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Tredicenne in ospedale per violenza sessuale, in corso le indagini del caso

COSENZA – E’ stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Cosenza per quanto riguarda una presunta violenza sessuale subita da una ragazzina di 13 anni.

La giovane, a seguito della violenza, sarebbe finita in ospedale. Le indagini sono condotte sotto stretto riserbo dai carabinieri. L’autore della violenza è un uomo già noto alle forze dell’ordine. Un giovane di 17 anni risulta, altresì, coinvolto, in quanto costretto ad assistere alla violenza sulla ragazzina.

Violenze e lesioni contro una minore, arrestato un ventottenne

CORIGLIANO – ROSSANO (CS)  I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro e personale del locale Commissariato hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di un ventottenne, F. E., accusato di atti persecutori e lesioni personali aggravate. Il fermato, con scenate di morbosa gelosia e con condotte reiterate, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe molestato e picchiato la vittima, peraltro minorenne, colpendola con calci e pugni ogniqualvolta non si atteneva ai suoi ordini. Gli atti persecutori sono avvenuti in Corigliano-Rossano dal maggio dello scorso anno e sono stati accertati a seguito dell’attività d’indagine eseguita dal personale della sezione di polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano coordinata dalla Procura di Castrovillari diretta da Eugenio Facciolla. F. E. é stato portato nel carcere di Castrovillari.

(fonte Ansa)

Foto di repertorio

Maltrattamenti in famiglia, divieto di avvicinamento a moglie e figlio

CORIGLIANO/ROSSANO (CS) – Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Rossano hanno eseguito, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima nei confronti di M.A. di anni 34 pakistano, per il reato di maltrattamenti in famiglia, richiesta dal Sig. Procuratore della Repubblica presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari dott. Eugenio FACCIOLLA e disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari dott. Luca COLITTA.

Violenze e maltrattamenti per sette anni

La vittima, da circa sette anni subiva maltrattamenti reiterati, consistenti in atti di violenza, fisica, psicologica con ingiurie e offese verbali, minacce di morte. Durante le giornaliere ed ultime liti domestiche, M.A. oltre che alla reiterazione dei maltrattamenti sopra descritti la minacciava che avrebbe bruciato l’abitazione della genitrice. Da evidenziare che gli atti di violenza, durati sette lunghi anni, frequentemente si sono manifestati alla presenza del di loro figlio minore.  Ieri a seguito degli accertamenti disposti alla Polizia di Strato, da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari, il Tribunale della Repubblica di Castrovillari ha emesso nei confronti dell’autore di questi reati, la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Misura eseguita nella mattinata odierna dallo stesso personale del Commissariato di P.S. di Rossano.

 

 

 

 

A Rende una pièce teatrale sulla violenza contro le donne in Sudamerica

RENDE (CS) – Era il 1997 quando per la prima volta l’attivista e antropologa Marcela Lagarde parlò di “femminicidio” richiamando l’attenzione internazionale sulla grave questione di Ciudad Juárez (Messico), dove, a partire dal 1993, si perpetravano i casi di centinaia di donne prima sfruttate nelle “maquiladoras” e poi barbaramente uccise.

Finalmente in America Latina si cominciò a parlare di violenza contro le donne dando l’avvio ad un percorso di autodeterminazione e di rivalsa, affrancamento, da quel sistema valoriale e di pensiero di un contesto sociale, culturale e politico patriarcale e maschilistista.

La comunità brasiliana presenta Desmontando bonecas quebradas- Smontando bambole rotte

La percezione e la storia di quelle violenze ancora tragicamente attuali vengono ripercorse attraverso la narrazione di “Desmontando bonecas quebradas- Smontando bambole rotte”, lo spettacolo che la comunità brasiliana con Rede Polh Italia, Ciranda Brasileira na Calabria, promuove il prossimo 22 maggio alle 20,30 nella sala del cinema Santa Chiara di Rende in collaborazione con il Consolato Geral do Brasil em Roma, il movimento Marielle presente Cosenza e con il contributo del centro Women Studies dell’Università della Calabria e il patrocinio del comune oltre Campagnano.
La performance che l’artista Luciana Mitkiewicz sta portando in scena con successo in tutta Italia sarà preceduta alle 16,30 dal seminario di studi al museo del Presente “Desmontando bonecas quebradas: la violenza che uccide le donne in Sudamerica”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Marcello Manna e delle assessore Marina Pasqua e Marta Petrusewicz, interverranno Giovanna Vingelli, direttrice del centro “Milly Villa”, Lindara Nobre Costa, attivista della comunità brasiliana, Antonella Veltri, vicepresidente della rete nazionale D.i.Re e l’attrice Luciana Mitkiewicz. Dopo l’incontro, moderato dalla giornalista Simona De Maria, si esibirà in una perfomance di danza contemporanea la ballerina Giulia Spadafora,” della scuola di danza Azzurra Ballet School.
Al termine dei lavori sarà offerto un rinfresco brasiliano.
«Siamo orgogliosi- ha affermato Marina Pasqua- di poter ospitare nella nostra città un evento di tale portata: necessario per analizzare il fenomeno della violenza alle donne attraverso le arti come veicolo gnoseologico. È una storia tragicamente universale, presente da secoli in ogni meridiano e parallelo. È nostro dovere raccontarla e dare voce a chi non è in grado di farlo».
«Rende -ha sottolineato l’avvocata- dimostra ancora una volta la propria vicinanza alle comunità straniere e ai movimenti grazie anche alla proficua collaborazione con l’Università della Calabria.”.
Desmotando bonecas quebradas è un monologo creato a partire dal rimaneggiamento dello spettacolo Bambole Rotte,che parte dal caso emblematico di città Juarez,in Messico,per trattare il tema del femminicidio in America Latina».
Attraverso un colloquio con il pubblico, l’attrice e ideatrice del progetto, riporta scene dello spettacolo originale e condivide il suo processo creativo: dall’immagine della bambola rotta dalla sua infanzia ai casi di violenza estrema che ha scoperto durante la sua residenza artistica in Messico.
Lo spettacolo sarà in portoghese con sottotitoli in italiano.

