Cosenza, scattano divieti e restrizioni per Capodanno. No a botti e petardi

COSENZA – Il sindaco Franz Caruso ha emanato un’ordinanza per vietare l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale. In particolare, nel provvedimento adottato dal primo cittadino è fatto divieto di fare esplodere botti e o petardi di qualsiasi tipo, tra le ore 8,00 del 31 dicembre 2021 e le ore 24 del 1° gennaio 2022, in luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati.

La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative di importo compreso tra 25 e 500 euro, il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato o illecitamente detenuto e la successiva confisca. L’ordinanza è stata adottata al fine di vietare, in concomitanza con le festività di fine anno, il lancio di petardi e botti di vario genere per far sì che gli stessi, anche se ammessi alla vendita al pubblico, non provochino incendi né lo spavento indotto dal rumore e dagli effetti luminosi, come conseguenze negative a carico di persone e animali, né costituiscano occasione per assembramenti in luoghi pubblici. 

 

Nell’adottare il provvedimento, il sindaco Franz Caruso ha tenuto conto dell’attuale stato di emergenza sanitaria per contenere la diffusione del virus covid 19 e dell’articolata normativa emergenziale che già limita fortemente la mobilità e l’aggregazione delle persone. Inoltre vieta espressamente, fino al 31 gennaio 2022, le feste e gli eventi a queste assimilate, anche in spazi aperti. Il provvedimento tiene, inoltre, in considerazione l’esigenza, tutelata dalla normativa, di garantire la sicurezza e la salute di ciascuno e di migliorarne le condizioni di vivibilità, garantendo il diritto alla quiete per persone e animali con particolare riguardo a soggetti affetti da patologie, evitando altresì il pericolo di incendi o, comunque di danneggiamenti.

“I tradizionali fuochi pirotecnici – si legge nell’ordinanza, condizionano negativamente la qualità dell’aria, specie se usati in modo diffuso sul territorio”. Con il provvedimento di Caruso è stata valutata anche l’opportunità di evitare incidenti che possano causare un surplus lavorativo alle attività del pronto soccorso cittadino, già notevolmente gravato dall’afflusso di pazienti a causa della pandemia in corso.

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