Conferenza territoriale del progetto EPAS: Mario Occhiuto guarda al futuro

COSENZA (CS) “Sulla città non ci inventiamo nulla, a scuola forse copiare era un fatto negativo, ma le amministrazioni pubbliche devono guardare alle tante pratiche consolidate che, nel contesto di progettazione che esiste a livello europeo, rappresentano le buone pratiche che riguardano i servizi: dalla raccolta differenziata al ciclo dei rifiuti, dall’efficientamento energetico a quello idrico, al sistema di trasporto pubblico e della mobilità sostenibile. E’ a queste pratiche che dobbiamo far riferimento senza inventarci nulla, anche perché non c’è niente da inventare. Per quanto riguarda la trasformazione fisica della città noi dobbiamo aspirare a città che siano sempre più belle”.

Lo ha detto il Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia Mario Occhiuto, intervenendo questa mattina alla Conferenza territoriale del progetto EPAS, promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che ha visto svolgersi a Cosenza, unica città calabrese ad ospitarla (nella Sala Nova della Provincia) una delle Conferenze territoriali, dopo quelle di Bari e Lecce, nel corso delle quali si stanno presentando agli enti locali i risultati di due studi-linee guida per orientare e supportare le pubbliche amministrazioni e i portatori di interessi sia nella valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, sia nella riflessione e nell’eventuale avvio di progetti di partenariato pubblico-privato.

Particolarmente importante e significativa è, per il primo cittadino, anche la discussione sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare. “Un patrimonio – ha detto Occhiuto – spesso non solo non valorizzato, ma anche abbandonato. Negli anni ci sono stati molti esempi in cui si sono perse anche delle occasioni – ha aggiunto Il Sindaco – Abbiamo ristrutturato il Castello Normanno-Svevo che oggi, oltre ad essere un bene che è tornato fruibile al pubblico, è anche un grande contenitore culturale e in questi primi mesi è stato visitato da moltissimi turisti, ponendosi come un forte attrattore culturale.  Tutte le città italiane – ha detto ancora Occhiuto – hanno magnifici centri storici. In Italia ci sono 6000 centri storici di cui duemila di fondazione romana, altri di fondazione medievale, che sono una grande ricchezza per il Paese.  “Quella offertaci dal progetto Epas e dal Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha sottolineato l’Assessore Fresca – è un’opportunità fondamentale che non potevamo lasciarci sfuggire. La Calabria è una realtà che continua a fare i conti con molte carenze ed è per questo che presenta imprescindibili necessità di sviluppo. L’auspicio è che dalle linee guida e dai rapporti che vengono oggi illustrati sia possibile allargare le public relations ed i network istituzionali per far sì che non siano elaborate soltanto delle progettualità, ma queste ultime vengano seguite da realizzazioni concrete per il nostro territorio”.

cosenza

Alla Conferenza ha partecipato anche il neo Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, prof.Roberto Musmanno, alla sua prima uscita pubblica.

“In questo momento – ha detto Musmanno – la Regione ha necessità di apprendere e comprendere come poter creare un rapporto su soluzioni assolutamente innovative e come meglio poter sfruttare opportunità di questo tipo. C’è un problema serio di risorse che molto spesso nella programmazione ordinaria vengono utilizzate per interventi del genere ignorando che forse, in tema di infrastrutture, c’è tutto il capitolo dei fondi di programmazione che molto spesso non viene facilmente attivato anche dalla stessa regione nelle proprie procedure. Il mio primo intervento, quindi, è stato quello di programmare come meglio sfruttare le risorse comunitarie, sia i fondi a gestione diretta che quelli a gestione indiretta”.

Nella prima sessione della conferenza è intervenuto anche il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone che ha sottolineato la straordinarietà dell’iniziativa, unica in Calabria, come grande opportunità per cercare di reperire fondi e risorse per il miglioramento dei nostri territori. “Se non ci fosse il partenariato pubblico-privato – ha sottolineato Morrone – molte iniziative che sono state intraprese sul nostro territorio non potrebbero essere realizzate”.

Un contributo alla conferenza è venuto anche dal Presidente dell’Amaco Mario Capalbo che a proposito di partenariato ha sottolineato come “quello nel settore della mobilità è un partenariato anomalo e in qualche modo bloccato perché in Calabria la situazione è particolare e perché la nostra regione è ferma al palo in quanto non sono ancora intervenute le deleghe. La pianificazione urbana – ha aggiunto Capalbo – necessita di una interconnessione con la pianificazione della mobilità. A Cosenza abbiamo iniziato un nuovo percorso di sperimentazione per dare una svolta al servizio urbano. Una recente indagine dell’Istat ha considerato la qualità del servizio offerto dall’Amaco come eccellente e questo pone la città di Cosenza tra gli esempi virtuosi per la capillarità del servizio stesso. Attraverso l’istituzione delle corsie preferenziali – ha detto ancora il Presidente dell’Amaco – abbiamo aumentato la velocità trasportistica. Tra poco implementeremo il pagamento del biglietto da viaggio con lo smartphone sia per chi viaggia in autobus che per chi sosta con la propria automobile all’interno delle strisce blu”. Un altro importante progetto annunciato da Capalbo è la creazione di 4 mini hub (in Piazza Mancini, via Panebianco, Piazza Riforma e all’ingresso dell’Autostrada), stazioni di fermata per bus urbani ed extraurbani attrezzate con postazioni per bike sharing.

Altri interessanti interventi sono stati quelli del dott.Pasquale Marasco del dipartimento programmazione e coordinamento politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del dott.Pasquale Luzzo, in rappresentanza del Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro.

Presenti anche le amministrazioni di Vibo Valentia, con il Sindaco Elio Costa, di Rende, Cetraro e Montalto Uffugo, con loro rappresentanti.

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