Via Crucis Torretta- un cammino di riflessioni su Cristo

TORRETTA DI CRUCOLI (CROTONE) – Nel tardo pomeriggio, la cittadinanza torrettana-crucolese ha seguito con la solita curiosità una rappresentazione della Via Crucis. La messa in scena, da anni sostenuta dall’ associazione locale “Karol Wojtyla”, ha potuto avvalersi delle prove attoriali di tanti cittadini crucolesi. Tutti i partecipanti, dal primo soldato fino all’  ultimo discepolo, hanno attraversato le strade, pregato e riflettuto sulla figura cristiana, agghindati con abiti ed attrezzi dell’ epoca. Come guida spirituale e del corteo, Don Antonio Salimbeni. Il parroco, munito di microfono, ha riletto i passi del Vangelo sotto un cielo nuvoloso.

E’ Venerdì Santo, le borse mondiali sono chiuse e i religiosi continuano a diffondere i loro dogmi. Questo non può che rimettere in discussione la figura del Cristo e i suoi insegnamenti. Il vero e unico protagonista delle festività pasquali e natalizie e dei dibattiti fra credenti e atei, continua ad avere un fascino ed un peso storico troppo spesso trascurati o strumentalizzati. Infatti, ci sono persone che, in nome del Cristo, hanno autorizzato guerre e persecuzioni. Ci sono uomini di malafede che, dopo aver offeso gli omosessuali, si sono trincerati dietro una dottrina mai esistita. C’è un folto gruppo clericale che professa l’altruismo e l’amore  cristiani in pubblico e poi in privato non paga le tasse, approfitta del salario degli altri e violenta i bambini.

Eppure, Gesù Cristo è diventato celebre per tutt’altro e ci sono uomini di buona volontà che lo sanno, lo dicono e cercano di imitarlo. Oscar Wilde lo definiva il “primo socialista e rivoluzionario della storia”, perchè aveva avuto il coraggio di mettere l’uomo al primo posto. Josè Saramago, scrittore portoghese scomparso pochi anni fa, scrisse il “Vangelo secondo Gesù Cristo” dissacrando le disumane regole dei fondamentalisti cristiani e tratteggiando, con irriverente limpidezza, uomini carichi di debolezze e umanità. Cardenal e il Cardinale Romero, creando la teologia della liberazione, hanno combattuto fino alla morte con gli emarginati e contro i regimi fascisti nordamericani (appoggiati dai governi statunitensi). Centinaia di missionari, senza soldi pubblici e riconoscimenti, aiutano diseredati e prostitute. Mentre la letteratura e gli uomini di buona volontà (gli amanti degli “ultimi”) riavvicinano l’umanità a Cristo, tanti apparati cattolici che si proclamano detentori del verbo cristiano hanno perseverato nella loro politica egoistica. Bergoglio, il gesuita argentino eletto Papa, sta provando a ripulire Vaticano e chiese. I suoi primi gesti e le sue prime parole di rispetto nei confronti degli omosessuali e di ammenda verso gli avidi consumatori, stanno riportando fiducia.

Ma il cammino verso un’altra terra promessa è pieno di salite, curve, buche e tentazioni. Siamo la generazione che ha dimenticato il “noi” e fa qualsiasi cosa sporca per il proprio “io”. Stavolta non basteranno trenta denari o tre giorni per ricostruire la nostra dignità.

Cliccare sul link sotto per vedere l’estratto video:

http://youtu.be/QE8NNAh42Ms

Francesco Cerminara

 

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