A Guardia Piemontese la “Giornata della Memoria”

Guardia Piemontese – L’ Amministrazione Comunale di Guardia Piemontese in collaborazione con la Fondazione Occitana e la Chiesa Valdese, e con il sostegno della Proloco e delle associazioni del territorio ha organizzato la “Giornata della Memoria” che si svolgerà nella cittadina occitana il 5 giugno 2013.
Tale Giornata è stata fortemente voluta dal compianto Sindaco Gaetano Cistaro che l’ha istituzionalizzata il 5 giugno 2008, per recuperare un oblio di oltre 400 anni.
Il programma è molto vasto e prevede fin dalla mattina la possibilità di visitare la mostra fotografica a cura dello Sportello Linguistico Comunale dal titolo “Racconto di una persecuzione…”, presso il Museo Multimediale Occitano.
Alle 16.00 presso la Sala Consiliare si svolgerà il convegno dal titolo: “ Non è lecito dimenticare, non è lecito tacere. Se taceremo, chi parlerà?.
Partendo dalla celebre frase di Primo Levi si affronterà un dialogo interreligioso, con rappresentanti e studiosi di diverse religioni.

Chiuderà il convegno l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri.
A fine convegno i partecipanti, in corteo, si recheranno alla “Roccia di Val Pellice”, grande lastra di roccia alpina  trasportata a Guardia Piemontese nel 1975, sul luogo dell’ex Chiesa Valdese, in memoria delle antichi origini e dal 2008 divenuto Martirologio di Guardia.
Verrà deposta una corona di fiori e letta una lettera scritta da Gian Luigi Pascale, quando era in prigione.
Dopo l’esecuzione di selezionati brani musicali, sempre alla Roccia celebreremo il Culto Valdese.
A seguire verrà offerta una degustazione di piatti tipici locali ed uno spettacolo musicale occitano eseguito dal gruppo “Vent de Nòtes” di Guardia Piemontese.
Il 5 giugno 1561 Guardia Piemontese assisteva ad uno dei più grandi massacri della storia, che fece centinaia di vittime non risparmiando donne e bambini, di cui rimangono tracce significative a Guardia Piemontese, nella triste e terribile sopravvivenza architettonica della “Porta del Sangue”, presso la quale, tradizione vuole che il Sangue dei Valdesi sia scorso a fiumi, durante i terrificanti eccidi che li videro innocenti protagonisti.

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