Archivi tag: Violenza sulle donne

Report violenza sulle donne, i dati sviscerati dalle forze di polizia

“La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia”. Con queste parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. 

L’obiettivo è quella di fornire un’analisi specifica dei dati disponibili provenienti da tutte le forze di polizia perché “ogni strategia complessa, che risente peraltro di retaggi culturali completamente superati, di stereotipi e pregiudizi, deve fondarsi su di un’approfondita conoscenza delle problematiche, basata su di un solido patrimonio informativo”, sottolinea Vittorio Rizzi, alla guida della Direzione centrale della polizia criminale che ha preparato la pubblicazione.

I dati sono anzitutto quelli relativi ad un primo bilancio ad un anno dall’entrata in vigore, avvenuta il 9 agosto 2019, del cosiddetto “Codice Rosso”, legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

Dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis cpp) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (282-ter cpp) o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (ar. 384-bis cpp). Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.

11 reati in un anno relativi al delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis cp), altra figura introdotta dalla legge 69/2019 e volta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine: il 36% delle vittime è risultato minorenne.

Il reato di deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di nuova introduzione (art. 583-quinquies cp) prevede l’ergastolo se dal fatto consegua un omicidio. Dei 56 casi denunciati, il 76% hanno riguardato vittime di sesso maschile e gli autori sono al 92% uomini: segno che tali fattispecie si riferiscono ad ipotesi di reato prima inquadrate nel delitto di lesioni personali gravissime di cui all’art. 583, comma 2, n.4 (abrogato dalla l. 69/2019) e non riconducibili alle dinamiche uomo/donna.

Ultimo reato introdotto dalla l. 69/2019 è la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie. La regione che registra più denunce è la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.  

La pubblicazione prosegue con un’analisi dei cosiddetti reati spia, vale a dire di tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere (come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali). 

Nel periodo gennaio-settembre di quest’anno, confrontato con lo stesso periodo del 2019, si registrano numeri inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, che risentono evidentemente anche della difficoltà di denunciare del periodo del lockdown, dove tutte e tre le fattispecie fanno registrare un calo. La fascia d’età più colpita è quella che va da 31 a 44 anni, le vittime sono italiane nell’80% dei casi (81% nel 2019), mentre, tra le vittime straniere, predominano quelle di nazionalità romena, anche in relazione alla maggior presenza sul territorio nazionale. Anche gli autori di tali reati hanno un’età compresa tra 31 e 44 anni (39%), in prevalenza sono italiani (74%) e solo il 2% sono minorenni (1% nel 2019).

Quanto ai provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo 1° gennaio-19 novembre 2020, i Questori hanno emanato 1.055 ammonimenti per stalking, 956 per violenza domestica e 352 provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.

Se il trend è in diminuzione per gli omicidi di donne nel 2019 (111) rispetto al 2018 (141), in linea con la diminuzione generale degli omicidi, una controtendenza si registra nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un aumento del 7, 3% (88 donne uccise nel 2020 a fronte di 82 del 2019). Stesso trend in aumento se analizziamo le vittime in ambito familiare/affettivo che passano dal 68 a 77 (con un aumento del 13,2%), uccise in prevalenza da partner o ex partner (e solo per il 28% nel 2020 per mano di genitori o figli).

I moventi più frequenti dei femminicidi sono la lite e i motivi passionali. Sia nei primi nove mesi del 2020 che nello stesso periodo del 2019, l’omicida ha fatto in prevalenza uso di un’arma impropria, come un coltello o un utensile da lavoro (martello, cacciavite, ecc.), seguono l’uso di un’arma da fuoco, l’asfissia/soffocamento/strangolamento, le percosse e l’avvelenamento. 

Come per i reati spia, anche per gli omicidi volontari di donne, la fascia di età più colpita nei primi 9 mesi del 2019 è quella tra i 31 e 44 anni, che è la stessa più frequente anche per gli autori. Mentre nei primi nove mesi del 2020 la fascia più colpita è quella delle donne over 65 che rappresentano il 30% del totale delle vittime. 

