Garanzia Giovani, Costanzo: «Piano fallimentare»

COSENZA – Il gruppo Azione Identitaria Calabria prende posizione in merito alla misura occupazionale Garanzia Giovani che recentemente ha prodotti nuovi ritardi sui pagamenti ai giovani beneficiari:

«Continuano inesorabili gli slogan illusori lanciati dalla Cittadella della Regione Calabria – scrive in una nota Cesare Costanzo di AIC – ed è a dir poco ridicolo il tentativo di aggirare risposte o soluzioni ad uno dei problemi più gravi che affligge la nostra regione: la disoccupazione, e non solo giovanile. Ma la sudditanza dei nostri politici ai diktat europei e la loro avidità nell’arraffare risorse finanziarie quasi mai utilizzate per il loro vero scopo ha sempre la meglio su qualsiasi buon progetto o iniziativa.

Da qualche anno si parla di “Garanzia Giovani”, Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, ma, oltre a migliaia di giovani illusi e sfruttati, niente di positivo è venuto fuori da questo progetto poiché ci è dato ignorare l’allocazione dei soldi destinati a retribuire le prestazioni di chi ha aderito al progetto. Un piano rivelatosi fallimentare perché, ad oggi, ha favorito solo lo sfruttamento dei neo lavoratori a beneficio di aziende,  piu’ o meno “imparentate” coi burocrati addetti all’assegnazione, che hanno usufruito gratuitamente di prestazioni lavorative.

A nulla finora sono valsi i vari appelli e le interrogazioni parlamentari di partiti politici presenti sia al Governo che al Parlamento Europeo e, purtroppo, a nulla porteranno fino a quando non si prenderà una posizione netta e determinante che proponga in primis l’abolizione dell’ente Regione il quale si rivela quotidianamente la macchina mangiasoldi che è. Piuttosto che continuare a dimostrare il loro servilismo alle segreterie dei partiti di appartenenza bene farebbero, i nostri politici, a cominciare a fare un mea culpa dei danni e delle umiliazioni che continuano ad infliggere alla nostra regione e prendere atto che, in un territorio che risulta il più penalizzato, non abbiamo bisogno del fumo che ci continuano a vendere ma di lavoro e sviluppo e non solo per i giovani entro i 29 anni ma per tutti i disoccupati in età lavorativa. Non ci servono ulteriori specchietti per le allodole che arricchiscono i soliti e aumentano il potere fraudolento di chi amministra ma abbiamo bisogno di progetti concreti per rilanciare la nostra economia, di misure contributive ridotte per le imprese che vogliono assumere, di agevolazioni fiscali concrete direttamente  proporzionate alla situazione economica calabrese.

Non vogliamo i capestri europei, soccorsi illusori che sono dei veri capestri che strozzano i cittadini,  ma pretendiamo il diritto di lavorare e di fare impresa attingendo alle nostre risorse naturali per il rilancio del territorio».

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