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“Camper”: al via il progetto contro la violenza di genere a Cosenza

camperCOSENZA – Prenderà avvio domani, in quattordici città italiane, tra le quali Cosenza, il progetto “Camper” della polizia di Stato contro la violenza di genere. Si tratta di un progetto che ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia. Il primo e il terzo sabato del mese, sarà presente una postazione mobile della Polizia di Stato che ospiterà un gruppo di esperti costituito da un medico/psicologo della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile–sezione specializzata, un operatore della Divisione Anticrimine e/o dell’Ufficio Denunce dell’U.P.G.S.P. ed un rappresentante della rete antiviolenza locale.

Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa prevista per domani mattina, alle 10,30 presso la Sala Riunioni della Questura di Cosenza. Al termine, il “Camper” si sposterà in Piazza M.L King di Roges (CS)  per fornire consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza.

Per tenersi aggiornati sul progetto e seguire gli eventi legati all’iniziativa, sarà possibile visitare il sito www.poliziadistato.it e utilizzare l’hashtag #questononèamore.

 

 

Presentazione di “Io d’amore non muoio” di Arcangelo Badolati a Corigliano

io d'amore non muoioCORIGLIANO CALABRO (CS) –  Domani 11 Maggio alle ore 10,30 nell’Aula Magna  dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Nicholas Green – Falcone e Borsellino” a Corigliano, presentazione del nuovo  libro di Arcangelo Badolati – #Iodamorenonmuoio  -Un evento voluto dalla dirigenza dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Nicholas Green – Falcone e Borsellino” per affrontare un tema, quale quello della violenza contro le donne, purtroppo ancora oggi tristemente diffuso e retaggio di una mentalità culturale che non contempla l’uguaglianza di genere nell’ambito del rapporto di coppia. Il volume scritto da Badolati, edito da Pellegrini Editore, con il contributo artistico di Federica Montanelli e la prefazione a cura di Cinzia Falcone, presidente Animed, inaugura la collana “Ipazia” interamente al femminile e sarà l’occasione per continuare, anche a scuola, il processo di educazione ai sentimenti e alle relazioni che fa parte di una didattica ampia e attenta alla società moderna. Si tratta di un testo – afferma il dirigente scolastico ing. Alfonso Costanza – che mira a dare voce alle donne affinché nasca un messaggio positivo di speranza, di amore, di propositività, di cammino.Bisogna oggi sconfiggere un atavico retaggio culturale e far capire, soprattutto alle nuove generazioni, l’uguaglianza di genere. Non dimentichiamo, inoltre, che il gesto estremo dell’omicidio, descritto anche nel libro, diventa un punto di arrivo negativo frutto, il più delle volte, di una vera e propria assenza di un alfabeto dei sentimenti.La presentazione del libro sarà l’occasione per stimolare un’ampia riflessione e un nutrito dibattito con gli studenti. Questo il programma dell’evento: dopo i saluti del Dirigente Scolastico ing. Costanza, interverranno l’autore Arcangelo Badolati e Federica Montanelli, curatrice del contributo artistico. Previsto un intermezzo musicale con Otello Profazio. Seguirà dibattito.La violenza contro le donne da qualche tempo  è sempre più al centro del dibattito pubblico. E il perché è presto detto: persino in un’epoca che si professa civilizzata come la nostra il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco.Parlare di violenza di genere in relazione alla diffusa violenza su donne e minori significa mettere in luce la dimensione “sessuata” del fenomeno in quanto, manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguali che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne e quindi come uno dei meccanismi sociali decisivi che costringono le donne a una posizione subordinata agli uomini. La violenza contro le donne è uno scandalo dei diritti umani. Fermarla è urgente e necessario.

