Archivi tag: vittorio sgarbi

Sgarbi interviene in diretta su Radio Sound: «Cosenza polo di rinascita della cultura» (AUDIO)

COSENZA – Vittorio Sgarbi è intervenuto in diretta nel corso del giornale Radio delle 12 in onda su Radio Sound a cura della redazione di Ottoetrenta.it e condotto in studio da Salvatore Bruno. Il critico d’arte ha parlato dei suoi rapporti con Mario Occhiuto e del suo eventuale impegno politico a sostegno della riconferma dell’architetto a sindaco di Cosenza.

Elezioni Cosenza, nel dibattito anche il massmediologo Klaus Davi (AUDIO)

COSENZA – Si accende la campagna elettorale a Cosenza dove nelle prossime ore potrebe essere ufficializzata la candidatura di Vittorio Sgarbi alla carica di consigliere comunale. L’ex Sottosegretario in ogni caso proporrà una sua lista a sostegno di Mario Occhiuto. Intanto il Pse di Enzo Paolini ha ribadito di non avere alcun interesse ad essere ripescato nella coalizione di centrosinistra mentre Presta continua a serrare le porte al Nuovo Centro Destra di Gentile. Una situazione fluida ed in rapida evoluzione che sta portando la corsa a Palazzo dei Bruzi sotto i riflettori della stampa nazionale. Di Lucio Presta, Vittorio Sgarbi e Mario Occhiuto ha parlato il noto massmediologo Klaus Davi ospite questa mattina del giornalista Salvatore Bruno al Sound Café.

Cosenza, Vittorio Sgarbi legge la Madonna del Pilerio

COSENZA – Il prossimo 8 febbraio la città bruzia ospiterà il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. Questi sarà protagonista di due incontri, distinti ma ugualmente importanti. Infatti, se al mattino prenderà parte, presso il Palazzo della Provincia, all’incontro relativo alle iniziative riguardanti la ricerca del misterioso tesoro del re dei Goti Alarico, nel pomeriggio, invece, sarà presente presso il Duomo cittadino, portando con sè il suo intenso bagaglio di conoscenze artistiche. Sgarbi, infatti, sarà il protagonista di “Mater misericordiae”, una lettura critica dell’icona della Madonna del Pilerio, patrona del capoluogo bruzio, di cui le celebrazioni ricorreranno la prossima settimana. L’appuntamento è previsto per le 18,30 nella suggestiva cornice del Duomo, al suono struggente degli archi dell’Orchestra del teatro comunale Alfonso Rendano, in unione armoniosa con la voce del tenore Stefano Tanzillo, su musiche di Bach, Britten, Caccini, Bartok. L’evento, che prevede uno show di luci e la proiezione Mapping sulla facciata della Cattedrale, è stato organizzato dall’assessore agli Eventi Rosaria Succurro e rientra in un piano di promozione turistico-culturale della città di Cosenza.

 

 

 

Presentata a Roma la mostra su Mattia Preti

ROMA – L’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo è intervenuta, a Roma, alla

Antonella Rizzo
Antonella Rizzo

presentazione della mostra, finanziata dalla Regione Calabria, intitolata “È Mattia Preti: un giovane nella Roma dopo Caravaggio”, allestita nelle prestigiose Sale di Palazzo Corsini, sede della Galleria Nazionale di Arte Antica e della Biblioteca dell’Accademia dei Lincei.

L’esposizione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Giorgio Leone, comprende ventidue opere della produzione giovanile del “Cavaliere Calabrese”, provenienti da musei e collezioni italiane e straniere e s’inserisce nelle iniziative delle celebrazioni per il IV Centenario della nascita di Mattia Preti.

Dopo l’introduzione ai lavori dei rappresentanti ministeriali, Vittorio Sgarbi ha ringraziato la Regione Calabria per il sostegno finanziario ed operativo e ha svolto una relazione sulla formazione romana di Mattia Preti sulle orme del Caravaggio e altri maestri dell’arte italiana. L’Assessore Rizzo ha sottolineato la valenza della mostra anche per la sinergia creatasi tra diverse Amministrazioni ed Istituti culturali.