La parte dedicata ai femminicidi si conclude con un breve racconto delle storie riportate dalla cronaca nera di quest’anno, perché venga conservata memoria del dolore che le morti di queste donne (e spesso dei loro figli) provocano in tutta la comunità, oltre che all’interno delle famiglie.

Considerato che la Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, rappresenta il polo operativo per la cooperazione internazionale di polizia, il report offre anche uno spaccato sulla violenza di genere nell’anno del lockdown, con tendenze registrate in vari Paesi europei ed extraeuropei. 

La raccolta e il monitoraggio dei dati, indispensabili per tracciare le strategie di prevenzione e contrasto, richiede evidentemente un ampio ricorso alla tecnologia e la pubblicazione si chiude con l’anticipazione di un app, chiamata Scudo, in fase di ultima sperimentazione, di cui saranno dotate tutte le forze di polizia e che consentirà di possedere tutte le informazioni utili sui precedenti interventi  effettuati presso il medesimo indirizzo (presenza di minori o di soggetti  con malattie psichiatriche o dipendenti da droghe o alcol, disponibilità di armi, lesioni personali subite in passato dalla vittima) e di calibrare così nel modo migliore l’operatività.  

La campagna permanente di prevenzione “Questo non è amore” e finalizzata a fornire informazioni alle donne in situazione di rischio, è giunta alla quarta edizione. 

Con il coordinamento nazionale della Direzione Centrale Anticrimine diretta dal Prefetto Francesco Messina, il personale della Polizia di Stato a bordo dei camper dedicati al progetto, ha incontrato negli anni migliaia di persone nelle piazze di italiane fornendo informazioni, aiuto, supporto operativo.

Quest’anno le restrizioni Covid non consentono la stessa diffusione capillare sul territorio, ma è stata ugualmente preparata la brochure del progetto e, per facilitare la diffusione in rete degli stessi messaggi di vicinanza della Polizia di Stato, è stato realizzato un video messaggio al quale ha preso parte anche il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli.

Come si ricorderà, infine, dallo scorso lockdown la app YouPol, scaricata negli anni da tantissimi cittadini sui propri smartphone, è stata estesa alle segnalazioni di violenza domestica. Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato. 

Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il 113. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio.

Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.

La violenza sulle donne è una sconfitta per l’umanità

Ricorre oggi, 25 novembre, la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Una data per ricordare con grande forza tutte le vittime in tutto il mondo della violenza di genere attraverso manifestazioni, programmi televisivi dedicati, articoli, mentre sui social ricorrono con forza gli hastag che accomunano il pensiero di molte donne: #nonunadimeno #stopallaviolenzasulledonne #noallaviolenzasulledonne #nemmenoconunfiore. No alla violenza

Molte piazze vengono allestite con il simbolo delle scarpe rosse, alcune vengono depositate per terra, altre indossate dalle donne come simbolo di libertà da ogni catena che lega alla violenza.

Anche Ottoetrenta.it si schiera dalle parte delle donne, con le donne.

E’ necessario coltivare forme di antiviolenza ovunque, in tutti gli ambiti. E’ necessaria una svolta culturale.

Difendere le proprie scelte è l’unica strada per non subire una mortificazione e la morte di ogni futura speranza oggettiva.

Un amore sbagliato è una condanna che si paga con la vita. Far sentire la propra voce è segno di cambiamento.
La speranza è donna ed è giovane, ripartiamo da qui!

