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Il tour di Vinicio Capossela anche in Calabria: farà tappa al Politeama

CATANZARO – Dopo lo speciale concerto di presentazione al Conservatorio di Milano lo scorso 20 aprile e l’annuncio di una serie di CONCERTI URGENTI “a soggetto” in programma in primavera ed estate, vengono svelate oggi le prime date del tour autunnale di Vinicio Capossela che porterà le TREDICI CANZONI URGENTI IN TEATRO. Il tour si intitola CON I TASTI CHE CI ABBIAMO – come la canzone che chiude il nuovo album – e debutterà a ottobre nei principali teatri italiani.

 Il Tour di Vinicio Capossella farà tappa il 26 ottobre, alle ore 21, sul palco del Teatro Politeama di Catanzaro. Organizzato da L’Altro Teatro, le prevendite attive a partire da oggi, 11 maggio, sui principali circuiti di prevendita (Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it).

Tredici canzoni urgenti (una produzione La Cupa) è il nuovo album di Vinicio Capossela uscito lo scorso 21 aprile su etichetta Parlophone per Warner Music Italy e presentato al Conservatorio di Milano lo scorso 20 aprile in un atto unico ricco di ospiti.

Tredici nuove canzoni scritte fra febbraio e giugno del 2022 e registrate nei mesi seguenti come diretta conseguenza del momento storico che stiamo vivendo.

Un disco musicalmente polimorfo e collettivo, che contiene molti strumenti, musicisti e ospiti, e che alterna diverse forme musicali, dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni ‘90. Ballate, waltz, jive e un cha cha cha costituiscono l’universo musicale di canzoni che nascono dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo. Un campionario di mali che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi ma che – schiacciati dall’incessante berciare della società dello spettacolo (che è sempre più la società dell’algoritmo) – non riusciamo più a vedere, a sentire, a capire.

Il tour teatrale CON I TASTI CHE CI ABBIAMO sarà anticipato da una serie di CONCERTI URGENTI “a soggetto” in programma in primavera ed estate: il 9 luglio al Teatro romano di Fiesole all’ Estate Fiesolana, il 13 a Pesaro a Lonely Planet UlisseFest, il 28 a Bra (CN) ad Attraverso Festival, il 29 al Forte di Bard (AO), il 2 agosto a Cassano All’Ionio (CS) ad Armonie d’Arte Festival e il 3 a Mesagne (BR).

Radio Capital è la radio ufficiale del tour. 

Applausi per Vinicio Capossela al Teatro dei Ruderi di Cirella

DIAMANTE (Cs) – Al Teatro dei Ruderi di Cirella buona la prima della “La Rassegna dei Ruderi” per la direzione artistica del rendese Alfredo De Luca.

Applausi per lo spettacolo “Pandemonium” di Vinicio Capossela, che ha dato il via anche all’34ª edizione del Festival del Miglior Live d’Autore, ideato e organizzato dall’infaticabile Ruggero Pegna, tra i promoter che hanno coraggiosamente sostenuto e voluto la ripresa dei grandi spettacoli dal vivo già questa estate

Un concerto inedito, pieno di esibizioni poliedriche degne di nota, che ha appassionato il pubblico dei Ruderi che ha lasciato il teatro solo dopo una calorosa standing ovation. Il tutto nel rispetto nelle norme anti-Covid, con platea distanziata e alternata di sedute e steward all’opera per far rispettare i turni nei servizi e nelle sedute delle gradinata.

In oltre due ore di concerto, Vinicio Capossela ha infiammato il suo pubblico con molti dei suoi storici successi. Se contagio c’è stato, è stato di emozioni ed entusiasmo.

Pandemonium è stato un concerto pieno di musica e invenzioni, alla sua maniera. Capossela, apparso subito in gran forma, ha indossato un cappello dietro l’altro, in accordo allo smoking rosso fiammante e si concesso ai suoi fan con la solita generosità. Un concerto antologico e sorprendente, in cui arrivano perle del suo passato, come “Tanco del Murazzo“, con cui ricorda il compianto giornalista Gianni Mura suo vicino di casa, fino ai recenti successi, come “Il povero Cristo“, che dedica a Mimmo Lucano, per sottolineare la bontà dell’utopia di Riace. Peraltro, Capossela ha voluto registrare il videoclip di questo brano proprio a Riace.

In questo splendido concerto ci sono stati richiami al folk, alla musica antica, all’elettronica più intelligente. Un gran miscuglio sonoro che ha mandato in visibilio i fans convenuti da ogni dove, con i sapienti tocchi di Vincenzo Vasi al theremin, uno strumento a onde sonore molto efficace nel tratteggiare l’allegoria di queste canzoni, sospese fra la festosità de “L’uomo vivo” e la poesia di “Ovunque Proteggi“, che chiude una serata perfetta in uno scenario straordinario, con il pubblico tutto in piedi ad applaudire, dopo essersi scatenato in balli e divertimento puro.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA

Appuntamento adesso fissato per giorno 19 agosto con Renzo Arbore e l’orchestra Italiana.

