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Ponti, Trotta: «Chiediamo interventi di monitoraggio per la Calabria»

COSENZA –  «La tragedia di Genova non ha soltanto aperto una lancinante ferita, squarciata dal dolore per le vittime causate dal crollo del Ponte Morandi. C’é altro: c’é la paura, c’è la sensazione di non sicurezza che ognuno di noi avverte pensando, e ancor più percorrendo, infrastrutture spesso vecchie e visibilmente pericolanti e necessitanti manutenzione, nella migliore delle ipotesi». Lo dichiara Vincenzo Trotta, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Cosenza. «Noi viviamo in Calabria, a Cosenza, dove la mobilità, in assenza di alternative, avviene interamente su gomma e dove i ponti di Celico, il viadotto Cannavino, e quello di San Fili, il viadotto Emoli appaiono visibilmente pericolanti e fanno tirare un sospiro di sollievo ogni volta che li si percorre senza conseguenze. Chiediamo una massiccia mobilitazione, regionale, nazionale e delle forze preposte, per verificare e quantificare la mole di interventi necessari a garantire la messa in sicurezza non solo dei tratti in questione, ma di quanti ogni giorno sono chiamati a percorrerli. Chiediamo al MIT, insieme all’Anas, un piano speciale per la Calabria, una mappatura di tutte le infrastrutture, i ponti e i cavalcavia presenti nella nostra regione, per poter fotografare la situazione attuale e pianificarne al meglio un’implementazione, con delle chiare priorità territoriali d’intervento. Si metta al sicuro ciò che si puó, si superi ciò su cui non vale la pena fare manutenzione e si ragioni sulle grandi opere, che portano oltre che maggiore sicurezza anche sviluppo e occupazione. Chiediamo che si facciano meno parole, che stiamo ascoltando in abbondanza sulla bocca di esponenti del governo che dovrebbero avere maggiore rispetto di fronte a questi drammi, e più chiarezza e concretezza perché la sicurezza e la vita valgono più del consenso. In tal senso, più che avventurarsi in ipotesi, a trazione elettorale, che non tengono conto né della verità né dei rapporti tra committente e os, vorremmo che non si prendessero a modello esperienze che il passato si é già incaricato di bollare come fallimentari. Non vogliamo assolutamente fare polemica, il rispetto da sempre ci appartiene e ci guida nel nostro essere prima che nella nostra azione politica. Il quesito é: se negli anni il controllo pubblico non è riuscito ad ottemperare ai propri compiti, la soluzione puó essere il riaccentramento totale della gestione?»

Designato il coordinamento cittadino di Forza Italia Giovani Cosenza

COSENZA – Il coordinatore provinciale del gruppo giovani di Forza Italia, Vincenzo Trotta, ha ufficializzato la composizione del coordinamento cittadino di Cosenza nell’ottica di continuare il percorso aggregativo già iniziato durante l’estate e per rilanciare l’azione del movimento per una sempre più ampia partecipazione di giovani e meno giovani alla vita politica.
Largo alle donne, per una cultura delle pari opportunità che nasca dalla partecipazione politica e non si risolva esclusivamente nel momento elettorale: Gemma Salfi guiderà il coordinamento cittadino di Cosenza e sarà affiancata dal vice Fabio Infelise.
Stabiliti anche gli incarichi dipartimentali, che verranno gradualmente completati: Laura Flaccavento per il Dipartimento Pari Opportunità, Giulia Naccarato per il Dipartimento Sport, Deborah Molinaro per il Dipartimento Politica estera e Sicurezza, Francesco Coscarella per il Dipartimento Giustizia e Lorenzo Mauro Dipartimento Scuola e Università mentre sarà impegnato nel comitato organizzativo per il NO al Referendum nel capoluogo bruzio Filippo Salemme insieme agli altri ragazzi del coordinamento cittadino.

