Cosenza, Cisl: stop alla centrale del Mercure


Quando sembrava tutto pronto per la riattivazione della centrale termoelettrica Enel del Mercure a Laino Borgo, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato lo stop del Consiglio di Stato per un errore formale nell’iter procedurale. Il segretario della Cisl di Cosenza, Tonino Russo esprime forte preoccupazione per tale decisione e pieno sostegno e solidarietà per le famiglie dei quattro lavoratori che sono saliti per protesta sul tetto dell’impianto ad un’altezza di quasi 70 metri. “Dopo aver passato – afferma – tutti gli esami autorizzativi e ambientali, e la Regione Calabria, ha dichiarato che la centrale è a norma di legge, in questo mese di ottobre ci si aspettava l’avvio della produzione, che consentirà l’occupazione di decine di unità lavorative senza considerare l’indotto. La centrale di Laino, si trova in un’area protetta a dimostrazione della non pericolosità per l’ambiente, e sarebbe la prima in Italia gestita dall’Enel a produrre energia elettrica da cippato di legno. Riteniamo, che il Mezzogiorno e la Calabria abbiano una grande occasione da sfruttare con la produzione di energia in un’ottica federalista, utilizzando in loco parte dei ricavi degli insediamenti energetici. Pertanto, come Cisl, lanciamo l’ennesimo appello alle istituzioni ai vari livelli affinché nel più breve tempo possibile sia fatta chiarezza una volta per tutte sulla riattivazione della centrale, (sono ormai trascorsi 10 anni) perché l’energia può generare sviluppo, in un momento di crisi generale diffusa, per creare nuove occasioni di lavoro e contribuire ad arginare la continua perdita di posti. Come sindacato, – spiega Tonino Russo – ne siamo talmente convinti, che nella piattaforma del 13 ottobre a Catanzaro nella manifestazione regionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil viene individuato come tema prioritario un Piano regionale per il lavoro che difenda la presenza industriale di tutte le realtà in crisi (Italcementi, Centrale del Mercure, Phonmedia, ecc..) e tuteli i redditi dei i lavoratori in mobilità, i cassintegrati ed i percettori di ammortizzatori sociali in deroga, mobilitando ogni risorsa ordinaria e comunitaria per aggredire la precarietà e la disoccupazione giovanile e femminile anche con l’attivazione di nuove politiche di reimpiego. Saremo in ogni caso presenti con le altre sigle sindacali – continua il segretario Cisl – al tavolo convocato dal Prefetto di Cosenza per martedì 9 ottobre con la Regione.

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