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VOLLEY B1/M: Caffè Aiello senza problemi contro il fanalino Potenza

Caffè Aiello Corigliano: Avena, Alikaj, Testagrossa 8, Gradi 10 , Casciaro, Tomasello 7 , De Patto , Garnica 4, Lefosse 5 , Lavia D 9 , Lavia L 1 , Donzella. All De Giorgi – assistente Cortese

Virtus Potenza: Imperio, Brienza, Luperto 7 , Gruzin, Roberticchio, Maselli, Calabrese 3, Russo 8, Mille 10 , Lavagna 3, Muliere, Zoccola 3, Di Nucci. All. Marano- assistente Orlando

Parziali 25-22; 25-14;25-15

Spettatori 300 circa

Durata h 1.19

Tre a zero per la Caffè Aiello contro la Virtus Potenza. La squadra di Michele De Giorgi ha rispettato appieno il pronostico pre gara andando a vincere senza particolari problemi la gara contro il fanalino di coda del torneo, la volenterosa e giovane Virtus Potenza allenata da Fabrizio Marano. Ventidue punti in classifica per un Corigliano in netta risalita. attacco lorenzo laviaDopo la vittoria in casa della Universal a Catania , secondo tre a zero di fila per Tomasello e compagni. Bene Gradi, dieci punti ed infortunio ormai alla spalle, in crescita il rendimento di Testagrossa. Tra gli ospiti in evidenza il giovane palleggiatore Lavagna e Mille, autore di dieci punti. Presente sulle tribune l’assessore allo sport, la dottoressa Alessandra Capalbo. A fine gara il presidente Gennaro Cilento – ci siamo ripresi bene, dopo un filotto negativo. Secondo successo di fila ed entusiasmo ritrovato. Si è concluso il girone di andata, con tante vittorie ed un rendimento casalingo da applausi. Ancora abbiamo davanti tante belle sfide da affrontare, certamente non ci tireremo indietro. Siamo in quinta posizione, perfettamente in linea con gli obbiettivi stagionali. Spero comunque di vedere giocare la squadra sempre su alti livelli, visto le ottime qualità presenti nel giovane ma ben costruito roaster ”.

De Seta, vinci che ti passa. La Virtus Potenza gettata nel timore della B2

COSENZA – Ridi che ti passa, vinci che ti passa. Gli insegnamenti dei saggi della notte dei tempi, non tutti ovviamente, sanno essere fruttuosi. Soprattutto, se praticati con dedizione. La De Seta Casa Conad Vena Cosenza, una squadra che combina intelligenza e forza, non ha mai ignorato il valore degli insegnamenti. E dopo un derby perso malinconicamente, ha riso e vinto contro la Virtus Potenza, avversario più malleabile rispetto ai lametini. Risultato disarmante per i lucani, che nonostante la preoccupazione di scendere in B2 non hanno vinto nemmeno un set e non hanno addirittura toccato la ventina. Gli atleti del Tenente Kojak in tuta Marano hanno gettato, dopo tre frazioni di gioco, i loro avversari nella disperazione: 25-16; 25-17; 25-19. Il trionfo avrebbe potuto essere più prelibato, se l’Aurispa Alessano non avesse vinto al tie-break contro la Falchi Salento Lecce (i cosentini hanno guadagnato comunque un punto ed hanno sempre una gara in meno).

Tralasciando la vittoria della prima della classe, i cosentini hanno curiosato nella difesa lucana, impossessandosi di tutto ciò che desideravano. L’ attacco della De Seta, per l’ennesima volta, è stato meraviglioso. La loro musica ha spaccato timpani e difesa, senza incontrare adeguata opposizione. Galabinov, la “mano de piedra” bulgare è stato un direttore d’orchestra regale e dominante. Il muro dei cosentini ha intralciato con rispetto la fase offensiva del Potenza e la ricezione è stata tranquillamente vigile. Sono mancati i colpi di scena, ma il volley non può essere regolarmente un film ad elevato tasso di suspense, un rifacimento dello scontro fra Davide e Golia.

Il desiderio di salvezza della Virtus è rimandato alle prossime partite. Dalla prossima domenica invece, Marano e compagnia dovranno battere Alessano. Lo scontro diretto si preannuncia commovente. Il coach della De Seta sta già rileggendo i suoi appunti e pianificando gli allenamenti. Alessano vs De Seta sarà il duello più autorevole degli ultimi mesi. La grande fuga o la grande paura di cadere dall’alto, a seconda di ciò che dice il cuore dei tifosi. Vinca la squadra più forte.

Francesco Cerminara

Le sconfitte insegnano a vincere- La De Seta all’appello della maturità contro Potenza

COSENZA – Sfogliando il dizionario della lingua italiana, ci si può fermare sul termine “potenza”. Due dei significati di questo sostantivo femminile sono: “possibilità di determinare qualcosa, di influire su qualcuno o qualcosa, di esercitare un ruolo egemone” ed anche “forza materiale, morale o spirituale capace di influenzare l’animo e il comportamento umano”. L’idea di consultare il significato delle parole e  di ricordarne il valore, può essere utile per la De Seta Cosenza. “Potenza” è anche il nome dell’avversario domenicale, oltre ad essere una qualità importante, ma insufficiente, per vincere il campionato di B1.

Dopo la seconda pausa in quattro settimane e la sconfitta con due palle match a favore contro Lamezia, i bruzi hanno un bel modo per superare l’ occasione mancata: riassaporare la vittoria, il 9 Marzo al “Pala Ferraro”. Le settimane di allenamento avranno fatto capire agli uomini e al Tenente Kojak in tuta cosa si può puntellare per diventare un gruppo immenso ? La sconfitta contro Lamezia è stata la numero 3. I punti di distanza dal primo posto, con una partita da recuperare e con lo scontro diretto contro Alessano nella prossima gara, sono 5. La battaglia per la promozione non è uno scherzo.

La Virtus Potenza, allenata da Vincenzo Nacci, è terzultima in classifica. Si batterà, con la grinta e la concentrazione di Patitucci, Muccio, Scalcione, Ameri e Barbato, per salvarsi. Nelle difficoltà, le piccole squadre possono far emergere risorse incredibili e costringere alla dura lotta le armate che vivono in testa alla classifica. L’ Islap Lamezia ha tolto il cibo ai lupi, che però non sono abituati a scappare con la coda fra le gambe e a non apprendere che gli errori rafforzano. Il libero De Marco è nervoso per aver sbagliato qualcosa dopo una partita stimatissima e voglioso di arricchire la sua reputazione. L’ attacco composto da Galabinov, Di Fino, Testagrossa e Lotito userà le mani per sbattere i palloni nel campo lucano. La domenica è sacra per gli sportivi e quindi i vocabolari vanno adagiati sugli scaffali. Dalle parole si passa ai fatti. Dall’obiettivo promozione alla severa legge del più forte e consapevole. Ma una domanda è sottintesa negli articoli e nelle conferenze stampa: questa De Seta dove vuole arrivare ?

Francesco Cerminara