“Questa Giunta regionale, guidata dal Presidente Oliverio, intende impegnarsi nel proseguire – afferma l’Assessore Rizzo – il proficuo lavoro di collaborazione con le altre Istituzioni partner per lo studio e la divulgazione della cultura calabrese, ben oltre i confini regionali, grazie ad iniziative di alto livello qualitativo come quella inaugurata a Palazzo Corsini”.

L’allestimento è stato possibile grazie ai prestiti di alcune prestigiose istituzioni come il Musée de Beaux-Arts di Carcassone, gli Uffizi, Palazzo Barberini, la Galleria Nazionale di Cosenza, la Pinacoteca di Brera e collezioni private non solo italiane, ma anche londinesi e svizzere. La mostra rimarrà aperta dal 28 ottobre fino al 18 gennaio 2016 e si svolgerà, in contemporanea, con altre esposizioni dedicate a Mattia Preti che si terranno a Crotone e Reggio Calabria.

Reggio Calabria, “rapiti” i Bronzi di Riace

REGGIO CALABRIA – Alcuni giovani facenti parte del circolo culturale “Il talebano” hanno tentato un rapimento simbolico dei bronzi di Riace. A capo dell’azione Vincenzo Sofo, leghista di origini calabresi e direttore del circolo. Sofo ha spiegato che l’iniziativa aveva l’intento di manifestare solidarietà a Vittorio Sgarbi, impegnato in una campagna di valorizzazione dei bronzi nel contesto dell’Expo 2015.

Terza edizione del “Premio Letterario Caccuri”

CACCURI (KR) – Nelle serate dell’8, 9 e 10 agosto ci sarà, giunto alla sua terza edizione, il concorso nazionale di saggistica “Premio Letterario Caccuri”. Nel borgo medievale della Sila crotonese, tanti gli Ospiti si alterneranno sul palco del Premio con un ricco programma di interventi. I tre finalisti, Vittorio Feltri con il suo ”Una Repubblica senza Patria” edito da Mondadori, Barbara Serra con “Gli italiani non sono pigri“ di Garzanti e Vittorio Sgarbi con “Mattia Preti“ pubblicato da Rubbettino Editore, si contenderanno la vittoria la sera del 10 agosto. Il Premio Caccuri è stato insignito del prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica che il Prefetto di Crotone consegnerà agli organizzatori del contest, Adolfo Barone, Roberto de Candia e Olimpio Talarico, nel corso della serata del 9 agosto.

Selezionati i finalisti del Premio Letterario Caccuri 2014

CACCURI (KR) – Selezionata la rosa dei finalisti che si contenderanno la “torre d’argento” del Premio Letterario Caccuri 2014: “Una Repubblica senza patria” di Vittorio Feltri, “Gli italiani non sono pigri” di Barbara Serra e “Mattia Preti” di Vittorio Sgarbi.

I tre saggi che concorreranno il 9 ed il 10 agosto prossimi a Caccuri per la vittoria finale sono stati selezionati da Giordano Bruno Guerri, presidente di giuria, e dai membri del comitato organizzatore.

La parola passa ora ai cento giurati distribuiti, su tutto il territorio della Penisola, in tre specifiche giurie: la Giuria Nazionale, la Giuria dei Caccuriani e la Giuria degli Imprenditori.

Le opere si contenderanno, oltre un montepremi in denaro, anche la prestigiosa “torre d’argento”, opera del maestro orafo Michele Affidato.

Nelle stesse due serate, come ogni edizione, verranno assegnati anche alcuni premi speciali, che negli anni hanno portato a Caccuri personaggi di grandissimo rilievo del panorama culturale, giornalistico ed economico italiano. Solo alcuni di essi: Alessandro Profumo, Mogol, Piergiorgio Odifreddi, Oliviero Beha, Luisella Costamagna, Piergiorgio Morosini, Al Bano, Carmine Abate, Carmen Lasorella, Paolo Guzzanti, Giovanna Taviani, Alessandro Laterza e Mimmo Gangemi.

Cosenza raccontata nei dipinti di Antonio Sciacca

museo dei brettii e degli enotriCOSENZA – La storia della città di Cosenza è legata ad uno dei misteri irrisolti più affascinanti del Medioevo, quella di Alarico, re dei Goti, e del suo tesoro.

Oggi chi si reca a Cosenza non troverà solo una città custode di questo segreto ma una città contemporanea che ha scelto di fare della ricerca della bellezza il proprio culto.