MANIFESTAZIONE COSENZA

Tra le varie manifestazioni in programma oggi in giro per la Regione, anche la città di Cosenza ha celebrato la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in concomitanza con iniziative in tutto il mondo. Una mattinata di condivisione, nel cuore del centro urbano, davanti al palazzo del Governo, dove l’approccio alla tematica va di pari passo con l’aggregazione del passeggio domenicale su corso Mazzini. Tra riflessione, musica, lacrime e sorrisi, nello spirito voluto dall’Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea (Animed) e dal suo combattivo presidente Cinzia Falcone che, quotidianamente, accompagna soggetti fragili verso la coraggiosa decisione di denunciare. I pannelli dell’artista Gennaro Falcone intitolati “Ferita”, “Piegata ma non sconfitta”, “Unite”, “Rinata” e, ancora, il camper della Polizia di Stato che staziona a rotazione sul territorio per accogliere in totale protezione le urla di aiuto fino a ora taciute e, inoltre i carabinieri, con le loro donne in divisa, nonché una distesa di sagome a simboleggiare le vittime che, nel ricordo, sono tra la gente, con quei loro cuori dal colore acceso in evidenza per significare una presenza-assenza, quindi le scarpe rosse lasciate sulle panchine, sono stati la cornice di un appuntamento che ha coinvolto famiglie, istituzioni, forze dell’ordine, ragazzi: insomma la città, perché determinati reati non sono un fatto privato ma riguardano ogni singolo individuo davanti a pezzi di società che si sgretolano atrocemente. No alla violenza_4

Il sindaco Mario Occhiuto, impegnato fuori regione, ha fatto arrivare il suo messaggio di sensibilizzazione nei confronti di un fenomeno, la violenza di genere, che vede il Comune in prima linea con diverse attività soprattutto nelle scuole. Oggi, a palazzo dei Bruzi, bandiera a mezz’asta in segno di lutto, per aderire all’invito dell’Anci su proposta delle Nazioni Unite. L’incontro nel capoluogo bruzio si è sviluppato in maniera articolata fra i brevi interventi del vice sindaco e assessore alla Cultura Jole Santelli, dell’assessore Matilde Lanzino, del procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, il vice prefetto vicario Franca Tancredi, il questore Giovanna Petrocca, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Piero Sutera e, appunto, del presidente Animed Cinzia Falcone. Numeri, legislazione, azioni ma, soprattutto, l’appello a fare sempre più rete per potenziare la prevenzione, non lasciando sole le vittime degli abusi. Gli alunni dell’istituto comprensivo 1 “Zumbini” e gli studenti del liceo scientifico Fermi, insieme alle professoresse Iusi, Ippolito, Greco e Cozza, hanno concluso oggi un percorso intenso incentrato sull’educazione sentimentale, perché la cultura del rispetto va coltivata dalla tenera età. Significativa la partecipazione alla manifestazione degli uomini, adulti e non. Da brivido gli intermezzi con le performance della scuola “Nuovo centro danza” di Mendicino, del quartetto di archi che ha intonato “La buena vida”, la declamazione dell’attrice Federica Montanelli e, dulcis in fundo, l’esibizione della cantante Elisabetta Eneh che, reduce dalla trasmissione Rai “The voice”, ha presentato in anteprima nazionale il brano “Fake”.

In conclusione, immagini che immortalano gli sguardi della piazza nel seguire i palloncini rossi liberati verso il cielo, con l’emozione diffusa che lascia spazio al messaggio di positività “mai più violenza sulle donne”, perché “non è normale che sia normale”.

Maurizio Logozzo

Violenza sulle donne, due giornate di incontri a Mendicino

MENDICINO  (CS) – Doppio appuntamento a Mendicino per sensibilizzare sul fenomeno della violenza ai danni delle donne. Il Comune di Mendicino, sul cui territorio sono attivi uno sportello di mediazione familiare e uno di ascolto per le vittime di violenza di genere, ha organizzato due giornate di incontri.

Il programma

Domenica 25 alle ore 18 presso il teatro comunale, in collaborazione con l’associazione A.N.I.MED e il “Nuovo Centro Danza” di Raffaella Runco, dopo i saluti del sindaco Antonio Palermo si terrà la presentazione del libro di Luciana Maiolino, “Non voglio morire”.