Lotta delle donne contro la violenza, l’8 marzo possibili disagi nei trasporti

COSENZA – «Si informa l’Utenza che per giovedì 8 marzo 2018 è stato indetto uno sciopero generale di 24 ore dal sindacato U.S.B. a favore della “Lotta delle donne contro la violenza e la discriminazione di genere”. Tale sigla sindacale non è presente nell’Azienda A.M.A.CO. S.p.A., ma singoli lavoratori e/o lavoratrici dell’Azienda, pur non essendo iscritti, potrebbero,
comunque, aderire allo sciopero. In tal caso, potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi. Si precisa che, a livello locale, sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie, dalle 05.00 alle 8.00». Questo quanto si legge in un comunicato ufficiale

A San Valentino il camper della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne

COSENZA – Nel giorno di San Valentino, in cui tutto il mondo celebra l’amore, la Polizia di Stato sceglie, come negli scorsi anni, di essere vicini alle donne per contrastare il  fenomeno della violenza sulle donne.Anche per il 2018 la Questura di Cosenza conduce la campagna d’informazione itinerante del Ministero dell’Interno –  Dipartimento della Pubblica Sicurezza denominata “Progetto Camper della Polizia di Stato …questo non è amore”,  finalizzata alla creazione di un contatto diretto tra le donne ed una squadra di operatori specializzati pronti a raccogliere in totale riservatezza le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o  varcare la soglia di un ufficio di Polizia. Il Camper nella giornata del 14 febbraio 2018 sarà a Cosenza in Piazza XI Settembre, dalle ore 14,00 alle ore 20,00. Un’equipe multidisciplinare di personale della Polizia di Stato  composta da  appartenenti all’Ufficio Sanitario, Squadra Mobile, Divisione Anticrimine e Ufficio Denunce incontrerà la cittadinanza, fornendo consigli utili sull’argomento ed eventuale supporto qualificato alle donne vittime di violenza. All’iniziativa parteciperanno anche rappresentanti delle Associazioni che si occupano del fenomeno.

Nell’occasione , inoltre, verrà distribuito materiale informativo.

 

A San Valentino flash mob contro la violenza sulle donne

Torna il 14 febbraio l’iniziativa, che si realizza a livello mondiale,  ‘One Billion Rising’, il flash mob che nvita a insorgere contro la violenza sulle donne a ritmo di musica, attraverso l’atto liberatorio della danza.

A Cosenza è organizzato, con il patrocinio del Comune, dalle associazioni MammacheMamme e il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”, che invitano a ritrovarsi a piazza 11 Settembre, alle ore 17.30.

La violenza alle donne e alle bambine tocca indistintamente ogni angolo del globo e, se è vero che le distanze e le diverse lingue possono far sentire le donne lontane tra loro, è altrettanto vero che la danza e la musica possono, invece, unire e avvicinare nella battaglia contro la violenza, che da secoli combattiamo.

La parola d’ordine del ‘One Billion Rising’ 2018 è RIVOLUZIONE:

RIVOLUZIONE CULTURALE, giacché le donne sono da sempre imprigionate nelle logiche sessiste dei contesti in cui vivono.

RIVOLUZIONE SOCIALE , affinché si scuotano le coscienze dal torpore dell’indifferenza che talvolta fa sentire le donne ancora più sole, doppiamente violate.

RIVOLUZIONE ISTITUZIONALE, perché le Istituzioni, giuridicamente investite nel prevenire e contrastare la violenza alle donne, siano un punto di riferimento sicuro.

Violenza sulle donne, Bianca Rende in merito alla manifestazione di fine novembre

COSENZA – Bianca Rende: «Bisogna creare una rete che pensi alle donne e offra opportunità tangibili di autonomia, per chi trova il coraggio di denunciare le violenze»

Così Bianca Rende, consigliera di minoranza del Comune di Cosenza e attivista del movimento What Women Want, in merito alla sollecitazione avanzata giorni fa sulla stampa dalla vicepresidente nazionale di Di.Re. (Donne in rete contro la violenza), Antonella Veltri.

