Anziani poco considerati da una Unione Europea non adeguata

«L’adeguatezza di una istituzione di governo territoriale, dalla più ampia alla più ristretta, si misura attraverso alcuni parametri fondamentali tra i quali l’assistenza in senso ampio agli anziani. Il rispetto, la riconoscenza, l’attenzione e la cura verso di Essi sono fondamentali per una Società che possa definirsi sufficientemente civile». Ad affermarlo è il portavoce della Federazione di Cattolici di Rende Carlo Rinaldo. 

«Un dato che invece accomuna l’Unione Europea è il numero basso di vaccinazioni anti covid in genere, per i pochi vaccini che arrivano, ed è in particolare stridente il dato sulla popolazione anziana non ancora interamente vaccinata: in Israele si è raggiunta l’immunità di gregge, l’Inghilterra la raggiungerà a breve. Alcune domande “retoriche” ce le poniamo come penso tantissimi cittadini: come mai arrivano nella UE e dunque anche in Italia così pochi vaccini? Perché non si è data vera priorità agli anziani e agli atri soggetti fragili? Con quale criterio e con quale coscienza alcuni non anziani si sono vaccinati? Come fa un anziano che non possiede un computer con collegamento in rete a prenotarsi per il vaccino? … – prosegue Rinaldo nella sua articolata riflessione –  Tantissime altre di queste domande potremmo riportare con la considerazione di base che la società che abbiamo costruito non è garantista nei confronti dei deboli perché i progressi scientifici raggiunti non sono bene utilizzati, non indirizzati da chi di dovere al bene comune ma alle speculazioni: e la forma di governo di unione scelta da molti Stati europei diviene un boomerang e non è efficiente dato che il centro del progetto di cooperazione per una maggiore funzionalità ed utilità a partire dai soggetti, dalle regioni e dagli Stati più bisognosi rimane solo sulla carta».                                                                                                            

In definitiva per il portavoce Federazione di Cattolici di Rende: «una siffatta idea di Governo congiunto sarebbe invece stata valida se ne fossero stati seguiti i presupposti della sua nascita e delle aspettative dei cittadini che invece arrancano ed oggi ancora di più soprattutto se nelle fasce più vulnerabili. E si assiste all’avvilente teatrino di molti politici locali e nazionali che, o perché prossimi candidati o perché vogliosi di mascherare le inadempienze rispetto ai propri compiti istituzionali, fanno vuoti proclami e si espongono mediaticamente su problematiche estranee alle loro funzioni e capacità. Ad esempio, dove sono stati e dove sono i controlli sul territorio? Che posta a fare sui social un futuro candidato una propria fotografia davanti ad un ospedale se non ha fatto e non può fare nulla per la Sanità?».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *