Incendio al museo della Musica, Molinari (M5S): “Una sprezzante barbarie. Siamo pronti a fare la nostra parte.”

ROMA – L’incendio che la scorsa notte ha distrutto il Museo dello Strumento Musicale ci lascia profondamente amareggiati. Quasi 800 esemplari di strumenti musicali provenienti da tutto il mondo sono andati perduti, l’ennesimo tesoro di cui la Calabria dovrà fare a meno. Fatti di questo tipo non devono passare inosservati soprattutto quando a essere colpita è la cultura, unico mezzo di riscatto per ogni comunità che tende ad essere libera. Solo una mente insana o, peggio, qualche mente sopraffina che intende inquinare il dibattito politico locale, in previsione delle prossime elezioni, può mettere in atto una barbarie di questo genere, sprezzante della storia e della memoria della nostra comunità che quel museo rappresentava per il nostro territorio. 
Attendiamo, comunque, i risultati delle indagini a conferma della natura dell’incendio ; speriamo che dietro questo atto non si nascondano interessi sporchi della criminalità organizzata, tristemente famosa per questi deprecabili atti di codardia. Ma se così fosse, questo incendio sarebbe un segnale gravissimo, che accade in un momento in cui la città di Reggio sembra essere di nuovo sotto attacco delle mafie. Solo una settimana fa una molotov è stata lasciata davanti alla Procura di Reggio Calabria, fatto che lascia scorgere un gioco tipico delle organizzazioni criminali, un disegno contorto che mina alla tranquillità della comunità dello Stretto, rivolgendo la propria sfida fin nel cuore delle Istituzioni. 
Noi siamo pronti a fare la nostra parte nel ruolo che, attualmente, i cittadini ci hanno demandato ovvero quello di lottare per un risveglio delle coscienze individuali senza il quale ogni battaglia sarebbe persa e proprio per questo non escludiamo, in futuro, di sollecitare ministri e istituzioni competenti affinché garantiscano una sede più appropriata a realtà come quella del Museo.
Se le indagini confermeranno l’origine dolosa dell’incendio, sarà nostra premura chiedere conto della situazione della sicurezza a Reggio Calabria, una città che vorremmo sottrarre agli sporchi interessi dei soliti noti : certo non staremo fermi a guardare.
La Calabria e i calabresi che ancora credono nel riscatto di questa terra non lo meritano.

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