L’On Sebastiano Barbanti (M5S) dice no al taglio degli alberi del Pollino

ROMAAlberi secolari tagliati per mero interesse economico ovvero distruggere un inestimabile patrimonio naturalistico per pochi spiccioli. Chi ha concesso simile autorizzazione in un’area – quella del Parco Nazionale del Pollino, Zona 1 – intoccabile per definizione ?

Non possiamo far altro che appoggiare in toto, e fare nostra, la protesta della associazioni ambientaliste – Altura,   Italia Nostra, Lipu (sezione provinciale) Rende, Mam, Ola Ambientalista, Wwf Calabria e Cnp – che lanciano l’allarme per il patrimonio boschivo ricadente all’interno della ZPS IT9310303 Pollino e Orsomarso, strettamente adiacente (o parzialmente inclusa) al perimetro di almeno due SIC: IT9310027 Fiume Rosa e IT9310022 Piano di Marco, entrambi appositamente istituiti per la conservazione degli habitat forestali e della fauna, ad essi associata.

Ci opporremo nelle sedi opportune, per fermare quest’ennesimo scempio che potrebbe colpire il cuore di una delle aree incluse nella rete europea “Natura 2000”, ricadente nel Comune di San Sosti (CS). E rilanciamo la domanda posta delle associazioni agli organi competenti per sapere se è stata fatta la valutazione d’incidenza obbligatoria – necessaria in casi di questo genere – e se tale valutazione è stata approvata dalle autorità regionali, stante l’autorizzazione dell’Ente Parco. Pretendiamo, comunque, che il caso venga rivisto dagli organi competenti e dall’ufficio di Conservazione del Parco del Pollino.

Ci dev’essere qualcosa che non va nell’Ente Parco : dopo il caso della centrale del Mercure, attualmente sub judice, dispiace dover ulteriormente constatare la mancanza di cultura ambientale proprio nei rappresentanti di enti e istituzioni sorte a salvaguardia della natura da miopi interessi economici.

Non lasceremo distruggere un sito naturalistico ricco di biodiversità, la cui conservazione e tutela deve essere obiettivo privilegiato dei cittadini calabresi : sarà il caso di controllare più da vicino l’operato delle istituzioni che dovrebbero vigilare su di esso.

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