La Rassegna dei Ruderi proseguirà poi il 20 agosto il tanto atteso Made in Sud – Special Edition e il 21 agosto Biagio Izzo nella nuova commedia “Un Angelo per Custode”. Il 22 agosto spazio alla finale Regionale di Miss Italia, per poi concludere il 29 agosto con il Mitico Alvaro Vitali in Pierino Show.

 

Al via “Fatti di musica” con Vinicio Capossela e Renzo Arbore a Diamante. In arrivo 10 live a Cosenza

COSENZA – Dopo il blocco per il Covid19 riparte “Fatti di Musica 2020”, la trentaquattresima edizione del Festival del Miglior Live d’Autore ideato e organizzato da Ruggero Pegna.

Iniziato regolarmente con ben 4 eventi tra gennaio e febbraio, tra cui il megaconcerto di Mika al Palacalafiore di Reggio, l’improvvisa pandemia ne aveva fermato la programmazione.

Oggi arriva l’attesa conferma dei prossimi appuntamenti previsti al Teatro dei Ruderi dell’Area Archeologica di Cirella Antica a Diamante, uno dei luoghi più incantevoli della Calabria. Non a caso uno degli slogan dello storico Festival è ”Spettacoli straordinari in location spettacolari”.

I due appuntamenti confermati sono il concerto di Vinicio Capossela, martedì 11 agosto e quello di Renzo Arbore con l’Orchestra Italiana mercoledì 19 agosto.

Entrambi inizieranno alle ore 21.30. I biglietti sono regolarmente in vendita online su Ticketone e nei punti Ticketone autorizzati, con il distanziamento di un metro e le misure anti contagio previste dal DPCM ad oggi in vigore.

Per Vinicio Capossela si tratterà dell’unica tappa in Calabria di “Pandemonium”, come il titolo del diario online che il geniale musicista e cantautore teneva durante la pandemia.

“Da Pan (tutto), e demonio: tutto demonio, in opposizione a pan theos, tutto Dio”, dice l’artista. “Un concertato per tutti i demoni, accompagnato da un insieme di strumenti musicali che evocano il Pandemonium, mitico strumento gigantesco, del tipo dell’organo da fiera, completamente realizzato in metallo. A costruire il “Pandemonium” sembra siano stati i sudditi del re Laurino, esseri di piccola statura, abitanti di un regno sotterraneo in grande confidenza con l’estrazione mineraria. Questa origine ctonia conferirebbe un tono grave allo strumento che tiene a bassa quota lo spirito relegando ritmi e armonie a una dimensione infera, primitiva; i suoni che da esso si propagano non si elevano al cielo, ma sembrano sprofondare nella terra, a tiro del fuoco perenne, in un rimestamento che è lavorio della memoria continuamente sollecitata al fuoco bianco.”. 

Pandemonium è un concerto narrativo con canzoni messe a nudo, scelte liberamente in un repertorio che quest’anno va a compiere i trent’anni dalla data di pubblicazione del primo disco “all’una e trentacinque circa” (1990).

“Il demone a cui mi riferisco in questo Pandemoium è il dáimōn dei greci. L’essenza dell’anima imprigionata dal corpo che è il tramite tra umano e divino. Il destino legato all’indole, e quindi al carattere. Pan Daimon, tutti i demoni che fanno la complessità della nostra natura, tutte le stanze di cui è composto il bordello del nostro cuore.”, aggiunge Capossela, sempre unico e imprevedibile. Il concerto di Renzo Arbore con la mitica Orchestra Italiana del 19 agosto sarà l’anteprima dpresentazione ufficiale del Festival vero e proprio che si svolgerà in Piazza XV Marzo di Cosenza dal 4 al 13 settembre.

Finalmente si riparte – spiega Pegna – con una serie di appuntamenti di qualità e risonanza, in linea con le ultratrentennali scelte artistiche del mio festival, che hanno sempre assicurato al pubblico calabrese, e non solo, alcuni degli spettacoli più belli, prestigiosi e attesi, alcuni internazionali già irripetibili. I due appuntamenti a Cirella di Diamante faranno da prologo alla sezione centrale del Festival, con la consegna dei riconoscimenti, che si svolgerà dal 4 al 13 settembre in Piazza XV marzo di Cosenza, cuore di uno dei Centri Storici più belli e suggestivi d’Italia, con media partner ufficiale Rai Radio Tutta Italiana, la nuova piattaforma della rai che si avvale di nuove tecnologie di trasmissione, anche audio/video attraverso la pagina facebook ufficiale e in streaming su Rai Play.  Saranno dieci eventi consecutivi presentati e premiati con il Riccio d’Argento del nostro celebre orafo Gerardo Sacco, oramai l’autentico oscar del Live. Tutto il programma e ogni dettaglio della kermesse che si svolgerà a Cosenza saranno presentati nei prossimi giorni in conferenza stampa. Per il momento ringrazio il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore  Rosaria Succurro per la disponibilità della splendida location e la collaborazione, nonché la Rai, media partner del Festival. Sarà un evento davvero eccezionale!”.