Insieme all’autrice, dialogheranno  il procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, la dirigente scolastica Assunta Morrone e il presidente A.Ni.Med Cinzia Falcone. A moderare l’incontro sarà l’addetto stampa della casa editrice “Luigi Pellegrini” Antonietta Cozza.
Il giorno successivo, il 26 Novembre, in collaborazione con la “Parrocchia Cristo Salvatore” e il centro studi “Salvino”, alle 9,30 sempre al teatro comunale, la proiezione del film “Arcangela Filippelli.Martire della Purezza” del regista mendicinese Franco Barca.
A seguire, in presenza dei coniugi Lanzino, del parroco don Enzo Gabrieli, della dirigente scolastica, degli insegnanti e degli alunni dell’Istituto comprensivo, verrà intitolata a Roberta Lanzino la villa comunale di via Ottavio Greco e, in collaborazione con la Onlus PGE, nei pressi della sala consiliare verrà  posata una panchina rossa in ricordo delle donne vittime di violenza.
<<Vivremo due giornate fortemente volute dall’Amministrazione comunale- dichiara il consigliere delegato Margherita Ricci-. Invito tutti i cittadini a partecipare>>.

Regione e Soroptimist insieme contro la violenza sulle donne

CATANZARO – È stato presentato, nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, il programma “Orange the Soroptimist world”, curato dai club Soroptimist operanti in Calabria, che prevede 16 giorni di attività varie nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere. All’incontro, oltre alle rappresentanti del club di Catanzaro, Lamezia Terme, Soverato, Reggio Calabria, Cosenza e Palmi, hanno preso parte la consigliera regionale di parità Tonia Stumpo e il vice presidente della Regione Antonio Viscomi. Presente anche la past president nazionale del Soroptimist Teresa Gualtieri. Nell’occasione, sono state esposte nel salone di ingresso degli uffici della Regione sono state delle sagome di figure femminili, di colore arancione, per rendere visibile la “presenza silenziosa” delle donne vittime di violenza e auspicarne la rinascita piena e integrale. L’iniziativa internazionale, promossa dalle Nazioni Unite, ha l’obiettivo di provocare rivolgere l’attenzione l’opinione pubblica sull’importante tema della prevenzione e del contrasto della violenza sulle donne. In particolare, il 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, segna l’inizio della campagna che si concluderà il 10 dicembre: il simbolo comune di tutte le iniziative è dato, appunto, dalle sagome femminili di colore arancione esposte nei punti sensibili, così estendendo e consolidando una idea progettuale già realizzata lo scorso anno dalle donne del club di Lamezia Terme. Tutte le rappresentanti dei Club intervenute alla conferenza di presentazione del progetto – le presidenti dei club di Lamezia Terme Lucia Greco, di Catanzaro Cristina Segura Garcia, di Soverato Olga Saraco, Rosita Paradiso di Cosenza, Maria Antonietta Orlando in rappresentanza della presidente di Palmi e Giulia Arcuri in rappresentanza di Reggio Calabria – hanno sottolineato l’importanza del lavoro comune su tutto il territorio regionale, pur nella consapevolezza delle differenze delle condizioni locali, ed hanno segnalato la necessità di considerare la necessità di integrare i sistemi di protezione e di tutela contro la violenza con azioni di promozione dell’autonomia personale ed economica delle donne vittime di violenza. La consigliera di parità Stumpo ha espresso apprezzamento per l’importante iniziativa, che mette insieme e in rete i club calabresi in un progetto comune di contrasto alla violenza contro le donne, evidenziando inoltre il lavoro portato avanti dalla Regione contro la violenza di genere. «La Regione ha fatta tanto – ha evidenziato Stumpo – ora la proposta di legge da poco presentata avvia una fase importante di discussione, rispetto alla quale occorre assicurare un attento ascolto del mondo dell’associazionismo, con cui ho già avviato un proficuo lavoro». Il vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, nel uso intervento ha evidenziato alcuni punti di interesse. In primo luogo, il fatto che la questione della violenza contro le donne non è soltanto una questione di relazioni individuali perverse e malate ma chiama in causa e mette in discussione i modelli di convivenza, i valori collettivi e in fondo i livelli di civiltà raggiunti da un società. Proprio per questo nessuno, uomo o donna che sia, può sentirsi estraneo alla questione. In secondo luogo, occorre passare dalla rete tra soggetti ad una più forte alleanza educativa che riscopra la centralità della persona umana, del suo rispetto e della sua dignità, come elemento costitutivo dei percorsi educativi, degli orientamenti operativi e delle stesse politiche pubbliche. In terzo luogo, Vicepresidente ha invitato a riscoprire e condividere le storie delle donne calabresi – storie di impegno e di fatica, di generosità e di dedizione, di tenacia e volontà combattiva – contribuendo così al recupero di una memoria collettiva ed al rafforzamento della comune identità regionale. Per tutti questi motivi, il Vicepresidente ha proposto di rendere permanente in Cittadella la presenza di una delle sagome femminili di coloro arancione, «perché sia sempre memoria viva e consapevole che la violenza contro le donne è una ferita inferta alle radici profonde di ogni possibile convivenza civile».

