Alle Terme Luigiane il corso su difesa del suolo e inquinamento

ACQUAPPESA (CS) – E’ partita alle Terme Luigiane la 40° edizione del Corso sulle Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento. 

Con uno spazio iniziale dedicato ai saluti istituzionali hanno preso il via stamani, presso la sala congressi delle Terme Luigiane di Acquappesa- Guardia Piemontese, i lavori della quarantesima edizione del ciclo di seminari in “Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento”, organizzato dal Centro Studi Acquedotti e Fognature, dall’Associazione Idrotecnica Italiana, dai Dipartimenti di Ingegneria Civile e di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria, coordinati dai professori: Giuseppe Frega e Francesco Macchione.

Uno spazio in cui hanno preso la parola anche il Rettore  dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, seguito da quelli  del segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli,  del Commissario Straordinario Calabria Verde, Aloisio Mariggiò; del presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri di Cosenza, Carmelo Gallo; del presidente dell’Associazione Idrotecnica Italiana, Armando Brath; del presidente del Comitato Italiano per l’irrigazione e la Bonifica Idraulica Ital-ICID, Piergiorgio Manciola; per finire con il presidente della Società Idrologica Italiana, Tommaso Moramarco.

Esaurita la parte dei saluti il meeting è entrato nel vivo con il primo seminario avendo come tema di riflessione il rischio idraulico, analizzato attraverso  quindici relazioni scientifiche che hanno toccato vari  argomenti  legati sugli eventi alluvionali, sulla pianificazione e programmazione dell’autorità di bacino, sulle prospettive di riforma per un più efficace servizio di sorveglianza idraulica del territorio regionale calabrese, sulla previsione delle piene e della loro pericolosità ed altri argomenti ancora.

Il corso, che va assumendo un carattere nazionale ed internazionale, oltre che per la presenza di docenti, ricercatori ed esperti dei settori di ingegneria civile, ingegneria idraulica e sanitaria, oltre che ambientale, provenienti da vare Università italiane ed istituti di ricerca, come per la pubblicazione degli atti in lingua inglese,  si chiude sabato 22 giugno proseguendo nella giornata di domani, giovedì 20 giugno, con una seconda sezione dedicata al rischio idrogeologico e frane con dieci relazioni scientifiche.

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