Il Collettivo Controverso si esprime riguardo la “farsa” tenuta ieri dal Consorzio Autolinee

COSENZA –

Il Collettivo Controverso si è espresso in merito all’inaugurazione di ieri 21 Gennaio, della nuova circolare Cosenza-Rende-Università dell’Amaco, definendo la protesta dei dipendenti del Consorzio che  hanno occupato le pensiline e la strada adiacente “ una vera e propria farsa” per non far passare i mezzi dell’Amaco: ben tre autobus erano, a detta dei dipendenti, in avaria. “Per più di tre ore hanno tenuto sotto scacco un’intera università rivendicando quello che di fatto è un monopolio. Polizia e carabinieri, a 24 ore esatta dalla militarizzazione dell’Ateneo per l’inaugurazione dell’anno accademico, hanno lasciato fare come se niente fosse, lasciando gli studenti in balia di un gioco di potere che pare non avere fine. Il servizio del Consorzio, scadente, costoso e del tutto da ripensare non è sufficiente per garantire quello che dovrebbe essere il diritto alla mobilità per tutti gli studenti e le studentesse del campus universitario. L’avvento di nuove corse, per noi, può solo far bene all’Ateneo e all’integrazione dello stesso con la città.”, continua.

Questi i punti che il Collettivo Controverso richiede:

  • una riduzione immediata dei costi per gli studenti del 50% delle tariffe Consorzio Autolinee
  • un servizio di qualità dei trasporti locali che sia realmente efficace nel soddisfare un pieno diritto alla mobilità, puntando ad un sistema ecosostenibile.
  • incrementare il servizio notturno di collegamenti urbani e un miglioramento di quello attuale
  • un nuovo piano di trasporti locali con agevolazioni per le fasce sociali deboli
  • un tavolo di discussione con gli enti locali, il Consorzio, Amaco e la regione per aprire una discussione in merito alla questione trasporti.

Il Collettivo termina con una frase molto significativa: “All’Unical e ai suoi studenti non servono nuovi terminal bus a tre piani da milioni di euro e fantomatiche metropolitane di superficie, né personalismi e messe in scena che vanno a difendere semplicemente gli interessi dei soliti noti!”

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