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Cosenza, Ordine Ingegneri, «Proponiamo la Centrale di Programmazione»

COSENZA – Non sono gli unici ad essere preoccupati gli ingegneri di Cosenza sulla proposta dell’istituzione della “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche” inserita dal Governo nel disegno di Legge di Bilancio 2019, su indicazione del Ministero dell’Economia e Finanze.

Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, è stato sicuramente tra i primi in assoluto a prendere una posizione ufficiale e netta contro la costituzione della Centrale di Progettazione prevista dal Governo in Finanziaria 2019, approvando all’unanimità un documento ufficiale nel quale si reputa la centralizzazione della progettazione assolutamente lesiva dei diritti essenziali della concorrenza professionale ed ininfluente per la tanto agognata accelerazione degli investimenti infrastrutturali.

Anche la neo costituita Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Calabria ha fortemente sposato questa tesi tanto che il Presidente regionale Ing. Carmelo Gallo,a nome di tutti gli Ingegneri calabresi, nel suo discorso di insediamento, ha ribadito una netta posizione di contrarietà alla costituzione di questa Struttura che sembrerebbe lesiva del mondo professionale e improduttiva ai fini della velocizzazione della spesa pubblica per investimenti.

Oggi anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri per voce del suo Presidente nazionale Ing. Armando Zambrano, prende netta posizione e lancia una proposta di superamento suggerendo al Governo la creazione di una centrale di programmazione piuttosto che di una centrale di progettazione.

L’intervento di Zambrano arriva subito dopo quello dell’Anci che, con l’obiettivo di semplificare le procedure e sbloccare i cantieri, ha proposto il ritorno all’appalto integrato, argomento su cui i professionisti mantengono alto il disaccordo.

«Centralità della progettazione significa che, per fare un’opera pubblica di qualità nei tempi e nei costi previsti, il progetto deve essere fatto bene, il che comporta tutta una serie di necessità. Programmare è un atto importantissimo perché distribuire i fondi in funzione delle opere è un compito complesso e strategico per tutto il Paese. Poi si tratta di affidare il progetto a chi possiede competenze. C’è bisogno di interdisciplinarietà che può essere garantita soltanto da professionisti come lo strutturista, il geologo, l’agronomo, l’architetto e così via. Un mondo di professionalità e competenze che de ve essere tenuto insieme

Le parole del Presidente Zambrano sono tutte altamente condivisibili. 

Adesso in attesa del D.P.C.M. che doveva già essere adottato entro il 30 gennaio 2019 per definire le modalità e le funzioni di questa tanto discussa Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici prevista all’articolo 1, commi dal 162 al 170, ci si augura una rivisitazione completa dell’idea complessiva.

Da Cosenza a Roma, la posizione dei professionisti è univoca e condivisa.