 

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: si illumina di rosa la Confluenza dei Fiumi

COSENZA – Sabato 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Anche la città di Cosenza aderirà con una duplice iniziativa. Sabato 25 novembre si illuminerà di rosa la Confluenza dei Fiumi. «La città – spiega l’assessore alle pari opportunità ed alla scuola Matilde Spadafora – diventerà, attraverso l’illuminazione di uno dei suoi luoghi-simbolo, la cornice delle varie manifestazioni che sul territorio sono state promosse dalla diverse associazioni per celebrare la giornata internazionale contro la violenza di genere». L’altro momento di riflessione, una sorta di anticipazione della giornata successiva, è  previsto per domani, venerdì 24 novembre, alle ore 12,00, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. L’Assessore Lanzino Spadafora ha invitato i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città e del Convitto Nazionale per donare loro una copia del cortometraggio “Le chiamavano farfalle”, realizzato qualche anno fa dalla Fondazione “Roberta Lanzino”, nell’ambito della sua ormai storica attività di animazione e formazione nelle scuole della Calabria. Il corto si ispira al romanzo di Julia Alvarez, “Il tempo delle farfalle” che racconta la storia delle sorelle Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal, ricordate in tutta l’America Latina con il soprannome di las mariposas, le farfalle. 

 “Amami e Basta!”

Sempre sabato 25 novembre 2017, dalle ore 10:00, presso la Villa Vecchia di Cosenza (Piazza XV marzo) e, a seguire presso la Sala degli Specchi (Palazzo della Provincia), ANCI Giovani Calabria organizza “AMAMI E BASTA!”, un incontro di riflessione e dibattito, per sensibilizzare gli amministratori, invitarli a esprimere parole pubbliche e condividere azioni concrete di contrasto agli atti di violenza e maltrattamenti di cui le donne sono vittima. La manifestazione prevede, dalle ore 10,00, l’istallazione della Panchina Rossa in ricordo di tutte le vittime della violenza di genere. A seguire si terrà un convegno sul tema della violenza sulle donne. Nel corso della manifestazione saranno premiate tutte le donne Sindaco della provincia di Cosenza.

A Castrovillari “Nemmeno con un fiore” 

A Castrovilalri appuntamento con il convegno “Nemmeno con un fiore” che, fra le altre cose prevede, alle ore 16, un momento di preghiera e riflessione con Don Nicola De Luca, parroco della SS. Trinità, presso il Protoconvento francescano intorno alla panchina rossa, posizionata l’anno scorso di fianco al portone del Protoconvento per ricordare. Qui verrà benedetta una targa,  dedicata a tutte le vittime del femminicidio. Subito dopo, sempre con la collaborazione di più associazioni e con il patrocinio del Comune e Provincia, nel Castello Aragonese si terrà, introdotto dalla sociologa Ivana Grisolia, promotrice del progetto “Panchina Rossa” e degli appuntamenti integrati, un incontro a più voci su “L’importanza della prevenzione e di azioni concrete contro la violenza sulle Donne” durante il quale verranno proiettati – ad arricchimento- pure i cortometraggi scritti a diretti da Diletta D’Ascia, presidente dell’Associazione “Gli Utopisti”. Qui sono programmati i contributi, moderati dal giornalista Vincenzo La Camera, del Sindaco, Domenico Lo Polito, del consigliere provinciale delegato alle pari opportunità, Vincenzo Tamburi, di Franco e Matilde Lanzino -genitori dell’indimenticabile Roberta- rappresentanti dell’omonima Fondazione onlus, dell’avvocato Francesca Straticò, della criminologa scrittrice Monica Capizzano, della psicologa Rosa Cerchiara, del docente Antonio Bianchi e del giornalista Mediaset Simone Toscano, inviato di “Quarto Grado”. A seguire si terrà la fiaccolata con la partecipazione di studenti, a partire dal Protoconvento con conclusione dinanzi al Teatro Vittoria, e la premiazione, sempre nel “Vittoria”, del concorso letterario- artistico “Nemmeno  con un fiore” a cura dell’associazione Mystica Calabria che prevede un premio speciale, per le scuole, in memoria della giovane giornalista Maria Rosaria Sessa.

