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Elezioni Universitarie: I Think, Pensare Liberamente e Votare con il Cuore

i thinkL’Università della Calabria si prepara alle prossime elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca in seno al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, previste per il 28 e 29 Novembre 2012, chiamando alle urne gli studenti del campus a dare la loro preferenza tra i 24 candidati disponibili.

Tra le quattro liste presenti sulla scheda elettorale ci sarà la nuova nata, I Think, istituita nel settembre 2012 da un gruppo di ragazzi con solide idee in testa ed un programma politico ben congegnato, che trae ispirazione dal movimento studentesco. Ex militanti di ControVerso, che hanno deciso di continuare a lottare in un nuovo gruppo per divergenze di idee.

Al gruppo I Think si è avvicinato il gruppo Cuore, generando un’alleanza sotto un unico stemma e condividendo quasi del tutto il programma politico.

I Candidati al Consiglio di Amministrazione sono Vincenzo Gallelli e Giuseppe Tolmino; al Senato Accademico, invece, Emanuele Ritacco, Antonio Acri, Francesco Minò e Antonio Alessio.

I Think propone una rappresentanza che possa preservare i diritti dello studente e “che abbia il coraggio di protestare contro scelte politiche che vanno ad intaccare la qualità della vita dello studente in ateneo” afferma Ritacco.

Il candidato Vincenzo Gallelli dichiara di aver “formato questa lista per creare un’alternativa reale e concreta per gli studenti, senza tradirli. Un progetto culturale e politico che possa cambiare la realtà e non soccombere alle decisioni dall’”alto”. C’è bisogno di una rappresentanza libera, partecipata e revocabile e per non buttare tutto il mio lavoro ho deciso di metterci la faccia.”

Vincenzo Gallelli

Gli obiettivi che si pone I Think sono molti e vanno a toccare ciò che sono i “limiti” del sistema dovuti per larga parte alla legge Gelmini, che ha determinato una riorganizzazione degli Atenei ed “un disequilibrio tra Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico, quest’ultimo ha solo pareri non vincolanti”.

Altri punti rilevanti della campagna sono:

“il problema della didattica – prosegue Ritacco – perché organizzata non secondo logiche di bisogno degli studenti, ma in base al personale a disposizione, con il conseguente adattamento dei docenti.

Combattere gli sprechi.

Intervenire sul sistema di finanziamento delle associazioni studentesche, evitando interessi particolaristici, istituendone un tetto massimo con comprovata erogazione di servizi mutualistici e di orientamento, soprattutto per le matricole. Redigere un bando pubblico per le associazioni che vogliono finanziamenti per progetti, seguendo un criterio di scelta qualitativa e trasparente operata da una commissione valutativa nominata a sorteggio in una seduta aperta.

Riconoscimento dei diritti dello studente lavoratore. Istituzione del garante degli studenti.  La predisposizione di sette appelli annuali, più uno per i fuoricorso, e possibilità di frequentare corsi di recupero. Un centro residenziale più vivibile e accessibile, libero da ogni forma di privatizzazione e favorendo così lo scambio culturale e la libertà tramite precisi regolamenti che consentano agli alloggiati di partecipare all’organizzazione degli spazi. Il ripristino del servizio navetta. Garantire una forma di contratto per gli studenti in stage.                                                                                                                       Costruire fontane di acqua potabile, per consentire l’usufrutto di un bene comune per tutti”

Emanuele Ritacco

Emanuele Ritacco sottolinea come il gruppo I Think si stia mobilitando per ravvivare la fiducia degli studenti per l’università, difendendo i propri diritti e non considerando la vita del campus solo come fase di transizione ma come esperienza formativa per il proprio futuro.

Altro punto importantissimo, per realizzare il programma politico della lista, è mettere in primo piano la Carta dei Diritti dello Studente, che deve essere “La base su cui si deve costruire l’università e le sue regole. Bisogna partire dai diritti degli studenti, difendendoli” afferma Gallelli.

Il gruppo Cuore, nato nel 2006, è il risultato della fusione di vari gruppi politici universitari che hanno sposato idee comuni, portate all’interno del sistema decisionale dell’università.

Preme loro sottolineare l’importanza della riorganizzazione didattica. Auspicano un potenziamento dei servizi rivolti agli studenti, con l’aumento di residenze e strutture, per migliorare la vivibilità del campus, non chiudendo la porta alla privatizzazione del centro residenziale se necessario per gli alloggiati.

Importante anche il punto sulla mobilità, che rende difficile gli spostamenti degli studenti data la poca disponibilità di corse, specialmente nei fine settimana.

Giuseppe Tolmino

Non resta altro che dire di “pensare liberamente e votare con il cuore”, come consigliano i ragazzi di I Think.

Per maggiori informazioni e approfondimenti sugli altri obiettivi della lista, consultare la pagina facebook di I Think.

 

 

 

 

 

 

Miriam Caruso