Sindacato ed elezioni regionali, è crisi tra gli organismi

usbDunque, a quattro mesi dalle elezioni per il rinnovo delle RSU, alla regione Calabria alcune organizzazioni sindacali, uscite fortemente ridimensionate da queste elezioni, stanno pensando di continuare a tenere sotto scacco l’intero organismo, boicottando, non avendo più la maggioranza, le sedute regolarmente convocate. E’ bene ricordare che la RSU è organismo autonomo rispetto ai sindacati nei quali sono pur stati eletti e, pertanto, non ai sindacati dovrebbe rispondere, bensì ai lavoratori. Questa è la politica di USB, questa è la logica alla quale USB si è sempre attenuta. Ben altro atteggiamento stanno mostrando la Cisl e la Cgil che sembrano dettare agli eletti nelle proprie liste le strategie di boicottaggio, portandoli a disertare e/o abbandonare le ultime riunioni sino ad oggi convocate, prima arbitrariamente, ed ora con le più disparate motivazioni. L’ultima di queste motivazioni, solo in ordine di tempo, è la ridicola pretesa di sospendere ogni azione della RSU, senza pertanto ancora poter eleggere – a quattro mesi dalle elezioni – né il “portavoce” né i componenti la “delegazione trattante” a causa del pendente ricorso al TAR inoltrato dalla Cgil per l’annullamento delle stesse elezioni. Durante questi mesi l’intera azione della RSU è stata profondamente compromessa nella sua efficacia determinando gravi danni ai lavoratori che non aiutano certo il miglioramento del clima organizzativo e la correttezza delle relazioni sindacali, né tanto meno incentivano un dialogo costruttivo con la nuova amministrazione regionale. Ma davvero qualcuno può pensare di tenere fermo per diversi mesi o anni, l’organismo eletto, in attesa di una futura della sentenza del TAR? Ma davvero l’egoismo di una sigla supera quello che è lo scopo primario della RSU, cioè la difesa e la tutela dei diritti dei lavoratori? Sospendere l’organismo significa bloccare ogni iniziativa a difesa dei lavoratori: è davvero questo lo scopo di chi è stato regolarmente eletto da questi ultimi? Le decisioni dei 6 colleghi eletti nelle liste di USB, come detto, sono autonome e siamo certi che sono pronti ad appoggiare progetti utili e costruttivi per i lavoratori, ci auguriamo che, assieme a tutti gli altri eletti, prevalga la volontà di far funzionare al meglio la RSU ed inizi il percorso di definizione delle strategie di difesa degli interessi dei lavoratori della regione Calabria Questa storia non può finire così ingloriosamente. A questo ci siamo ribellati e continueremo a farlo. D’altro canto basta leggere i verbali delle sedute delle riunioni RSU pubblicate sulla bacheca sindacale sul sito della Regione Calabria per rendersi conto di quanto profonda possa essere la nostra differenza di vedute e lo spirito critico attraverso il quale abbiamo voluto fare emergere il disagio e le difficoltà di un simile atteggiamento perpetrato durante questi mesi. Di questo, però, nessuno sembra essersene ancora accorto. Ci auguriamo che, assieme a tutti gli altri eletti, prevalga la volontà di far funzionare al meglio la RSU ed inizi il percorso di definizione delle strategie costruttive e di sviluppo per la difesa degli interessi dei lavoratori della Regione Calabria. E’ questo che si aspetta chi quattro mesi fa è andato a votare

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