Sanità, Oliverio (PD): “Governo intervenga urgentemente su reparto oncologia ospedale Crotone”

“Il Governo intervenga per sostenere con urgenza e adeguatamente, in termini di maggiore personale e migliori strutture, e preferibilmente con stanze con al massimo 2 letti,  il reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Crotone, in modo da garantire ai cittadini calabresi il pieno godimento del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione”.

Lo chiede con una interrogazione urgente al Ministro della sanità Beatrice Lorenzin, il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, on. Nicodemo Oliverio. “Siamo rimasti molto colpiti dall’inchiesta pubblicata sabato 15 marzo su un importante organo di informazione, il Crotonese, condotta dalla giornalista Angela De Lorenzo, sull’oncologia all’Ospedale San Giovanni di Dio a Crotone dal titolo ‘Quei malati tra il purgatorio e l’inferno'”.

“Il reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Civile San Giovanni di Dio di Crotone – spiega Oliverio – è diretto con grandi capacità dalla dott.ssa Tullia Prantera  che assieme ad altri 6 medici, 9 infermieri ed una caposala si occupano contemporaneamente sia del DH, dove vengono somministrate prevalentemente le chemioterapie, sia del reparto dove spesso si ricoverano i pazienti in fase di complicanze o in fase avanzata di malattia. Il reparto di degenza lavora  h 24 per acuti, con 10 posti letto occupati sempre a pieno, anzi spesso, per venire incontro alle necessità, si arriva a 12 – 13 malati.”

“Le degenze sono lunghe – sottolinea il deputato calabrese –  perché spesso vi si ricoverano malati in fase terminale, ma è questa la necessità del territorio, dove peraltro manca un hospice. I malati sono così costretti a stare in stanze comuni dove spesso vedono morire pazienti in condizioni simili alle loro. Con malati così complessi la richiesta di assistenza è elevata. A questo si aggiunga che DH e reparto sono allocati su due piani differenti”. Con questo scarso personale, sia medico che infermieristico, anche in considerazione del fatto che si deve assicurare la guardia notturna e festiva,  il reparto rimane aperto fino alle ore 20, cosa che non avviene in nessun day-hospital”.

“L’inchiesta giornalistica – fa sapere Oliverio – ci mostra una situazione incredibile: non c’è al mattino nessun altro atrio di reparto al San Giovanni di Dio  gremito come quello di oncologia. E fa letteralmente paura guardare quell’esercito di malati in attesa della terapia per ore ed ore. I malati che frequentano il reparto di oncologia per sottoporsi alla chemioterapia oggi ammontano a 450 unità. Sono tra i 40 e i 50 utenti al giorno, dal lunedì al venerdì”.

“Va anche aggiunto – continua Oliverio – che la situazione è peggiorata da quando c’è il reparto per degenza. Prima gli oncologi erano solo  a disposizione del reparto di oncologia, ora fanno i turni e quindi sono più impegnati e possono dedicare meno tempo a fare la chemioterapia. La situazione è ancora più preoccupante al reparto di nefro-oncologia, dove sono ricoverati in due diverse aree nefropatici e malati oncologici gravi. Gli stessi medici e gli stessi infermieri si occupano di degenti affetti da patologie fondamentalmente diverse, ma estremamente gravi.

I malati oncologi gravi sono ricoverati in stanze da  4 o da 5. Dal 1 gennaio 2014 al 24 febbraio dello stesso anno sono stati registrati 52 ricoveri.  Le cure oncologiche prestate nel 2010 assommano a 730 trattamenti in day-hospital, per complessivi 12.500 accessi. I day-hospital nel 2004 erano 300. Il balzo a 730 in 6 anni è senza dubbio significativo, sia in termini di diffusione della patologia, sia anche di aumento della prevalenza della malattia, una conseguenza delle cure che allungano la sopravvivenza e migliorano la qualità della vita dei pazienti. A tutto questo va aggiunto anche l’aumento di pazienti che, dopo la diagnosi, hanno scelto di curarsi a Crotone. L’Ordine dei medici di Crotone ha recentemente documentato come si sia ridotta negli ultimi anni la migrazione sanitaria per effettuare la chemioterapia, col 25% in meno di pazienti crotonesi curati fuori”.

“Ciò è avvenuto negli ultimi anni – precisa il parlamentare dem – grazie all’impegno dell’equipe medico sanitaria guidata dal primario di oncologia Tullia Prantera che ha trasformato il reparto in un’eccellenza del panorama sanitario calabrese. Tuttavia, è molto grave che, a causa della carenza di personale e di strutture, non si sostenga adeguatamente un servizio che permette a moltissimi malati di non dovere ricorrere alle cure fuori regione.”

“E’ per queste ragioni che riteniamo urgente l’intervento del Ministro della Salute – conclude Oliverio – affinché prenda iniziative direttamente o anche per il tramite del commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, per sostenere soprattutto il reparto di Oncologia medica e garantire ai cittadini crotonese il diritto alla salute.”

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