Festival d’Autunno, Vinicio Capossela al Politeama

CATANZARO- Un concerto che abbraccerà l’intera opera di Vinicio Capossela “Ombre nell’inverno”, il tour che, in esclusiva regionale, farà tappa al Teatro Politeama di Catanzaro il prossimo venerdì 17 novembre nell’ambito del Festival d’Autunno. Il concerto seguirà il filo conduttore dello spettro che si ripresenta nell’inverno: dai brani umbratili dell’album “Canzoni della Cupa” alle ballate sparse in tutta la produzione.
«L’inverno è la stagione del racconto, della solitudine condivisa – spiega lo stesso Capossela – e chi è solo se ne accorge a Natale. E’ la stagione in cui la terra nasconde le cose perché generino frutto. È la stagione dei morti. Le ombre si fanno più lunghe nella selva e gli incontri più radi. E’ la stagione dell’immaginario popolare e delle creature della cupa, che si fanno vedere da uno solo alla volta per non essere credute. Lo spettacolo si svolge attorno a un bidone che assieme al fuoco genera ombre».

LA DIMENSIONE POETICA NELLE OMBRE DI ANUSC CASTIGLIONI

E, infatti, a prendere vita sul palcoscenico, ingombranti e discrete assieme, le ombre di Anusc Castiglioni, la cui arte è riconosciuta fuori dai confini nazionali. «Sono un’artista indipendente che abita a Milano. Mi occupo di messa in scena poetica dello spazio – racconta – con lo scopo di aiutare chi lo osserva, lo vive, lo attraversa a fare un’esperienza creativa in prima persona. Che si tratti di una scenografia teatrale, dell’allestimento di una mostra, di una performance di teatro d’ombra, di un laboratorio, di un’istallazione, di un evento per un’azienda provo ad attraversare e a far attraversare al pubblico o ai partecipanti la soglia d’ombra. Di là – conclude – ritroviamo una dimensione d’intimità, di memoria, di gioco, di riflessione, di contatto con la nostra creatività, con la nostra origine, con un immaginario onirico e mitico, con la dimensione poetica».

UNO SPETTACOLO CON LE PIU’ NOTE CANZONI DELL’INTERA PRODUZIONE DI CAPOSSELA

Sarà suggestivo ascoltare le più note canzoni dell’intera produzione di Vinicio Capossela lasciandosi rapire dalle ombre che prenderanno vita alle spalle della band. Uno spettacolo nello spettacolo che ha riscosso uno straordinario successo di critica già nella prima uscita, quella della data “zero” di sabato scorso a Carpi. E’ da lì che partirà la nuova tournée che sconfinerà anche in Europa visto che il suo ultimo album è stato pubblicato in varie città europee. «È bello portare la musica a spasso oltre confine – rivela Capossela – perché la si può accompagnare come imbonitori da circo o venditori di pozioni miracolosi. Funziona, credeteci. Ascoltate questa canzone e vi passerà il mal di schiena. Tornerete giovani per sempre. Si diventa ciarlatani o sciamani o profeti. Tutto sulla fiducia».

SANTACROCE: «OPERAZIONE ARTISTICA DI GRANDE PREGIO»

«In realtà quando si parla di Capossela – spiega Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival – la fiducia è scontata da parte del pubblico perché si tratta di un artista la cui produzione non è soltanto vasta ma anche talmente unica, inconfondibile, originale e apprezzata dalla critica da essere ormai considerato il miglior cantautore della sua generazione. I premi conquistati in questo 2017 lo dimostrano. Questo concerto, che chiude la XV edizione del Festival d’Autunno, è davvero sorprendente: la collaborazione tra il cantautore e Anusc Castiglioni dà vita a un vero e proprio spettacolo in cui si resterà sorpresi dalla capacità di restituire, attraverso l’antica arte delle ombre, il senso dei testi di Capossela. Un’operazione artistica di grande pregio che il pubblico saprà senz’altro apprezzare».

Festival d’Autunno, il concerto di Vinicio Capossela chiuderà la rassegna

CATANZARO – L’evento più atteso del Festival d’Autunno segna certamente la data del 17 novembre. Al teatro Politeama di Catanzaro Vinicio Capossela terrà un suo concerto. La tappa, tra l’altro, sarà l’unica in Calabria. Da giorno 11 del prossimo mese l’artista darà il via dal tour “Ombre nell’inverno”. I biglietti sono già in vendita da qualche settimana sul circuito Ticketone e nelle varie prevendite autorizzate (foto copertina rockol.it)

IL DIRETTORE SANTACROCE E L’OBIETTIVO DELLA MANIFESTAZIONE

«Quello che offriamo alla città – spiega Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’Autunno – è un appuntamento molto particolare che propone diversi generi ben interpretati dai cori che si esibiranno. Si passa dai canti prettamente religiosi, anche in lingua latina, alla musica leggera italiana e al gospel. Il tutto all’interno di tre magnifiche chiese che faranno da sfondo alle esibizioni e che si presteranno a essere riscoperte in tutto il loro splendore. Il Festival, così, prosegue il suo obiettivo di voler valorizzare i beni architettonici e storici della città, contribuendo a rivitalizzare il centro. Tutto questo vuole restituire l’immagine di una Catanzaro bella e vitale, lontana da certi luoghi comuni diffusi, probabilmente, perché si ignora quanto essa custodisce».