Cassano: “Il silenzio uccide due volte” 

“Il silenzio uccide due volte” è lo slogan con cui sabato 25 novembre a Cariati si celebrerà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un appuntamento, a cui parteciperanno anche gli studenti, che sarà articolato in due momenti. La mattina ci si riunirà sul lungomare per un flash mob e un omaggio a Battistina Russo, mentre nel pomeriggio si potrà partecipare a un convegno sul tema che si terrà al Cinema Teatro. Tra le personalità attese, il magistrato Letizia Benigno, il giudice Romina Rizzo, la criminologa Antonella Larobina e il commissario Giuseppe Massaro. La giornata inizierà la mattina, con appuntamento alle 10:00 sul lungomare di Cariati, nella zona Padre Pio. Qui verranno distribuiti palloncini ai partecipanti, che si avvieranno quindi verso la villetta Lavoratori del Mare in una passeggiata silenziosa. Una volta arrivati, la città e i partecipanti renderanno omaggio a Battistina Russo, la donna originaria di Cariati drammaticamente uccisa pochi mesi fa.

A Corigliano il Cineforum per riflettere 

A Corigliano per la 2ª Rassegna Cinematografica dedicata al tema sarà proiettato venerdì 24 novembre il film “Io ci sono” – La storia di Lucia Annibali, con Cristiana Capotondi, presso Via Nazionale 40/D (sopra BNL). L’appuntamento è alle 20,00.

One Billion Rising Revolution, la danza contro la violenza (VIDEO)

one billionCOSENZA – Una rivoluzione che parte dal corpo. Questa è la sintesi perfetta di One Billion Rising Revolution, campagna internazionale del movimento V-day contro la violenza sulle donne. Una rivoluzione fatta il 14 febbraio, giorno dedicato per antonomasia all’amore, «che celebra in maniera forte e non a caso il giorno di San Valentino, un ballo di libertà, di liberazione dalle catene» come annuncia Antonella Veltri, delegata del centro contro la violenza sulle donne “Roberta Lanzino” attivo sul territorio dal 1988. «Un messaggio contro un fenomeno sottile e pervasivo che può accompagnare la vita di tutte quante noi- prosegue Antonella. È stato un percorso mirabile quello che abbiamo fatto insieme alle donne di “Mamma che mamme”, alla libreria “La Feltrinelli” e a tante donne che si sono unite a noi. Un percorso che ci ha trovate unite sicuramente nel ballo, la celebrazione di questo momento che di certo rappresenta un motivo di libertà per tutte quante noi. Chiediamo il rispetto e la libertà per tutti e per tutte quante noi». Difficile trattenere le lacrime nel corso del reading interattivo “I monologhi della vagina” curato dall’attrice Serena Bucca e dalla psicologa Alessia Aloi, un momento per riflettere e ricordare i milioni di donne che nel corso della  propria vita hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il fashmob internazionale “Break the chain” guidato dalla psicoterapeuta Caterina Calomino è stato il fiore all’occhiello di un pomeriggio che ha visto le donne quali vere e uniche protagoniste.  installazioneL’installazione interattiva “Prendi o dai, tu cosa fai?” realizzata all’interno della libreria attraverso due scatole da cui prendere o dare riflessioni sul tema e uno spazio ludico per bambini a cura di Pagliassi.it hanno impreziosito il pomeriggio di Cosenza che per la prima volta è stata il teatro di un evento patrocinato dall’ordine degli psicologi Calabria che ha attirato lo sguardo di quanti passeggiavano su Corso Mazzini. «Ci hanno sterilizzato, drogato, preso a schiaffi e a pugni. Cosa siamo diventate? Rovinate. Strumenti sterili, carne, esiliate, mute, sole». Mai più silenzio contro chi ci priva della primavera e della vita.

