativa del sindaco Papasso, condividendone finalità e programmazione. Tra gli apporti alla discussione, è venuto l’invito ad incidere per recuperare quella percentuale ancora consistente dell’evasione fiscale. Le parti, si sono lasciate con l’auspicio di proseguire nel rapporto di collaborazione ai fini del bene comune.