Tappa rendese per “Nel paese dei coppoloni” di Vinicio Capossela

www.cineblog.it
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RENDE (CS) – Musica e racconti accompagnati da alcuni dei brani che anticipano il prossimo album di inediti “Canzoni della cupa”( in vendita dal prossimo 4 marzo) sono gli ingredienti principali di “Nel paese dei coppoloni” che il prossimo due maggio farà tappa presso il cinema Garden di Rende per chiudere la rassegna cinematografica “La punta dell’iceberg” organizzata dal Cineforum Falso Movimento  di Rovito e dal cinema Garden di Rende.Musica, narrazione e cinema. Un viaggio onirico vissuto in prima persona da Vinicio Capossela, un viaggio che prende corpo e voce per essere narrato. Da sfondo l’Irpinia, luogo di racconti,canti e culture che hanno ispirato “Il paese dei coppoloni” l’ultimo romanzo dell’artista edito nell’aprile dello scorso anno. Case abbandonate,animali, la natura rigogliosa e selvaggia sono il ritratto di un’Italia abbandonata che ha voglia di raccontarsi attraverso le chiacchiere di paese e  le litanie delle donne. Appuntamento imperdibile per gli amanti di Capossela e per chi vuole viaggiare pur stando seduti in poltrona.

VIII Premio Nazionale V. Padula: resoconto di un pomeriggio di letteratura

PREMIO-PADULA-2015-1ACRI (CS) – “Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere“: questa splendida, veritiera citazione dal libro-manifesto dello scrittore francese Daniel Pennac, “Come un romanzo“,  è la migliore descrizione che possa suggellare il pomeriggio conclusivo delle ricche giornate culturali dell’VIII edizione del Premio Nazionale “Vincenzo Padula”, svoltosi ieri nella suggestiva cornice del Palazzo Sanseverino-Falcone, nella cittadina di Acri. Lo stesso professore francese ha ricevuto un premio, nella Sezione narrativa internazionale, per la sua capacità di coniugare come nessun altro letteratura e insegnamento: ogni ragazzo è come uno strumento musicale e bisogna imparare a suonarlo per poterlo capire, ha dichiarato Pennac. Ma egli non è solo uno scrittore per ragazzi, è uno scrittore per tutti, così come la letteratura è per tutti e, in quanto tale, va amata e condivisa, perchè il bello della cultura è che “non è proprietà privata”. Uno “scrittore metaforico” ama, dunque, definirsi Pennac che, con i suoi libri, non teme di trasfondere il fantastico nel reale, creando una perfetta metafora di quel filo che sempre tiene legate l’infanzia e l’età adulta. E come romanziere, Pennac non ama parlare della politica: quello non è il suo compito. Per questo motivo, non si sente in grado di rispondere alla domanda della giornalista Maria Cuffaro, presentatrice dell’evento, che gli chiede come, secondo lui, sia cambiata la Francia dopo Charlie Hebdo. Soltanto, Pennac si limita a riportare l’esempio  dell’affascinante e tranquilla multiculturalità del suo quartiere parigino, Belleville, casa di un sincretismo fragile, ma da preservare da pregiudizi e cattiverie.