«La manifestazione tenutasi alla Camera dei Deputati il 25 novembre scorso è stata l’occasione più recente di esibire i numeri allarmanti del fenomeno e per ascoltare la risposta del Governo che ha fatto di questo tema il terreno di una sfida che non è solo culturale, ma anche finanziaria, triplicando le azioni ed i fondi destinati. Tutto ciò però non basta. C’è bisogno di più strumenti anche per il dopo-denuncia ed il dopo-accoglienza cui i centri attendono egregiamente con risorse pur sempre insufficienti. Lavoro, integrazione e protezione perché quello della denuncia non diventi solo un atto eroico e velleitario».

Bianca Rende raccoglie l’invito di chi nei giorni scorsi ha lanciato un appello affinché si metta fine a questa preoccupante “mattanza” di indifferenza, sottolineando come il lavoro e l’autonomia economica sono il completamento del percorso di uscita dalla violenza delle donne che da anni si rivolgono ai centri anti-violenza. «Questo è quello che le donne chiedono» aveva sostenuto l’esponente della rete Di.Re., «e questo è quello che si cerca di realizzare, attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro, valorizzando al meglio le loro capacità, ma anche superando la diffidenza con la quale le aziende reagiscono alle proposte di tirocinio».

«Condivido – continua la Rende – la sollecitazione della vicepresidente Veltri che come donna e come amministratrice faccio mia e che non può lasciarci indifferenti. Sono troppo poche, anche a livello locale, le opportunità di lavoro e di inserimento in una vita attiva per le donne che hanno subito violenza ed hanno avuto il coraggio di denunciare. L’intera comunità non può non farsi carico di queste denunce e di queste difficoltà».

«Sarebbe bellissimo e degno di una società avanzata che le amministrazioni comunali di Cosenza, Rende e Castrolibero, già riunite nella Rete Urbana Antiviolenza, facessero di più a sostegno di queste donne, inventandosi una vera politica di area urbana contro la violenza, pensando a nuove strategie di aiuto, a nuove forme di sostegno, a nuove opportunità di vicinanza e solidarietà concreta, che vada oltre la pur apprezzabile attività di sensibilizzazione.

Si potrebbe, per esempio, procedere verso la costituzione di una vera e propria banca dati con i profili e i curricula delle donne che cercano un lavoro e che hanno seguito un percorso per uscire dalla violenza, per favorire l’incontro di questi profili con l’offerta di quanti dal pubblico al privato possano accoglierle e sostenerle.

Si potrebbe anche pensare a forme di premialità sulla tassazione locale per le aziende che decidessero di aderire a questo appello e questo dovrebbe aiutare le aziende dell’area urbana e potenziali datori di lavoro a preferire queste donne nell’offerta di un impiego.

Un’operazione del genere, mirata verso la restituzione di una dignità lavorativa e autonomia di vita attiva a chi ha seguito un percorso di emersione dalla violenza e dagli abusi, costituirebbe un segnale importante e tangibile da parte delle nostre amministrazioni, che potrebbero sì qualificarsi come amministrazioni contro la violenza e a sostegno delle donne, al di là della retorica delle giornate o ‘feste’ dedicate, con l’auspicio di riuscire a creare stabili opportunità di lavoro per quante intendono ricominciare una nuova vita fuori dalla violenza».

Violenza sessuale aggravata su minore, fermato ex consigliere comunale

LAMEZIA TERME (CZ) – I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso da questo Ufficio nei confronti di un soggetto indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.
In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle sono emersi alcuni episodi di
cui si è reso protagonista L.M. (cl. 1968) di Lamezia Terme, già consigliere comunale del
disciolto Comune lametino, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni
sessuali nei confronti di una persona minorenne, all’epoca dei fatti poco più che
quattordicenne. Le successive attività investigative disposte da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno confermato il quadro accusatorio che, all’esito delle ulteriori indagini, ha determinato il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti del predetto L.M.. Il provvedimento è stato eseguito nella nottata odierna dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, che hanno associato l’indagato presso la competente Casa Circondariale.

L’amore è un’altra cosa, iniziativa contro la violenza alle donne

COSENZA – La battaglia contro la violenza alle donne si combatte ogni giorno con pazienza e determinazione, con un lavoro di squadra non mettendo in contrapposizione uomini e donne. Questo il messaggio lanciato al Liceo Lucrezia della Valle di Cosenza nell’ambito dell’iniziativa “L’amore è un’altra cosa”, organizzato in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne dall’associazione Più di Cento, guidata da Salvatore Magarò, e sostenuta dall’amministrazione provinciale. Un messaggio chiaro lanciato agli studenti, nella consapevolezza che la prevaricazione e il femminicidio si combattono con il contrasto, ma soprattutto con l’educazione. Oltre allo stesso Salvatore Magarò sono intervenuti la dirigente del liceo Loredana Giannicola, il presidente della provincia Franco Iacucci,il procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini. Le conclusioni sono state affidate a don Giacomo Panizza, fondatore della comunità Progetto Sud e baluardo della legalità in Calabria.