«I giovani hanno oggi – dichiara Vincenzo Trotta – un compito importantissimo. Restituire credibilità alla politica. In un momento in cui l’antipolitica lancia il chiaro messaggio ‘Scegliete noi perché non siamo i partiti’, noi vogliamo dimostrare che il nostro impegno é mirato a ricollocare nei partiti energie, culture, valori e freschezza integrandoci alle esperienze positive di tanti nostri amministratori e dirigenti ed essendone al tempo stesso pungolo per un’azione vicina alle nuove generazioni ed ai nuovi bisogni».

Vincenzo Trotta è il nuovo coordinatore del movimento giovanile di Forza Italia

COSENZA – «Sarà Vincenzo Trotta, 24enne studente di Giurisprudenza ed impegnato da diversi anni nel campo dei processi di customer experience, a vincenzo trottaguidare i giovani forzisti della provincia di Cosenza. L’investitura è arrivata – afferma una nota – dalla coordinatrice nazionale On. Annagrazia Calabria in accordo con il cordinatore regionale dei giovani Luigi De Rose e con i vertici calabresi del movimento, a seguito di ampie consultazioni». È giunta così al termine la fase commissariale che ha posto in essere la riorganizzazione del movimento giovanile di Forza Italia. «Sono diverse le iniziative in cantiere, su tutte la battaglia del referendum costituzionale che – dichiara il neo coordinatore Trotta – giá responsabile comunicazione, sarà un momento di incontro per tutta l’area moderata e per tutti i giovani che vogliono impegnarsi in politica attivamente per contrastare uno scempio costituzionale degno delle peggiori dittature».

Trotta (FI) su “Patto per la Calabria”: “Nessuno crede più agli annunci”

“Inutile girarci intorno, siamo a fine anno, è trascorso più di un quinto di questa legislatura targata PD e i risultati sono ben visibili, perché in politica l’assenza fa molto più rumore dell’azione.” E’ quanto dichiara Vincenzo Trotta, Responsabile Comunicazione di Forza Italia Giovani Calabria.
“Credo sia sbagliato per chi fa politica, a qualsivoglia livello, perdersi in attacchi aprioristici o in difese acritiche – dichiara il giovane dirigente cosentino – ma la situazione oggettiva fornita dall’ingessatura di questo governo regionale è così palese che persino i mille disagi della nostra Calabria passano in secondo piano rispetto al grave problema politico che il centro-sinistra sta vivendo da più di un anno a questa parte: quello del letargo amministrativo.
Inutile girarci intorno, siamo a fine anno, è trascorso più di un quinto di questa legislatura targata PD e i risultati sono ben visibili, perché in politica l’assenza fa molto più rumore dell’azione.IMG
I problemi non hanno affatto colore politico, probabilmente lo hanno le soluzioni, ma i problemi no. E non ci si può perdere in promesse e in rinvii quando gli indicatori economici lasciano ancora una volta al Sud la sensazione di rappresentare la bellezza che tutti seducono in annunci e che nessuno poi sposa nei fatti.
Non crediamo a Matteo Renzi, sia ben chiaro. Non ci si può fidare di chi crede che le lacune culturali di una generazione possano essere colmate da un bonus di 500€ a chi entra nell’età del voto.
Ha, infatti, annunciato per il Sud interventi straordinari, un Ministero del Mezzogiorno, un Masterplan, il completamento dell’A3, una ripartenza con il Meridione a guidare il benessere e poi? Nessun intervento straordinario, in Legge di Stabilità soltanto le briciole del credito d’imposta per circa 600 milioni ignorando il pacchetto di proposte per 5 mld al Sud presentato da Forza Italia, un project review sull’A3 e sulla 106 che saranno soltanto oggetto di manutenzione anzichè di rifacimento come previsto da precedenti progetti già approvati, nessun fondo direttamente destinato all’emergenza Locride nel decreto “territori” in cui invece distribuisce un contentino al suo Sindaco reggino Falcomatà per il ripiano delle casse comunali e soltanto 50 milioni di euro alla protezione civile per far fronte alle emergenze. Addirittura ha defenestrato l’unico Ministro calabrese che potesse rappresentarci in Cdm.
Apprendiamo adesso di un “Patto per la Calabria” tra il governatore Oliverio ed il premier che verrà sottoscritto a fine gennaio 2016, sulla base di alcuni punti sui quali le azioni del ministro Del Rio e dello stesso Renzi si sono già incaricate di smentire nei fatti.
Di ottimismo non si muore, ma di annuncite si. E non ci lasceremo intruppare – conclude Trotta – da chi al grido della rottamazione si è ben presto trasformato nel Napoleone di Orwell.”