Tante, significative personalità del panorama culturale, italiano e internazionale, si sono quindi avvicendate sul palco a ricevere il premio, frutto di una straordinaria creazione artistica. Un premio tanto più importante, sop2015-11-07 19.06.03rattutto per gli scrittori, perchè conferito da un pubblico prestigioso, non solo quello dei critici e degli esperti, ma quello dei lettori, i primi, sinceri destinatari della parola scritta. A decretare, infatti, il romanzo vincitore della Sezione Narrativa sono stati 300 studenti scelti nelle scuole secondarie della provincia. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato, così, “Cattivi” di Maurizio Torchio, edito da Einaudi, “uno dei libri più belli a illustrare la condizione carceraria e, per esteso, quella umana”, secondo Goffredo Fofi. Un romanzo, scritto in una sorprendente prima persona, che aggroviglia il lettore tra i pensieri di un ergastolano, spingendolo a un coivolgimento emotivo che mai avrebbe pensato di poter avere, imprigionandolo in un carcere letterario, grazie alla straordinaria bravura di uno scrittore come Torchio che, a detta del Presidente della giuria tecnica, Walter Pedullà, professore emerito della “Sapienza” di Roma, “é letteratissimo”, tanto da “grondare letteratura”. Lo scrittore torinese, del resto, non ha mancato di apprezzare il riconoscimento, tanto più perchè alla giuria di studenti è stato chiesto di recensire il suo “Cattivi”. I più bei lavori sono stati premiati con una borsa di studio, offerta dal Rotary Club di Acri e consegnata dalla Presidentessa dell’associazione Pasqualina Pisano e da Francesco De Marco, membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione “Vincenzo Padula”, che da anni presiede all’organizzazione del premio, sempre più frutto di una sinergia tra l’intelligenza della giuria tecnica, che ve2015-11-07 19.32.45de tra le sue fila anche Santino Salerno, Raffaele Perrelli e Nicola Merola, e l’impegno dei ragazzi. Questo ha voluto precisare, soprattutto, il prof. Giuseppe Cristofaro, Presidente della Fondazione, nei saluti di apertura assieme al Sindaco di Acri, il dott. Nicola Tenuta, sottolineando l’importanza del percorso culturale di quest’anno, che prende il nome di Tentazione Calabria,  accompagnato da simbolo di speranza per una regione come la nostra realizzato dall’artista acrese Silvio Vigliaturo, pure autore degli oggetti in vetro che sono stati donati agli ospiti che si sono aggiudicati il premio nelle diverse sezioni.

Anche il vincitore della Sezione saggistica è stato decretato da una giuria popolare di 100 studenti: si tratta di Umberto Ambrosoli, avvocato penalista esperto di criminalità informatica, già autore del libro “Qualunque cosa succeda“, che narra la vicenda del padre avvocato, assassinato quand’egli era soltanto un bambino. Dalle tristi vicissitidini della sua vita fino a “Coraggio“, saggio vincente che, attraverso tre esempi “normali”,  non vuole insegnare il coraggio, ché questo, ha raccontato Ambrosoli, non si può fare, ma “insegnare l’arte di affrontare la paura per uscire da quel piagnisteo deresponsabilizzante” che induce a credere che nulla possa cambiare. E, invece, è necessario trovare quella “forza del cuore, irrazionale”, quel coraggio che sta tutto nell’ascoltare se stessi: di questo ha bisogno oggi l’Italia, secondo Ambrosoli, del coraggio della verità, anche come giudizio su se stessi.

Nella Sezione Narrazioni e scritture del nostro tempo, il riconoscimento è stato conferito al prof. Vito Teti, ordinario di Antropologia culturale dell’Università della Calabria, per il suo saggio ricco di colori, “Terra inquieta“, che racconta di una Calabria fragile, mobile, aderente alle sue antiche radici ma mai priva della sua speranza verso il futuro: per questo, ha affermato Teti, questo Sud così mobile nel tempo, con i suoi paesi in bilico sull’abiss2015-11-07 19.13.57o dello spopolamento, deve sentire il bisogno etico e politico di accogliere in sè i nuovi protagonisti del flusso migratorio in corso. E proprio da questo Sud, simbolo della terra dei padri, nasce “Il paese dei coppoloni“, romanzo del maestro Vinicio Capossela, vincitore nella Sezione Narrazioni e musiche del nostro tempo: fulcro della storia quella cultura popolare fondata sul racconto che desta meraviglia, nel cammino del viandante alla ricerca delle sue origini.

Gianni Riotta, il giornalista “meno provinciale” di tutta Italia, con uno sguardo capace di cogliere aspetti multiformi della realtà di oggi, ha ricevuto il premio per la Sezione giornalismo. Ma cosa manca al giornalismo oggi?, gli è stato chiesto. I lettori, la risposta semplice e lapidaria di colui che del giornalismo ha fatto uno strumento in continuo rinnovamento, mai uguale a se stesso. Tuttavia, Riotta non vuol parlare di una colpa, ma semplicemente, ritiene che quel modello verticale di giornalismo tradizionale, fondato sul rapporto giornale-lettore, si sia ormai logorato, inghiottito dalla trasformazione dell’era digitale e che, pertanto, il giornalismo moderno possa salvarsi se in grado di adattarsi.

A conclusione della manifestazione, quest’anno dedicata a Pierpaolo Pasolini, di cui ricorre il2015-11-07 20.17.37 quarantennale della morte e a cui è stato tributato un intenso omaggio video a inizio serata, un riconoscimento alla carriera nella Sezione “Vincenzo Talarico” è stato consegnato al maestro Ettore Scola, icona del cinema italiano e regista di alcuni dei maggiori capolavori della storia della cinematografia, come “La terrazza” e “C’eravamo tanto amati“, che, piccolo, curioso aneddoto, lo scrittore Daniel Pennac ha rivelato essere motivo di una simpatica faida familiare tra lui, sua moglie e sua figlia, amanti di diverse pellicole girate da Scola.

