Dalla Calabria ai confini dell’Europa. Nicola Zaccato alla conquista del monte Elbrus

COSENZA – Nicola Zaccato, trekker e scalatore di Morano Calabro ormai noto per le sue imprese che si sono protratte oltre i confini nazionali, fino alla conquista del “ Tetto d’Europa” il Monte Bianco nel 2015, tenta oggi  un’impresa che lo vedrà protagonista oltre i confini della stessa Europa e che lo vedrà così spingersi alla conquista del Monte Elbrus, facente parte della catena del Caucaso in Russia.

Il monte Elbrus  è la vetta più alta della catena del Caucaso e della Russia. Talvolta il confine europeo sud-orientale viene posto lungo la linea spartiacque della catena del Caucaso. Il Monte Bianco viene superato in altezza dal Monte Elbrus e da altre montagne della catena del Caucaso; resta la montagna più alta dell’intera Europa e pertanto una delle Seven Summits  del Pianeta; due cime quasi uguali per altezza: la cima orientale è alta 5.621 m, quella occidentale (la più elevata) 5.642 m s.l.m. Questa l’unicità di questa vetta in tutto il mondo. Il monte Elbrus  fa parte della lista delle Sette meraviglie della Russia. L’ Elbrus è coperto da nevi eterne, che alimentano numerosi ghiacciai. Questa la morfologia di questa catena. Grazie alla popolarità degli sport estremi, alla crescita del numero di alpinisti è stata resa possibile la rinascita delle tradizioni di seri eventi sportivi degli anni passati.

Da molti anni il monte Elbrus è meta di sportivi ed atleti di molte nazionalità, la sua conformazione  morfologica permette anche la pratica di  sport estremi; in particolare nel 2006 organizzando la El’brus race i migliori atleti  delle ex repubbliche sovietiche si sono confrontati su  un nuovo tracciato che prevedeva un’ascensione di 3.000 metri, il vincitore di questa competizione è stato l’alpinista  KazaKo  Denis Urubko con l’eccezionale tempo di 3 ore 55 min. 58 s. Nel 2006 hanno partecipato alla l’ELBRUS RACE i migliori atleti: Denis Urubko (Kazakhstan), Sergej Selverstov (Kirgistan), Alexander Kerimov (Kirgizistan), Sergej Surmonin (Russia). Per la prima volta gli sportivi hanno gareggiato sul tracciato con un dislivello di oltre 3000 metri – dalla falda El’brus Azau 2400 m, fino la cima occidentale 5642 m. Il vincitore è stato l’alpinista kazako Denis Urubko con il tempo eccezionale di tre ore 55 min 58 s, record del mondo assoluto. Ad oggi l’ELBRUS potrà vantare di avere tra i suoi alpinisti anche un italiano, nello specifico un alpinista calabrese, regione conosciuta soprattutto per le sue coste ma non per le sue vette.

L’impresa che si intende attuare è quella dell’ascensione della montagna in combinata tra due alpinisti di chiara fama, il già citato Denis Urubko e l’italiano Nicola Zaccato.

Al di la del  notevole valore sportivo dell’impresa, la stessa assume grande valore simbolico, sia perchè si tratta della combinata di un alpinista italiano e di un russo di nazionalità KazaKa, e sia perchè si tratta della vetta più alta della catena caucasica, che è il confine naturale del continente europeo.

Nicola Zaccato è partito da Fiumicino il 9 luglio 2017, il rientro è fissato per il 22 luglio 2017: 14 giorni per conquistare l’Europa!

 

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