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‘Ndrangheta Aemilia, condannato a due anni l’ex calciatore Vincenzo Iaquinta

REGGIO EMILIA – Condannato a due anni di reclusione l’ex calciatore Vincenzo Iaquinta. Per l’ex attaccante della Juventus, coinvolto nel processo ‘ndrangheta Aemilia, l’accusa aveva chiesto sei anni, poi ridotti a due per la caduta dell’aggravante mafiosa nella sentenza di primo grado. Condannato a 19 anni per associazione mafiosa il padre Giuseppe. I due hanno abbandonato l’aula urlando “vergogna, ridicoli”, mentre era in corso la lettura del dispositivo.

Processo “Aemelia”, chiesti sei anni per Vincenzo Iaquinta

CROTONE – Sono stati chiesti 6 anni per Vincenzo Iaquinta e 19 anni per il padre Giuseppe. Queste le richieste fatte dai magistrati della DDA di Bologna, al termine della requisitoria del processo Aemelia, relative alle attività della cosca dei Grandi – Aracri del nord. 

Vincenzo Iaquinta, ex bomber della nazionale, insieme a tutti gli altri indagati sarebbe accusato di vari reati, tra cui quelli relativi ad associazione a delinquere, truffa, usura, estorsione e frode con l’aggravante di stampo mafioso. Questi i motivi che hanno spinto ieri i magistrati a chiedere 6 anni di reclusione per l’ex calciatore e 19 per il padre.

Foto https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/processo-aemilia-iaquinta-1.3542314

 

 

Processo Aemilia, Iaquinta in aula

iaquintaBOLOGNA – E’ presente in aula l’ex calciatore calabrese della Juve e della Nazionale Vincenzo Iaquinta per la prosecuzione dell’udienza preliminare del processo di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’ con 236 imputati. Il campione del mondo 2006 è a processo per violazione di leggi sulle armi. Imputato anche il padre, Giuseppe, imprenditore cui la Dda contesta l’associazione di tipo mafioso.

Intanto è in corso l’interrogatorio di Roberta Tattini, consulente fiscale accusata di concorso esterno alla Cosca Grande Aracri.

Operazione “Aemilia”: perquisito Vincenzo Iaquinta

BOLOGNA – L’operazione “Aemilia” contro la ‘ndrangheta ha visto tra gli arrestati, Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore ex campione del mondo Vincenzo Iaquinta. La polizia giudiziaria ha attuato una perquisizioni nei confronti di Vincenzo, in vista del ritrovamento di due pistole a lui intestate, possedute dal padre che non avrebbe potuto detenere le armi per via di un divieto imposto da parte della Prefettura. Tuttavia il calciatore secondo l’impostazione giuridica scelta per l’atto, non è indagato formalmente.