Un pomeriggio all’insegna delle belle parole, quello di ieri ad Acri, non perchè leziosamente e ben scritte: non è soltanto questo la scrittura, sia essa narrativa, saggistica o giornalistica. La scrittura è avere qualcosa da dire, è consapevolezza di quello che si imprime su carta: “Non si scrive perchè si ha qualcosa da dire, ma perchè si ha voglia di dire qualcosa“.

Francesca Belsito

Vinicio Capossela darà il via a “Piazza un libro” dell’Unical

vinicio caposselaCOSENZA – Ai nastri di partenza “Piazza un libro” dell’Università della Calabria, la manifestazione di promozione della lettura dell’evento #ioleggoperché dell’AIE (Associazione Italiana Editori) a cui l’Ateneo ha aderito. Ricco e variegato, dai lounge e reading letterari alla distribuzione di libri da parte dei messaggeri, dalle letture tematiche all’aperitivo letterario e agli spettacoli, il programma dell’iniziativa che si dipanerà all’Unical il 23 aprile e la cui organizzazione è a cura del Liaison Office, del Dipartimento di Studi Umanistici e del CAMS (Centro Arti Musica e Spettacolo).

Sarà Vinicio Capossela lo starter delle attività della giornata che presenterà il suo ultimo libro, già finalista de Il Premio Strega 2015. L’intervento del cantautore, promosso in collaborazione con Archimedia Produzioni, si svolgerà alle 11:30 al Teatro Auditorium Unical e sarà anticipato dalla “lettura al buio” da parte di uno studente non vedente che leggerà passi tratti da Moby Dick.

A introdurre l’artista saranno Fabio Vincenzi, componente della Direzione artistica del CAMS, e la studiosa Alba Battista. Capossela proporrà al pubblico, una parte del quale composta da studenti delle scuole superiori, un viaggio nei suoi scritti contenuti nel suo ultimo libro, edito da Feltrinelli.

A seguire tanti gli appuntamenti di “Piazza un libro”. In ordine di svolgimento: la staffetta sul ponte Bucci animata dalle street band Takabum e Girlesque; una lounge della lettura fatta di #ioleggolamiaterra, #ioleggoquellochescrivo, #ioleggoperchè…èmusica, #ioleggocosì, #ioleggoilmiolibro, #ioleggonellamialingua; l’aperitivo letterario.

L’evento si chiuderà con MONI OVADIA in “Scritti Corsari” di Pasolini, anticipato da un’altra “lettura al buio”.

Cosenza si prepara alla lunga notte di Capodanno

Dall’isola pedonale fino al centro storico, la notte del 31 dicembre la città di Cosenza attende il nuovo anno all’insegna del divertimento, di quello che accontenta tutti i gusti e tutte le generazioni, grazie allo sforzo e all’impegno di due enti, il Comune e la Provincia.
Un invito a partecipare ai festeggiamenti di fine anno e a fruire del ricco cartellone di eventi viene rivolto dal Sindaco Mario Occhiuto ai cosentini, ma anche a quanti arriveranno in città da tutta la provincia, dal resto della Calabria e da fuori regione. “Siamo certi – sottolinea il Sindaco Occhiuto – che il Capodanno cosentino ha tutte le credenziali per accogliere tantissima gente, sia sotto il profilo delle proposte musicali che per quel che riguarda i fattori fortemente attrattivi sui quali abbiamo deciso di puntare. Invitiamo, pertanto, i cittadini e quanti, da ogni dove, arriveranno a Cosenza a lasciare le automobili nei parcheggi e ad utilizzare le circolari veloci che funzioneranno ininterrottamente per tutta la notte, gratuitamente, al servizio di tutto il territorio, seguendo i percorsi abituali.
“E’ una vigilia carica di attese – sottolinea l’Assessore alla Comunicazione, agli spettacoli e agli eventi Rosaria Succurro. Anche quest’anno è stato compiuto ogni sforzo possibile per assicurare un Capodanno in piazza degno della migliore tradizione, legando la città storica e la Cosenza dell’isola pedonale in una mescolanza di suoni, colori e attrazioni di ogni genere che costituirà un vero e proprio caleidoscopio intergenerazionale, in grado di accontentare tutti i gusti, dalle famiglie, ai giovani, dalla musica dei favolosi anni ’70, alle sonorità trascinanti di Vinicio Capossela e della Banda della Posta”.

Brindisi di mezzanotte…ricordando gli Anni ‘70
La mezzanotte si aspetta in piazza Kennedy, al ritmo delle musiche anni ’70. Due gli artisti che ci riportano in quelle atmosfere, l’italianissimo ed eccentrico Ivan Cattaneo che sul finire dei Settanta venne battezzato la nuova star del rock italiano, colui che introdusse le prime scenografie tecnologiche. Tanti i suoi successi che ancora oggi si ballano in versione dance.
Rimanda a quegli anni anche l’anglosassone Barry Mason, songwriter di alcune icone musicali, da Tom Jones a Rod Stewart, da Barbara Streisand a The Drifters,e ancora autore di testi per Englebert Humperdink, Charles Aznavour, The Fortunes, Edison Lighthouse, Des O’Connor and Elvis Presley.
Sull’isola pedonale la magica atmosfera del circo
Contemporaneamente corso Mazzini è animato dal Circo Bianco, che raccoglie tra i migliori artisti circensi sul territorio nazionale.
Un mondo fantastico, personaggi inventati, costumi mai visti, musiche e scenografie d’impatto, per attendere il nuovo anno…. a bocca aperta. Un mix di fascino e suggestione, grazie a giocolieri e acrobati, ed ‘insoliti’ animali che vestono il ruolo di personaggi fiabeschi, in linea con l’atmosfera che il Circo Bianco vuole creare.
Il tutto è supportato da musiche e coreografie, con ballerini professionisti.

