Congedo matrimoniale anche alle coppie gay

Un piccolissimo passo verso la civiltà, il rispetto e la legittimazione di diritti raramente considerati. E’ finalmente filtrato l’accordo siglato dall’azienda di Call Center Call&Call e le organizzazioni sindacali di categoria con il quale il congedo matrimoniale sarà esteso anche alle coppie omosessuali. C’è la firma di Daniele Carchidi Slc Cgil Calabria:

“L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra le segreterie nazionali di categoria e l’azienda Call&Call è un accordo pionieristico nella estensione di diritti naturali ed inalienabili. L’intesa nella fattispecie permette a partire dal 1 Agosto di estendere i 15 giorni di congedo matrimoniale previsti per legge, anche alle dipendenti ed ai dipendenti omosessuali che sceglieranno di unirsi in matrimonio nei paesi dove è consentito farlo.

In un paese, ove ancora la discussione sull’estensione dei diritti alle coppie omosessuali non si è posta concretamente, e dove la politica, specie in un periodo di “larghe intese” evita di cimentarsi nel confronto sull’argomento per evitare frizioni, ci pensano le parti sociali e datoriali a creare i presupposti per l’avvio di una discussione di merito sulla questione.

Dopo realtà quali Ikea e Citybank, aziende multinazionali che operano sul suolo italiano, la prima azienda italiana a prevedere l’estensione di diritti anche per le coppie omosessuali viene dal comparto dei call center in out-sourcing. Settore, quello dei call center, spesso risalito agli onori della cronaca per vicende tutt’altro che edificanti, e che oggi grazie all’intesa raggiunta tra Call&Call e le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, dimostra come questo settore, composto per lo più da giovani e donne, possa essere sempre più punto di riferimento per una contrattazione inclusiva e generalizzata.

La Slc Cgil Calabriaspinta dall’entusiasmo prodotto dal raggiungimento di questa intesa e dalla consapevolezza di quanto sia importante avviare una discussione di merito sui diritti delle persone superando ogni pregiudizio, avvierà un confronto con le altre organizzazioni sindacali di categoria e con le parti datoriali del settore in Calabria, per provare a replicare intese similari anche in altre realtà produttive calabresi del comparto delle Telecomunicazioni.

L’auspicio è che un atto di civiltà di siffatta natura faccia da apripista alla creazione delle condizioni affinché l’Italia diventi uno di quei paesi ove il matrimonio tra persone dello stesso sesso sia riconosciuto per legge.”

 

 

 

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