Cosenza è una città ricca di storia con un centro storico che profuma di storia ma anche una città ricca di cultura con sculture di arte contemporanea che popolano il corso principale.

Ad Antonio Sciacca, uno dei più importanti artisti di arte figurativa italiana, il sindaco della città di Cosenza ha chiesto di raccontare la città di Cosenza cogliendo però aspetti insoliti della città. Sciacca ha colto la bellezza di una città nella sua quotidianità. Nella passeggiata nel parco, nello scorcio illuminato con colori fluo, in una donna che fa shopping tra le vie del centro, realizzando 40 opere di grandi dimensioni in cui racconta la sua Cosenza. 40 dipinti mozzafiato che descrivono una città frenetica e contemporanea senza però perdere il contatto con il proprio passato.

Nella mostra l’opera più suggestiva è quella dedicata alla sepoltura di Alarico: un dipinto così ricco di dettagli che farà di certo sognare lo spettatore a cui sembrerà di partecipare a questo silenzioso quanto solenne avvenimento.

La mostra è accompagnata da uno splendido catalogo edito dalla Rubettino Editore curato dalla critica d’arte Tiziana Vommaro che ha scritto anche il testo introduttivo.

Al vernissage inaugurale sarà presente Vittorio Sgarbi, legato alla città dei Bruzi ma anche alla pittura di Antonio Sciacca, su cui, in passato, aveva espresso critiche più che favorevoli ed entusiasmanti.

Una mostra che rappresenta anche l’occasione per far conoscere al largo pubblico la città di Cosenza e far scoprire a turisti, appassionati di storia e cultura o semplici curiosi che Cosenza è proprio un tesoro di città.

 

Sgarbi in visita al Museo Franco Azzinari di Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Vittorio Sgarbi si è recato a visitare per due volte la sede del Museo Franco Azzinari (Torre Pallotta) ad Altomonte. La prima visita è stata ai primi di marzo, insieme all’albergatore Enzo Barbieri. Sgarbi ha osservato attentamente tutte le opere, affascinato dal modo di dipingere meticoloso, ed ha apprezzato in particolar modo la pittura del vento. Nei giorni scorsi nuova visita e Sgarbi è rimasto colpito stavolta dall’ opera che ritrae Fidel Castro.

Sgarbi presenta il suo libro e rilancia: un crimine impedire ai Bronzi di viaggiare

Cosenza – Il rapporto tra l’arte e la sacralità, non meramente intesa come religiosità ma come un’energia insita in ciascuno e che nell’artista è destinata a prendere forma nella sua produzione.

Questo il filo conduttore del tandem di eventi tenutosi ieri al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza che ha ospitato la presentazione dell’ultimo libro di Vittorio Sgarbi da titolo “L’ombra del divino nell’arte contemporanea” e, a seguire, l’inaugurazione della mostra,  – non a caso – dal titolo “Il Divino nell’arte contemporanea” promossa e curata da Mario Bilotti, celebre per avere curato già altre importanti eventi espositivi nella città bruzia tra cui la mostra da “Picasso a Warhol opere della collezione Bilotti” del 2005.

Nella gremita sala conferenze del Museo si è discusso di entrambe le iniziative per poi giungere al culmine nella presentazione del libro di critica d’arte da parte dello stesso autore, Vittorio Sgarbi, in questi giorni a Cosenza e impegnato in altri eventi culturali.

Presenti all’evento assieme al noto critico, l’assessore alla Cultura del comune di Cosenza, Rosaria Succurro, il curatore della mostra Mario Bilotti, l’editore della Cantagalli Francesco Corsi, la storica d’arte del Ministero ai Beni culturali, Stefania Bosco e l’architetto Fernando Miglietta che ha moderato gli interventi. A portare la loro testimonianza anche due degli artisti protagonisti della Mostra che è seguita alla presentazione, ovvero Stefano Solimani e Croce Caravella. Presente anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, giunto in ritardo per via di impegni istituzionali.

L’idea del doppio evento è nata dal progetto di rivisitazione dell’opera degli artisti contemporanei che si occupano del tema del divino; la mostra fa parte di una rete di eventi espositivi curati dallo stesso Bilotti, cui hanno preso parte anche molte opere realizzate per l’occasione ma unite dal comune denominatore della sacralità. Opere e artisti spesso menzionati nel libro presentato proprio ieri da Sgarbi.

