ACRI (CS) – «Ritardi da parte della Regione, nonostante i diversi solleciti nei mesi scorsi, nei trasferimenti regionali di parte corrente ed a destinazione vincolata. In particolare non risultano trasferiti ai comuni le risorse storicizzate per il percorso di stabilizzazione degli ex lavoratori Lsu/lpu». E’ quanto afferma il sindaco di Acri Pino Capalbo.
«Solo per Acri – prosegue il Primo cittadino – mancherebbero circa 150 mila euro, che metterebbero a rischio le retribuzioni dei lavoratori, spesso in nuclei familiari mono reddito. Inoltre, risultano non accreditati i contributi regionali in conto di mutui in corso di ammortamento (per i quali la Regione garantisce una percentuale di copertura del costo annuale di ammortamento), per Acri si parla di circa 700 mila euro».
«Così si costringono i comuni a ricorrere ad ulteriori indebitamenti in termini di anticipazioni di cassa».
«Tali ritardi – si legge nel post pubblicato su Facebook di Capalbo – vanificano gli sforzi fatti dalle amministrazioni comunali per risanare i propri bilanci e creano ingiustificati ritardi nei pagamenti, con conseguenti aggravi di costi per interessi sia verso i fornitori e sia verso l’istituto di tesoreria». Infine: «Noi sindaci siamo sempre più soli nell’affrontare quello che in Calabria si può definire uno stato di perenne emergenza».