L’eyeliner negli anni Sessanta: lo stile di Dalida

Di origini Calabresi,  Iolanda Gigliotti in arte Dalida, ebbe uno strepitoso successo sia in Francia che in Italia, grazie  alla partecipazione a San Remo nel 1967, quando debuttò insieme a  Luigi Tenco con la canzone Ciao amore.

Vita turbolenta la sua, colma di  delusioni amorose e perdite. La cantante infatti,  dopo l’ennesimo tentativo di suicidio, venne ritrovata  morta il 3 maggio del 1987.

Voce inconfondibile e soprattutto viso indimenticabile: quel leggero strabismo di Venere contribuiva ad enfatizzare il suo sguardo, così spesso melanconico e pensoso.

Gli scatti più significativi sono quelli degli anni 60, in cui sfoggiava il classico look “occhi da gatta”, con eyeliner spesso , che talvolta delineava anche il condotto lacrimale.

Ombre nette e scure nella piega dell’occhio, tratti inconfondibili del make up di quel decennio, sfoggiato in maniera più estrema e vistosamente personale da Mina.

Labbra quasi sempre non molto pigmentate, il più delle volte le applicavano delle tonalità di rossetto  beige- nude o leggermente aranciato.

Il fatto di essere nata in Egitto, le garantì successi canori su ritmi arabeggianti e di conseguenza anche look a tema, in cui compariva truccata e abbigliata da odalisca.
Negli anni 80 naturalmente subì l’influenza di make up sgargianti e colorati: blush eccessivi, ombretti perlati e scuri, adatti ad una donna non più giovanissima.

Dagli anni 50 fino alla fine fu una vera icona di stile. Subì svariati cambiamenti di look che enfatizzavano e pubblicizzavano le  nuove tendenze. Comunemente infatti si verificava un’istantanea associazione tra personaggi dello spettacolo che venivano truccati seguendo uno stile in voga in quegli anni e il look stesso.

Di sicuro quando si parla di  eyeliner  dai contorni netti e vistosi,  non si può che menzionare Dalida.

 

Alessandra Pappaterra

 

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