Ironico e pungente fin dalle prime battute, Vittorio Sgarbi ha esordito dicendo “questa mostra è organizzata e finanziata da me a mia insaputa”, alludendo alla gratuità del suo intervento; ma ha subito tenuto a sottolineare quanto sia legato alla città di Cosenza e al suo centro storico, per il quale si è sempre battuto – spesso con interventi fortemente critici nei confronti dell’operato di cert’uni amministratori della città – cercando di promuoverne la valorizzazione e la tutela.

Nel passaggio al clou della manifestazione, ovvero la presentazione del tema del libro, non ha potuto mancare ad alludere alla situazione attuale del circuito artistico e museale calabrese, in particolare alla condizione dei Bronzi di Riace e alla reticenza delle alte dirigenze “che pur non ne sono proprietarie” – ha affermato lo stesso Sgarbi – a volerle renderle accessibili al pubblico magari consentendone l’esposizione in altri musei italiani. Secondo il critico pecca di “idiozia criminale” chi pensa di voler tenere a tutti i costi in Calabria le due maestose opere, adducendo come motivazione la loro fragilità, laddove sono stati per secoli in balia delle correnti marine e in condizioni estremamente precarie e ad esse hanno persistito; ma soprattutto laddove sembra essere lontana la data di riapertura del Museo della Magna Graecia di Reggio Calabria che dovrebbe ospitarle.

Ma per Sgarbi i Bronzi sono stati un ottimo esempio da cui partire per definire il proprio concetto di contemporaneità, laddove con essa si definisce un qualcosa “che vive dentro di noi”, una “condizione che ci appartiene”, in luogo della quale anche i Bronzi possono definirsi contemporanei, in quanto portatori di “seducenza materiale”, e perché legati alla memoria storica di una comunità che li ha accolti una volta ripescati dai fondali.

E come la contemporaneità risiede in ciascuno, allo stesso modo si verifica con la sacralità o la spiritualità: quel qualcosa che porta l’artista a esprimersi attraverso le proprie opere.

Il rapporto tra l’artista contemporaneo e il divino, inteso come rappresentazione di soggetti sacri o religiosi è stato successivamente al centro dell’intervento di Sgarbi. In modo particolare la problematicità che sembra assumere questo rapporto quando uno dei due termini, ovvero il contemporaneo, si slega dal fattore cronologico per accostarsi maggiormente a quello ideologico. Laddove coincide, agli inizi del Novecento, con “la morte di Dio” e l’artista si trova in una sorta di empasse che supera anche grazie della tendenza avanguardista all’astratto. Ma come è avvenuto per il Neoclassicismo, anche l’artista contemporaneo, che ormai da secoli ha sdoganato la condizione della committenza, “può e deve ritornare al tema del sacro” – ha affermato Sgarbi – e può farlo sia percorrendo la via dell’avanguardia che sia astrattismo o concettualismo, sia rivisitando i canoni della tradizione figurativa. Attraversando quell’”ombra” come dice il titolo, che altro non è l’incombenza o l’influenza del divino, – usando le parole del critico – tema ormai “raro, forse desueto, ma non impossibile all’artista contemporaneo”.

Così ha avuto inizio il viaggio tra le diapositive commentate dal critico che si è soffermato in maniera particolare al recupero della Cattedrale di Noto – ricostruita dopo il crollo del 1996 – , che sta attualmente curando sulla base di canoni dell’arte tradizionale e cui hanno contribuito con il proprio lavoro diversi artisti le cui opere sono esposte alla Mostra al Museo dei Brettii e degli Enotri.

Molto partecipata e seguita con attenzione, la presentazione si è conclusa con i saluti del sindaco Mario Occhiuto, che ricordiamo essere egli stesso di formazione artistica, in quanto architetto; anche costui ha voluto esprimere il plauso nei confronti del lavoro di Mario Bilotti e del suo impegno culturale nella città di Cosenza, che ieri si è espresso in maniera ottimale nella coniugazione di due così interessanti eventi.

Prima di procedere con il taglio del nastro e l’apertura ufficiale della mostra, l’amministrazione comunale ha voluto esprimere la propria riconoscenza a Sgarbi consegnando il “Telesio d’argento”.

Giovanna M. Russo