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Rossano, 23enne tenta di violentare una signora di 77 anni e aggredisce il marito

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Nella serata di ieri la Polizia di Stato di Corigliano Rossano ha tratto in arresto – in flagranza di reato – un cittadino di anni 23, per il reato di violenza sessuale, lesioni personali, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

Precisamente, alle ore 20.00 circa, una donna residente fuori regione, telefonava al Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano, chiedendo l’intervento della Polizia di Stato, poiché, avendo provato a mettersi in contatto telefonico con il padre, lo stesso non riusciva a parlare. La donna si è subito allarmata poiché non riusciva a dialogare con il genitore ma sentiva in sottofondo soltanto grida strazianti.

Individuata l’abitazione, a Rossano, su indicazione della donna, l’operatore della Sala Operativa inviava la Volante che, prontamente, giungeva presso l’abitazione segnalata: una villetta posta fuori dal centro abitato.

All’esterno vi era il padre della ragazza che andava incontro ai poliziotti e, in evidente stato di shock, con visibili tracce di sangue sul corpo, riferiva che all’interno della sua abitazione vi era un giovane che stava massacrando di botte la moglie di 77 anni nel tentativo di violentarla.

 Gli Agenti, entrati immediatamente all’interno dell’abitazione, si portavano al piano superiore, da dove provenivano le urla della donna. Qui trovavano il soggetto, completamente nudo che cercava di accedere all’interno della stanza in cui aveva trovato riparo la vittima. Alla vista degli Agenti l’autore cercava di scappare ma veniva prontamente bloccato. La donna raccontava ai poliziotti di avere subito  violenze dallo stesso, il quale pochi minuti prima, aveva bussato alla sua porta. Pensando fosse il marito, che era uscito pochi minuti prima, la donna gli aveva aperto ma, appena varcata la soglia, l’uomo si era denudato pretendendo un rapporto sessuale.

Al suo netto rifiuto la colpiva più volte  violentemente in viso, sulla testa ed in varie parti del corpo, provocandole vistose tumefazioni.  Solo l’arrivo del marito, nei confronti del quale l’uomo si era avventato colpendolo ripetutamente, aveva evitato il peggio.

Venivano avvisati dell’accaduto sia il Procuratore, sia il P.M. di Turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, che coordinavano le prime indagini.

Veniva inviata sul posto la Polizia Scientifica che predisponeva i rilievi sulla scena del crimine e procedeva alla repertazione delle tracce biologiche, finalizzate a ricostruire fedelmente la dinamica dei fatti.

Veniva altresi chiamato il 118 per curare i due anziani, i quali sono stati ricoverati per le lesioni subite.

Un agente intervenuto, nel bloccare l’uomo, si procurava una contusione alla spalla.

Lo stesso, tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari, è stato associato presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

L’attività di indagine si è svolta in stretta sinergia tra il Commissariato di P.S. di Corigliano Rossano ed il Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dr. Alessandro D’ALESSIO, che ha dato le opportune direttive, coordinando in prima persona le fasi delle indagini.

 

Violenza sessuale su due minorenni, arrestato bidello nel cosentino

TERRANOVA DA SIBARI (CS) – Nella serata di venerdì 16 dicembre i Carabinieri della Stazione di Terranova da Sibari coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno posto agli arresti domiciliari un collaboratore scolastico ritenuto gravemente indiziato del delitto di  violenza sessuale aggravata ai danni di minore. L’attività di indagine è stata avviata nei primi giorni di dicembre a seguito della denuncia sporta da parte della rappresentante legale dell’Istituto Comprensivo.

Le attività d’indagine, sviluppate dai militari della Stazione Carabinieri di Terranova da Sibari e coordinate, mediante una stretta condivisione dei dati investigativi con la Procura di Castrovillari, diretta dal Procuratore Alessandro D’Alessio, sono scaturite dalla segnalazione di un’insegnate del plesso scolastico che ha raccolto le confidenze di due ragazze che indicavano nel collaboratore scolastico il presunto autore di palpeggiamenti a loro danno.

La rapida attivazione del “codice rosso”, applicato tempestivamente d’intesa e con il coordinamento della Procura di Castrovillari ha consentito ai militari  di sviluppare i necessari accertamenti in pochi giorni, raccogliendo le testimonianze delle due minori sentite alla presenza di uno psicologo consulente del PM e concludendo in brevissimo tempo le attività d’indagine.

L’ indagato, da ritenersi presunto innocente, potrà fornire al giudice ogni elemento difensivo che sarà sottoposto a pronta verifica.

Ancora una volta si evidenzia come, grazie alla sinergia e allo stretto contatto tra i militari dell’Arma ed i magistrati della Procura di Castrovillari, unitamente ad una cittadinanza collaborativa e proattiva, si possano fornire risposte rapide ed efficaci alle esigenze ed alle problematiche della popolazione locale.

