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Castinicoltura mendicinese, patrimonio da preservare

MENDICINO (CS) – Dopo molti anni di lotta contro il Cinipide Galligeno del castagno che aveva colpito i castagneti della zona di Mendicino, oggi si iniziano a vedere i primi risultati positivi: le piante presentano una bella chioma con poche galle e una buona fioritura.

 Tuttavia gli alberi hanno sofferto molto per l’attacco del parassita, infatti hanno molti rami secchi a causa del ritorno del cancro corticale e quindi necessitano della potatura e della pulitura del secco. 

Negli ultimi anni, i nostri piccoli proprietari castanicoli, pur avendo investito risorse nella cura delle piante, non hanno maturato alcun ricavo economico. Ciò nonostante, si sono battuti insieme alle Istituzioni nella lotta al Cinipide Galligeno. Infatti, al fine di contrastare il parassita, nel territorio del Comune di Mendicino sono stati effettuati nel corso del tempo diversi “lanci” di Torymus Sinensis, un suo antagonista naturale. Gli interventi sono stati effettuati grazie alla collaborazione tra gli stessi proprietari, l’ARSAC,  la Regione Calabria e il Comune. castagne

E proprio la cooperazione tra privati e Istituzioni in questo caso è risultata decisiva, sia per l’agricoltura locale che per l’ambiente naturale del territorio montano, che è stato così preservato dall’abbandono e dall’incuria. Noi siamo certi, infatti, che in particolare  la castanicoltura non debba essere considerata solo sotto l’aspetto economico, ma come una importante tradizione della zona. Esattamente questa tradizione locale ha fatto sì che la cura delle piccole coltivazioni negli anni  abbia preservato il territorio dagli incendi e dalle frane, e queste cure, per quanto ci riguarda, devono continuare, così da preservare un patrimonio che rischia di scomparire. Per questo, la Regione Calabria dovrebbe considerare la possibilità di sovvenzionare la potatura delle piante e allo stesso tempo organizzare dei corsi formazione di lavoratori addetti alla potatura, in modo che questi possano poi svolgere le operazioni in totale sicurezza e con competenza. E considerando che la figura professionale del potatore si è persa negli anni, ma resta, come si è visto, ancora essenziale per la tutela dei nostri patrimoni boschivi e naturali, ripristinarla e valorizzarla sarebbe anche occasione per incentivare l’occupazione non solo per Mendicino, ma anche per tutta la Calabria.   Se non si interviene in tempo, infatti, si rischia di perdere un prezioso patrimonio castanicolo fatto di varietà uniche e molto apprezzate dai consumatori non solo sul territorio calabrese ma anche fuori Regione.

 

di Santino Amendola

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