Vincenzo Trotta (Giovani FI): “Il PD non è credibile”. Su Cosenza: “Occhiuto ha ridato vita alla città”

“Se domenica prossima si dovesse votare per l’elezione del Governatore della Calabria, credo che, in un barlume di lucidità, Mario Oliverio non prenderebbe nemmeno il suo voto. È infatti innegabile l’immobilismo e la paralisi in cui il governo regionale è piombato da tempo ed è inquietante il resoconto dell’attività dopo quasi un’anno dall’inizio di questa legislatura.” Lo scrive Vincenzo Trotta,  coordinatore di Forza Italia Giovani per l’area urbana.
“Le uniche attenzioni nazionali verso la nostra terra, nonostante i tanti spot propagandistici di Renzi, sono dovute ai titoloni dei giornali nazionali non per l’ottimo operato amministrativo, del quale non v’è ombra, ma per episodi poco piacevoli come Rimborsopoli o come l’inibizione dell’Anticorruzione di Raffaele Cantone nei confronti del governatore per le nomine sulla Sanità.
Chi continua a pensare che il Csx sia la corazzata invincibile vista a Novembre scorso ha sicuramente poca cognizione di quello che é il PD calabrese e delle lotte di potere cui abbiamo assistito e a cui continueremo ad assistere.
Basta semplicemente guardare al risultato delle amministrative di Maggio scorso dove il PD ha perso in tutti i grossi comprensori al voto, come Vibo, come Lamezia, come Gioia Tauro in cui hanno vinto largamente i candidati del centrodestra.”vincenzo trotta

Il discorso si sposta sulle prossime elezioni di Cosenza: “Mi sembra ci sia tanta confusione nel centrosinistra e gli approcci ad accozzaglie politiche sono quasi sempre distanti da un’offerta amministrativa incisiva ed efficace, lo stiamo già vivendo a livello regionale.
Noi abbiamo invece le idee molto chiare. Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto attraverso il suo operato sta modellando sempre più una città che è stata capace di fare un’importante salto culturale, urbanistico e sociale.
La città è viva, ed è piacevole viverla, di giorno, di sera, a qualsiasi ora.
Ha restituito ai cosentini il Castello Normanno-Svevo, che guardava tristemente la città dall’alto della sua storia. Ha riqualificato diverse aree come Piazza Santa Teresa o come Via Arabia, per citarne qualcuna. Ha ridato vita ad un corso principale, sempre popolato a qualsiasi ora, e ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche del Lungofiume, divenuto ormai classico momento di ritrovo delle serate estive, installando i box art facendo incontrare l’amore per l’arte con la spensieratezza di questa stagione.
I tanti cantieri, molti terminati, sono la prova di un Sindaco che ha voluto davvero dare un’impronta di cambiamento alla sua città, e che continuerà con il completamento dei lavori di Piazza Bilotti e del Ponte di Calatrava, e soprattutto va sottolineato come tutto ciò sia stato reso possibile senza gravare sulle tasche dei cittadini ma sfruttando la programmazione dei fondi europei.
Ma la buona amministrazione è rinvenibile anche e soprattutto, per esempio, nella riqualificazione della rete idrica in soli tre anni dal suo insediamento o dai diversi premi ottenuti da Cosenza per gli ottimi risultati sulla raccolta differenziata, che l’hanno resa “Città riciclona”.
I cittadini di Cosenza in un sondaggio pubblicato qualche mese fa sui quotidiani locali hanno esternato il loro apprezzamento per il Sindaco Occhiuto in una percentuale vicina al 60%, prodromica di una cittadinanza che ha finalmente ritrovato la voglia di essere rappresentata da un’amministrazione che ha curato con amore e competenza forma e sostanza di una città che è diventata una delle più belle di tutta la Calabria.”