FLASHMOB:

Rita Pellicori

Reggio capitale dei diritti delle donne

REGGIO CALABRIA – Questa mattina in migliaia tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni hanno sfilato per le vie della città dello Stretto per la manifestazione organizzata con l’obiettivo di ribadire e sostenere la lotta contro la violenza alle donne. Una marcia pacifica, fortemente voluta dalla Regione Calabria, in primis il Governatore Mario Oliverio, che si è resa tanto più necessaria in seguito alla terribile vicenda di Melito Porto Salvo, dove una ragazzina giovanissima, di appena 13 anni, è stata sottoposta a ripetute violenze sessuali da parte di un branco. Molti i rappresentanti istituzionali che hanno aderito alla manifestazione. Tra questi, il Ministro Maria Elena Boschi, la presidente della Camera Laura Boldrini, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e lo stesso Governatore regionale Oliverio, tutti in testa al corteo che ha percorso le vie cittadine. «Questo di oggi – ha dichiarato la presidente della Camera Boldrini, parlando con i giornalisti – è un segnale importante perché a Melito Porto Salvo è accaduto qualcosa di inaccettabile ai danni di una bambina per due anni. Siccome la violenza sulle donne non è un 14721525_10210037390664078_6558639745340041387_nfatto privato ma una violazione dei diritti umani, lo Stato ci deve essere. E lo Stato oggi é qui». Oltre ai tantissimi giovani, erano presenti anche numerosi Sindaci dei Comuni calabresi, invitati a partecipare al corteo dal Presidente Oliverio. Tra gli altri, anche Gianni Papasso, primo cittadino di Cassano all’Jonio, presente con una delegazione di Consiglieri e di cittadini. Papasso ha ribadito l’importanza di tali iniziative, sottolineando come una possibile e urgente risoluzione del grave e angoscioso corteo reggio violenza donne castrovillariproblema della violenza di genere possa ottenersi attraverso la prevenzione e «l’educazione dei giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affettivi: amore e violenza sono tra loro incompatibili e non c’è rapporto che possa essere costruito sulle basi della sopraffazione». Il vicesindico di Castrovillari, Francesca Dorato, presente alla manifestazione in rappresentanza della città del Pollino con una delegazione di Consiglieri e cittadini, ha parlato di una «presenza a tutela della dignità umana, per la sua effettiva promozione, e per affermare con tutti noi stessi il “no” alla violenza diffusa (non solo sessuale, ma anche psicologica e legata alla cultura del pregiudizio) sulle donne e verso i più deboli».

Camigliatello, un camper per combattere la violenza sulle donne

www.rosarossaonline.org
www.rosarossaonline.org

CAMIGLIATELLO (CS) – Nell’ambito della campagna itinerante “Progetto Camper della Polizia di Stato …questo non è amore”, il camper, nella giornata di sabato 6 agosto p.v., sarà collocato in Camigliatello Silano, Piazza Misasi dalle ore 08,00 alle ore 14,00. A bordo della postazione mobile della Polizia di Stato sarà presente un’equipe multidisciplinare di personale della Polizia di Stato composta da appartenenti agli uffici: sanitario, squadra mobile, divisione anticrimine e ufficio denunce, pronto a fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza. All’iniziativa parteciperanno anche rappresentanti delle Associazioni che si occupano del fenomeno quali la Fondazione “Roberta Lanzino” ed il centro “Ascolto Donna” dell’ASP di Cosenza, l’associazione A.N.I.MED, Casa Famiglia San Pietro di Zumpano (CS), Suore di Montalto Uffugo. Testimonial dell’iniziativa è Luca Altomare, ex giocatore di serie A.