…………Verso Capossela e la Banda della Posta
Tanta musica anche nel centro storico, cominciando da piazza Duomo, ulteriormente impreziosita da installazioni e proiezioni artistiche, dove si propone un dj set rigorosamente Anni ’70.
Concerto clou in Piazza XV Marzo, che vede protagonisti il cantautore Vinicio Capossela e la Banda della Posta. L’esibizione del cantautore irpino è prevista intorno all’una del 1° gennaio, ma a fare da apripista, per creare la giusta atmosfera e scaldare gli animi, è la cantautrice calabrese Giorgia Mollo, appena ventenne, trasferitasi a Londra da qualche anno, da quando, a 18 anni, si diplomò alla londinese Music school.
Fortuito quanto fortunato l’incontro a Roma, di ritorno dall’Inghilterra, con il chitarrista Phil Spalding, noto nel panorama internazionale per aver collaborato con Elton John, Robbie Williams e Mick Jagger. Dal sodalizio con Spalding è nato “Georgia’s Dream”, primo progetto discografico di Giorgia Mollo. Dopo aver regalato ai cosentini, in duo con Phil Spalding, alcuni dei brani contenuti nel suo primo album, la cantautrice calabrese lascerà il posto, sul palco di Piazza XV Marzo, a Vinicio Capossela.
Il colpo di fulmine tra il cantautore irpino e i compagni di viaggio della Banda della Posta arriva da lontano. La Banda della Posta è infatti nata a Calitri, il piccolo centro della provincia di Avellino, di cui sono originari i genitori di Vinicio Capossela. La fanfara si chiama così perché si ritrova proprio all’ufficio postale del paese, dove, all’arrivo della pensione, suona per festeggiare. Una storia che sembra cucita su misura per lo spirito dello chansonnier, che ci ha visto una versione nostrana del Buena Vista Social Club cubano. Così Capossela ha deciso di calarsi, per la prima volta nella sua vita, nei panni del produttore artistico, per l’incisione del disco “Primo ballo”. E’ poi arrivato il tour estivo all’aperto, per far rivivere in tutta Italia l’atmosfera di feste patronali, matrimoni e compleanni d’Irpinia. E ora, il concerto che saluterà a Cosenza l’arrivo del 2014. Un concerto che potrebbe ben considerarsi una suonata tra amici, in cui quello più famoso (Capossela) si mette al servizio degli attempati complici, mantenendo un ruolo di anfitrione, di padrone di casa che dirige da par suo polche e mazurche, valzer e foxtrot, quei balli tipici dell’Italia degli anni 50 e ’60, in un periodo nel quale lo ‘sposalizio’ è stata la principale occasione di musica e di incontro. Ovviamente, senza rinunciare a riproporre una selezione di suoi brani, ammantati di una nuova veste e accanto ai quali Capossela schiera canzoni di migrazione, lanciate a suo tempo da Salvatore Adamo, Adriano Celentano, da Rocco Granata, nativo di Figline Vegliaturo, interprete e autore delle celeberrima “Marina” ed al quale il Comune di Cosenza dedicherà presto un omaggio, fino ad arrivare al folk di Matteo Salvatore. I magnifici musicisti della Banda della Posta che affiancheranno Capossela nel concerto di Cosenza sono: Giuseppe Caputo, “Matalena” , al violino, Franco Maffucci , “Parrucca”, chitarra e voce, Giuseppe Galgano, “Tottacreta”, alla fisarmonica, Giovanni Briuolo (chitarra e mandolino), Vincenzo Briuolo (mandolino e fisarmonica), Giovanni Buldo , “Bubù”, al basso, Antonio Daniele (batteria), Crescenzo Martiniello, “Papp’lon” (organo) e Gaetano Tavarone , “Nino”, alle chitarre. Completano il quadro, la chitarra surf di Asso Stefana, in veste di special guest, e ancora Vito “Tuttomusica” e Canio Zarrilli per le fotografie e le proiezioni. Del suono si occuperà Taketo Gohara.
E si torna a casa al ritmo dei balli caraibici
Il colpo di coda di questo Capodanno è tutto caraibico. Si torna a casa dunque a ritmo sfrenato, con Cecilia Gayle che, dalle 02.00, intrattiene e coinvolge in piazza Kennedy. La cantante costaricana – famosa particolarmente per il suo ‘Tipitipitero’ – è dagli anni ’90 che ci regala tante canzoni tutte da ballare.
Informazioni di servizio
Le Circolari veloci viaggeranno gratuitamente e ininterrottamente per tutta la notte dell’ultimo dell’anno, seguendo i percorsi consueti che copriranno dunque l’intero territorio. E per chi proprio non potesse fare a meno di prendere l’autovettura, l’Amministrazione comunale garantisce parcheggio gratuito in tutte le strisce blu, oltre che nelle seguenti aree sosta situate su via Bendicenti, in prossimità dell’ingresso autostradale di Cosenza sud e a Vaglio Lise.

