Azzurra Libertà sul “Tito Minniti”: serve continuità territoriale

REGGIO CALABRIA PROFILOREGGIO CALABRIA – Azzurra Libertà Reggio Calabria si è espressa in merito alla situazione che afflige l’aeroporto “Tito Minniti”, chiedendo un intervento serio e immediato al nuovo Assessore della Calabria, il Ministro Delrio e proponendo una soluzione, quella della continuità territoriale. Qui di seguito riportiamo il comunicato del gruppo politico.

Apprendiamo dalla stampa che la Calabria ha un altro Assessore ovvero il Ministro Delrio.
Prendiamo atto di questa volontà con la speranza che, finalmente, il ministro e lo stesso governo inizino ad interessarsi della Calabria e della città di Reggio in particolare. Sollecitiamo il neo “assessore” componente del governo Renzi affinché lo stesso si attivi e cominci a dimostrare il suo concreto interesse per l’aeroporto di Reggio Calabria e che oltre a ristabilire i vecchi collegamenti, di cui per altro stagionalmente Alitalia ne annuncia la soppressione, di attivarsi affinché questa parte di territorio non rimanga isolata dal resto dell’Italia. In una realtà svantaggiata come la nostra, dal punto di vista sia economico sia della mobilità,chiediamo al ministro Delrio di attivarsi con il governo e la Regione Calabria affinché si istituisca la tanto auspicata “CONTINUITÀ TERRITORIALE” già prassi consolidatna in realtà come la Sardegna e già proposta anche per la Sicilia. Tale iniziativa, se adottata, abbatterebbe il costo dei biglietti aerei consentendo ai cittadini dello stretto, già piegati da una profonda crisi economica, di usufruire di un servizio essenziale ed affermare compiutamente il diritto alla mobilità. Non è più sopportabile il monopolio che Alitalia esercita sull’aeroporto “Tito Minniti”dove la libertà di mercato e di libera concorrenza, sancito da tanti trattati europei, resta, purtroppo, una mera enunciazione di principi. Tariffe insostenibili per molti, ma assolutamente immorali per utenti svantaggiati, studenti ed ammalati che per carenze di servizi debbono affrontare i cosiddetti viaggi della speranza e che oltre al disagio devono sopportare prezzi spropositati con grande sacrificio, anche di ordine economico. Sarebbe questo un concreto segnale di attenzione verso il territorio e rappresenterebbe la volontà di questo governo di voler, in parte, colmare il divario infrastrutturale, sopratutto sotto il profilo trasportistico che per scelte sbagliate o ancor peggio per disinteresse, è destinato a sopportare.”

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