GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Non c’è pace tra i lavoratori delle Terme Luigiane riunitisi in assemblea per una analisi del documento sulla concessione delle acque termali pubblicato dalle Amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese. Il documento riguarda la ricerca del nuovo gestore attraverso una manifestazione di interesse per la presentazione di un piano di sviluppo termale, che i due Comuni dovranno presentare alla Regione. Successivamente è prevista una vera e propria gara di appalto per l’assegnazione della sub-concessione della gestione delle acque delle Terme Luigiane. «Il documento di richiesta di manifestazione di interesse, dimostra l’incapacità progettuale in materia delle amministrazioni locali. I due Comuni mostrano di non essere in grado di ipotizzare il giusto disegno per la massima valorizzazione e sviluppo delle Terme connessi alle potenzialità del territorio in termini economici, sociali e culturali». Entrando nel merito del bando per la manifestazione d’interesse, i lavoratori ne hanno contestato la descrizione dei requisiti richiesti, che oltre all’ambito termale prevede, con pari valutazione, altre attività svolte in campo turistico e sanitario per importi irrisori (tre milioni di euro in 5 anni), facendo cadere le attese di grandi investimenti legati allo sviluppo del territorio. Poco chiara appare la parte del documento che tratta il ‘compendio termale’, ossia la zona mineraria. I lavoratori hanno concordato che limitare il progetto di sviluppo al solo compendio termale appare un grave errore, vista l’esiguità dell’area, vincolata altresì da una parte dell’esistenza del fiume Bagni e dall’altra dell’esistenza di edifici appartenenti alla Sateca. Infine, il vero grande limite del bando è che non descrive i criteri di valutazione per individuare il futuro soggetto proponente della gara di appalto, inficiandone probabilmente, a detta dei presenti, la legittimità e il valore legale. Per i lavoratori, riunitisi in assemblea, le due amministrazioni comunali debbono immediatamente ritirate il documento pubblicato relativo alla manifestazione di interesse ed aprire la strada ad una gestione trasparente della questione, con un confronto serio e serrato con tutti gli interessati su come si intende sviluppare il progetto di valorizzazione delle Terme Luigiane legato alla gara per l’individuazione del nuovo concessionario. Intanto il termine di presentazione alla Regione Calabria da parte dei due Comuni della documentazione per ottenere nuovamente la concessione delle acque, da dare successivamente in subconcessione a un altro soggetto, scade il 31 ottobre 2017. Nonostante la proroga ottenuta nei mesi scorsi, dunque, le amministrazioni comunali sembrano essere in difficoltà e l’importante data si avvicina inesorabilmente. Se le Amministrazioni Comunali non rispetteranno il volere dell’assemblea odierna, i lavoratori delle terme minacciano di attuare varie forme di protesta.