Anna Maria Schifino

Cosenza, “Giornata Internazionale della Donna”: stand della Polizia in Piazza XI Settembre

COSENZA – Il Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza – ha promosso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, una campagna di informazione e sensibilizzazione dal titolo “La Polizia di Stato con le donne”. La Questura di Cosenza nell’ambito di tale iniziativa allestirà sabato 5 marzo, dalle ore 11 alle 19, due stand in Piazza XI Settembre. Sarà presente il personale della Polizia che si occuperà delle tematiche relative alla violenza di genere oltre ai progetti di educazione alla legalità. “La manifestazione – afferma la nota ufficiale – è stata ideata per richiamare l’attenzione sull’impegno della Polizia di Stato da sempre dedicata, anche con personale altamente specializzato, alla lotta al fenomeno della violenza fisica e psicologica ai danni delle donne”: all’evento parteciperanno l’ASP di Cosenza, l’UNICEF, la Fondazione “Roberta Lanzino – Telefono Rosa” e l’Associazione A.N.I.MED.

All’interno degli stand verrà distribuito materiale informativo e divulgativo consistente in opuscoli e brochure realizzati  per la circostanza, contenenti la normativa di riferimento relativa ai reati di violenza di genere, bullismo ed altro, nonchè i numeri utili dei competenti Uffici di Polizia e degli Enti. Saranno proiettati su un monitor dei video a tema, realizzati per l’occasione dal Gabinetto di Polizia Scientifica.

Violenza di genere: convegno domani al Museo del Presente

COSENZA – Domani lunedì due marzo, si terrà il convegno “Fare rete: il rafforzamento delle buone prassi nel contrasto alla violenza di genere” alle 17:30, presso la sala “Tokyo” del museo del Presente. Questi i punti peculiari su cui verterà il convegno, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità:  evidenziare ed approfondire le cause della violenza di genere, fare il punto su cosa è stato fatto e cosa si può fare, rinvigorire una rete interistituzionale attraverso un approccio multidisciplinare. Convegno tutto al femminile: vi prenderanno parte la presidente e la vice-presidente del CUG dell’ateneo di Arcavacata Giuliana Mocchi e Franca Garreffa; la consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta; Antonella Veltri del direttivo nazionale D.i.Re.; la legale della Fondazione Lanzino Ornella Nucci; Daniella Ceci delegata del Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”; la presidente del CPO Ordine avvocati di Cosenza Rosa Masi e Giovanna Vingelli direttrice del centro Women Studies-Unical.

Sono invitati a partecipare il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, Mario Occhiuto presidente della Provincia di Cosenza, il rettore dell’Unical Gino Crisci, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo, il presidente f.f. del tribunale di Cosenza Rosa Scotto di Carlo, il procuratore capo presso il Tribunale di Cosenza Dario Granieri, il prefetto Gianfranco Tomao, il questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Giuseppe Brancati, nonché i sindaci dell’area urbana.

L’avvocato Marina Pasqua ha dichiarato: “La situazione di emergenza che si evidenzia sul nostro territorio, non ultimo lo stupro subito di recente da una studentessa Unical, ci obbliga a riflettere sulle cause profonde della violenza contro le donne attraverso l’analisi dei diversi aspetti sociali, culturali, economici, psicologici, sessuali e, dunque, a moltiplicare gli sforzi per arginare tale criticità. Questo convegno vuole essere momento di confronto tra le diverse esperienze di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana partendo dalla analisi culturale delle radici della violenza di genere. Come nel solco tracciato dalla Convenzione di Istanbul dobbiamo intervenire in ogni luogo di aggregazione affinché si favorisca un reale rispetto tra i sessi ed una visione laica della sessualità. È infatti dalle buone pratiche che bisogna muovere per parlare finalmente di parità al di là degli schemi patriarcali che vedono la donna troppo spesso relegata da una cultura dominante a ruoli marginali: è una questione di civiltà prima che di cultura. È per tale motivo che si cercherà di trattare la violenza di genere non solo come emergenza di ordine pubblico, ma anche come questione politica e morale che investe la sfera individuale e collettiva. Appare dunque necessaria un’attenta analisi della mentalità, sottilmente connivente, che ancora alimenta il terreno culturale da cui si genera e che alimenta abusi e discriminazioni.”.