Cosenza, sorpreso a palpeggiare una donna. Bloccato e arrestato

COSENZA – I carabinieri del nucleo radiomobilie di Cosenza hanno arrestato ieri sera in flagranza, un uomo di nazionalità straniera, con l’accusa di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. Vittima una donna che è stata avvicinata dal soggetto il quale l’avrebbe dapprima bloccata e poi palpeggiata, arrivando ad infilare le mani sotto la sua gonna.

E’ accaduto nell’area dei Due Fiumi. In quegli istanti una pattuglia del radiomobile che stava transitando nella zona ha sentito le urla della donna e di alcuni passanti che hanno assistito alla scena. I militari si sono precipitati in soccorso alla vittima e sono riusciti a fermare l’uomo che ha anche tentato di opporre resistenza.

Rende, arrestato il violentatore seriale: responsabile di una lunga scia di violenze sessuali

RENDE (CS) – I Carabinieri del Comando Compagnia di Rende hanno tratto in arresto una persona di 33 anni, per violenza sessuale, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dall’Autorità Giudiziaria di Cosenza, in accoglimento delle richieste avanzate dalla locale Procura della Repubblica e consequenziali alle attività investigative sviluppate dai Carabinieri della Compagnia Rende.

Tre le vittime accertate con indagini ancora in corso per comprendere se il numero sia più alto. A commettere la lunga scia di violenze sessuali un uomo di 33 anni, rintracciato ed incastrato dai militari.

Le indagini sono originate dalle denunce presentate a metà marzo da tre donne, vittime di violenza sessuale: due aggredite mentre facevano rientro nella propria abitazione e una mentre camminava per strada. L’uomo era solito appostarsi nelle ore serali alla ricerca di donne sole, che poi seguiva al fine di soddisfare le sue pulsioni sessuali.

La zona universitaria tra i luoghi prescelti. In particolare, in un caso, è riuscito ad introdursi nel condominio ed a bloccare le porte dell’ascensore dove si trovava la donna, impedendole di salire, ma la stessa riusciva a svincolarsi e fuggire lungo la rampa di scale, inseguita dal suo aggressore. Durante il breve inseguimento però, inciampava e cadeva sui gradini venendo così raggiunta dall’uomo che, ponendosi al di sopra, iniziava a toccarla partendo dal ginocchio sino ad arrivare alle natiche. Solo nel momento in cui la donna riusciva ad utilizzare il telefono cellulare per chiedere aiuto l’uomo si alzava di scatto e si allontanava. In un’altra circostanza invece, incontrata la vittima per le vie cittadine, le si poneva di fronte impedendole il passaggio e abbassandosi la cerniera dei pantaloni compiva atti di libidine, toccando le parti intime della donna che, mossa da un forte stato di paura e timore, urlava per chiedere aiuto, mettendolo in fuga.

Le attività investigative intraprese dai militari della Stazione di Rende in collaborazione anche con i Carabinieri di Lattarico, hanno consentito di ricostruire i tre episodi e di ricollegarli ad uno stesso autore, identificandolo inequivocabilmente, anche a seguito dell’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza di alcune abitazioni attigue ai luoghi degli eventi, risultate perfettamente sovrapponibili alle descrizioni fornite dalle donne vittime delle violenze di cui si evidenzia, oltre ai preziosi contributi forniti agli investigatori, la forza ed il coraggio di denunciare.

Violenza sessuale di gruppo su minore, arrestate due persone

RENDE (CS) – Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Rende hanno tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, due soggetti, un uomo F.A. e una donna F.B., rispettivamente di 52 e 37 anni, ritenuti responsabili del reato di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minore di anni 17. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Rende, nel corso di approfondimenti investigativi riguardanti altre circostanze di reato, si sono imbattuti in questo episodio commesso nel Comune di Marano a giugno del 2020 quando, gli odierni arrestati, in concorso e unione tra loro, dopo aver ideato e prefigurato il compimento di atti sessuali nei riguardi di un’adolescente con la quale vi era un rapporto di conoscenza, l’hanno attirata con uno stratagemma nell’abitazione della donna. La vittima, inconsapevole di ciò che sarebbe accaduto e confidando nel rapporto di amicizia intercorso con gli stessi, è stata costretta a compiere e a subire da entrambi atti sessuali di gruppo. I due soggetti, sottoposti agli arresti domiciliari e posti a disposizione dell’AG inquirente, sono ritenuti altresì responsabili di aver abusato della minore in condizioni di inferiorità psichica poiché affetta da un disturbo cognitivo.