DL Enti Locali. Trotta (FI): “Sulla Sanità tagli ciechi sulla spesa e non sugli sprechi”

2015-03-18-16.23.56L’Italia sta diventando un Paese in cui il diritto alla salute non è più garantito per tutti. La Camera approva, infatti, il dl 78/2015 sugli Enti Locali, sul quale il governo pone questione di fiducia, che prevede, tra l’altro, un taglio alla Sanità di 2,35 miliardi di euro annui a partire dal 2015 che continuerà negli anni a venire. Le perplessità sono tante e stupisce notare come i maestri della retorica che negli anni scorsi si ergevano ad illuminati della politica e dell’economia procedano con misure che altro non sono che dei tagli lineari alla spesa e non agli sprechi. 
Il governo si è affrettato a dire che non si tratta di tagli bensì di risparmi, o meglio della non erogazione di risorse già destinate, in pieno accordo con le Regioni. In realtà a sentire i governatori regionali essi sono di tutt’altro avviso, anche esponenti stessi del PD come Michele Emiliano che ha chiesto le dimissioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un’azione di governo, che l’ha scavalcata, totalmente lontana da politiche rivolte al benessere collettivo.
È curioso vedere anche le modalità in cui sono stati effettuati i tagli, con la Lombardia che è la regione più colpita con ben 385 milioni di euro nonostante sia la realtà più virtuosa e tra le regioni con standard qualitativi offerti tra i più alti. Viene da pensare che sono proprio le regioni che spendono peggio le risorse ad essere più tutelate, quando invece è proprio lì che bisognerebbe concentrarsi per scovare responsabilità su cattive gestioni e corruzione.
Non posso certamente non affermare che i tagli nella sanità possano, e debbano, essere fatti considerando che si stima un peso della corruzione nel settore di almeno 10 miliardi ma sarei d’accordo su un’aggressione a ciò non ad una riduzione cieca che verrà  compensata, e subita, dai cittadini, o in termini di aumenti dei costi a loro carico o in termini di più scarsa qualità sui servizi offerti. 
Abbiamo giá avuto modo di vedere che politiche di questo tipo non portano risultati apprezzabili, basta pensare ai tagli perpetrati ai danni dei comuni che negli ultimi tre anni hanno aumentato le tasse locali del 22% in media.
È inoltre scandaloso il ruolo a cui il Parlamento è stato relegato da Renzi, troppo spesso by-passato o condizionato da un abuso nel porre questioni di fiducia nella maggior parte delle volte in cui viene chiamato in causa, allontanandosi quindi dal compito che effettivamente spetterebbe ad un organo legiferativo qual è.
Con Renzi si sta instaurando e radicando un pericoloso concetto snaturato di democrazia rappresentativa, con un uomo da solo al comando e una schiera di fedeli, spesso a convenienza, inesperti e talvolta incompetenti, che tramite il linguaggio del “politichese” che le istituzioni dovrebbero non più parlare in un momento storico come questo cercano di distorcere e stravolgere la pochezza e gli sfaceli di un governo che a discapito degli spot non è riuscito a ridurre la disoccupazione, non è riuscito a creare sviluppo economico in termini di pil, non è riuscito a riformare il fisco e la giustizia e con un partito di maggioranza relativa senza alcuna identità, giustizialista o garantista a convenienza. Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte, a differenza del naso del premier, senza nulla togliere al protagonista del Collodi.”
Vincenzo Trotta
Vice Coordinatore Provinciale FI Giovani Cosenza 
Responsabile Comunicazione FI Giovani Calabria