Femminicidio: una violenza prima di tutto psicologica

DSC_0731Grande successo per  il convengo indetto dal comune di Isola Capo Rizzuto dal tema “Femminicido, Violenza Psicologica”, un tema delicato ma troppo spesso ignorato e sottovalutato, soprattutto in ambito familiare. La violenza psicologica che molto spesso precede la violenza fisica, arrivando, in alcuni casi, a trasformarsi in femminicidio. Un argomento delicato affrontato in un un convegno voluto fortemente dal vice sindaco Carmela Maiolo supportata dal primo cittadino Gianluca Bruno, dalle consigliere Carmelina Bruno e Manuela Parisi e dall’ex assessore Francesca Stillitano, ancora molto vicina all’amministrazione. Quasi tre ore di argomenti toccanti che hanno suscitato l’interesse del numeroso pubblico, dove storie vere, di vita quotidiana, tante volte si sono intervallate a musiche e poesie, inerenti sempre all’argomento della violenza sulla donna.

Dopo i saluti del sindaco Gianluca Bruno e l’introduzione alla serata del vice sindaco Carmela Maiolo, il microfono è poi passato alla moderatrice Luisa Bennardo, che ha condotto egregiamente la serata. Il convegno è quindi proseguito con gli interventi degli ospiti, tutti sentiti e partecipati, sono intervenuti in ordine la d.ssa Virginia Ciaravolo, psicocriminologa e presidente dell’associazione nazionale “Mai più violenza infinta”; D.ssa Anna Caputo, psichiatra presso l’ospedale civile di Crotone; Don Edoardo Scordio, parroco di Isola Capo Rizzuto; Serafina Cavaliere, avvocato di Isola Capo Rizzuto; Rossella Loprete, assistente sociale di Isola Capo Rizzuto. Ognuna di loro ha spiegato quando e come rivolgersi alle figure professionali per determinati problemi, hanno raccontato episodi con la quale hanno avuto a che fare in passato e soprattutto lo stato della donna di oggi, emancipata da un lato, ma ancora vittima in tante famiglie. Non solo di violenza, ma anche di condotte, spesso ritenute normali, che inducono la stessa a sentirsi inferiore all’uomo. Presenti al convegno gli assessori Carmine Parisi e Francesco Pullano, il consigliere Carmine Timpa, il comandante dei vigili Francesco Iorno.

Lia Giannini

Amantea, organizzati due eventi per promuovere il territorio

Giusi OssoAMANTEA (CS) – «Abbiamo pianificato per il prossimo 8 e 9 agosto – spiega il consigliere di maggioranza con delega alla comunicazione Giusi Osso – due diverse iniziative: una su Amantea, una su Campora San Giovanni. Lo scopo è quello di far conoscere le potenzialità che i due centri sono in grado di offrire in un periodo decisamente interessante dal punto di vista turistico.» Sabato 8 agosto Amantea sarà meta di arrivo e di ripartenza di un particolarissimo tour che vedrà la partecipazione di trenta auto, figlie della storia, partite da Gioa Tauro con destinazione San Francesco di Paola. Nei pressi del Lido Azzurro «gli appassionati potranno vedere da vicino queste autentiche opere d’arte su quattro ruote, realizzate da artigiani, lontani pionieri dell’attuale industria automobilistica. Dopo una breve sosta la carovana ripartirà in direzione Paola per rendere omaggio al Santo Patrono della Calabria». Domenica 9 agosto, si terrà un quadrangolare per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne presso il campo di calcetto situato nelle scuole medie di Campora San Giovanni. «Su questo argomento l’attenzione è sempre massima. Nel recente passato, anche con la Consulta per le pari opportunità che mi onoro di presiedere, ci siamo occupati della questione, coinvolgendo le donne di tutte le età. Ora spostiamo il raggio d’azione passando dalla teoria alla pratica. Sono state coinvolte le rappresentative femminili di Cosenza, Rossano e Catanzaro che s’incontreranno non solo per la vittoria sportiva, ma anche per raccogliere fondi da destinare alla fondazione Roberta Lanzino di Cosenza. Anche il comune di Amantea farà la sua parte, contribuendo in prima persona al raggiungimento degli obiettivi».