Zio accusato di violenza sessuale sulla nipote minore, arrestato

LAMEZIA TERME (CZ) Violenza sessuale aggravata. Questa l’accusa mossa ad un uomo di 36 anni, che avrebbe abusato di sua nipote 14enne.

I carabinieri di Lamezia Terme lo hanno arrestato stamane.

Secondo le prime testimonianze pare che l’uomo avrebbe approfittato della situazione familiare difficile della minore a causa della quale era solita trascorrere molto tempo in compagnia del parente ritenuto una persona cara. La giovanissima, quando ha realizzato cosa stesse accadendo ha avuto la forza e il coraggio di denunciare lo zio raccontando la vicenda ai suoi genitori.

Violenta e minaccia la compagna, misura cautelare per un 29enne

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Ha violentato la compagna e in una circostanza l’ha anche portata sul luogo dove, nel maggio 2013, è stata accoltellata e bruciata viva dal fidanzato la 16enne Fabiana Luzzi, per poi minacciarla di morte con un bastone.

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno notificato ad un uomo di 29 anni, per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, la misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

Il ventinovenne, in più occasioni, come denunciato dalla compagna ai militari, ha minacciato e aggredito fisicamente la donna anche con oggetti contundenti in presenza delle tre figlie tutte ancora in tenera età.

Fonte Ansa

Bullismo, violenza sessuale, adescamento minori, sei persone finiscono in comunità

REGGIO CALABRIA -Sei ragazzi, oggi maggiorenni ma all’epoca dei fatti minorenni, sono stati posti in comunità dalla squadra mobile di Reggio Calabria in esecuzione di un’ordinanza del Tribunale dei minorenni. Sono accusati di bullismo, violenza sessuale, adescamento di minori, violenza sessuale di gruppo, violenza privata, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile, ai danni di 4 ragazze di cui una, all’epoca dei fatti, aveva meno di 13 anni. Le indagini sono partite da una segnalazione di Telefono azzurro.

Nella segnalazione si informava la squadra mobile di una presunta aggressione a sfondo sessuale nonché di numerosi episodi di molestie, anche telefoniche, subite da una ragazza minorenne da parte di un suo coetaneo. Dal suo racconto sono poi venuti alla luce diversi episodi di molestie nei suoi confronti e di altre minorenni. L’aggressione a sfondo sessuale ha poi trovato riscontro dalle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza e dall’analisi delle utenze dei ragazzi.

Fonte Ansa

Violenza sessuale continuata, denunciato 44enne sengelase a Rende

RENDE (CS) – E’ stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di “violenza sessuale continuata” un cittadino senegalese di 44 anni, che da domenica sera girava per le vie di Quattromiglia e Commenda molestando giovani donne.

Il modus operandi utilizzato dall’uomo era sempre uguale, attirava le ignare vittime con fare scherzoso e amichevole con la scusa di vendere loro monili e oggetti etnici ma, una volta avvicinatosi, palpeggiava le stesse alle parti intime per poi darsi a precipitosa fuga. Un copione che si è ripetuto diverse volte fino al primo pomeriggio di ieri quando, su segnalazione dell’ennesima vittima, l’uomo è stato prontamente bloccato dai militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, nei pressi di un esercizio commerciale di via Rossini.

La malcapitata, invitata a recarsi in caserma per denunciare l’accaduto, ha riferito ai militari che la notizia del molestatore era già stata diffusa dai social network e che diverse ragazze avevano scritto di aver subito le medesime “attenzioni” da parte del venditore ambulante.

Infatti, nel giro di pochi minuti, si sono presentate  presso la Compagnia Carabinieri di Rende, altre 6 donne per denunciare l’accaduto, le quali riconoscevano senza ombra di dubbio il molestatore.

Il 44enne è stato  inoltre proposto per il provvedimento del Foglio di Via Obbligatorio per anni 3 dal Comune di Rende (CS).

Violentata da animatore in vacanza. La denuncia di una donna

BOTRICELLO (Cz) –  Una donna calabrese di circa trent’anni, in vacanza in un villaggio turistico di Botricello, sulla costa ionica catanzarese, ha raccontato ai carabinieri di essere stata violentata da un giovane animatore e ballerino di colore che frequentava da qualche tempo.

La donna da tempo aveva avviato un personale percorso di castità.

Il presunto autore della violenza, anche lui sulla trentina, originario del Senegal e in Italia da circa 15 anni, è stato denunciato in stato di libertà per violenza sessuale e poi trasferito dalla struttura dove lavorava in un altro villaggio. Secondo quanto riferito dalla trentenne il giovane avrebbe approfittato di lei contro la sua volontà.

I carabinieri hanno quindi avviato gli accertamenti, a distanza di circa una settimana dai fatti.

La donna si è anche recata autonomamente, assieme ad un’amica, in ospedale facendosi refertare.