Assemblea dei circoli e degli amministratori democratici della provincia di Catanzaro

CATANZARO – Dal confronto molto partecipato tra i segretari di circolo e gli amministratori, voluto con determinazione per costruire una nuova fase politica e amministrativa nella vita del Partito democratico della provincia di Catanzaro, deve partire un nuovo e importante percorso finalizzato a consolidare l’impegno della classe dirigente locale. “Esiste un sol Partito democratico”, è quanto emerge dalla relazione del segretario provinciale del Pd, il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in apertura dei lavori di una assemblea provinciale che riveste particolare importanza perché le diverse realtà territoriali hanno potuto avviare un dialogo intenso e articolato per dare un impulso alla nuova fase politica che vede il Pd al governo nei diversi livelli istituzionali.

Una fase nuova e unitaria che deve vedere un Pd coeso e responsabile – ha affermato Enzo Bruno – mettendo dentro quel pizzico di solidarietà umana che deve fare del Pd un partito e non un insieme di interessi personali. – continuando il presidente dichiara – Dobbiamo dare risposte: questo è quello che ci chiedono i calabresi […] affrontando le emergenze che abbiamo trovato dietro l’immagine di buon governo: dal dissesto idrogeologico alla viabilità, dalla spinosa questione del dimensionamento scolastico, visto che non possiamo pensare di guardare alla scuola con logiche di bilancio, raccogliamo istanze e diamo risposte nonostante le difficoltà economiche accresciute dalla confusione normativa determinata dalla legge di stabilità”.

Il ruolo centrale della Provincia di Catanzaro e del capoluogo di Regione che in essa ricade è l’asse portante della costruzione dell’Area vasta che trasformerà l’Ente intermedio, tanto da portare il segretario provinciale ad affermare la necessità di una legge per Catanzaro capoluogo.

“Vincendo alla Provincia di Catanzaro abbiamo raggiunto un importante e straordinario risultato, scardinando un sistema di potere, quello del centrodestra che durava da venti anni con la sola forza e volontà di vincere. Ci siamo riusciti nonostante i numeri non ci davano ragione tanto da arrivare a mandare in fibrillazione anche il Comune di Catanzaro – ha detto ancora Enzo Bruno – Oggi siamo davanti ad un’altra fase, dobbiamo strutturare il partito.”

Unità e coesione, quindi, archiviando i veleni post congressuali anche in vista dell’assemblea provinciale del 7 febbraio a cui questo attivo ha voluto essere propedeutico. Alfredo D’Attorre, dopo le parole di apprezzamento indirizzate dal segretario provinciale per l’importante contributo portato al territorio dal deputato eletto nel collegio di Catanzaro, ha voluto rimarcare:

“Non bisogna smarrire la consapevolezza che il partito è uno strumento essenziale, tenere il partito e rafforzarlo è un modo per cambiare le cose, non perdendo di vista l’obiettivo di tutelare una società democratica”.

Al dibattito hanno prestato voce tanti rappresentanti del circolo, dal presidente dell’assemblea regionale Tonino Scalzo al vice segretario vicario Michele Drosi, dal segretario regionale Ernesto Magorno al consigliere regionale Arturo Bova, nonché la senatrice Doris Lo Moro, alla quale è stato affidato il compito di concludere la riunione. I rappresentanti sono stati tutti d’accordo nel ripartire con una marcia in più, non perdere divista gli obiettivi principali di responsabilità e democrazia e riuscire a portare a termine i loro compiti per una Calabria migliore.

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