Per chi proprio non vuole o non può muoversi da casa, ci pensa Fabio D’Ippolito, in diretta televisiva su Telitalia Canale 71 e in diretta radiofonica su Antenna Bruzia e Prima Radio, a farci vivere tutti gli eventi del Capodanno cosentino. Ed anche in rete, Pippo Gatto non fa mancare la diretta sulla ‘web tv’ alla quale si accede dalla home page del sito istituzionale www.comune.cosenza.it.

Vinicio Capossela e la Banda della Posta salutano il 2014 Cosentino

COSENZA – Sarà Vinicio Capossela insieme alla Banda della Posta ad animare le prime ore del 2014 del capoluogo bruzio grazie all’organizzazione e al sostegno di Comune di Cosenza e Provincia di Cosenza.

L’artista, nato in Germania da genitori di origine irpina, salirà sul palco di piazza XV Marzo, davanti allo scintillante teatro Rendano, esibendosi questa volta in un concerto festoso e appassionato ideale per luoghi circondati da luminarie. Un viaggio a ritroso nel tempo alla (ri)scoperta di riti e paesaggi sonori tradizionali che rischiano l’oblio.

Così, attorno all’una del primo gennaio 2014, nel bellissimo scenario del centro storico, fra palazzi antichi e il castello svevo a vegliare in lontananza, cosentini e visitatori potranno brindare sotto le stelle con un repertorio che comprende i classici ballabili da sposalizio anni ‘50 registrati dalla banda nel disco “Primo ballo”, una selezione di brani di Capossela riarrangiati con ritmi ballabili, alcuni omaggi a cantanti da emigrazione ferroviaria come Salvatore Adamo, Rocco Granata e Adriano Celentano, brani provenienti dalla tradizione rurale locale e di Matteo Salvatore, esotismi western mariachi, per una esibizione che unisce senso della frontiera e musica da ballo, i trilli di mandolini dei fratelli Briuolo e la chitarra surf di Asso Stefana, l’aia e il dancing da veglione. Capossela, vestito a festa, è a volte cerimoniere, istigatore di ballo, cantante in piedi all’asta del microfono, e soprattutto sodale garante e “caporeparto” della Banda della Posta.

Ma Cosenza per la notte di San Silvestro, per antonomasia la notte più scalmanata dell’anno, si prepara ad essere totalmente avvolta da un’atmosfera di festa.

Non solo Capossela dunque.

Si parte prima della mezzanotte e per tutta la notte con gli artisti del Circo bianco, spettacolari performer di strada che invaderanno piazza XI Settembre e l’intero corso Mazzini, intrattenendo giovani, anziani, bambini e famiglie fra le statue del Museo all’aperto Bilotti.

Ancora: al brindisi di mezzanotte, in piazza Kennedy, Ivan Cattaneo e il dj Barry Mason si alterneranno sulle tavole proponendo vinili e musica anni ’70, in linea con il tema del cartellone Buone feste cosentine 2013-2014.

Dall’una in avanti, anche piazza Duomo proporrà sonorità vintage con un dj set d’annata. Arrivando quindi all’imperdibile “concertone” di Vinicio Capossela e il Banco della Posta appunto nella piazza in cima a corso Telesio.

“La città di Cosenza è pronta ad ospitare tutti coloro che dalla provincia, dalla regione e da fuori regione vorranno venire a festeggiare l’alba del nuovo anno qui – dichiara il sindaco Mario Occhiuto – L’Amministrazione comunale, non senza sforzi, insieme all’Ente Provincia ha pensato a un’offerta variegata e per tutti i gusti con un  concerto di punta che sono certo metterà insieme i palati più fini con il massimo divertimento popolare. Siamo molto soddisfatti che il Capodanno cosentino interesserà buona parte della città, abbracciando la parte nuova e quella vecchia, incentrando i diversi punti di festa sul leitmotiv degli anni ’70, periodo di voglia di libertà e cambiamenti. Ci auguriamo – conclude – che sia di buon auspicio”.

Dal canto suo, il presidente Mario Oliverio si dice “soddisfatto per un cartellone che attrae fasce di età e di target differenti. Il nostro capoluogo – aggiunge – attraverso la proficua sinergia con il Comune, sarà senza dubbio meta di attrazione per l’intero territorio provinciale”.