Catanzaro, una tavola rotonda su “Conciliazione famiglia Lavoro”

CATANZARO – Si è tenuta nei giorni scorsi, nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro, una tavola rotonda  dedicata all’Anno Europeo  2014  “ Conciliazione famiglia Lavoro”, responsabilità familiari e responsabilità lavorative, organizzato dal  Centro Europe Direct, della Provincia di Catanzaro.

Ad aprire i lavori, il dottor Domenico Primerano, già segretario generale dell’Ente, che ha rimarcato l’importanza dell’Unione Europea, per lo sviluppo socio economico dei territori. Primerano ha, inoltre, ribadito che  l’antenna Europe Direct  svolge attività di animazione sul territorio, attraverso l’organizzazione di incontri e conferenze  con l’obiettivo di formare  e informare   i cittadini e le scuole sulle politiche ed i programmi dell’Unione Europea.  Si è infine soffermato sui cambiamenti, in particolare sul cambiamento del lavoro. I cambiamenti del lavoro e le trasformazioni sociali di questi anni hanno reso più difficile conciliare i tempi del lavoro retribuito con quelli della vita familiare ed hanno posto questo tema all’ordine del giorno nelle politiche per lo sviluppo dell’occupazione, soprattutto di quella femminile, ma anche di quella dei giovani uomini che, specie in Italia, ritardano sempre più la paternità con gravi conseguenze per il futuro.

Una delle trasformazioni più significative riguarda la famiglia. Sempre più famiglie  sono composte da  partner che lavorano entrambi fuori casa, anche se spesso in modo precario e variabile nel tempo, e cresce sempre più il numero di persone , donne e uomini, con responsabilità non più solo dei figli ma di persone anziane e disabili.

Il tempo rappresenta per gli uomini e donne  un valore  fondamentale: e su di esso che la difficile partita della conciliazione si gioca, in quanto il dipendente non è un oggetto, ma un essere che ha figli, moglie, genitori.

Per questo il tema dell’anno europeo 2014  è divenuto centrale  nell’ambito delle politiche sociali, e segnatamente di quelle  per la famiglia, sulle quali l’Italia ha un ritardo storico rispetto ai paesi europei.

Ai lavori ha preso parte il presidente della Provincia, Enzo Bruno, il quale ha rimarcato che conciliare la vita familiare e professionale è la sfida che si pone non solo alle donne, ma anche agli uomini dei tempi moderni “non siamo più  nel periodo  in cui le  mamme stavano a casa ed i papà lavorano tutto il giorno. Come amministratori dobbiamo   programmare politiche  sociali  che assicurino l’equilibrio tra vita e lavoro.”

La relazione introduttiva  è stata tenuta dalla dottoressa  Serena  Procopio, la quale  ha  messo in evidenza che la “conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro” implica un cambiamento da attuare innanzi tutto sul piano simbolico , cioè nel sistema di valori che stanno alla base delle scelte sia individuali che politiche, e che deve interessare tutta l’organizzazione sociale, non solo il lavoro. Ad esempio l’innalzamento dell’età pensionabile a oltre i 65 anni e il blocco delle assunzioni, sono espressione di un modello sociale che nega il diritto alla famiglia,  e spreca  e mortifica le energie dei giovani. Deve invece affermarsi un modello di società in cui sono i tempi della vita a dettare le regole  sui tempi del lavoro. Davanti alla sacralità di alcune funzioni, come la cura di genitori anziani o l’attenzione quotidiana per lo sviluppo sano e la crescita dei nostri figli,  il lavoro deve fare un passo indietro . Si tratta infatti di funzioni non delegabili ( il  welfare   può essere di supporto ,  non sostitutivo) . Sono ormai tante le donne che  non accettano di omologarsi al  modello e alle regole maschili,  e si assumono l’autorità  di   trasformare la società e il lavoro, scegliendo come principio ordinatore le relazioni umane e le leggi della vita più che il diritto maschile , le gerarchie e lo strapotere del denaro.

La tavola rotonda è stata moderata dalla giornalista Franca Fortunato,  che con competenza e professionalità  ha animato il dibattito:

 Al dibattito sono intervenuti,  Elena Morano Cinque , avvocato e presidente delle pari opportunità della provincia, il sindaco di Decollatura Maria Cardamone, il Segretario Generale del Comune   di Catanzaro Vincenzina Sica, Rosaria Valentino AD della Società Lamierdil ed Antonino Ferraiolo dirigente delle risorse umane del Comune di Catanzaro.

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